SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 27/09/2014
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

VOTANO IN 26 DI CUI 1 ASTENUTO, 13 A FAVORE E 12 CONTRARI. E' QUESTO L'ESITO DELLA VOTAZIONE SULLA MOZIONE DI SDIFUCIA AL SINDACO DI FAVARA ROSARIO MANGANELLA. MOZIONE CHE NON PASSA. L'INSEGNANTE IN PENSIONE RESTA IN CARICA.

UNA SEDUTA CONSILIARE DURATA PIU' DI 5 ORE DOVE SI SONO SUSSEGUITI GLI INTERVENTI DEI CONSIGLIERI DI OPPOSIZIONE E MAGGIORANZA. GLI ANIMI SI SONO RISCALDATI DOPO L'INTERVENTO DEL CONSIGLIERE SALEMI.

CHI SONO I VINCITORI E I VINTI IN QUESTA GUERRA POLITICA? A FARE LA FAME E' CERTAMENTE LA POVERA GENTE.

DALLA RIUNIONE E VOTAZIONE DI IERI SERA EMERGE UFFICIALMENTE UN DATO POLITICO NON INDIFFERENTE. SPACCATURA INTERNA NEI MAGGIORI PARTITI PRESENTI IN CONSIGLIO.

LA CITTA' HA PARTECIPATO E LO HA FATTO IN MASSA. LA VERA NOVITA' DI QUESTA SEDUTA CONSILIARE SONO STATI PROPRIO LORO, STANCHI FORSE DI ESSERE BISTRATTATI.

MUORE DOPO 5 GIORNI DI RICOVERO IN OSPEDALE UN'ANZIANA DONNA DI GIARDINA GALLOTTI. LA DONNA E' STATA INVESTITA DA UN'APE PIAGGIO.


Un gravissimo incidente si è verificato questa mattina all'interno della riserva delle Maccalube, ad Aragona. Dalle prime frammentarie notizie filtrate fino ad ora, due bambini, mentre erano in visita in compagnia del padre, sarebbero stati risucchiati da uno dei vulcanelli che improvvisamente avrebbe ripreso l'attività eruttiva sparando in aria fango bollente ad alcune decine di metri. Il corpo senza vita di una delle due vittime, una bimba di sette anni, è appena stato recuperato. Sul posto carabinieri, vigili del fuoco e protezione civile. A breve ulteriori aggiornamenti.


Com'era prevedibile, non è passata al consiglio comunale di Favara la mozione di sfiducia al sindaco Manganella. L'insegnante in pensione quindi potrà continuare a governare la città. La votazione è avvenuta alle ore 23.50, dopo più di 5 ore di dibattito. I "sì" non sono bastati all'opposizione per raggiungere lo scopo. Ne occorrevano almeno 20. Favorevoli alla chiusura anticipata dell'era Manganella sono stati 13 consiglieri, ossia: Giovanni Bennardo, Paolo Dalli Cardillo, Filippo Ceresi, Antonio Palumbo, Tania Sgarito, Salvatore Lupo, Rino Scalia, Salvatore Broccia, Michele Lombardo, Maria Vella, Giuseppe Bellavia, Giuseppe Grova Antonio Fallea. 12 i consiglieri schierati a favore di Manganella, ossia: Calogero Castronovo, Gaetano Caramazza, Giuseppe Nobile, Stefano Valenti, Giuseppe Rizzuto, Giacomo Distefano, Francesco Salemi, Paolo Alaimo, Giuseppe Milioti Antonio Limblici Pasquale Milioti Pasquale Bottone. Assenti dall'inizio della seduta i consiglieri Erica Matina e Gioacchino Crapanzano. Presente nel corso della riunione ma assente al momento del voto: Genny Chianetta. Ad astenersi dal voto il Presidente della civica assise, Leonardo Pitruzzella. Astensione, considerato l'argomento, non capita e criticata da qualcuno dei presenti. Ogni singolo consigliere comunale con il proprio voto, con la sua presenza o con la sua assenza, si è reso artefice del proprio futuro politico e del futuro dei cittadini. Il giorno della verità si è quindi chiuso con le voci di diversi cittadini, presenti per tutta la durata della seduta, che hanno indirizzato verso i consiglieri "Pro Manganella" esclamazioni del tipo: "Venduti!" e "Buffoni!". Qualcuno ha esposto in aula anche uno striscione che è stato subito fatto togliere. Il regolamento del consiglio comunale non ne permette infatti l'esposizione.


La seduta di ieri sera si è aperta con la comunicazione della sospensione del consigliere Antonio Alaimo dalla sua carica. Si è passati al punto clou della serata: la trattazione della mozione di sfiducia a Manganella, con Maria Vella che ne ha letto le motivazioni. È seguito un forte applauso dei cittadini presenti. Sale sul pulpito il sindaco, che dichiara di voler ribattere punto per punto ad ogni accusa mossagli. È una lunghissima, nonché estenuante, esposizione. Il pubblico presente ha condiviso la parte nella quale il sindaco chiedeva ai consiglieri, sfidandoli, di rinunciare al gettone di presenza e di trasformarlo piuttosto in un gettone di produttività, pagando solo le delibere votate e non a forfait. Per il resto è stata un'arringa nella quale il sindaco ha cercato di giustificarsi delle cose che non vanno in città, dando torto a tutto e a tutti, tranne che a se stesso. Bennardo fa notare come sia evidente che la mozione sia più giusta che mai: “Manganella non ha chiesto scusa e non si è dimesso. Le cose così non cambieranno mai." Salemi è invece il consigliere che è riuscito a far letteralmente arrabbiare e sdegnare i cittadini presenti. Si sono registrate urla, imprecazioni e abbandono dell'aula consiliare da una parte del pubblico che si è ritenuto da lui offeso. Nella sua dichiarazione, per rendere l'idea di quanto volesse dire, ha utilizzato anche parole scurrili nei confronti dei cittadini. In diversi sono però rimasti a riempire l'aula anche dopo l'invito del Presidente Pitruzzella ad allontanarsi, se stanchi. I successivi interventi, fatti evidentemente col cuore, di Antonio Palumbo, Salvatore Lupo e Giuseppe Grova hanno catalizzato l'attenzione di tutti, riscuotendo applausi. “Se non passa la mozione dovremo rispondere davanti agli uomini e davanti a Dio di questa disfatta” ha concluso Maria Vella nel suo intervento. Anche i consiglieri che si sono espressi in favore di Manganella, ossia Giacomo Distefano, Stefano Valenti, Calogero Castronovo e Giuseppe Milioti (quest'ultimo anche attuale assessore) hanno riconosciuto che le cose non vanno, ma, per loro, la colpa è da ricercare nei fatti contingenti, non nel Sindaco che invece, soprattutto per Stefano Valenti, ha lavorato con il massimo impegno. Per lo stesso Valenti le motivazioni della presentazione della mozione di sfiducia sono basate solo su una 'presunta' carente incisività dell'azione amministrativa del sindaco. Alle 23.50 si è giunti al momento della votazione. 13 i “no”, 12 i “sì”, e 1 “astenuto”. 3 gli assenti al voto. La mozione non passa. Erano necessari 20 voti favorevoli, ossia due terzi dei chiamati al voto. Alcuni dei presenti hanno anche esposto un manifesto con su scritto: “Per quanto voi vi crediate assolti resterete per sempre coinvolti.” Lo striscione è stato fatto subito ritirare, ma i ragazzi di Rifondazione Comunista lo hanno esposto anche fuori. L'aula è stata quindi abbandonata da quasi tutti i cittadini presenti. La seduta è poi stata aggiornata a giovedì prossimo, 2 ottobre, nel corso della quale sarà probabilmente sostituito il consigliere Alaimo con il primo dei non eletti della lista Fli, Carmelo Vassallo Todaro.


“Troppo facile non presentarsi in aula." È stato questo il commento che si sentito tra la gente presente ieri sera al consiglio comunale di Favara, dove in discussione, lo ricordiamo, c'era la mozione di sfiducia al sindaco, Rosario Manganella. Un commento ovviamente riferito a chi ieri sera, tra i 29 consiglieri comunali, non si è presentato in aula "Falcone-Borsellino. Per la cronaca, assenti dall'inzio della seduta il vice presidente del consiglio, Erica Matina, e il consigliere Gioacchino Crapanzano. È uscita dall'aula invece, prima della votazione e dopo aver ascoltato quasi 5 ore di discussione, il consigliere comunale, Genny Chianetta. Dei 29 consiglieri comunali aventi diritto al voto, solo in 25 hanno espresso il loro assenso-dissenso alla mozione; 4 invece hanno preferito forse la via più facile non esponendosi apertamente. In diversi, all'uscita, non si sono spiegati il motivo dell'astensione del Presidente del Consiglio. Si trattava di dichiarare apertamente se si dava fiducia o meno a Manganella. L'astensione, per molti, in questo caso non c'entrava nulla. In riferimento ai 3 assenti, le motivazioni che li hanno portati a non votare o a non presentarsi nemmeno in aula non sono state rese note a chi era presente. La loro assenza non è stata dunque gradita, com' era facile immaginare. Qualche altra volta era invece capitato che la motivazione di un' eventuale assenza venisse comunicata apertamente, anche leggendo certificati medici. Una mancata presenza, in una serata epocale per Favara, che ha fatto una brutta impressione ai cittadini presenti, che ha etichettato Erica Matina, Genny Chianetta e Antonello Crapanzano come persone che non hanno voluto assumersi le proprie responsabilità. Qualcuno si è anche chiesto se questa non sia stata una scusante da poter utilizzare nel prossimo futuro. Ognuno ne ha tratto le proprie conclusioni.


In questa ultima guerra politica (quella della mozione di sfiducia a Manganella) chi sono i vincitori e chi invece i vinti tra maggioranza e opposizione? Se dovessimo basarci sul numero dei voti, i vincitori sono dell'opposizione, hanno ottenuto 13 voti a favore della sfiducia al sindaco contro i 12 dei fedelissimi. Se invece guardassimo il risultato finale, i vincitori sono certamente quelli che sostengono Manganella. Il primo cittadino infatti rimane in carica. Così come perfettamente detto molto tempo fa dal candidato n.7 del PDS alla Regione Sicilia: “Alla fine dell'ultima guerra ci sono stati i vincitori e i vinti. Tra i vincitori faceva la fame soltanto la povera gente; fra i vinti faceva ancora la fame la povera gente.” Quindi, dopo l'esito di ieri, a fare la fame cari cittadini è ancora una volta la povera gente! La stessa gente che ieri ha voluto manifestare la propria contrarietà a questo modo di governare la città presentandosi numerosa al consiglio comunale. Una sconfitta a testa alta, che finalmente vede la città risvegliarsi al grido di pesanti esclamazioni: “Buffoni!" "Venduti!"


Un dato politico che emerge dalla seduta consiliare di ieri sera è senz’altro quello della spaccatura interna ai partiti PD, NCD e UdC. In casa Renzi, partito del sindaco Manganella, i consiglieri comunali Gaetano Caramazza e Calogero Castronovo con il loro voto contrario alla mozione di sfiducia hanno disatteso le linee politiche impartite dalla segreteria locale del Partito Democratico, che nei giorni scorsi aveva ufficializzato il divorzio dallo stesso sindaco chiedendone addirittura le immediate dimissioni. Il Segretario del PD di Favara, Carmelo Vitello, era stato chiaro sulle direttive a cui i due consiglieri dovevano attenersi. Avendo “disobbedito” agli “ordini” del direttivo, c’è da aspettarsi, così per come detto da Vitello, che per i consiglieri Caramazza e Castronovo non scatti il rinnovo della tessera di partito. In casa Alfano il NCD è rappresentato ad Aula Falcone e Borsellino da 5 consiglieri: Maria Vella, Antonio Fallea, Giuseppe Nobile, Stefano Valenti e Giuseppe Rizzuto. Da diverso tempo i consiglieri Vella e Fallea, vicini alle posizioni politiche dell’On. Bosco, hanno preso le distanze dall’amministrazione comunale, dichiarandosi all’opposizione. Decisione confermata anche dal voto espresso ieri sera. Discorso diametralmente opposto invece per i consiglieri Nobile, Valenti e Rizzuto, referenti favaresi del deputato regionale Fontana, che dopo il “Sì” espresso recentemente all’approvazione dell’innalzamento al massimo delle aliquote TASI, hanno confermato il loro appoggio al sindaco Manganella, votando “No” alla sfiducia. Una situazione che probabilmente creerà non pochi imbarazzi al coordinatore locale Michele Montalbano e che adesso non potrà esimersi dal dare risposte agli elettori. Anche l’Unione di Centro deve fare i conti con le discordanze tra i membri del gruppo: da un lato il voto favorevole alla sfiducia al sindaco dei consiglieri Giuseppe Grova e Michele Lombardo, dall’altro invece il consigliere Francesco Salemi che appoggia in toto il sindaco Manganella. Insomma, per i responsabili politici dei tre partiti si prospetta un intenso lavoro di chiarificazione e riconciliazione anche in vista della prossima campagna elettorale.


Troppo piccola l’aula consiliare "Falcone-Borsellino" di Piazza Cavour di Favara per contenere i favaresi. Mai in città si era assistito a un interesse collettivo di tale portata. Gente presente perfino nei corridoi che accedono all’aula. Probabilmente il 26 settembre 2014 passerà agli annali come il giorno del risveglio di una comunità che spesso, di fronte ai disagi, ha preferito il silenzio. Questa volta invece i favaresi hanno avuto la forza di entrare nel “palazzo di città” e guardare in faccia i propri rappresentanti politici. Tangibile era tra il pubblico la delusione di molti che nel giugno del 2011 hanno votato questo sindaco e questo consiglio. Dopo il trascorso di più della metà della legislatura nelle orecchie dei cittadini risuonano le parole del candidato sindaco Manganella: ”Pagare tutti per pagare meno” in riferimento ai tributi locali e che ora, invece, devono fare i conti con le esose tasse comunali volute dall’amministrazione e votate dalla maggioranza dei consiglieri comunali. La presenza in sala di donne, uomini, giovani, anziani e interi nuclei familiari con al seguito i bambini ha testimoniato il disagio collettivo. Composti hanno ascoltato l’arringa difensiva del Sindaco, che nel suo lungo discorso ha cercato in qualche modo di giustificare l’inoperosità di cui è accusata la sua amministrazione parlando di progetti e azioni svolte. Una città che non sembrava neanche Favara. Parole che hanno fatto storcere il naso alla maggioranza dei presenti. Pazienza dei cittadini, turbata già pesantemente dalle parole del consigliere Salemi, che si è trasformata in delusione subito dopo l’esito della votazione della mozione di sfiducia. Dal pubblico sono giunte parole pesanti ai consiglieri comunali, che hanno deciso di continuare questa legislatura. In democrazia le decisioni devono essere accettate e, come tale, anche i cittadini delusi devono farsene una ragione. Chissà adesso, visto il risveglio della Città, se alle prossime elezioni comunali si continuerà a votare amici e parenti e soprattutto se si continuerà ancora a credere alle promesse...


Era stata investita da un' Ape Piaggio mentre si trovava davanti alla propria abitazione. Dopo cinque giorni di ricovero è morta. Parliamo di un'anziana signora di 87 anni di Giardina Gallotti. La donna dopo essere stata investita è stata immediatamente trasportata all'ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, ma le sue condizioni di salute non le hanno permesso di sopravvivere. Ad avviare le indagini i Carabinieri.


Con l'accusa di furto aggravato è stato denunciato dai poliziotti di Canicattì un catanese di 52anni. Lo stesso si è reso responsabile insieme ad altri sei complici, che sarebbero riusciti a fuggire, del furto di circa 2.000 chilogrammi di uva. I sette stavano asportando il prodotto tipico cittadino da un vigneto sito in contrada Deliella, quando i poliziotti hanno fatto irruzione. L'uva è stata recuperata dagli Agenti e restituita al legittimo proprietario.


Operazione congiunta di Guardia Costiera, Polizia e Guardia di Finanza di Agrigento oggi a Realmonte, in località Capo Rossello. Il gruppo interforze ha sequestrato circa 50 imbarcazioni da diporto. Le barche si trovavano ormeggiate nell'area sottostante al faro, zona sottoposta a interdizione al traffico per motivi di sicurezza e tutela della pubblica salute. Infatti il tratto di costa sovrastante sarebbe in pericolo di crolli e cedimenti. Peraltro, l'approdo turistico sarebbe stato realizzato in carenza di prescritte autorizzazioni demaniali.


È proprio vero quando si dice: “l'amore non ha età”, specie dopo aver sentito questa storia. Un 52enne empedoclino è stato scoperto dalla moglie a letto con l'amante. Fin qui nulla di singolare. Ma a renderla “notizia” è il fatto che l'uomo è stato trovato dalla moglie nella propria camera da letto con l'amante di 84 anni. E' successo a Porto Empedocle nei pressi del quartiere Ciuccafa. Ed ecco la pronta reazione della moglie che si è scagliata contro l'uomo con i primi oggetti raccolti in casa. A portare la calma i poliziotti del locale commissariato, che hanno invitato l'anziana signora ad allontanarsi dall'abitazione.


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