SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 10/12/2014
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

SPARANO A UNA VOLPE E GLIELA POSIZIONANO DAVANTI CASA. INTIMIDAZIONE A DON ANGELO CHILLURA PARROCO DELLA BASILICA DELL'IMMACOLATA DI AGRIGENTO. LASCIATI ANCHE UN PROIETTILE E UNA BOTTIGLIA D'ACQUA

A FUOCO A RIBERA UNA MERCEDES DI UN DIPENDENTE DEL COMUNE. I CARABINIERI DELLA LOCALE TENENZA INDAGANO.

LA CARICA DELLE 104. IL GIUDICE RIGETTATA LA RICHIESTA DI REVOCA DELLA MISURA DI PRESENTAZIONE ALLA POLIZIA GIUDIZIARIA DEL MEDICO GIANFRANCO PULLARA.

VIALE BERLINGUER A FAVARA SIMBOLO DEL DEGRADO DELLA CITTA'. SEMPRE PIU' SPAZZATURA IN STRADA. A VOLTE L'ARROGANZA E LA PRESUNZIONE DEGLI AMMINISTRATORI NON PORTANO DA NESSUNA PARTE.

FAVARA. PIAZZA CAVOUR AREA PEDONALE H24. LA SEGNALETICA COLLOCATA IN LOCO NON CORRISPONDE CON L'ORDINANZA DEL SINDACO


Una volpe morta, un proiettile e una bottiglia d’acqua sono gli elementi oggetto di una intimidazione rivolta a don Angelo Chillura, parroco della Basilica dell’Immacolata di Agrigento. Il tutto è stato lasciato da un individuo a bordo di un ciclomotore davanti alla porta dell’abitazione del sacerdote in via Pirandello. Sull’episodio indagano i carabinieri del NOR, unitamente ai loro colleghi della Stazione di Agrigento. Nel 2007 in via don Minzioni l’automobile di don Angelo Chillura fu distrutta da un incendio. E intanto diversi sono gli attestati di solidarietà indirizzati al sacerdote. Il Presidente della Camera di Commercio di Agrigento, Vittorio Messina, in una nota si dice fiducioso nel lavoro delle forze dell’ordine per individuare i responsabili del gesto. Al contempo per Messina occorre “creare un cordone umano che si deve stringere attorno a don Angelo per quello che rappresenta come testimone di un impegno non solo pastorale, ma di alto profilo sociale.”


Si indaga a Ribera dopo l’incendio avvenuto la notte scorsa della Mercedes di un impiegato del Comune. L’auto del sessantenne, che si trovava parcheggiata in via Emilia, è stata distrutta dalle fiamme. Nella zona delle cooperative edilizie si sono portati i vigili del fuoco e i carabinieri della locale Tenenza.


I 1.000 euro che avrebbe intascato per deliberare una inesistente o comunque più grave invalidità non gli consente di ottenere la revoca della misura cautelare dell’obbligo di firma alla polizia giudiziaria. Parliamo del medico legale Gianfranco Pullara, coinvolto nell’inchiesta “La carica delle 104” a cui è stata rigettata nuovamente la richiesta di revoca della misura. A disporlo il Giudice Alessandra Vella del Tribunale di Agrigento. Nonostante la tesi degli avvocati difensori di Pullara, ovvero Russello e Farruggia, i quali sostenevano che oramai da tempo non ricopre più la carica di presidente di commissione, il giudice Vella rigetta la richiesta.


Con l’accusa di rapina impropria e ricettazione sono stati arrestati lunedì sera dai poliziotti del commissariato di Porto Empedocle tre cittadini romeni, residenti a Balestrate ma domiciliati a Palermo. Nello specifico avrebbero prelevato da un supermercato di Realmonte alcuni prodotti per poi cercare di fuggire. Immediato è stato l’intervento di due dipendenti dell’attività che sono riusciti a bloccarli e chiamare il 113. Giunti sul posto i poliziotti li hanno fermati poche centinaia di metri più avanti. Da ulteriori accertamenti è emerso che i tre nella stessa giornata avevano commesso ulteriori furti in altri discount. I tre romeni, su disposizione del P.M. di turno della Procura della Repubblica di Agrigento, sono stati portati ai domiciliari a disposizione dell’autorità giudiziaria.


Nonostante i proclami dell’amministrazione comunale di Favara sui controlli rivolti ai cittadini che depositano i rifiuti in strada, le discariche abusive continuano ad alimentarsi sempre più. In molti, incuranti di qualsivoglia ordinanza e/o regolamento, continuano imperterriti ad abbandonare la propria spazzatura nei luoghi non solo di periferia ma anche del centro. Viale Berlinguer è oramai diventato sito simbolo del degrado ed evidenzia come in città l’organizzazione del servizio di nettezza urbana abbia certamente degli aspetti che vanno assolutamente rivisti e aggiustati. Nella trafficata strada la gente, a qualsiasi ora del giorno e della notte, accosta e si libera indisturbata dei propri rifiuti. Esasperati di tale circostanza si dicono gli stessi operatori ecologici, costretti giornalmente a rimuovere notevoli accumuli di spazzatura. Paradossale quanto raccontatoci da un operaio che vedendo una persona pronta a depositare il suo sacchetto dell’immondizia in via Berlinguer le avrebbe ricordato che quello era un modo errato di disfarsi della spazzatura. Per tutta risposta il cittadino rivolgendosi all’operatore ecologico gli avrebbe esclamato: ”Ma a tia chi ti interessa…fatti i fatti to’”. E a dire che per scongiurare questi comportamenti basterebbero solo delle telecamere di sorveglianza. L’immagine dei trasgressori verrebbe così immortalata e dai numeri di targa delle autovetture si potrebbe risalire alle loro identità. Ma dall’amministrazione comunale nulla si muore. Né sindaco, né giunta, né assessore al ramo sono in grado di arginare questa problematica. A questa si aggiungono altre lamentele di cittadini che facendo la raccolta differenziata e depositando i rifiuti all’interno del contenitore non usufruiscono del servizio di raccolta. A differenza – ci dicono- di quelli che “impiccano” ancora oggi i sacchetti della spazzatura. Non ci stancheremo mai di dire che nessuno ha obbligato gli amministratori a svolgere un ruolo così importante per Favara. Crediamo nella vostra buona fede e che lo abbiate fatto con la consapevolezza che guidare il cambiamento è una cosa seria, una missione. Nessuno vi giudicherà se chiederete aiuto o se, non in grado, farete un passo indietro. Non c’è cosa più bella che ammettere i propri limiti, poiché l’arroganza e la presunzione, come vedete, purtroppo non portano da nessuna parte!


A Porto Empedocle l’amministrazione comunale rivolge ancora una volta, per come è giusto che sia, particolare attenzione alla viabilità cittadina. Per prevenire disagi ha predisposto un intervento straordinario di risistemazione e manutenzione di vie e piazze per coprire con nuovo asfalto avvallamenti e buche causate dalla pioggia. L’intervento sia nel centro abitato che nelle periferie si è reso necessario prima che possano accadere danni a persone o cose.


Il blitz di Carabinieri e Polizia Municipale dello scorso sabato sera in piazza Cavour, a Favara, ha suscitato non poche polemiche tra i cittadini. Come spiegato nel servizio giornalistico di ieri, le attività volte al rispetto dell’ordinanza sindacale che istituisce nelle serate di sabato e domenica l’isola pedonale erano state predisposte dal Comando Provinciale dei Carabinieri di Agrigento su richiesta della locale Tenenza. La piazza Cavour di Favara grazie al sorgere di numerose attività commerciali si è trasformata in uno dei principali luoghi di attrazione della movida agrigentina. Nei week-end centinaia sono i giovani e meno giovani che da ogni parte della Provincia scelgono la piazza favarese per trascorrere una serata in allegria. Circostanza, quest’ultima, impensabile fino a qualche anno fa, quando ai piedi del maestoso castello Chiaramonte la vita era rilegata solamente alle ore diurne o alle sporadiche manifestazioni organizzate. Il grande afflusso di persone e mezzi ha provocato nel tempo fenomeni di sosta selvaggia, con automobili parcheggiate in ogni angolo, finanche sul lastricato della piazza, limitando quindi la piena fruibilità pedonale della stessa e causando problemi di congestione del traffico veicolare. Ritornando al blitz di sabato scorso, in redazione ci sono giunte diverse segnalazioni, soprattutto di automobilisti che hanno contestato i metodi di attuazione dei controlli. La maggior parte delle rimostranze sono arrivate dalle persone che sabato sera, provenendo da via Matteotti, sono state obbligate a transitare piazza Cavour a causa della chiusura al traffico di via Umberto. Automobilisti che quindi non hanno scelto di trasgredire l’ordinanza. Come detto nel TG di ieri, vista la momentanea chiusura di via Umberto da angolo via Matteotti, a scendere in direzione piazza della Libertà, forse sarebbe stato opportuno consentire ai veicoli provenienti da via Matteotti di risalire via Umberto con obbligo di svolta in via Vittorio Emanuele, direzione piazza Garibaldi. Oppure, vista l’emergenza, sarebbe bastato modificare l’ordinanza consentendo il transito in piazza ai soli mezzi provenienti da via Matteotti. Nostro malgrado, prendiamo atto di come nessuna di queste due possibili soluzioni è stata prospettata dall’Ente Comune. Alcuni nostri telespettatori ci hanno anche segnalato incongruenze nella segnaletica stradale adottata. I cittadini ci hanno detto che nei cartelli che indicano l’isola pedonale non figurano né i giorni né gli orari di validità. Una nostra troupe si è recata ieri mattina sul posto per le dovute verifiche. Effettivamente nei varchi di accesso alla piazza, ovvero quelli di via Cesare Battisti e via del Rosario, è presente solo il segnale d’obbligo che indica l’inizio dell’area pedonale e che implica quindi il divieto di transito a tutte le altre categorie di utenti della strada. Mancando quindi le indicazioni sull’orario previste dall’ordinanza sindacale, così come si presentano i cartelli alle nostre telecamere, per il codice della strada l’area pedonale in zona è valida tutti i giorni e a tutte le ore. Vista da vicino poi, la segnaletica mostra ulteriori incognite. Consapevoli del fatto che le norme debbano essere rispettate da tutti, l’auspicio è che la città di Favara continui ad essere il maggiore centro della movida agrigentina e che i fruitori di piazza Cavour e delle zone limitrofe si adeguino e rispettino le ordinanze. Al Comune di Favara, sindaco, assessore al ramo, dirigente e uffici preposti invece, chiediamo una segnaletica stradale adeguata.


Nonostante l’avvicendamento dei Governi, in Italia, da circa un ventennio, ritorna puntuale la protesta degli studenti degli istituti di scuola superiore che ciclicamente dissentono delle riforme che, negli anni, sono state disposte dal ministero competente. Nel rispetto della tradizione, da due giorni gli allievi del Liceo Martin Luther King hanno proclamato l’autogestione dell’istituto. Le attività didattiche quindi vengono gestite in modo arbitrario dagli stessi studenti. Il dirigente scolastico, prof. Salvatore Pirrera, pur condividendo le ragioni della protesta, lancia un appello agli studenti affinché tornino regolarmente in classe. Pirrera, dai nostri microfoni, chiede anche la collaborazione dei genitori.


Don Michele Antonino Crociata, il sacerdote autore della biografia su Mons. Filippo Iacolino, ha aperto oggi al Liceo Martin Luther King di Favara la nona edizione de “Incontro con l’autore”. Ad accogliere nell’Istituto di viale Pietro Nenni il teologo originario di Castellammare del Golfo il dirigente scolastico, prof. Salvatore Pirrera, e le docenti coordinatrici del ciclo di incontri, ovvero le professoresse Giada Attanasio e Mirella Vella. L’incontro si è aperto con il commosso ricordo della giovane Alina Condurache, già allieva dell’Istituto e barbaramente assassinata la settimana scorsa nelle campagne di Palma di Montechiaro. Con l’iniziativa odierna gli studenti hanno avuto l’opportunità di conoscere direttamente l’autore del testo che racconta la vita del presbitero originario di Favara e diventato Vescovo di Trapani. Al tavolo dei relatori presenti anche il sindaco di Favara, Rosario Manganella, e l’arciprete, don Giuseppe D’Oriente.


Si è insediata ieri la dott.ssa Alessandra Di Liberto, nuovo commissario del Libero Consorzio Comunale di Agrigento, ex Provincia. La nomina è stata fatta dal Governatore Rosario Crocetta su proposta dell'Assessore Regionale alle Autonomie Locali e Funzione Pubblica, dr.ssa Marcella Castronovo. Il suo incarico di Commissario Straordinario avrà durata fino all'insediamento degli organi elettivi del Libero Consorzio Comunale e comunque non oltre l'8 aprile 2015.


Ieri sera nella Chiesa di San Gregorio di Agrigento, nel corso di una santa messa officiata da don Nino Gulli, hanno festeggiato le nozze d'oro i coniugi Salvatore Piscopo e Maria Teresa Vella. I coniugi Piscopo, docenti in pensione, hanno pronunciato la loro conferma di matrimonio 50 anni dopo la cerimonia che ebbe luogo nella chiesa di San Francesco di Favara. Lo scambio delle fedi nuziali si è svolto alla presenza dei figli, dei nipotini e di parenti e amici. Al termine della cerimonia religiosa Salvatore e Maria Teresa Piscopo hanno ringraziato tutti i partecipanti con una cena che ha avuto luogo in una nota villa di ricevimenti di Agrigento.


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