SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 29/08/2014
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

EMERGENZA LOCULI AL CIMITERO DI FAVARA. LE BARE DEI DEFUNTI DEPOSITATE NELLA CAPPELLA IN ATTESA DEI LAVORI DI REALIZZAZIONE DELLE NUOVE SEZIONI. IL SINDACO COME PONZIO PILATO SE NE LAVA LE MANI E DICE CHE LA RESPONSABILITA' DEL CASO NON E' DELLA SUA AMMINSISTRAZIONE.

AZIENDE AGRICOLE ''CARTIERE'' E FALSI BRACCIANTI AGRICOLI SCOPERTI IN PROVINCIA DI AGRIGENTO DALLA GUARDIA DI FINANZA DI LICATA. ACCERTATI DANNI ALL'INPS PER OLTRE 400 MILA EURO.

AGGRESSIONE IN PIENO GIORNO E DAVANTI AL MUNICIPIO DI AGRIGENTO PER IL CONSIGLIERE COMUNALE MICHELE MALLIA. L'AGGRESSORE SAREBBE STATO IDENTIFICATO DALLE FORZE DELL'ORDINE.

LA FESTA DI SAN GIUSEPPE A FAVARA IN TEMPO DI AUSTERITY. LA TRADIZIONE DELLE MINESTRE VOTIVE CONTINUA.


Si consiglia ai cittadini di Favara di non morire, o quantomeno di posticipare il trapasso. E’ emergenza loculi al Cimitero Comunale di Favara. Ritardi nella realizzazione di una nuova sezione da 100 posti e la ricostruzione di una sezione economica nella parte più remota del camposanto, hanno lasciato il cimitero senza neanche un posto dove seppellire i defunti. Lo scenario che si prospetta al Cimitero di Piana Traversa, per i prossimi due mesi, potrebbe essere quello di avere un numero elevato di bare accatastate nella Cappella, o in altri locali, in attesa poi di essere tumulate nelle sezioni da ultimare. Un problema grave che investe l’intera collettività, frutto evidente dell’improvvisazione nella gestione e organizzazione della Cosa pubblica. Una vergogna! Come si può arrivare a questo punto? Perché non si riesce nemmeno a prevedere che c’è gente che morirà e che il numero delle nicchie è alla fine? Davanti al grave problema sollevato giorni fa da qualche forza politica, il Sindaco di Favara, in una nota apparsa ieri sulla home page del sito internet dell’Ente, conferma che nel suo comune non ci sono più loculi specificando che per effetto della Legge Bassanini, l’amministrazione in carica impartisce esclusivamente gli indirizzi politici e che le funzioni burocratico-amministrative sono affidate in toto ai dirigenti e/o ai responsabili delle Posizioni Organizzative. Il pratica, il Primo cittadino, adesso che la frittata è fatta, cerca di scaricare la colpa sui dirigenti comunali, gli stessi dipendenti che ogni anno, come qualche mese fa, vengono invece premiati con dei bonus economici proprio per avere raggiunto gli obbiettivi che la stessa Amministrazione Comunale si prefigge. “Sono fortemente amareggiato dell’atteggiamento di tutti coloro i quali, a vario titolo, hanno gravi responsabilità sull’accaduto che, inevitabilmente, arrecherà pesanti disagi alla cittadinanza” - scrive. Ma che fine ha fatto l’assessore ai cimiteri? Ci chiediamo. E visto che si è dimesso il 7 gennaio 2014, ossia 8 mesi fa perché non è stato sostituito? I suoi incarichi assessoriali non li ha presi direttamente il sindaco? E la III commissione comunale (quella alla "Solidarietà e Sicurezza sociale, Sanità e Annona), se riunioni hanno fatto … di cosa hanno parlato? Manganella, promette fuoco e fiamme. Utilizzando tutti gli strumenti consentiti dalle leggi e dai contratti collettivi nazionali di lavoro vigenti, proclama nella sua nota di aver dato mandato di verificare, mediante un’indagine conoscitiva interna, se sussistono i presupposti per l’apertura di un procedimento disciplinare a carico di ogni eventuale soggetto ritenuto responsabile, a qualsiasi titolo, di questa emergenza, che evidentemente, con tanta leggerezza, sottolinea lo stesso, non è stata adeguatamente considerata da qualche a mese a questa parte. Il mandato è stato affidato al Segretario Comunale Amorosia, lo stesso che però a giorni lascerà l’Ente. Ma un buon padre di famiglia, che per di più al cimitero in questo ultimo periodo, sarà probabilmente andato più volte proprio nell’ultima sezione costruita, è possibile che non si sia accorto che proprio accanto non era ancora stata eretta quella nuova e che i loculi stavano finendo? Per alleviare quanto più possibile i disagi alla cittadinanza, il sindaco annuncia che chiederà un ulteriore sforzo agli addetti alla costruzione al fine di ridurre i tempi di consegna dei nuovi loculi. Ma purtroppo è vero che una volta ultimata la costruzione occorrono almeno ulteriori 40gg per la stagionatura più il tempo necessario per il collaudo. Ma come faranno gli operai a completare i lavori in fretta se prestano la loro attività per sole 4 ore al giorno? Dal comune dicono di non aver soldi per pagare lo straordinario mentre proprio in questi giorni si è proceduto a pagare gli incentivi ai dirigenti. Ma i soldi che i cittadini pagano per la concessione dei loculi, che fine fanno? In una delle due sezioni, come si nota inoltre dal cartello esposto sul luogo dei lavori, per ultimarli ed essere in regola, i lavoratori hanno tempo, pensate, fino al prossimo 15 gennaio 2015. Un periodo abbastanza lungo che porta il paese nel pieno dell’emergenza sanitaria. Come risaputo una volta sopraggiunta la morte, il cadavere è sottoposto a processi chimici che implicano necessarie protezioni e sicurezze. Tutto ciò senza considerare il rispetto dovuto alle salme ed ai familiari colpiti dal lutto. Solo a titolo di cronaca ricordiamo che, in passato, ed è storia proprio del comune di Favara, qualche assessore ha perfino rassegnato le proprie dimissioni per problemi di ben meno gravità. Giusto è cercare il colpevole come è giusto che chi sbaglia deve pagare, ma doveroso è anche riconoscere le proprie colpe e fare un passo indietro visto che non si riesce evidentemente a mantenere la promessa fatta alla città di essere in grado di amministrare o controllare … Consiglio rivolto a 360 gradi.


Ed in merito alla questione dei loculi terminati al cimitero comunale di Favara intervengono Michele Montalbano, portavoce NCD, ed i consiglieri comunali del partito Maria Vella e Antonio Fallea. Sbagliato -dicono- che il sindaco cerchi di addossare tutte le colpe a impiegati e dirigenti. Senza volere essere accademici, l'indirizzo politico è una strada da dover impartire e monitorare. Questa amministrazione impartisce male e controlla poco –scrivono-. La città intanto, vede, sente e capisce che a Favara è diventato difficile morire senza essere accatastati. I 3 di NCD ritengono che sulla questione cimitero le responsabilità vadano ricercate ed esaminate in un contesto politico-amministrativo, perché la via che la politica impartisce è prioritaria rispetto a chi poi dovrà eseguire. La mancanza di loculi al cimitero che si era tentato di nascondere alla pubblica conoscenza, è la testimonianza di come manchi un qualsiasi indirizzo. Ci sono responsabilità che si intrecciano e si rincorrono –concludono-, ma riteniamo sbagliato giocare con il metodo Ponzio Pilato. Ognuno si assuma le proprie responsabilità cosi come è giusto che sia.


133 casi di falsi braccianti agricoli sono stati scoperti dagli uomini della Guardia di Finanza di Licata in tre aziende operanti nei territori comunali di Canicattì, Naro e Palma di Montechiaro. Le ditte, in pratica, avrebbero assunto il personale che però avevano il solo scopo di riscuotere gli indennizzi erogati dall'Istituto Nazionale di Previdenza Sociale per disoccupazione agricola, malattia ed anche in alcuni casi per la maternità. Un sistema che secondo le fiamme gialle, avrebbe provocato danni all'INPS per oltre 400 mila euro. Le indagini sulle aziende cosiddette “cartiere” erano state avviate nello scorso mese di Gennaio. Secondo quanto emerge dalle indagini, le tre imprese, oltre a non aver mai presentato alcuna dichiarazione dei redditi, non avevano mai posseduto, acquistato o affittato nè terreni agricoli nè macchinari per la coltivazione o la raccolta di frutta o ortaggi. I responsabili delle ditte ed i 133 falsi braccianti agricoli sono stati denunciati a piede libero alla Procura della Repubblica di Agrigento. Le accuse sono a vario titolo di falso e truffa aggravata.


Divieto di soggiorno e carica sospesa, per un consigliere Comunale di Canicattì. All'uomo indagato per stalking nei confronti della moglie, la Procura della Repubblica di Agrigento ha imposto il divieto di soggiornare nella Città dell'Uva Italia. Conseguenza diretta è stata la notifica del Prefetto di Agrigento Nicola Diomede, del decreto di sospensione della carica di consigliere comunale.


I Carabinieri della Stazione di Bivona, nei giorni scorsi, hanno arrestato in fragranza di reato l'89enne del luogo Carmelo Noto. L'uomo sottoposto agli arresti domiciliari, dovendo scontare la pena anni uno e mesi sei, si è reso responsabile del reato di evasione. In particolare, a seguito di un controllo dei Carabinieri, è stato trovato fuori dalla propria abitazione. L’arrestato, dopo le formalità di legge è stato accompagnato presso la propria abitazione, in regime degli arresti domiciliari, in attesa del rito direttissimo.


Paura ieri per un incendio di sterpaglie verificatosi nella frazione agrigentina di Monserrato. Le fiamme, alimentate dal vento di scirocco, hanno lambito le abitazioni. Fortunatamente l'intervento dei Vigili del Fuoco e del Corpo Forestale ha evitato il peggio. Alle operazioni hanno partecipato anche alcuni agenti della Squadra Volanti di Agrigento. Quattro poliziotti, mentre erano intenti ad evitare che il fuoco raggiungesse una bombola del gas, sono rimasti lievemente feriti. Per loro, a causa dei fumi inalati, si sono rese necessarie le cure dei medici del Pronto Soccorso dell'Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. La loro prognosi è stata di 5 giorni.


Il consigliere comunale di Agrigento Michele Mallia, ieri pomeriggio, è stato aggredito da un uomo, in Piazza Pirandello proprio davanti al Municipio. L'aggressore, sarebbe stato identificato dalle forze dell'ordine, adesso agli inquirenti ilcompito di capire le motivazioni del gesto. Mallia, accompagnato al Prontosoccorso dell'Ospedale di Agrigento,ha riportato diverse escoriazioni al viso ed una ferita alla testa.


Cambio di guardia alla guida della Squadra Mobile di Agrigento. Da lunedì prossimo primo settembre, al posto del Vice Questore Aggiunto Corrado Empoli, arriva il dirigente Giovanni Minardi attualmente alla guida del commissariato di Licata. Il Dott. Corrado Empoli invece lascia la Città dei Templi per andare a dirigere la squadra mobile di Parma.


Nonostante i toni pacati, quasi inesistenti, dei festeggiamenti a Favara del patriarca San Giuseppe, quella delle ministre votive continua ad essere una tradizione sentita dai fedeli. Nei banchetti allestiti in strada dalle famiglie titolari della cosiddetta “prummisa”, sono sempre numerose le persone che partecipano e gustano la deliziosa minestra di legumi. Una tradizione quindi consolidata nel tempo, appuntamento a cui non mancano neanche i tanti emigranti che puntualmente, l'ultima settimana di Agosto, ritornano nella loro città di origine proprio in occasione di San Giuseppe, un tempo, la principale festa di Favara. Visti i periodi di crisi economica a cui sono soggette numerose famiglie, quest'anno l'arciprete don Giuseppe D'Oriente, ha deciso di abbassare i toni privilegiando l'aspetto religioso a quello folclorico. L'austerity quindi contraddistingue l'edizione in corso dei festeggiamenti, niente luminarie, niente banda musicale e neanche gli attesi giochi d'artificio. Grazie all'interessamento dei commercianti di Piazza Cavour e di una scuola di canto locale, lo spettacolo, tutto autoprodotto, sarà comunque garantito per le serate di domani e domenica prossima. Sicuramente quella del clero locale, è stata una scelta difficile nello avere stravolto il programma dei festeggiamenti rispetto al passato. L'organizzazione dei momenti di preghiera, riflessione e condivisione , innalzano sicuramente il valore morale dell'appuntamento. Chissà però se ai cittadini di Favara piace questa versione decisamente light o se, sarebbe stata meglio per loro, una festa più sfarzosa, che probabilmente li avrebbe indotti ad elargire al comitato dei festeggiamenti, una offerta in denaro consona alle loro aspettative. Durante i festeggiamenti viene raccolto e donato alle famiglie in difficoltà quanto necessario.


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
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