SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 27/12/2014
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

AUGURI DI BUON NATALE CON PROIETTILE PER LA FAMIGLIA DEL SINDACO DI PORTO EMPEDOCLE CALOGERO FIRETTO. AVVIATE LE INDAGINI

A SCIACCA E' STATO ARRESTATO DALLE FORZE DELL'ORDINE L'AUTORE DEGLI INCENDI E DEI DANNEGGIAMENTI ALLE VILLETTE ESTIVE.

SEQUESTRANO IN CASA QUATTRO PAKISTANI E CHIEDONO IL RISCATTO. ARRESTATI TRE NIGERIANI AD AGRIGENTO.

DA QUATTRO ANNI E MEZZO SI TROVA LI’. PARLIAMO DELLA BARRICATA DI PROTEZIONE IN FERRO COLLOCATA IN VIA UMBERTO. DAL 2012 NESSUNA ISTANZA SAREBBE STATA PIU’ PRESENTATA DAL COMUNE ALLA MAGISTRATURA PER RICHIEDERE IL DISSEQUESTRO DELL’AREA

CANICATTI'. CANI IN GIRO PER LA CITTA'. IL COMUNE AVVIA IL SERVIZIO DI PREVENZIONE DEL RANDAGISMO E L'ANAGRAFE CANINA.


Una lettera contenente un messaggio di auguri di Natale con allegato un proiettile di fucile calibro 12 è stata indirizzata da ignoti alla famiglia del sindaco di Porto Empedocle, Calogero Firetto. È probabile che l’intimidazione sia rivolta proprio al primo cittadino empedoclino. Il plico è stato intercettato prima della consegna. Sul caso indagano i carabinieri.


A esprimere sostegno e vicinanza all’on. Firetto sono i consiglieri comunali di Favara Francesco Salemi e Pasquale Bottone. “Un atto intimidatorio –dicono- che condanniamo fortemente. Siamo sicuri che l’on. Firetto non si lascerà intimidire da questi vili gesti e continuerà il suo percorso per la crescita del territorio.”


È stato arrestato l’autore degli incendi e dei danneggiamenti alle villette estive delle contrade San Giorgio, Lumia e Makauda di Sciacca. Si tratta di Antonino Domenico Perricone, 30 anni, di Villafranca Sicula. Gli incendi e danneggiamenti sono partiti lo scorso mese di novembre ai danni di alcune villette dell’area costiera, destando un grave allarme sociale per le modalità esecutive. In due occasioni l’uomo avrebbe aperto la bombola del gas e posizionato all’interno delle abitazioni delle candele, provocando poi un’esplosione. L’analisi delle varie scene del delitto, almeno 14 nelle ultime settimane, ha consentito alle forze dell’ordine di tracciare il particolare profilo del responsabile. Dapprima asportava o rendeva inservibili le posaterie presenti nei locali cucina delle abitazioni e poi, forse per coprire le tracce evidentemente lasciate, accendeva il forno elettrico e apriva la bombola di gas. In poche settimane Polizia e Carabinieri, coordinati dalla locale Procura della Repubblica di Sciacca, hanno intensificato i servizi di pattugliamento del territorio, individuando il responsabile. All’interno dell’abitazione del 30enne sono stati trovati posate, coltelli a serramanico, accendini a gas, piccole torce elettriche, un passamontagna e un paio di guanti in pelle. L’arrestato è stato tradotto presso la sua abitazione agli arresti domiciliari con l’applicazione del braccialetto elettronico in attesa dell’interrogatorio di garanzia che si svolgerà nelle prossime ore.


Quattro giovani pakistani, giunti a Porto Empedocle lo scorso 20 dicembre, sono stati sequestrati in casa da tre nigeriani che per rilasciarli chiedevano un riscatto. È quanto accaduto ad Agrigento lo scorso 21 dicembre. I migranti pakistani sono stati avvicinati da un nigeriano che, con la scusa di offrire loro un pasto caldo, li ha portati nella sua abitazione del quadrivio Spinasanta. Giunti in casa, però, è scattato il sequestro e la richiesta ai malcapitati di mille euro a testa per la loro liberazione. Il pagamento del riscatto sarebbe dovuto avvenire mediante la consegna di denaro da parte di un connazionale dei quattro giovani, avvertito telefonicamente. I soldi portati ad Agrigento dall’uomo, però, non hanno soddisfatto le richieste dei tre nigeriani. I pakistani in tarda serata, approfittando della distrazione dei nigeriani, sarebbero riusciti a scappare ma sono stati raggiunti poco dopo dai loro carcerieri, che armati di coltello gli si sarebbero scagliati contro. La baruffa è stata notata da alcuni passanti, che hanno lanciato l’allarme. Sul posto una gazzella dei carabinieri e le ambulanze del 118, che hanno trasportato i pakistani all’ospedale. In più gravi condizioni si troverebbe un minorenne ferito alla testa. Inizialmente i militari pensavano che si trattasse di una rissa tra extracomunitari, ma da successive indagini si è scoperto il tutto. Scattata la caccia ai tre nigeriani, gli stessi sono stati trovati nell’abitazione utilizzata come prigione. Per loro l’accusa è di sequestro di persona ai fini di estorsione. Il loro fermo è stato convalidato dal Gip del Tribunale di Agrigento, Santo Fornasier.


Tra le doti degli illusionisti c’è sicuramente quella di riuscire a spostare gli oggetti con la sola forza del pensiero; tra i tecnici e i burocrati degli enti locali, invece, c’è chi non sforza neanche la mente per cercare di alleviare i disagi alla collettività. Il riferimento è alla via Umberto di Favara, la principale arteria del centro storico la cui carreggiata, nel tratto compreso i numeri civici 137 e 153, è ristretta. I fatti risalgono al tragico 23 gennaio 2010, quando nel crollo della palazzina di via del Carmine persero la vita le sorelle Marianna e Chiara Pia Bellavia. Solo dopo la morte delle sfortunate giovani emerse il problema centro storico a Favara e subito iniziarono i sopralluoghi dei tecnici che individuarono e segnalarono molti edifici fatiscenti. In via Umberto, a garantire la pubblica incolumità da circa 4 anni e mezzo, dopo la chiusura momentanea della strada, vi è un muro e l’installazione di un contrafforte di contenimento di un edificio. Di tempo ne è passato e non ci spieghiamo come mai in via Umberto ci sia ancora quel muro e quella struttura in acciaio. In mattinata abbiamo sentito telefonicamente l’Ing. Capo del Ufficio Tecnico Comunale Alberto Avenia. Ci ha spiegato che l’area interna al recinto di protezione era stata sottoposta a sequestro dopo il fatto del 23 gennaio 2010. L’Ente Comune ha avanzato due o tre istanze di dissequestro alla Procura della Repubblica di Agrigento. Richieste, ultima delle quali fatta nel 2011, che sarebbero state rigettate. Da allora nessun'altra istanza di dissequestro è partita dall’Ufficio tecnico di piazza Mazzini. D'altronde, e lo dice l’ing. Avenia, “una volta realizzata questa opera non ci interessa più”. Quindi quel muro e quel gabbione metallico collocato a ridosso di un edificio fatiscente non danno più fastidio a nessuno. In molti, e questo possiamo assicurarvelo perché ce l’hanno richiesto più volte, chiedono di buttare giù le case pericolanti e adibire l’area a parcheggi. Che la burocrazia in Italia sia un fattore vincolante non è una scoperta; lo è invece sapere che dal 2012 ad oggi nessuno si è mosso per cercare di risolvere il problema.


Buone notizie per gli enti di formazione professionale siciliani. L'Assessorato Regionale dell'Istruzione e della Formazione professionale ha emesso mandati di pagamento per oltre 36 milioni di euro. Soddisfazione esprime in merito il vicepresidente della Regione, Mariella Lo Bello. “Abbiamo dato estrema tempestività alle operazioni di rendicontazione, -dice- nonostante le richieste di acconto ci siano pervenute dagli enti nei primi giorni di dicembre. Un ringraziamento – conclude l’assessore Lo Bello - va pertanto anche agli uffici che hanno lavorato in maniera celere e puntuale."


A Canicattì il Comune avrebbe impegnato 38.500 euro per avviare il servizio di prevenzione del randagismo e anagrafe canina. La decisione dell’amministrazione comunale si è resa necessaria dopo gli innumerevoli avvistamenti di cani in giro per la città. L’Ente Comune avrebbe scelto questa procedura in quanto, in passato, avrebbe dato risultati positivi. Ma c’è chi critica questa decisione. Per alcuni cittadini la sterilizzazione non è una soluzione al problema.


Presentazione ufficiale del calendario della Pro Loco di Castrofilippo. L’appuntamento è per le ore 18:00 in via Falcone. Ad accompagnare i 12 mesi del 2015 le immagini delle bellezze architettoniche, culturali e rurali del piccolo centro. L’iniziativa è patrocinata dall’amministrazione comunale di Castrofilippo.


“Voci e Suoni del Natale nel Centro Storico” è il titolo del recital in programma per domani alle ore 19:00 presso la chiesa della Badiola di via San Girolamo ad Agrigento. La rappresentazione artistica rientra nell’ambito delle iniziative legate al presepe del centro storico e propone un percorso culturale basato sulla musica tradizionale popolare. Protagonisti del recital sono gli artisti Nenè Sciortino, Salvatore Curaba e Alfonso Marchica.


Sarà la pop rap band dei Gemelli Diversi la protagonista a Porto Empedocle del Capodanno in piazza. Dalle ore 23:000 a fare da apri pista al gruppo milanese saranno "I Murritusi", la band empedoclina che con il suo repertorio di musica ska accompagnerà quanti saranno presenti in p.zza Kennedy al brindisi del nuovo anno. Il Capodanno empedoclino è organizzato dall’amministrazione comunale. L’ingresso è libero.


Giornata di raccolta straordinaria di sangue domani dell’Associazione Donatori Sangue di Favara. I prelievi si effettuano nella sede sociale dell’associazione ubicata in via Kennedy 17b.


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