SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 29/09/2014
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

MORTE DEI DUE FRATELLINI CARMELO E LAURA MULONE DOPO L'ESPLOSIONE DI UNO DEI VULCANELLI PRESENTI NELLA RISERVA NATURALE DELLE MACCALUBE DI ARAGONA. DOMANI I FUNERALI. INTANTO LA PROCURA INDAGA PER DUPLICE OMICIDIO COLPOSO.

LEGAMBIENTE, GESTORE DELLE RISERVA SI DIFENDE: "L'EVENTO NON ERA IN ALCUN MODO PREVEDIBILE".

LA CARICA DELLE 104. OBBLIGO DI FIRMA REVOCATO PER IL NARESE ANGELO GALLO. IL GIP ACCOGLIE LE RICHIESTE DELL'AVVOCATO DIFENSORE, GALLO HA PROBLEMI DI SALUTE.

PANICO IN STRADA OGGI A FAVARA. UNA BOMBOLA DI GAS HA PRESO FUOCO ALL'INTERNO DI UN APPARTAMENTO. IL PROPRIETARIO RIESCE A GELLARLA FUORI.

FONTANELLE. LIQUAMI A CIELO APERTO. LA PUBBLICA DENUNCIA ARRIVA DAL CONSIGLIERE COMUNALE DEL PD DI AGRIGENTO, MARCO VULLO.

FAVARA. FERVONO I PREPARATIVI IN ONORE DI SAN FRANCESCO. IL PROGRAMMA IN UN'INTERVISTA A FRA GIUSEPPE MAGGIORE.


Troppo forte il dolore di una piccola comunità, quella aragonese, dopo la tragica morte dei fratellini Carmelo e Laura Mulone, investiti dall’improvvisa esplosione di un vulcanello nella riserva naturale delle Macalube. Subito dopo la tragedia, avvenuta sabato scorso, è iniziato il tam tam sulle responsabilità. Da una parte la Regione Sicilia, dall'altra Legambiente, associazione che gestisce la riserva. Sul caso la Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un fascicolo d’inchiesta per duplice omicidio colposo al momento contro ignoti. A coordinare le indagini è il Sostituto Procuratore, Carlo Cinque. Straziante il dolore dei genitori: Rosario Mulone, 46 anni, appuntato dei Carabinieri in servizio presso la Stazione di Joppolo Giancaxio, miracolosamente scampato alla tragedia, e la moglie Giovanna Lucchese. Papà Rosario sabato mattina, nel giorno del nono compleanno di Carmelo, aveva accompagnato i due bambini a fare un'escursione nel sito naturalistico, che lui, aragonese, conosce bene. Nessuno però poteva immaginare che quei vulcanelli, il cui tranquillo borbottìo richiama ogni anno migliaia di turisti, potessero a un tratto trasformarsi in killer spietati. Dopo il tragico evento la Regione ha dato disposizione di chiudere la riserva; l’intera area adesso è sotto sequestro dalla Magistratura. Su disposizione della Procura non sarà eseguita l'autopsia sui corpicini dei due bambini, i cui funerali si celebrano domani nella chiesa dedicata alla Madonna di Pompei di Aragona, parrocchia di appartenenza della famiglia Mulone.


In seguito alle polemiche sorte sulla gestione della riserva naturale delle “Macalube” di Aragona, il Direttore del sito, nonché Presidente Regionale di Legambiente in Sicilia, Mimmo Fontana, nell’esprimere solidarietà e vicinanza alla Famiglia Mulone, in una nota puntualizza alcuni aspetti relativi alla gestione della riserva. Secondo Fontana la tragedia di sabato scorso è “un evento che, per le conoscenze di cui il mondo scientifico dispone, non era in alcun modo prevedibile”. Il Presidente Regionale di Legambiente poi fa un excursus sulla gestione della Riserva affidata da 18 anni a Legambiente, soffermandosi su tre aspetti, ovvero la difesa degli habitat naturali, la fruizione e valorizzazione, e la ricerca scientifica. “Per i primi due aspetti – scrive nella nota Fontana - seppur con mezzi insufficienti, la passione e la professionalità di operatori e volontari ha garantito ottimi risultati. Per quanto riguarda la ricerca – si legge ancora nella nota di Legambiente - purtroppo, dopo il primo studio redatto dal INGV, tutti i progetti presentati in questi anni per monitorare il fenomeno e approfondire le conoscenze, non sono stati finanziati per mancanza di risorse." Sulla pericolosità del sito Mimmo Fontana scrive: ”Il fenomeno è pericoloso, ma i rischi possono essere contenuti, come è avvenuto in questi 18 anni in cui circa 200mila persone hanno visitato i vulcanelli. Ogni volta che i sopralluoghi hanno rilevato anche il minimo segnale di aumento del grado di pericolo -dice Fontana- la Riserva è stata immediatamente chiusa. È innegabile che l’evento di sabato scorso è stato di carattere straordinario, tant'è che nel monitoraggio concluso dall’operatore poco prima del ribaltamento non erano stati ravvisati segnali di rischio.” Secondo Fontana anche un controllo strumentale probabilmente non avrebbe ravvisato le anomalie.


Obbligo di firma revocato per Angelo Gallo, il 54enne di Naro coinvolto nell'inchiesta sul rilascio di false 104 in provincia di Agrigento. A disporlo il GIP del Tribunale, Mosti, dopo l'istanza presentata dal legale difensore di Gallo, l'avv. Serena Gramaglia. Gallo avrebbe problemi di salute. Ricordiamo che l'operazione della Digos “La carica delle 104” mira a far luce sul presunto rilascio di 104 da parte di professionisti. Questi avrebbero falsamente attestato un'invalidità, dando la possibilità ad altri di poter usufruire di agevolazioni previste dall'apposita legge.


Panico nella tarda mattinata di oggi in corso Vittorio Veneto a Favara. Una bombola di gas ha preso fuoco all'interno di un'abitazione sita al piano terra. L'istinto del proprietario dell'appartamento è stato quello di scaraventare in strada la bombola infiammata. Panico tra la gente che in quel momento stava transitando la trafficata arteria urbana. Circolazione in tilt e disagi per gli automobilisti. Sul posto sono intervenute le forze dell'ordine che hanno bloccato il passaggio, in attesa dell'intervento dei vigili del fuoco. Grazie al loro pronto operato si è evitato il peggio. Secondo una prima ricostruzione la bombola avrebbe preso fuoco a causa del mal funzionamento dell'erogatore.


È di circa 2 mila euro il bottino che una banda di ladri è riuscita a prelevare dall'agenzia di assicurazione “Generali” sita all'interno di uno stabile di Viale della Vittoria ad Agrigento. Dall'agenzia mancherebbero anche alcuni assegni. Il fatto sarebbe successo venerdì scorso durante la pausa pranzo dei dipendenti. A scoprirlo sono stati gli stessi lavoratori dopo il rientro. La banda avrebbe fatto irruzione nei locali dopo aver scassinato le porte d'ingresso. A indagare sono i poliziotti della sezione Volanti della Questura di Agrigento.


A valle di Fontanelle, e precisamente in viale Sicilia, sono presenti liquami a cielo aperto. Lo denuncia il consigliere comunale del PD di Agrigento, Marco Vullo, che scrive una nota a diversi Enti tra cui il Consorzio Idrico, Girgenti Acque, il Commissario straordinario del Comune e l'UTC. Lo stesso segnala “una copiosa fuoriuscita di liquami che arrecano -dice- pericolo e grave danno per la salute pubblica”. Secondo quanto potuto constatare dal consigliere, il fiume di liquami che costeggia diverse abitazioni proviene dalla zona alta del quartiere. Il consigliere avrebbe già in questi giorni comunicato il problema a chi di competenza, ma nessun intervento è stato fatto. “Ciascuno per le proprie competenze -conclude Vullo- individui eventuali responsabilità e irregolarità e provveda, con immediatezza, alla risoluzione entro e non oltre 15 giorni dalla presente, trascorsi i quali -dice- mi vedranno costretto a rivolgermi alle superiori autorità preposte."


Al via oggi a Punta Bianca le operazioni di rimozione di un'imbarcazione, per la relativa distruzione, utilizzata per lo sbarco di migranti. L'attività è stata autorizzata lo scorso 26 settembre dalla Regione Siciliana – Servizio 5 demanio marittimo. Già il 17 settembre le operazioni erano state affidate alla ditta, che adesso con mezzi meccanici toglierà l'imbarcazione da Punta Bianca e la trasferirà presso un'idonea area attrezzata per la successiva distruzione.


Al Convento dei Frati Monitori S.Antonio di Favara fervono i preparativi per i festeggiamenti in onore di San Francesco, fondatore dell’ordine e Santo Patrono d’Italia, in programma dall’1 al 4 Ottobre prossimi. Diversi gli appuntamenti. I dettagli del programma nell’intervista al Guardiano del Convento, Frà Giuseppe Maggiore, in onda nel tg di oggi.


Ha preso inizio ieri con un pellegrinaggio nella basilica del SS. Salvatore a Noto il triduo di Santa Teresa di Gesù Bambino che quest'anno, per la prima volta, si celebra a Favara. Oggi le reliquie di Santa Teresa sono esposte dalle ore 16.00 alle ore 20.00 presso la Chiesa del Collegio di Maria, sita in Piazza Mazzini. Reliquie che provengono dalla Chiesa Santa Teresa di Gesù Bambino di Agrigento, guidata da Padre Giammusso. Alle ore 19.00 è atteso a Favara il simulacro della Santa. Il Triduo si chiude mercoledì, 1 ottobre, con la S. Messa delle ore 18:00. Durante i festeggiamenti sarà possibile donare indumenti, passeggini e lettini. Il materiale raccolto verrà devoluto in favore del C.A.V. di Agrigento.


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