SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 01/10/2014
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

E' STATO DATO IERI L'ESTREMO SALUTO ALLE DUE PICCOLE VITTIME DEL RIBALTAMENTO DI UN VULCANELLO NELLA RISERVA NATURALE DELLE MACALUBE DI ARAGONA. A SALUTARE CARMELO E LAURA MULONE MIGLIAIA DI PERSONE.

PALMA DI MONTECHIARO KILLER IN AZIONE. NEL GIRO DI POCHI GIORNI DUE AGGUATI NEI CONFRONTI DEL 33ENNE EPIFANIO CAMMARATA.

AVEVANO IN CASA ARMI CLANDESTINE E MUNIZIONAMENTO DA GUERRA. SONO STATI ARRESTATI A LICATA DAI POLIZIOTTI PADRE E FIGLIO.

POLITICA FAVARESE. DOPO IL NO ALLA SFIDUCIA DEL SINDACO MANGANELLA L'INTERVENTO DEI CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE CHE RINGRAZIANO I CITTADINI PER LA MASSICCIA PARTECIPAZIONE.


(Brano omelia) Queste sono le parole tratte dall’omelia di Mons. Melchiorre Vutera, pronunciate durante i funerali di Carmelo e Laura Mulone. L’intera comunità di Aragona si è stretta ieri pomeriggio attorno alla famiglia Mulone nel momento dell’estremo saluto ai piccoli Carmelo e Laura, vittime sabato scorso del ribaltamento di un vulcanello nella riserva naturale delle Macalube. Troppo piccola la chiesa della B.M.V. del SS. Rosario di Pompei per accogliere la folla di gente. A dare sostegno ai familiari degli sfortunati bambini gli uomini dell’Arma, di cui fa parte il padre Rosario Mulone, appuntato in servizio a Joppolo Giancaxio. Ai funerali presenti i vertici militari con a capo il Comandante Generale dell’Arma, Leonardo Gallitelli. In silenzio e con le lacrime agli occhi tutti hanno atteso il corteo funebre che dall’obitorio dell’ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento ha portato i due feretri in parrocchia. Silenzio interrotto dai rintocchi della campana e dagli applausi dei presenti. Nella vicina Via Papa Lucani l’Amministrazione Comunale di Aragona ha installato uno schermo gigante da dove le migliaia di persone che non hanno avuto accesso alla Chiesa hanno potuto seguire la funzione religiosa. Negli sguardi dei presenti visibile la commozione e l’incredulità per la tragedia. Una città, Aragona, che da sabato scorso ha iniziato a vedere con occhi diversi le “Macalube”, che mai in passato si erano manifestate così pericolose. Toccante la presenza dei compagni di scuola di Carmelo e Laura, che hanno affidato a dei palloncini il loro messaggio. Assente alla celebrazione l’Arcivescovo di Agrigento Mons. Francesco Montenegro, che ha comunque inviato un messaggio. “Mentre a Dio innalzo il mio grido – scrive Mons. Montenegro - non riesco a non indirizzare lo sguardo alla Croce; non riesco – continua il Vescovo - a non sentire il grido del Figlio: “Padre, nelle tue mani consegno il mio spirito”. Alla luce di questa fede, Macalube mi appare come un piccolo Golgota. Il vulcanello che ha travolto Laura e Carmelo – aggiunge il pastore della Chiesa agrigentina - come il terremoto del Venerdì Santo." Il silenzioso pomeriggio aragonese è stato poi nuovamente interrotto dagli applausi che hanno salutato i due piccoli feretri diretti al cimitero. Mani e braccia che simbolicamente hanno abbracciato e confortato papà Rosario e mamma Giovanna.


“Il rimbalzarsi le responsabilità fra la Regione e Legambiente sulla tragedia avvenuta ad Aragona non è un bell'esempio di come dovrebbero andare le cose in Sicilia." Lo dice il Senatore Giuseppe Marinello, Presidente della Commissione Territorio e Ambiente. “Il fatto che Rosario Crocetta abbia ordinato alla Protezione Civile e al dipartimento Ambiente della Regione di sospendere immediatamente gli accessi nella riserva Macalube di Aragona –dice il Senatore- non risolve una situazione pericolosa in una zona dove, a detta di Legambiente, non ci sono centraline di controllo, nessuno del personale che gestisce la Riserva è un geologo e i controlli non sono sufficienti. Nei prossimi giorni –conclude- convocherò tutti gli attori di questa tragica vicenda in audizione presso la sede della Commissione Ambiente al Senato per capire meglio eventuali responsabilità e decidere il da farsi."


Ancora una volta avrebbero provato a ucciderlo, ma lui è riuscito a scampare alla morte. Parliamo del 33enne con precedenti di polizia, Epifanio Cammarata. Il palmese già ai primi di agosto era riuscito a sfuggire alla morte dopo alcuni colpi di pistola che si conficcarono nel portone d’ingresso di casa. Ieri un altro agguato. Due o più persone lo avrebbero atteso in strada nascondendosi dietro un cespuglio. Al suo passaggio in contrada Ciccobriglio, a bordo di una mercedes, ecco sparargli alcuni colpi di revolver. Fortunatamente gli spari non hanno raggiunto gli organi vitali: sarebbe stato colpito al braccio e all’inguine. Giunti i soccorsi il 33enne è stato trasportato al vicino ospedale, dove è stato medicato. Sul posto i poliziotti del locale commissariato, che hanno avviato le indagini. Cammarata sarebbe stato già sentito dagli inquirenti, ma pare abbia fatto scena muta.


Con l’accusa di detenzione illegale di armi clandestine e munizionamento da guerra sono stati arrestati ieri due licatesi. In manette sono finiti Pietro Coco, di 50 anni, muratore con precedenti di polizia, e il figlio Gaspare, di 25, bracciante agricolo. Gli arresti, operati dalla Squadra mobile di Agrigento in collaborazione con personale della Sezione Anticrimine del Commissariato di Licata, sono frutto di un’intensa attività investigativa posta in essere dalle forze dell’ordine, finalizzata a reprimere il fenomeno del traffico illecito di armi nell’agrigentino. L’attività d’indagine, articolata attraverso prolungati servizi di appostamento e pedinamento, ha permesso di sequestrare una piccola semiautomatica Beretta cal 9x21, con matricola abrasa; una semiautomatica Belardinelli cal. 7.65, 42 proiettili per le stesse pistole, nonché 11 proiettili, 11 ogive, 21 bossoli tutti per cal. 6.35 e 21 ogive cal. 7.65. Inoltre sono stati trovati e sequestrati anche 12 bossoli e 5 proiettili per armi da guerra, verosimilmente da pistola mitragliatrice, e un bilancino di precisione. Una parte del materiale sequestrato è stato trovato dai poliziotti all’interno dell’abitazione del 50enne, mentre le due pistole sono state rinvenute presso un magazzino di sua pertinenza dove il figlio, Gaspare, si era recato durante la perquisizione domiciliare. Ma ad attenderlo c’era personale della Squadra Mobile e della Sezione Anticrime del locale Commissariato. Per gli inquirenti è probabile che i due congiunti confezionassero in casa munizionamento per armi di vario calibro. Adesso i due si trovano rinchiusi presso il carcere “Petrusa”. A coordinare le attività il sostituto procuratore della Repubblica del Tribunale di Agrigento, dott. Alessandro Macaluso.


Non avrebbero avuto specifici permessi e licenze idonee per consentire l’accumulo dei detriti. Proprio per questo il sostituto procuratore, Santo Fornasier, ha disposto il sequestro preventivo urgente di un’area in contrada San Benedetto a Favara. Sotto sequestro è finito un impianto mobile di betonaggio per la produzione di calcestruzzo. L’indagine si inquadra in un controllo effettuato a inizio settembre dai carabinieri del NOE che avrebbe evidenziato delle irregolarità. Ad eseguire il sequestro preventivo urgente la locale Tenenza dei carabinieri.


Due sorelle di Licata di 29 e 24 anni sono state arrestate durante il pomeriggio di ieri dai carabinieri della Stazione di Villaseta. Le due donne sono state bloccate dai militari dell’Arma mentre tentavano di asportare alcuni capi di abbigliamento all’interno di uno dei tanti esercizi commerciali del centro commerciale “Città dei Templi”. Dopo essere state fermate per un controllo, non avendo fornito alcuna valida giustificazione sul possesso del materiale, sono state accompagnate nella vicina caserma dell’Arma. Effettuate le necessarie verifiche per stabilire l’esatta dinamica dei fatti, sono state dichiarate in stato d’arresto e tradotte nelle loro abitazioni di Licata ai domiciliari, in attesa dell’ulteriore corso di legge. Dovranno rispondere di furto aggravato in concorso.


Ha patteggiato la pena il favarese Calogero Presti, arrestato nel giugno scorso dopo essere stato trovato in possesso di venti chili di droga. Il 41enne dovrà scontare due anni e undici mesi di reclusione ai domiciliari.


I carabinieri della Stazione di Canicattì hanno eseguito un mandato di arresto europeo a carico di un pensionato del luogo. Si tratta di Giuseppe Li Calzi, 67enne, colpito dal provvedimento restrittivo emesso dall’Autorità Giudiziaria rumena circa attività di traffico di esseri umani commesse in Romania, Germania e Paesi Bassi. L’uomo, dopo le preliminari formalità di rito in caserma, è stato associato al carcere di Agrigento per le ulteriori incombenze di legge.


In una sala giochi non autorizzata di Mussomeli c’era un videogame che, grazie ad un congegno elettronico azionabile da telecomando, mutava le sue funzioni trasformandosi in un video poker. L’attività irregolare è stata scoperta dai carabinieri della locale Compagnia che hanno denunciato a piede libero per esercizio del gioco d’azzardo un 35enne del luogo. I militari impegnati in un ampio servizio di controllo hanno anche denunciato per detenzione ai fini di spaccio un minorenne, fermato 32 automezzi, elevate 3 contravvenzioni per violazioni al codice della strada ed eseguite 2 perquisizioni domiciliari volte alla ricerca di armi.


Sblocco dei fondi Europei destinati all’Italia. Il Sottosegretario alla Presidenza del Consiglio, Graziano Del Rio, ieri ha rassicurato circa l’accodo definitivo per la nuova pianificazione delle somme destinate alla ricerca, innovazione del sistema produttivo, ambiente, energia e territorio, occupazione e inclusione sociale e ancora istruzione e formazione. In merito il deputato nazionale e componente della commissione Affari europei, Antonino Moscatt, in una nota dichiara: “È interessante sottolineare che sulla mobilità e in particolare quella ferroviaria del sud, sono stanziati circa due miliardi di euro per il suo completamento. Per renderle più efficaci e in linea con i parametri – aggiunge Moscatt - è stata prevista l'istituzione dei Piani di rafforzamento amministrativo delle autorità di gestione. Le tante risorse –si legge ancora nella nota - dovranno anche essere utilizzate con l'individuazione di una strategia trasversale che coinvolga direttamente i territori, che in modo concertato- conclude Moscatt - dovrà pianificare gli obiettivi da raggiungere."


A distanza di cinque giorni dal quel “famoso” consiglio comunale dove si è trattato il punto sulla mozione di sfiducia al sindaco di Favara, intervengono i consiglieri comunali proponenti la mozione. “È stato un grande successo in termini di partecipazione dei cittadini –scrivono. Un’eccezionale cornice popolare alla quale va il nostro grazie. La presenza dei cittadini ci incoraggia a proseguire in un’opposizione costruttiva e di costante impegno nel controllo dell’attività amministrativa della giunta Manganella, che non ha una maggioranza come ha dimostrato la votazione sulla sfiducia. Infatti, 12 consiglieri tengono in ostaggio la città mantenendo in carica un sindaco incapace di amministrare e governare una comunità. I consiglieri comunali assenti, i Ponzio Pilato, hanno indirettamente contribuito a mantenere la squallida amministrazione, che ha reso drammatici i problemi della città. Pare che la “compagnia” dei dodici –continuano Scalia, Broccia, Lupo, Ceresi , Bennardo, Lombardo, Sgarito, Dalli Cardillo, Bellavia, Palumbo, Fallea e Vella- parteciperà alla spartizione della torta assessoriale con la lottizzazione degli incarichi per la costituzione della nuova giunta. Fortunatamente il popolo, ormai, è vigile e attento: siamo convinti –concludono- che sarà sempre più numeroso durante le adunanze consiliari."


Così come annunciato, è stato integrato l’ordine del giorno del prossimo consiglio comunale di Favara, in programma domani sera alle ore 18.00. A farlo il Presidente Leonardo Pitruzzella. Il punto inserito riguarda la surroga del consigliere comunale sospeso, Antonio Alaimo, con il primo dei non eletti per scorrimento graduatoria, giuramento e convalida del consigliere Carmelo Vassallo Todaro, della lista avente il contrassegno FLI delle elezioni del 28/29 maggio 2011. Ricordiamo che all’ordine del giorno ci sono interrogazioni e interpellanze.


Tra 16 aspiranti all’incarico di Segretario Generale del comune di Agrigento il commissario straordinario, Luciana Giammanco, ha nominato il dott. Raimondo Liotta. Il Commissario Giammanco, dopo aver esaminato i curricula dei candidati, ha ritenuto di poter individuare il dott. Raimondo Liotta, già Segretario generale in servizio presso il comune di Termini Imerese, iscritto nella fascia professionale “A” dell’Albo, quale nuovo Segretario generale del comune di Agrigento, poiché evidenzia importanti esperienze di lavoro e il possesso di adeguati titoli culturali, accademici e specialistici.


C’è ancora tempo sino al 17 ottobre prossimo per presentare istanza circa le spese sostenute per l’affitto relativo all’anno 2013. Per gli abitanti di Agrigento è possibile farlo presso gli uffici comunali, protocollo generale, al primo piano dello stabile di Piazza Pirandello. Possono presentare domanda di contributo gli inquilini titolari di contratti di locazione per uso abitativo di immobili siti nel comune di Agrigento, il cui contratto deve essere debitamente registrato e in regola con la registrazione annuale. Il contributo verrà concesso in base al reddito annuo che è quello risultante dalla dichiarazione dei redditi per l'anno 2014.


Il Tenente colonnello dei Carabinieri, Luigi Bruno, lascia il comando della sezione operativa della DIA di Agrigento. Al suo posto arriva Roberto Cilona, dirigente della DIGOS di Parma.


In occasione della Giornata Europea per la donazione degli organi in programma l’11 ottobre a Roma, il prossimo 12 ottobre a Enna si svolge il primo convegno siciliano ”Trapianto, società e reinserimento civile”. L’incontro è organizzato tra gli altri anche dal Gruppo Comunale AIDO di Favara “Nunzio Papa”, presieduto da Vincenzo Vella. In provincia di Agrigento sono oltre 550 i trapiantati e in molti attendono di esserlo.


Fissata perentoriamente al 31 ottobre prossimo la scadenza per la presentazione di istanze di finanziamento per la realizzazione di manifestazioni sportive durante l’anno 2015. Gli Enti interessati, ed in particolar modo le Associazioni Sportive e gli Enti locali, devono presentare istanza compilando l'apposito modello da indirizzare al settore Promozione sportiva. Il modello è disponibile presso lo stesso Settore ubicato in Via Esseneto ad Agrigento, oppure presso tutte le sedi dell’Ufficio Relazioni con il Pubblico della Provincia, presso la sede del CONI Provinciale e delle Federazioni Sportive e presso gli Enti di Promozione Sportiva. L’istanza deve contenere tutte le informazioni necessarie e l’indicazione delle date di presumibile svolgimento della manifestazione. Farà fede il timbro postale per le proposte spedite a mezzo posta o il timbro di protocollo in entrata per le proposte presentate presso gli uffici provinciali.


Al via oggi i festeggiamenti in onore di San Francesco a Favara. Questo pomeriggio alle ore 15.00 presso lo Stadio Comunale Giovanni Bruccoleri di Favara il primo incontro interreligioso di calcio per la Pace con Papa Francesco. Alle ore 18.00 è prevista la Corona Francescana ed alle 19.00 la Santa Messa con predicazione di Frà Salvatore Di Bartolo. A concludere, nel chiostro del Convento sant’Antonio, Agape fraterna ed animazione a cura dell’associazione ANFFAS. Domani invece la prima gara podistica con le scuole cittadine. Nel pomeriggio la corona Francescana e alle ore 19.00 la Santa Messa. I festeggiamenti in onore di San Fratesco si chiudono il prossimo 5 Ottobre con la sfilata di cavalli per le principali vie di Favara.


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