SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 18/08/2014
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

PROTESTA DELL'IMPRENDITORE ANTIRACKET IGNAZIO CUTRO'. IL TESTIMONE DI GIUSTIZIE CHIEDE LA REVOCA DELLA SCORTA SIA PERSONALE CHE DEI FAMILIARI.

E' FINITA A POZZALLO LA LATITANZA DEL BOSS DI TORRE ANNUNZIATA ALDO GIONTA. I CARABINIERI LO HANNO ARRESTATO MENTRE SI STAVA IMBARCANDO SULL'ALISCAFO PER MALTA.

PIANO GIOVANI AZZERATO IN SICILIA. IL GOVERNATORE CROCETTA HA ANNULLATO I 1600 TIROCINI ASSEGNATI NEI CLICK DAY. LA PROCEDURA DOVREBBE RIPETERSI A SETTEMBRE.

INIZIANO OGGI A FAVARA I FESTEGGIAMENTI IN ONORE DI SAN GIUSEPPE. MANIFESTAZIONI SOBRIE ALL'INSEGNA DELLA SOLIDARIETA' E DELLA RIFLESSIONE.


L’imprenditore antiracket di Bivona, Ignazio Cutrò, chiede per sé e per la sua famiglia la revoca del programma di protezione. Il Presidente Nazionale dell’Associazione Testimoni di Giustizia, dopo l’ennesima rinuncia a cui sono soggetti i suoi familiari e le promesse non mantenute dal Governo nazionale, questa notte ha deciso di stazionare davanti alla Prefettura di Agrigento. La richiesta di revoca della scorta per se stesso e per i suoi familiari Cutrò la inoltrerà direttamente al Prefetto di Agrigento, Nicola Diomede.


È finita sabato scorso a Pozzallo la latitanza del boss di Torre Annunziata, Aldo Gionta. Il 42enne, ricercato dallo scorso mese di Giugno per associazione mafiosa, è stato fermato dai carabinieri mentre si imbarcava su un aliscafo diretto a Malta. Soprannominato il boss poeta, Aldo è il figlio di Valentino Gionta, fondatore del clan camorristico di Torre Annunziata. Circa tre mesi fa la DDA di Napoli aveva emesso l’ordine di cattura. Per sfuggire all’arresto il 42enne usava camuffare il suo volto usando occhiali da vista e parrucche, arrivando anche a travestirsi da donna per eludere i controlli delle forze dell’ordine durante i suoi spostamenti. Quando è stato fermato dai militari ha cercato di confondersi tra i turisti. Insieme al boss della Camorra c’erano anche altre tre persone, un uomo e due donne, rispettivamente di 23, 32 e 38 anni. Gionta aveva con sé circa mille euro in contanti e una carta di identità falsa. L’ex latitante è stato momentaneamente trasferito nel Carcere di Siracusa mentre gli altri tre sono in attesa di processo per direttissima.


La Polizia di Ragusa ha arrestato due uomini di nazionalità tunisina poiché ritenuti responsabili di aver favorito l’ingresso in Italia di 279 migranti. Gruppo quest’ultimo soccorso la vigilia di Ferragosto dagli uomini della Capitaneria di Porto. I poliziotti della Squadra Mobile e del Servizio Centrale Operativo, in collaborazione con i Carabinieri di Modica e degli uomini della sezione operativa Navale della Guardia di Finanza, una volta giunta a Pozzallo la motovedetta con a bordo i migranti, hanno individuato i due presunti scafisti che poco dopo il fermo hanno confessato di essere stati i traghettatori. Dall’inizio dell’anno gli scafisti arrestati dalla Polizia Giudiziaria sono stati 97.


È stato un Ferragosto movimentato quello appena trascorso nelle località balneari di Licata. L’incidente più grave ha coinvolto un ventenne. Mentre insieme agli amici festeggiava sulla Spiaggia di Contrada Pisciotta, probabilmente una caduta accidentale gli ha provocato una grave ferita alla carotide. Trasportato d’urgenza con l’ambulanza del 118 nel nosocomio di Licata, è stato successivamente trasferito nel reparto di rianimazione dell’Ospedale di Gela. Le sue condizioni di salute sono gravi. Sull’episodio indagano i Carabinieri della Compagnia di Licata. A Mollarella invece, un sedicenne del luogo, dopo aver esagerato con l’alcool, è finito in coma etilico all’Ospedale San Giacomo D’Altopasso. Il ragazzino è stato soccorso dagli uomini della Guardia Costiera e trasportato d’urgenza dai sanitari del 118 nel nosocomio licatese. Fortunatamente grazie alle cure dei medici il sedicenne ha ripreso conoscenza. Momenti di panico si sono vissuti anche nella spiaggia della Playa dove la mattina del 15 due bambine, rispettivamente di 4 e 5 anni, si sono allontanate dai propri genitori. Dopo oltre due ore di estenuanti ricerche, le due bambine sono state fortunatamente ritrovate.


I Carabinieri della Tenenza di Ribera hanno arrestato per furto e ricettazione tre giovani di nazionalità romena ma residenti nella Città delle arance. In manette sono finiti Marian Miu, Marian Manca e Susana Lilion, rispettivamente di 34, 29 e 23 anni. Nell’abitazione dei romeni i militari hanno rinvenuto diversi oggetti, tra i quali anche monili e preziosi che erano stati precedentemente rubati in una villetta della zona. La refurtiva recuperata è stata restituita ai legittimi proprietari.


Il Governatore della Regione Sicilia, Rosario Crocetta, ha revocato i tirocini formativi previsti dal Piano Giovani. Dopo aver letto il dossier della società Sicilia e-servizi, il presidente Crocetta non ha esitato ad annullare i 1.600 posti che erano stati assegnati nei due click day. La volontà del Governo Regionale pare essere quella di ripetere le selezioni nel prossimo mese di settembre. Dopo aver preso coscienza della relazione consegnatagli venerdì scorso dall’Amministratore Delegato di Sicilia e-Servizi, l’ex Pm. Antonio Ingroia, Crocetta indica come presunte responsabili anche le società che si sono occupate di creare il progetto. “Quella relazione – ha dichiarato Crocetta - ha messo in evidenza come il 54 per cento di chi si era già iscritto al sito non è riuscito a "collegarsi" con le aziende per colpa del black out del sistema". "I giovani – ha aggiunto il Presidente della Regione - devono sapere che il governo tutela il loro diritto a partecipare e in modo trasparente. Su questo la posizione del governo è unitaria, a partire da me – continua - e dall'assessore Scilabra. Purtroppo stiamo parlando di 'click' e programmi per computer che sono creati dall'uomo e quindi – afferma il Presidente - per loro natura non sono infallibili. Ma il Piano Giovani non si riduce a un click, è qualcosa di più che vogliamo si realizzi al più presto. I partecipanti – ha concluso Crocetta - stiano dunque tranquilli, potranno essere ammessi alle prossime selezioni e dimenticare in fretta l'attuale delusione. Chi ha sbagliato pagherà".


Una lite scoppiata nei giorni scorsi in spiaggia a Porto Empedocle ha richiesto l’interevento dei poliziotti del locale commissariato. Protagoniste dell’alterco due giovani donne, rispettivamente di 30 e 17 anni. Ad avere la peggio è stata la minorenne che, a causa dei colpi ricevuti, è stata trasportata al Pronto Soccorso dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. Per lei comunque, solo ferite lievi. Il movente della lite pare essere legato a contrasti di carattere familiare.


Iniziano questo pomeriggio a Favara i festeggiamenti in onore del patriarca San Giuseppe. Primo appuntamento in programma è la S. Messa delle ore 18:00. Una festività, quella di San Giuseppe, molto sentita dalla comunità favarese e che quest’anno, per volere dell’arciprete Don Giuseppe D’Oriente, sarà interamente dedicata al tema del disagio sociale in cui versano molte famiglie. Niente intrattenimenti quindi, ma un programma che all’aspetto prettamente religioso associa anche importanti momenti di confronto e riflessione sulle molteplici problematiche che affliggono il territorio. Da domenica prossima, 24 Agosto, al via i tradizionali banchetti delle minestre votive preparate dai devoti e la processione giornaliera del simulacro del santo. Sempre per domenica è prevista anche una raccolta di generi alimentari che saranno poi distribuiti alle famiglie bisognose. Tra le iniziative in programma, particolarmente significative sono quelle che vedranno l’unità pastorale della Parrocchia Matrice di Favara incontrare gli abitanti delle case popolari. I festeggiamenti in onore di San Giuseppe a Favara si chiudono domenica prossima, 31 Agosto, con la solenne celebrazione eucaristica delle ore 20:00 in Piazza Cavour e la successiva processione del simulacro nelle principali vie cittadine.


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