SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 23/09/2014
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

- 3 ALLA DISCUSSIONE IN CONSIGLIO COMUNALE DELLA MOZIONE DI SFIDUCIA AL SINDACO DI FAVARA ROSARIO MANGANELLA. LA CITTA' SEMBRA AVER ACCOLTO A PARTECIPARE. PER IL CONSIGLIERE BENNARDO: "LA PRESENZA E' POTENZA".

ANCORA MINACCE DI MORTE AL SINDACO DI PALMA DI MONTECHIARO PASQUALE AMATO. ALTRE MINACCE ANCHE AL COMANDANTE DELLA STAZIONE CARABINIERI, LUIGI MARLETTA.

VILLAGGIO PERUZZO. ORDIGNO SUL CAMPO DI CALCIO A SETTE. L'INTERVENTO DEI CARABINIERI.

FALSE 104. DOPO L'OPERAZIONE LA CARICA DELLE 104 LA REGIONE ANNUNCIA GUERRA CONTRO LE FALSE ESENZIONI DEL TICKET.

RIPRISTINO DEL VIADOTTO PETRULLA A RAVANUSA. DUE PROGETTI PER UN TOTALE DI CIRCA 15 MILIONI DI EURO.


Tra tre giorni si decide il futuro di Favara. Venerdì prossimo, 26 settembre, alle ore 18.30 le sorti della città saranno in mano dei 30 rappresentanti del popolo. Dalle loro scelte si comprenderà quindi chi siano realmente, da quale parte siano effettivamente schierati e cosa desiderino per il futuro della città. Sono chiamati a fare una scelta politica che determinerà, ovviamente, anche il loro stesso futuro politico. Venerdì prossimo, 26 settembre, approda in aula “Falcone-Borsellino” del Municipio di Piazza Cavour a Favara la discussione sulla mozione di sfiducia all'attuale sindaco Rosario Manganella. La presenza o l'assenza in aula dei 30 consiglieri comunali e il loro voto costituiranno l'argomento "essenziale" della seduta. Gli eletti dalla cittadinanza favarese, per intenderci i nostri e vostri consiglieri comunali, sono chiamati a decidere se Manganella possa rimanere seduto sulla poltrona di "primo cittadino" o se sia il caso che questa, per molti, triste e buia esperienza amministrativa venga conclusa ritornando al voto. La mozione è approdata in aula per la scelta di tredici consiglieri: Giovanni Bennardo, Paolo Dalli Cardillo, Filippo Ceresi, Antonio Palumbo, Tania Sgarito, Salvatore Lupo, Rino Scalia, Salvatore Broccia, Michele Lombardo, Antonio Alaimo, Maria Vella, Giuseppe Bellavia e Antonio Fallea. Consiglieri appartenenti a: Nuovo centro destra, Riformisti socialisti, Partito democratici riformisti, Rifondazione comunista, Ripensare Favara, Forza Italia, Articolo 4. Adesso ci si chiede: i 13 dimostreranno la loro coerenza presentandosi in aula e votando a favore della loro stessa proposta? È ovvio che nessuno si aspetta la loro assenza in aula. Questo comportamento sarebbe interpretato dai più come un espediente per nascondere la mano dopo aver tirato il sasso, anche perché molti di loro hanno fatto dell'argomento il proprio "cavallo di battaglia" per più di un anno. Parlando di mozione di sfiducia c'è da chiedersi: adesso che il PD, lo stesso partito del Sindaco, si è dichiarato favorevole all’ immediata interruzione del mandato di Manganella, i due consiglieri componenti di partito, ossia Calogero Castronovo e Gaetano Caramazza, saranno coerenti con la scelta del gruppo? Rischieranno piuttosto il rinnovo della tessera? Si presenteranno in aula? E gli altri consiglieri, che faranno? Come si comporteranno Giuseppe Nobile, Stefano Valenti, Giuseppe Rizzuto, Giacomo Di Stefano, Francesco Salemi, Erica Matina, Paolo Alaimo, Genny Chianetta, Gioacchino Crapanzano, Leonardo Pitruzzella, Giuseppe Milioti, Giuseppe Grova, Antonio Limblici, Pasquale Milioti e Pasquale Bottone? Si presenteranno in aula e si esprimeranno per il bene della città? Si dichiareranno a favore dell'operato di Manganella, dandogli ancora fiducia, o si aggregheranno a chi desidera chiudere questa vicenda il prima possibile? È giusto ricordare che l’ eventuale assenza di qualsiasi consigliere potrebbe essere classificata come la volontà di "non decidere", corrispondente a una vecchia abitudine da "Prima Repubblica": quella di lavarsene le mani! Qualcuno magari vorrebbe evitare di esporsi pubblicamente, dimostrando quindi di badare ad altro genere d'interessi piuttosto che a quelli della cittadinanza. Ricordiamo che il loro mandato ha ragione d’ essere proprio per garantire il futuro alla cittadinanza. Non ci stancheremo di dire che da quella seduta si decideranno le sorti del paese. Le scelte saranno epocali ... qualunque esse siano: favorevoli alla mozione, sfavorevoli, astenuti o, peggio ancora, assenti. Tutti si caricheranno delle proprie responsabilità politiche nei confronti di anziani, adulti, giovani e bambini, finanche dei propri figli, decidendo sul futuro delle 35mila persone che hanno votato e che compongono il paese. Affinché il punto sulla mozione di sfiducia passi e si ritorni al voto, ricordiamo che occorre il voto favorevole di 20 consiglieri. È stata data la possibilità di amministrare il paese, sono passati oltre tre anni e il tanto cambiamento purtroppo non è arrivato. Ai consiglieri diciamo che è arrivato il tempo di dare le giuste risposte ai loro elettori. Ai cittadini invece chiediamo di partecipare in massa alla seduta consiliare di venerdì. Ne va del vostro futuro. Sicilia TV sarà presente alla seduta per mostrarvi quello che accadrà.


“La presenza è potenza”. Lo dichiara il consigliere comunale di Forza Italia di Favara Giovanni Bennardo, il primo dei 13 firmatari della mozione di sfiducia al sindaco, Rosario Manganella. Mozione che arriverà tra i banchi di aula Falcone-Borsellino tra tre giorni, ossia venerdì prossimo 26 Settembre. Oggi il consigliere, ritornato da qualche giorno dalla Germania, ha voluto fare un invito/appello alla cittadinanza, comprese le locali associazioni, affinché tutti insieme portino il principio di questi 13 consiglieri comunali, ovvero quello di mandare a casa Manganella. Un sindaco che mal ha governato in questi tre anni. Il servizio trasmesso dalla nostra redazione che fa appello al senso di responsabilità di tutti i membri di aula Falcone-Borsellino, maggioranza e opposizione, ha toccato il consigliere Giovanni Bennardo, che oggi ha chiesto alla nostra redazione di poter fare un’intervista.


Ancora minacce di morte sono state indirizzate da ignoti al sindaco di Palma di Montechiaro, Pasquale Amato. Si tratta della quarta lettera recapitata nel mese di settembre al primo cittadino. Il messaggio di minacce è stato scoperto dai figli del sindaco, che hanno allertato le Forze dell’Ordine. Dopo la vicinanza dimostrata dalle forze politiche e dalla società civile, ieri a Palma di Montechiaro si era recato anche il Comandante Regionale dei Carabinieri, il Gen. Giuseppe Governale, che ha incontrato il primo cittadino. L’arrivo nella città del Gattopardo del primo ufficiale dell’Arma in Sicilia è stata dovuta anche all’incoraggiamento che lo stesso ha voluto dare ai suoi uomini nell’impegno volto al contrasto della criminalità organizzata. Oltre al Sindaco Amato, infatti, recentemente messaggi minatori sono giunti anche all’indirizzo del Maresciallo Luigi Marletta, comandante della Stazione Carabinieri di Palma di Montechiaro.


I carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Agrigento indagano su un presunto atto intimidatorio verificatosi nella frazione agrigentina di Villaggio Peruzzo. Ieri pomeriggio i militari sono stati chiamati dai responsabili degli impianti sportivi che vicino agli spogliatoi del campo da calcio a sette hanno trovato un pacco sospetto. Giunti sul posto i carabinieri hanno trovato all’interno del plico un ordigno rudimentale composto da un innesco, un tubo in ferro e diverse cartucce di fucile calibro 12.


In quasi un anno avrebbe estorto circa 8 mila euro a un familiare che vive di pensione. Per questo motivo i carabinieri della Stazione di Palma di Montechiaro hanno arrestato il 48enne Nazareno Vicari. L’ordinanza di custodia cautelare in carcere è stata emessa dal GIP del Tribunale di Agrigento. Le indagini sono partite dopo la denuncia sporta dalla stessa vittima. Per il 48enne l’accusa è di estorsione aggravata e continuata. Espletate le formalità di rito, per Nazareno Vicari si sono aperte le porte del carcere Petrusa di Agrigento.


Droga. I carabinieri sequestrano una piccola serra di marijuana in territorio di Favara e traggono in arresto il proprietario del terreno. Si tratta di Calogero Patti, di 37 anni. L’operazione è stata eseguita dai Carabinieri del NOR di Canicattì, effettuata unitamente ai militari della Stazione di Castrofilippo. Nello specifico sono state trovate in un terreno sito in contrada Sant’Anna otto piante di erba. Dopo una serie di ulteriori ispezioni nella zona, i carabinieri hanno inoltre rinvenuto diversi involucri della stessa sostanza, per un peso complessivo di 1,7 kg. L’uomo dopo le preliminari formalità di legge nella sede della Compagnia Carabinieri di Canicattì è stato accompagnato ai domiciliari su disposizione della Procura della Repubblica di Agrigento.


È di ieri la brillante operazione denominata “la carica delle 104”, coordinata dalla Procura della Repubblica di Agrigento ed eseguita dagli uomini della Digos, che ha messo in luce come in diversi centri dell’agrigentino grazie al connubio tra medici compiacenti, funzionari di pubblici uffici e procacciatori d’affari, fosse facile ottenere la certificazione attestante la L.104, Oggi l’Assessorato Regionale alla Sanità annuncia una guerra contro le false esenzioni del ticket. In Sicilia le persone che per diverse ragioni sono esonerate dal pagamento di farmaci e visite mediche specialistiche sono circa 1 milione e 700 mila. Secondo i controlli incrociati della Sogei gli evasori, o meglio coloro che avrebbero dichiarato il falso per ottenere l’esenzione del ticket sull’Isola nel 2012, sono stati circa 177 mila. Persone che avrebbero arrecato un danno alla Sanità di circa 17 milioni e mezzo di euro. Per recuperare questi soldi la Regione ha dato mandato alle ASP di incrementare i controlli nel rilascio delle esenzioni.


Dopo l’operazione eseguita ieri dai poliziotti della Digos di Agrigento, che ha visto coinvolti numerosi professionisti e medici che avrebbero rilasciato false attestazioni di invalidità, arrivano note di soddisfazione e gratitudine. A scrivere è il segretario generale provinciale SPIR, Alfonso Imbrò. “La laboriosa e articolata indagine svolta dai nostri colleghi –dice Imbrò- ha permesso di far emergere quanto di più oscuro e odioso possa esistere nell'ambito della sanità. Un’operazione di Polizia Giudiziaria di qualità -continua- che è riuscita a individuare e stigmatizzare taluni personaggi che, abusando del proprio ufficio, hanno elargito benefici a chi certamente non ne aveva diritto a discapito, inversamente, di chi ne aveva assolutamente diritto e bisogno. Un plauso –conclude Imbrò- al Questore di Agrigento che nulla sta trascurando nella difficile azione di coordinamento nella lotta al crimine, di qualsiasi natura esso sia, in una Provincia particolare quale è la nostra”. Anche Vittorio Messina, Presidente della Camera di Commercio di Agrigento, interviene dopo la brillante operazione. “Il plauso –dice- va alla Magistratura e alle Forze dell’Ordine agrigentine per il loro continuo e prezioso lavoro nell'individuare ogni tentativo di corruzione, malaffare e spreco di risorse che si traduce in danno per i cittadini onesti e per il capitale sociale di un territorio. Le iniziative per accreditare la cultura della legalità - conclude il presidente della Camera di Commercio di Agrigento - servono a poco se in simili circostanze società civile e istituzioni non fanno sentire la loro vicinanza a chi presidia il rispetto della legge e tutela i diritti dei cittadini che osservano le regole". Anche il Movimento 5 Stelle all’ARS interviene dopo i falsi invalidi ad Agrigento. “I docenti, tutti lavoratori fuori sede con la costante speranza di un avvicinamento a casa, -dice il capogruppo all’ARS, Matteo Mangiacallo- nel denunciare un alto numero in provincia di "beneficiari" della legge 104/92, avevano chiesto opportune verifiche, sulla scorta anche di quanto accaduto nella vicina Calabria dove diversi abusi avevano raggiunto gli "onori" della cronaca. Mentre la giustizia inizia giustamente il suo percorso, -conclude Mangiacavallo- abbiamo fatto la nostra parte inviando le richieste di accesso agli atti che avevamo promesso ai docenti e nel frattempo avvieremo una discussione coi nostri parlamentari nazionali. Una riflessione sul tema è più che obbligatoria".


Ripristino del Viadotto Petrulla a Ravanusa. Il Sindaco della Città del Monte Saraceno ha incontrato i vertici dell' ANAS per fare il punto sulla progettazione e sulla realizzazione delle opere necessarie alla riapertura dell’importante infrastruttura chiusa dallo scorso 7 luglio. Alla riunione erano presenti tra gli altri, oltre al Sindaco di Ravanusa, Carmelo D’Angelo, anche il Direttore Generale di ANAS, Alfredo Bajo, e il direttore centrale della progettazione, Ugo Di Bennardo. Secondo quanto appreso dall’amministratore comunale, ANAS avrebbe confermato il rispetto dei tempi sulla redazione dei progetti che interessano non solo il rifacimento della campata crollata del ponte Petrulla ma anche la manutenzione straordinaria e il ripristino della viabilità sul viadotto Salso. Secondo quanto detto dal Sindaco D’Angelo la previsione di spesa dell' ANAS per i lavori da eseguire è di circa 15 milioni di euro, somma inferiore rispetto a quanto annunciato nelle settimane scorse. Anas avrebbe anche confermato il periodo di pubblicazione dei bandi per gli appalti, che dovrebbero giungere entro la fine dell’anno. Dell’incontro tra il primo cittadino di Ravanusa e i vertici della ANAS in Sicilia sono stati informati sia il direttore nazionale, Pietro Ciucci, che il Ministro dell’Interno, Angelino Alfano.


Due giovani di Sciacca, rispettivamente di 18 e 17 anni, sono stati arrestati dai carabinieri della locale Compagnia per i reati di rapina e lesioni personali. I due, a bordo di uno scooter, si sarebbero resi responsabili di uno scippo commesso ai danni di una donna nella centrale Via Licata. Nello strappo della borsetta la malcapitata signora è caduta a terra. Poco dopo, grazie alle testimonianze della vittima e delle persone che le hanno prestato soccorso, i carabinieri hanno ritrovato lo scooter utilizzato nello scippo e la refurtiva, abbandonata in strada. Il cerchio delle indagini si è chiuso con l’identificazione e l’arresto dei due scippatori. Riconsegnata la refurtiva alla legittima proprietaria, ovvero un telefono cellulare e due banconote da 10 euro. Espletate le formalità di rito al 18enne sono stati concessi gli arresti domiciliari, mentre il minorenne è stato trasferito in comunità presso il centro di accoglienza “Morvillo” di Palermo.


Un 49enne è stato denunciato dai carabinieri della Stazione di Cattolica Eraclea per bracconaggio. L’uomo è stato fermato a bordo di un fuoristrada nelle campagne di C.da Aquilea. Con il 49enne un altro cacciatore di frodo, che però è riuscito a scappare. A bordo del fuoristrada i militari hanno trovato 98 cartucce calibro 12 a pallini. I carabinieri hanno anche sequestrato due fucili, due pistole e diverse munizioni regolarmente detenute dal 49enne.


Altri 290 migranti sono approdati questa mattina a Porto Empedocle. Tra questi 25 sono donne, 5 delle quali in stato di gravidanza, e 25 minori. Gli stranieri sono stati recuperati nel Canale di Sicilia nella giornata di ieri. A coordinare le operazioni di sbarco la sala operativa della Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Porto Empedocle. Dall’inizio dell’anno, compresi gli arrivi di oggi, sono 11.846 i migranti (più due cadaveri) sbarcati nell’empedoclino.


Presentazione ufficiale domani alla Camera di Commercio di Agrigento delle “Giornate della Legalità”. L’iniziativa è prevista nell’ambito del progetto “Sportelli legalità di Unioncamere Sicilia”, finanziato dal Fondo Perequativo per sostenere la diffusione della cultura della legalità tra i cittadini e le istituzioni del territorio. Le iniziative si svolgono in collaborazione con L’Ufficio Scolastico Provinciale e coinvolgono gli studenti di diversi istituti agrigentini.


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
Visiona un altro tg
Pubblicità
Stampa
Home Page
Le edizioni del Notiziario sono curate dalla redazione giornalistica di Sicilia TV