SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 20/11/2014
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

STRAGE DI CAPACI. SI E’ CONCLUSO IL PROCESSO. ARRIVANO LE CONDANNE: DUE ERGASTOLI, UNA A 30 ANNI E UNA A 12 ANNI.

TRUFFA DELLO SPECCHIETTO. AUTOMOBISITI IN TRANSITO A FAVARA FATE ATTENZIONE.

PROBLEMI IN VIA GIORDANO BRUNOA FAVARA. DA UN MESE UNA BUCA SI E’ FORMATA IN STRADA DALLA QUALE ESCONO RATTI. LA VOCE DEL CITTADINO.

DUBBI SULL’AVVIO DELLA RACCOLTA DIFFERENZIATA DEI RIFIUTI PORTA A PORTA A FAVARA. I CITTADINI CHIEDONO MAGGIORE INFORMAZIONE ALL’AMMINISTRAZIONE COMUNALE.

ESERCITAZIONI AL POLIGONO DRASY. PER L’ASSOCIAZIONE MAREAMICO E’ ARRIVATO IL MOMENTO DI DIRE BASTA


Si è concluso ieri con due condanne all’ergastolo, una a 30 anni e un’altra a 12 anni, il processo celebrato in abbreviato dal gup di Caltanissetta David Salvucci per la Strage di Capaci. Al carcere a vita sono finiti i boss Giuseppe Barranca e Cristoforo Cannella. 30 anni di reclusione a Cosimo D’Amato e 12 anni al pentito Gaspare Spatuzza. Durante l’attentato morirono il Giudice Giovanni Falcone, la moglie e gli agenti della scorta. Per Spatuzza meno anni di carcere perché è stata riconosciuta l’attenuante speciale per i collaboratori di giustizia. Infatti grazie alle sue dichiarazioni si potettero ricostruire le fasi preparatorie alla strage.


Automobilisti attenti alla truffa dello specchietto a Favara. Segnalazioni ci sono giunte in redazione circa episodi verificatisi recentemente. Nello specifico ci è stato riferito di tentati raggiri accaduti nelle zone periferiche di c.da Sant’Anna. La tecnica utilizzata nel tentativo di truffa è sempre lo stesso. Un’auto in sosta attende il transito di un’altra vettura. Segue poi l’inseguimento della stessa e l’invito ad accostare. Una volta ferma, all’ignara vittima viene fatto credere di aver urtato l’auto e di aver causato la rottura dello specchietto retrovisore. Spesso per simulare l’urto i truffatori lanciano alcuni oggetti contro l’auto esca, provocando così un rumore che potrebbe indurre gli automobilisti a credere nella versione dei truffaldini sinistrati. Dopo aver mostrato i danni allo specchietto per risolvere la questione viene chiesta una somma di denaro. Per non incappare nella trappola sarebbe buona norma quella di proporre la compilazione del CID e di conseguenza passare al risarcimento dell’eventuale danno mediante le compagnie assicurative. Naturalmente i truffatori non accetteranno questa soluzione perché troveranno sicuramente una scusa che li farà tendere verso la riscossione diretta della somma di denaro. Se qualcuno quindi si trova in situazioni del genere e nota comportamenti sospetti la cosa più giusta da fare è sicuramente quella di chiamare le forze dell’ordine.


Cittadini si oppongono all’installazione di un’antenna di telefonia mobile in contrada Poggio a Favara. In tarda mattinata, operai e tecnici si sono dati appuntamento in Via del Glicine, traversa del Viale Berlinguer. Nei piani dei dipendenti della società, incaricata a realizzare l’impianto della Wind, l’avvio dei lavori. Ma nella stradina sovrastante il ponte Cicchillo ad aspettarli c’era un nutrito gruppo di abitanti della zona che ha fatto desistere gli operai e indietreggiare i mezzi meccanici. A preoccupare i cittadini le potenziali radiazioni emanate dal ripetitore di telefonia mobile che si intende realizzare; per questo motivo si dicono pronti a bloccare l’opera e a continuare la protesta ad oltranza. Dal canto suo l’azienda assicura che l’impianto è stato autorizzato dagli organi competenti e che gode di tutti i permessi richiesti dalla legge.


“La voce del cittadino” oggi torna in via Giordano Bruno, traversa di via Empedocle a Favara. A chiamare in redazione la sig. Carmela Bruno, che dai nostri microfoni segnala la presenza in strada di una pericolosa voragine formatasi da circa un mese. Secondo quanto riferitoci dagli abitanti il pericolo sarebbe stato segnalato telefonicamente a Girgenti Acque. Della grossa buca formatasi, al di sotto della quale passa la rete fognaria, ne sarebbero a conoscenza da quasi un mese sia il capo area della società, il Geom. Patti, che il fontaniere Criscimanno. Agli abitanti sarebbe stato promesso un intervento, ma dopo circa un mese niente è stato ancora fatto. La voragine, del diametro di circa un metro e profonda almeno 40 cm, si è formata in prossimità dell’abitazione ubicata al civico 18. Gli abitanti riferiscono che gli organi preposti non hanno neanche segnalato il pericolo. I due paletti in ferro infatti sarebbero stati collocati dagli stessi residenti per evitare che la buca fosse centrata da qualche mezzo in transito o dai bambini che usualmente giocano in strada. Segnalata anche la presenza di grossi ratti che fuoriescono proprio dalla voragine. Come ricorderete, i problemi di via Giordano Bruno erano già stati oggetto della nostra rubrica lo scorso 22 settembre. I cittadini in quella occasione segnalavano una grossa falla alla condotta idrica che riversava in strada migliaia di litri di acqua. Problema che fortunatamente è stato immediatamente risolto. Esito a lieto fine che gli stessi residenti augurano possa ripetersi anche per quest’altro problema.


È vero che la raccolta differenziata dei rifiuti porta a porta è stata sospesa? Ma come è finita con gli incontri che si dovevano tenere con i rappresentanti dei condomini e delle zone periferiche? L’amministrazione comunale come intende informare tutti i cittadini favaresi sulle modalità di raccolta nelle zone non servite? Sono alcune, lecite, domande che i favaresi continuano con insistenza a rivolgerci tramite telefono, mail e social network, come se fossimo l’ufficio informazioni del Comune. D’altra parte la gente vede Sicilia TV quale principale riferimento informativo della città di Favara e di questo ne siamo onorati. Dicevamo, lecite domande di contribuenti favaresi che giustamente pretendono delle risposte dopo aver appreso dell’avvio del servizio di raccolta differenziata porta a porta dei rifiuti. Diversi dubbi sono sorti certamente dopo la recente conferenza stampa indetta dai gruppi Prometeo, Ncd e Socialisti riformisti, seguitissima dai nostri telespettatori. Durante l’incontro televisivo con la stampa si chiedeva al sindaco la sospensione del nuovo servizio di raccolta perché mancano dati e delibere ufficiali. Veniva chiesta anche la revoca delle delega ai rifiuti all’assessore Enzo Agrò. È anche vero che molti, moltissimi, dubbi sono stati chiariti nella recente trasmissione “Incontri” che Sicilia TV ha organizzato in studio con due assessori della giunta Manganella per informare i cittadini sul nuovo servizio che dovrebbe partire oramai tra soli quattro giorni. Abbiamo dato la possibilità all’attuale amministrazione comunale di parlare in diretta con la città. Favaresi che a loro volta hanno inviato dei messaggi di chiarimento ricevendo la dovuta risposta in tempo reale. Sicilia TV ha voluto informare i cittadini perché crede fortemente nella raccolta differenziata dei rifiuti. Purtroppo altri interrogativi hanno bisogno di trovare risposta chiara e immediata. Mancano pochissime ore all’avvio del servizio, la gente ha ancora molte perplessità e lo spot attualmente in onda poco aiuta, anzi. Ma siamo fiduciosi. È bello pensare che la rinascita della nostra città passi, oltre che dalle riuscitissime iniziative organizzate da privati per animare le serate, anche e soprattutto dalla civiltà e dal modo di vedere il “bene pubblico” come “bene privato” che va salvaguardato. E le nostre strade, vie, quartieri, devono essere sentiti civicamente nostri. Dobbiamo tutti, cittadini e amministratori, salvaguardarli a cominciare dalla pulizia e dal rispetto dell’ambiente. E per contribuire a raggiungere ciò occorre partire bene con una informazione adeguata rivolta ai cittadini dell’intero territorio comunale, senza esclusione di alcuno, siano essi della periferia che del centro.


Nuovi arrivi di migranti questa mattina a Porto Empedocle. Sulla banchina Todaro sono scesi 283 stranieri. Il trasbordo del gruppo soccorso in mare è stato effettuato dal pattugliatore d’altura CP 905 “PELUSO” della Guardia Costiera. A coordinare le operazioni gli uomini della sala operativa della Capitaneria di Porto. Con lo sbarco di oggi salgono a 1.100 i migranti giunti a Porto Empedocle negli ultimi 5 giorni, a questi si devono aggiungere anche i due cadaveri arrivati lunedì scorso. Dall’inizio dell’anno dal porto empedoclino sono passati ben 16.671 extracomunitari.


Nuovo intervento dell’associazione ambientalista Mareamico di Agrigento antiesercitazioni militari al poligono Drasy di Punta Bianca. L’associazione diretta da Claudio Lombardo in una nota ricorda come dal 2001 l’area attualmente utilizzata dall’Esercito e dalle altre forze dell’ordine sia stata individuata dalla Regione Sicilia come zona di massima tutela ambientale. Mareamico evidenzia altresì come il Movimento Cinque Stelle abbia chiesto al Governo regionale di individuare una nuova area per le esercitazioni militari, in sostituzione proprio del poligono Drasy di Punta Bianca. “Le continue vibrazioni causate dalle esplosioni – scrive Mareamico - stanno facendo crollare la fragile costa rocciosa. Per 9 mesi l'anno, a causa delle giornaliere esercitazioni – si legge ancora nella nota - viene impedito il transito e la fruizione turistica dell'intera area. E tutto ciò continua nonostante le disposizioni del Ministero della difesa che, lo scorso aprile, ha chiesto ufficialmente l'individuazione di un'area alternativa in Sicilia da assegnare all'Esercito. “È arrivato – conclude l’associazione –il momento di dire basta!"


Le otto aziende siciliane che producono acqua minerale sono a rischio chiusura, tra queste anche quella di Santo Stefano di Quisquina. È quanto detto in Commissione Attività produttive all’ARS da Confindustria Sicilia, che ha sottolineato la necessità di modificare l’aumento dei canoni previsto dall’art. 14 della legge di stabilità 2013 che rischia di mettere fuori mercato le imprese dell’Isola, a tutto vantaggio dei competitor di altre regioni. Per Giorgio Cappello, presidente della Piccola Industria di Confindustria Sicilia , occorre "triplicare l’export del manifatturiero entro il 2020 in modo tale da rilanciare l’economia". "Dobbiamo sostenere le imprese e con esse i lavoratori. – ha detto Cappello – La Sicilia non può permettersi di perdere altri pezzi del proprio tessuto economico.”


Rosario Marchese Ragona è il nuovo Presidente di Confagricoltura Agrigento per il fine mandato 2013/2016. Lo ha eletto all’unanimità l’Assemblea Generale, che gli ha affiancato in qualità di vice Presidenti: l’ing. Alfredo Quignones, il Dr. Salvatore Vita e l’agronomo Dr. Giovanni Giglia. Rosario Marchese Ragona, coniugato, padre di tre figli, avvocato, si è dedicato subito dopo la laurea all’azienda di famiglia, a carattere prettamente orticolo in coltura protetta, olivicola e uva da tavola. “L’agricoltura –dice Marchese Ragona- è l’unico settore in grado di fare uscire questo paese dalla crisi, quindi servono misure di sostegno e rilancio dell’impresa agricola, vista come elemento di sviluppo di economia reale e non come qualcosa di romantico o di economia folkoristica magari abbinata ad una valle di un borgo merlato.”


Da oggi e fino a sabato prossimo ad Agrigento è attivo il XV° Happening della Solidarietà dal tema “Spazi Comuni di idee innovative: impresa e lavoro”. L’iniziativa è promossa dal consorzio Sol.Co. in collaborazione con la fondazione Ébbene. I tre giorni di happening si svolgono tra il Polo Universitario di Agrigento e un noto Hotel di Villaggio Mosè. Previsti diversi convegni con relatori, tra gli altri, anche di esponenti politici del Governo nazionale.


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
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