SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 05/01/2015
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

MONS. MONTENEGRO ARCIVESCOVO DI AGRIGENTO NOMINATO DA PAPA FRANCESCO CARDINALE ELETTORE. LA PROCLAMAZIONE IL PROSSIMO 14 FEBBRAIO. INTANTO LA COMUNITA' AGRIGENTINA E' IN FESTA. DON FRANCO: "NON CHIAMATEMI EMINENZA"

CEDIMENTO PARZIALE DEL VIADOTTO "SCORCIAVACCHE 2" SULLA STRADA STATALE 121 PALERMO AGRIGENTO. LA PROCURA APRE UN'INCHIESTA PER CROLLO COLPOSO.

NOTTE DI CAPODANNO CON PAURA PER UN MACELLAIO DI FAVARA CHE SAREBBE STATO RAPINATO DELL'INCASSO DELLA GIORNATA OVVERO CIRCA 40 MILA EURO.

BUONA NOTIZIA PER I LAMPEDUSANI. SOSPESI IL PAGAMENTO DELLE IMPOSTE E DEI TRIBUTI PER IL DANNO SUBITO NEL 2011.


La Chiesa agrigentina è in festa per la nomina a cardinale elettore dell’Arcivescovo Francesco Montenegro. Ad annunciarlo è stato ieri Papa Francesco nel corso dell’Angelus domenicale seguito da un applauso dei presenti. Mons. Montenegro è tra i 20 nuovi porporati, di cui 5 non elettori, scelti dal Pontefice e che saranno nominati a Roma durante il concistoro indetto dal Papa per il prossimo 14 febbraio. Don Franco, ignaro della sua elezione, ha appreso la notizia della nomina mentre si trovava a Ribera. Subito dopo la celebrazione eucaristica officiata nella chiesa San Francesco, un parrocchiano si è avvicinato all’Arcivescovo e ha riferito della sua nomina a cardinale. Dopo l’incredulità iniziale, la gioia di Sua Eminenza per la scelta del Papa, che poco dopo gli ha telefonato. “Devo ringraziare il Papa, Sua Santità – ha detto Mons. Montenegro - per questo dono che mi ha fatto.” In mattinata al Palazzo Arcivescovile di Agrigento don Franco ha voluto incontrare i giornalisti. Nel pomeriggio di ieri il neo cardinale, in visita a Palma di Montechiaro, ha dimostrato ancora una volta la sua umiltà. Ai fedeli che lo hanno accolto in strada chiamandolo Eminenza don Franco ha risposto con un netto “se mi chiamate così neanche vi saluto”.


Francesco Montenegro è nato a Messina il 22 Maggio del 1946. Dopo gli studi al seminario vescovile San Pio X della Città dello Stretto, venne ordinato sacerdote nell’agosto del 1969. Continuò gli studi presso l'Ignatianum di Messina; dal 1969 al 1971 ha esercitato il ministero in una zona periferica della città; dal 1971al 1978 è stato segretario particolare degli arcivescovi metropoliti di Messina Fasola e Cannavò. Dal 1978 al 1988 è stato parroco della parrocchia di San Clemente in Messina; dal 1988 direttore della Caritas diocesana, delegato regionale della Caritas e rappresentante regionale della Caritas nazionale. La nomina a vescovo arriva il 18 marzo del 2000 con Papa Giovanni Paolo II che lo elegge vescovo titolare di Aurusuliana in Tunisia e viene anche nominato vescovo ausiliare dell'arcidiocesi di Messina-Lipari-Santa Lucia del Mela, ricevendo la consacrazione episcopale il 29 aprile 2000 dalle mani dell'arcivescovo Giovanni Marra. Dal 2003 al 2008 Mons. Montenegro presiede la Caritas italiana e il 23 febbraio del 2008 Papa Benedetto XVI lo ha nominato Arcivescovo-Metropolita di Agrigento. Il cammino pastorale di don Franco nella città dei Templi inizia il 17 maggio del 2008 allo stadio Esseneto. Con l’elezione a Pontefice di Papa Francesco, un nuovo importante incarico per l’arcivescovo di Agrigento chiamato a presiedere la Commissione episcopale per le migrazioni e nominato presidente della Fondazione “Migrantes”. Il 4 gennaio 2015 l’annuncio di Papa Francesco a Cardinale Elettorale. Il prossimo 14 febbraio ci sarà la proclamazione.


E arrivano le prime soddisfazioni e compiacimenti dopo la nomina a cardinale di don Franco. A scrivere è l’assessore regionale, nonché Vicepresidente della Regione, Mariella Lo Bello. "Mons. Francesco Montenegro –scrive- ha scosso le coscienze, è sceso in campo per la difesa dei più deboli; con un linguaggio semplice e diretto ha conquistato il cuore di noi agrigentini. La sua nomina a cardinale ci riempie di orgoglio per aver ricevuto l'onore di poter apprendere i suoi grandi insegnamenti.” A intervenire anche Roberto Di Mauto, capogruppo PdS-MpA all’Assemblea Regionale Siciliana. “La nomina a cardinale di Monsignor Francesco Montenegro è il giusto riconoscimento per una vita di impegno ecclesiale e sociale; don Franco rappresenta per tutta la nostra comunità un esempio da seguire e uno stimolo a mantenere alto l'impegno a fianco di chi soffre e per lo sviluppo della nostra terra.” Anche il deputato nazionale del Nuovo Centro Destra, Nino Bosco, ha un messaggio di auguri. "Porgo le più sincere congratulazioni all'Arcivescovo di Agrigento, -dice. Questa nomina rappresenta per la Sicilia e per Agrigento motivo di vanto e di grande orgoglio. Sono certo - conclude il deputato siciliano - che, all'interno del concistoro, saprà rappresentare i sentimenti di fede di tutti.” "La nomina di Montenegro a cardinale ci riempie tutti d'orgoglio.” A dirlo è il Presidente della Camera di Commercio di Agrigento, Vittorio Messina. "Apprendo con immensa gioia l'annuncio di Papa Francesco della nomina a cardinale di mons. Francesco Montenegro. Una notizia che è motivo d'orgoglio per l'intera comunità agrigentina. A lui rivolgo le più sincere congratulazioni, certo di interpretare il sentimento di tutto il consiglio camerale.” Anche la CGIL agrigentina esprime compiacimento per la nomina a Cardinale Elettore. “Questa nomina – scrive Massimo Raso- ci rende felici e ci inorgoglisce. Ci piace pensare che attraverso questo gesto venga premiato il suo impegno per gli “ultimi”, in questa che è l'ultima Provincia italiana, l’estrema periferia del Paese e dell’Europa, che vede in Lampedusa la “porta” dell’Europa con il suo carico di drammi e di problematicità. Non è stato certo un caso –conclude- che Papa Francesco decidesse di iniziare da qui, con la sua prima visita, per marcare la Sua attenzione alle “periferie del Mondo”.


Non si attenuano le polemiche sorte in seguito al cedimento parziale del viadotto “Scorciavacche 2” inaugurato sulla SS. 121 Lercara Freddi – Palermo lo scorso 23 dicembre. Già la Procura della Repubblica di Termini Imerese avrebbe aperto un’inchiesta ipotizzando il reato di crollo colposo. L’opera, costata 13 milioni di euro, ha improvvisamente ceduto senza coinvolgere fortunatamente nessun mezzo in transito. Queste sono le immagini registrate qualche giorno prima del cedimento durante i lavori di adeguamento. Il Premier Renzi, dai social network, fa sapere di avere chiesto ad Anas, società appaltante dell’opera, di fornire al governo i nomi dei responsabili. “È finito il tempo degli errori che non hanno mai un padre – dichiara Matteo Renzi - Pagheranno tutto." Sull’inaccettabile crollo interviene anche il ministro dei Trasporti, Maurizio Lupi. “Ho immediatamente chiesto all'Anas - dice Lupi - una relazione dettagliata sull'appalto, sui lavori e anche sulla commissione di collaudo." Dal canto suo Anas, che ha avviato un’inchiesta sulle responsabilità del caso, precisa che il cedimento non è stato del viadotto ma del tratto di rilevato di accesso all'opera. Secondo quanto si legge in una nota della società "il 30 dicembre il personale tecnico Anas intervenuto sul posto, avendo accertato un avvallamento del piano stradale, decise di procedere in via cautelativa e preventiva alla chiusura della strada tra il km 226,040 e il km 227,040, in località Mezzojuso, in provincia di Palermo, ripristinando la deviazione sulla SP 55 bis". Intanto Anas ha subito contestato al contraente generale dei lavori il difetto di esecuzione, disponendo l'installazione di un sistema di monitoraggio di tutte le strutture su cui si regge la strada e ordinando il ripristino della carreggiata nel più breve tempo possibile. I lavori sono stati realizzati dalla Bolognetta Scpa, un raggruppamento di imprese a cui fanno capo la Cmc di Ravenna, la Tecnis e la Ccc. La Tecnis.


“È vergognoso, inaccettabile e umiliante per un Paese civile.” Lo scrive il deputato del NcD Nino Bosco appreso del crollo del viadotto “Scorciavacche” a pochissimi giorni dai lavori di adeguamento. "Solo il caso ha evitato che ci potessero essere morti o feriti. Bene hanno fatto il premier Renzi e il ministro Lupi ad intervenire prontamente, promettendo immediati provvedimenti. Con questo governo –dice Bosco- sono finiti i tempi dei disastri, figli di nessuno ma a spese della comunità. I responsabili di questa tragedia mancata lo capiranno molto presto.”


Poteva avere conseguenze più gravi e invece, fortunatamente, solo tanta paura per un macellaio favarese che la notte di San Silvestro è stato rapinato di circa 40 mila euro. Sarebbero stati due i banditi che, armati, lo avrebbero colto di spalle e derubato dell’incasso della giornata. Il fatto è successo intorno alle 20.00, a chiusura della giornata lavorativa, in via P. Mattarella. Una volta preso il borsello con i contanti sono scappati a piedi verso viale Aldo Moro. È probabile che ci potesse essere qualche complice ad attenderli in macchina. Sul fatto indagano i carabinieri della locale Tenenza. Importanti potrebbero rivelarsi le immagini registrate dalle telecamere dei diversi esercizi commerciali presenti nella zona.


"L'appello che aveva lanciato il sindaco di Lampedusa, Giusi Nicolini, per la sospensione ai suoi cittadini delle imposte e di tutti i tributi per il danno subito nel 2011 a seguito della primavera araba, è stato accolto.” Lo dice il deputato nazionale del PD, Tonino Moscatt. “Durante questi giorni di festività –scrive- sembrava una missione complicata da portare a termine, ma grazie all'indiscussa tenacia del sindaco e a qualche sforzo in più si è riusciti ad ottenere il risultato sperato." Si è evitato quindi che i lampedusani pagassero tutto subito e con interessi e sanzioni pari a quelli dei comuni inadempienti. “Si è riusciti a cambiare rotta –conclude Moscatt- e per questo voglio ringraziare il responsabile degli Enti locali del PD Valentina Paris e i sottosegretari all'Economia Pier Paolo Baretta e Luigi Casero per l'impegno profuso.”


Nuovo prestigioso riconoscimento per il giornalista favarese Salvatore Fazio. Giovedì prossimo, 8 gennaio, al Teatro Savio di Palermo riceverà il premio nazionale di giornalismo "Liolà". Il giovane conduttore televisivo, oggi volto noto su Telegiornale di Sicilia, ha iniziato la sua brillante carriera proprio a Sicilia Tv. Salvatore Fazio sarà premiato "per aver contribuito con il suo prezioso impegno quotidiano nelle comunicazioni sociali a risolvere pesanti disservizi nelle istituzioni siciliane". Nelle ultime edizioni erano stati premiati per il loro grande talento altri celebri personaggi televisivi come Deborah Caprioglio, Gianfranco Iannuzzo, Loredana Errore e Sasà Salvaggio. Fazio recentemente era stato insignito anche del premio internazionale di giornalismo dell'Istituto di studi sociali in Vaticano, del premio Principe di Aragona e del premio nazionale Giornalisti uffici stampa. A Fazio vanno i nostri più sinceri auguri.


Domani mattina è in programma in piazza Cavour, ad Agrigento, una raccolta di sangue. Dalle ore 8.00 alle ore 12.15 volontari saranno presenti in piazza. A tutti i donatori saranno inviate a cura della stessa associazione le analisi cliniche effettuate in occasione della donazione.


La Fortitudo Agrigento torna a vincere battendo la squadra di Jesi 83 a 78, con grande partecipazione del pubblico del PalaMoncada. Inizia con una vittoria il 2015 per la Fortitudo. A spiegare l’andamento della partita, inizialmente dominante da parte della Fortitudo, è il coach Franco Ciani: “Credo che oggi sia il primo giorno senza febbre. Siamo partiti benissimo, poi non siamo riusciti a reggere la stessa intensità per tutta la durata della partita. Li abbiamo fatti avvicinare e siamo andati sotto con un parziale negativo di 14 punti. Nell’ultimo quarto, con un pizzico di fortuna per l’infortunio di Maggioli, siamo riusciti a riprendere in mano le redini e a fare un po’ di difesa, portando a casa la vittoria.”


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
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