SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 09/10/2014
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

TRAGEDIA OMICIDIO-SUICIDIO A SAN GIOVANNI GEMINI. MIRKO LENA LASCIA UN MESSAGGIO PRIMA DI IMPICCARSI: "IL BUIO E' FINITO".

INCHIESTA SELF-SERVICE, RILASCIO DI CONCESSIONI EDILIZIE IN CAMBIO DI TANGENTI. LA DICHIARAZIONE DEL PERITO LO FRANCO.

RATTI E DISCARICA NELLA SCUOLA FALCONE - BORSELLINO DI FAVARA. ADICONSUM DIFFIDA SINDACO, ASSESSORE E DIRIGENTE. ALTRI PROBLEMI DI SICUREZZA PUBBLICA SONO STATI SEGNALATI NEL TEMPO AL COMUNE CHE AD OGGI NON HA ANCORA PROVVEDUTO A RISOLVERE

BUONE NOTIZIE PER I CITTADINI COSIDDETTI "DEBOLI" DI FAVARA. E' STATA PROROGATA AL 24 OTTOBRE LA DATA DI SCADENZA PER AVERE 50 EURO IN MENO SULLA BOLLETTA DELL'ACQUA. NEL TG VI COMUNICHIAMO CHI AVRA' DIRITTO AL BONUS.

MANCANO POCHI GIORNI ALLA SCADENZA PER IL PAGAMENTO DELL'ACCONTO TASI. ABBIAMO VOLUTO FARE, GRAZIE AL CONTRIBUTO DI UN ESPERTO, DEGLI ESEMPI CONCRETI SU QUANTO PAGARE.

TUTTO PRONTO PER LA 23ESIMA EDIZIONE DEL FABARIA RALLY. QUESTA SERA BRIEFING IN PIAZZA CAVOUR A FAVARA


All’indomani dell’agghiacciante tragedia che ha sconvolto la comunità di S. Giovanni Gemini, gli investigatori hanno ricostruito la probabile dinamica del duplice omicidio commesso in Via Sacramento dal 27 enne Mirko Lena. Nella notte tra martedì e mercoledì, dopo aver forzato un’apertura dello stabile, il giovane si sarebbe introdotto nell’abitazione dove vivevano la sua fidanzata, Concetta Reina, di 27 anni, e sua mamma, la sig.ra Angelina, di 71 anni. Una volta dentro il 27enne si sarebbe diretto dapprima nella camera della fidanzata. È probabile che Concetta sia stata uccisa a mani nude dopo averle scaraventato la testa contro il muro. La madre, che si trovava al piano superiore, forse svegliata dalle grida della figlia, non ha avuto il tempo di chiamare i soccorsi perché quello che sarebbe dovuto diventare suo genero gli si è scagliato contro. Con un’arma da taglio avrebbe inflitto delle ferite che non le hanno lasciato scampo. La notte di follia di Mirko Lena si sarebbe poi chiusa con il suicidio. Prima di impiccarsi con dei cavi elettrici il 27enne ha scritto sul muro “ il buio è finito” e ha lasciato una copia della Divina Commedia aperta su un canto dell’ Inferno. Le modalità del duplice delitto farebbero pensare a una azione criminale premeditata. Una spedizione assassina che il 27enne probabilmente aveva studiato accuratamente. Maggiori dettagli comunque si avranno dopo gli esami autoptici sui tre cadaveri disposta dalla Procura di Agrigento e affidata al Prof. Giuseppe Ragazzi dell’Università di Catania. Ancora un mistero il movente, anche se la pista privilegiata dai carabinieri del Nucleo Operativo di Agrigento e dai militari della Compagnia di Cammarata è quella del delitto passionale. La scoperta dei cadaveri è stata possibile grazie alla chiamata al 112 del datore di lavoro di Concetta. Quest’ultima, nonostante la laurea in Filosofia conseguita con il massimo dei voti all’Università di Palermo, da qualche tempo svolgeva l’attività di baby-sitter. Non vedendola arrivare e preoccupato del fatto che la giovane non rispondeva alla sue telefonate, l’uomo ha deciso di chiamare le forze dell’ordine. Successivamente la macabra scoperta.


34 mila euro all’anno sarebbe la cifra che l’architetto Luigi Zicari, dell’UTC di Agrigento, avrebbe percepito da attività illecita. È quanto emergerebbe dalle deposizioni in aula di Filippo Lo Franco, consulente contabile incaricato dalla Procura per redigere le perizie tecniche. L’aggravio delle entrare accertate a Zicari sarebbe emerso dopo il raffronto tra i suoi conti correnti e quelli dei suoi familiari con i redditi percepiti e le spese ufficiali. Ricordiamo che l’inchiesta “Self Service” della Procura di Agrigento ha scoperchiato un vasto giro di tangenti all’Ufficio Tecnico del comune capoluogo in cambio del rilascio di concessioni edilizie. Nell’udienza di ieri al Tribunale di Agrigento il perito ha anche aggiunto che i soldi consegnati a Zicari erano prevalentemente in contanti. I corruttori prelevavano dai propri conti correnti per pagare la tangente al dirigente. Ricordiamo che nell’inchiesta, oltre a Zicari, sono imputati anche Sebastiano Di Francesco, ex dirigente dell’Utc; Pietro Vullo, architetto; Roberto Gallo Afflitto, architetto e socio di Vullo; Alfonso Vullo, titolare di una concessione; Gerlando Tuttolomondo e Salvatore Palumbo, imprenditori; Rosario Troisi e Calogero Albanese, vigili urbani; Vincenzo Lorgio, la moglie Pasqualina Sciarratta e il loro figlio Massimo Lorgio, i primi due quali proprietari di un immobile a San Leone, e il terzo in quanto committente dei lavori. Il blitz degli agenti della Digos avvenne nella notte tra il 28 e il 29 novembre 2011. Le attività investigative erano iniziate un anno e mezzo prima e hanno permesso di scoperchiare un autentico vaso di Pandora che nascondeva atti illeciti basati su permessi edilizi. Il processo al Tribunale di Agrigento riprenderà il prossimo 23 ottobre.


Adicosum Agrigento diffida il sindaco di Favara, l’assessore e il dirigente del settore a voler provvedere alla derattizzazione dell’Istituto Falcone – Borsellino di Favara e, contestualmente, a provvedere alla bonifica dell’area antistante alla scuola. A scrivere è il Responsabile provinciale dell’Associazione dei consumatori, Avv. Giuseppe Di Miceli. “Ogni giorno –scrive- mi reco in quella scuola per accompagnare i miei figli. Ho appreso che presso la scuola dell’infanzia sono stati avvistati da giorni dei ratti che lasciano in giro i propri escrementi. Ritengo che la presenza di questi ratti –scrive Di Miceli- è da addebitarsi alla discarica a cielo aperto venutasi a creare per il deposito di attrezzature in disuso nell’istituto. Inoltre ci sono dei tombini chiusi con dei coperchi di fortuna che poco garantiscono l’incolumità dei bambini. Per finire –scrive Di Miceli- sono presenti delle sterpaglie che, se incendiate, potrebbero arrecare chissà quali danni.” Tutti problemi questi che a detta di Di Miceli la dirigente scolastica avrebbe già comunicato all’Ente Comune e che ad oggi non sono stati risolti. “Molti genitori –scrive Di Miceli- da oggi hanno ritenuto più sicuro riportare i propri figli a casa. In caso di assenza degli interventi richiesti –conclude- verranno adite le sedi competenti, anche quella penale, a tutela del diritto leso.”


È stata prorogata al 24 ottobre prossimo la scadenza, prevista per il 15 ottobre, per la presentazione delle istanze di agevolazione di 50 euro da detrarre, nel mese di dicembre, sulla bolletta del canone idrico dell’anno in corso per le utenze definite deboli di Favara. La proroga è stata probabilmente voluta per dare la possibilità a quanti, visto il ritardo nelle affissioni dei manifesti pubblici, vogliano farne richiesta. A proposito dei manifesti, secondo quanto si legge in una dichiarazione del sindaco di Favara apparsa su internet, questi sono in tipografia e a giorni verranno affissi in città. Intanto vogliamo spiegarvi chi sono i soggetti che hanno diritto al bonus. I requisiti richiesti sono disciplinati dall'art.2 del regolamento attuativo per le agevolazioni tariffarie delle utenze deboli. Le agevolazioni si applicano ai nuclei familiari titolari di un contratto di utenza idrica ad uso domestico o condominiale e sono riferite all’ abitazione principale. Ne hanno diritto le famiglie indigenti, quelle numerose e i residenti all’estero. Le famiglie con queste caratteristiche per usufruire del bonus devono avere un ISEE fino a 7.000 euro. Le agevolazioni tariffarie sono previste anche per i soggetti che sono in particolari condizioni mediche e per i portatori di handicap con ISEE non superiore ai 10.325 euro. Tra i beneficiari anche i nuclei familiari composti da ultra sessantacinquenni o nei quali sono presenti soggetti con invalidità superiore al 66%. L’indicatore ISEE massimo per richiedere il bonus è di 9.000 Euro. Gli interessati possono presentare le richieste all’ufficio ubicato al primo piano della sede municipale di piazza Don Giustino dove è disponibile anche il modulo necessario. Ricordiamo che è 70.242,20 euro la somma messa a disposizione al comune di Favara dall’Ato Idrico, soldi che serviranno a coprire circa 1.400 utenze cosiddette “deboli”. Attualmente le richieste presentate all’ufficio competente sono state circa 300; istanze che si potevano presentare già dallo scorso 25 settembre e che si sono intensificate, così come apprendiamo dagli uffici, solo negli ultimi giorni. Nel caso in cui al Comune di Favara le domande dovessero superare le disponibilità economiche, verrà data priorità all’ordine cronologico di presentazione delle richieste.


Mancano sette giorni alla tanto temuta scadenza TASI e in molti cittadini regna ancora la confusione sull’importo da versare al comune quale acconto del 50% della Tassa sui Servizi Indivisibili. Nell’auspicio di fare chiarezza, vi proponiamo alcuni esempi relativi ai possessori o detentori di immobili ubicati nel Comune di Favara. Per fare meglio i calcoli, ci siamo fatti aiutare dallo studio Veneziano Commercialisti Associati. Prima di passare alle simulazioni di pagamento, però, occorre fare delle premesse. La TASI è una imposta comunale introdotta in Finanziaria dal Governo nazionale e serve appunto a finanziare i servizi indivisibili, ovvero: la pubblica illuminazione, la manutenzione di strade e spazi verdi e, ancora, per la gestione dei comandi di Polizia Municipale e dei servizi sociali. Alle amministrazioni degli 8.057 comuni italiani lo Stato aveva concesso la possibilità di decidere quanto e cosa far pagare ai cittadini, previa approvazione in consiglio comunale di un apposito regolamento. I comuni, in maniera autonoma, avrebbero anche potuto non far pagare la TASI ai propri concittadini. Lo Stato diceva ai comuni di applicare per la prima abitazione una aliquota TASI compresa tra un minimo dell’ 1 a un massimo del 2,5 per mille. A Favara, lo scorso 9 settembre, la pubblica assise cittadina, a maggioranza, e su richiesta dell’amministrazione comunale, ha deciso di far pagare tutti i cittadini e, addirittura, adottare il massimo dell’aliquota prevista, ovvero il 2,5 per mille. Nel regolamento TASI, gli enti locali potevano anche stabilire la tipologia di immobili soggetti alla TASI, le eventuali detrazioni e/o esenzioni da applicare. A Favara la maggioranza che sostiene il sindaco ha deciso di applicare l’aliquota a tutti senza tenere conto ad esempio dei cittadini con redditi bassi o residenti all’estero, di quelli che abitano in zone non servite, o delle seconde case e delle aree edificabili. Insomma tutti devono pagare. Chiusa la doverosa premessa, passiamo adesso agli esempi concreti. 1) Prendiamo in esame un’area edificabile, quindi solo il terreno, ricadente in C.da Ciccione con una rendita di circa 50 mila euro. A Favara, in questo caso, così come per le seconde case, si applica l’aliquota del 5 per mille. La Tasi annua dovuta al comune dal proprietario del solo terreno è di circa 13 euro. 2) Nel secondo esempio ci occupiamo di fabbricati ubicati nella periferia della città, per intenderci, in quelle zone dove non tutti i servizi indivisibili sono garantiti dal Comune. Facciamo l’esempio di un fabbricato tipo A3 ubicato in C.da Crocca e che ha un deposito e un’autorimessa. Sia l’appartamento che le due pertinenze sono soggette alla tassa, che viene così ripartita: 91,75 euro l’abitazione, 65,90 euro il deposito e 73,34 euro l’autorimessa, per un importo complessivo annuo di 230,99 euro. 3) Per il terzo esempio invece ci spostiamo nel centro storico cittadino e precisamente in Via Kennedy. Un immobile tipo A3 che ha una rendita catastale di 227 euro paga di Tasi 95,44 euro all’anno. Se seconda casa, invece l’importo scenderebbe a 19 euro. 4) Infine per il quarto e ultimo esempio ci spostiamo in Piazza Itria. Per una prima casa classificata al catasto come A2, ovvero una normale abitazione con rifiniture economiche e con una rendita catastale di 671 euro, il proprietario pagherà una TASI annua di 282 euro. Per lo stesso fabbricato ma sottoforma di seconda casa, la tassa sarebbe di 56,40 euro. Per chiudere ricordiamo che la Tasi, a differenza dell’IMU, che non viene pagata, prevede il tributo anche per le prime case. Tassa sui servizi indivisibili che deve essere pagata ad esempio anche dagli affittuari degli immobili, che dovranno versare il 30% dell’importo complessivo, la restante parte, il 70%, invece dovrà essere pagata dal proprietario. La scadenza del saldo TASI è stata fissata al prossimo 16 dicembre, così come quella dell’IMU. Che bel mese di dicembre spetta ai contribuenti!


Il Comune di Agrigento avvia la stabilizzazione di ventiquattro lavoratori precari. Si tratta di otto posti per Esecutore amministrativo, Cat. B, otto per Esecutore Tecnico, Cat. B e otto posti per Operatore Polifunzionale, Cat. A. Tale stabilizzazione si è resa possibile grazie alla disponibilità di posti della medesima qualifica funzionale nella pianta organica del comune. Le graduatorie provvisorie sono pubblicate sul sito del comune per quindici giorni consecutivi, con possibilità, entro tale termine, da parte degli interessati di chiedere chiarimenti, visionare gli atti depositati presso l'Ufficio del Personale e presentare osservazioni o richieste di rettifica di eventuali errori materiali.


Stasera alle 21, presso il Caffè Italia di Piazza Cavour, si terrà il briefing pre-gara per la presentazione ufficiale del 23° Fabaria Rally, 28° Rally dei Templi con la presenza degli organizzatori della Proracing e di tutti i piloti protagonisti della nuova edizione che avrà luogo sabato 11 e domenica 12 ottobre. Attesa novità di quest’anno: il rally ritorna a Favara, dove è nato nel 1990. La partenza e l’arrivo, infatti, si svolgeranno in piazza Cavour, rispettivamente sabato alle 20.01 e domenica alle 18.21. Le operazioni di verifica si terranno al Castello Chiaramonte. Tre le prove speciali in programma: “Favara”, “Aragona” e “San Biagio”. L’evento di presentazione del 23° Fabaria Rally sarà stasera alle 21 in diretta su Radio Favara 101, da sempre radio ufficiale della gara, con la radiocronaca e le interviste a cura di Miriam Di Rosa e Maurizio Fallea.


L'11 e il 12 ottobre torna ''la mela di AISM'', l'appuntamento di solidarietà autunnale giunto alla ventesima edizione. Sabato i volontari saranno presenti ad Agrigento dalle 16.00 in poi a Porta di Ponte, accesso di via Atenea. La sera invece dalle ore 20.00 stand in piazza Cavour a Favara. Domenica 12 ottobre dalle ore 9.00 i volontari saranno sempre a Favara, questa volta in piazza Don Giustino. “La mela di AISM” sarà anche presente in tutti gli ingressi delle chiese e anche a Canicattì, in corso Vittorio Veneto. L’iniziativa si chiude alla Farm Cultural Park di Favara.


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
Visiona un altro tg
Pubblicità
Stampa
Home Page
Le edizioni del Notiziario sono curate dalla redazione giornalistica di Sicilia TV