SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 18/07/2014
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

INCIDENTE SUL LAVORO. MORTI TRE OPERAI AGRIGENTINI. STAVANO ESEGUENDO DEI LAVORI NELLA LINEA FERRATA DI CONTRADA FALCONARA A BUTERA QUANDO SONO STATI INVESTITI DA UN TRENO.

OPERAZIONE TERRA MIA. SMALTIMENTO DI RIFIUTI E MAZZETTE. 5 ARRESTI, DUE SONO AGRIGENTINI

E' DI DUE MORTI E DUE FERITI IL BILANCIO DI UN INCIDENTE STRADALE AVVENUTO NEL POMERIGGIO DI IERI SULLA STATALE 626 CALTANISSETTA - GELA.

PRECIPITA CON L'AUTO DA UNA SCARPATA. MUORE CARBONIZZATO UN 51ENNE DI CANICATTì.


Tre operai agrigentini di Rete Ferroviaria Italiana sono stati travolti e uccisi ieri in C.da Falconara a Butera dal treno regionale 12852 Gela-Caltanissetta. Le vittime sono Vincenzo Riccobono, 52 anni, di Agrigento, Antonio La Porta, 53 anni, di Porto Empedocle e Luigi Gaziano, 60 anni, di Aragona. I tre stavano lavorando sulla linea ferrata quando improvvisamente sono stati investiti in pieno dal treno. Tempestiva la chiamata dei soccorsi che però è risultata vana. Sull'incidente è stata aperta un'inchiesta per omicidio colposo plurimo a carico del macchinista del treno che era composto solo da una carrozza automotrice. Le indagini sono condotte dai carabinieri e coordinate dalla Procura di Gela. Secondo i primi accertamenti le vittime non si sarebbero accorte dell'arrivo del mezzo che procedeva a bassa velocità e si è fermato dopo l'impatto a circa 200 metri di distanza. I tre, che lavoravano dopo una curva, sono stati colti di sorpresa ed evidentemente non hanno sentito arrivare il treno. Pare non ci fossero sul posto strumenti per segnalare la presenza degli operai. Anche RFI ha avviato le indagini interne per accertare le cause dell'incidente.


In cambio di denaro, viaggi, regali costosi, il funzionario regionale dell’Assessorato Ambiente della Regione siciliana, Gianfranco Cannova, avrebbe rilasciato autorizzazioni richieste per lo smaltimento dei rifiuti nell’Isola. Ma il dipendente ‘infedele’ è stato scoperto e arrestato. Con il funzionario regionale sono finiti in carcere quattro imprenditori: un catanese, un novarese con interessi a Messina e due fratelli agrigentini, ovvero Nicolò e Calogero Sodano, rispettivamente di 53 e 54 anni, titolari della Soambiente. A vario titolo sono tutti accusati di corruzione e stati arrestati questa mattina nel corso dell'operazione “Terra Mia” condotta dalla Polizia di Stato. Il provvedimento è stato emesso dal Gip, su richiesta della Procura della Repubblica di Palermo. L'indagine, iniziata nel 2011 e protrattasi per due anni, è stata condotta dagli agenti di polizia di Palermo, con l'ausilio dei colleghi di Agrigento. Nel corso delle indagini, la Polizia di Stato ha constatato che "questo settore amministrativo è caratterizzato da una stratificazione normativa e da un complesso e macchinoso apparato burocratico". Un complesso di norme che ha consentito al funzionario infedele - dicono gli investigatori - nelle diverse fasi della procedura amministrativa, di "giostrare" nella gestione delle procedure connesse al rilascio dei provvedimenti, agevolando gli imprenditori e preservandoli dall'ordinaria attività di controllo e monitoraggio della pubblica amministrazione circa le modalità di gestione delle discariche e dello smaltimento dei rifiuti, consentendo loro in questo modo di bypassare indenni tutti i controlli. Il quadro di corruzione emerso, secondo gli investigatori, è molto grave in quanto ha messo a repentaglio la salute pubblica e la preservazione del territorio da gravi danni ambientali.


Tragico incidente stradale ieri pomeriggio lungo la S.S. 626 CL-Gela. Pesante il bilancio: due morti e due feriti. A scontrarsi una Toyota Yaris e un Camion Iveco. Ad avere la peggio gli occupanti dell'utilitaria: Filippo Scudera, 55 anni, che era alla guida dell'auto e il passeggero Nunzio Marco Avenia, di 41 anni, entrambi di Gela. Il violento scontro è avvenuto nei pressi dello svincolo per Riesi. Sulla dinamica dell'incidente indagano gli agenti della Polizia Stradale di Caltanissetta. Feriti in modo non grave invece l'autista e il passeggero del camion.


Gioacchino Parla, 51 anni, panificatore di Canicattì, è morto carbonizzato ieri nella sua auto, una Lancia Lybra. L'uomo era diretto a Serradifalco dove gestiva un panificio quando per cause ancora in corso di accertamento, la berlina è precipitata in una scarpata adiacente alla linea ferroviaria che collega la Città dell'Uva Italia al centro nisseno. La collisione tra l'automobile e i cavi dell'alta tensione probabilmente ha fatto innescare l'incendio. Sul posto sono intervenuti gli agenti della Polizia Ferroviaria di Canicattì.


Dopo 20 giorni di ricovero ospedaliero non ce l'ha fatta Giuseppe Bordonaro il canicattinese 47enne che lo scorso 27 giugno, in C.da Bardaro, zona periferica della Città dell'Uva Italia, era stato investito da un furgone. L'uomo, che si trovava sul ciglio della strada, era intento a pulire delle sterpaglie che costeggiavano un suo terreno. Le sue condizioni di salute era apparse subito gravi. Tenuto in coma farmacologico dai medici, Bordonaro è morto all'Ospedale di Messina.


Peculato ai danni dell'azienda. Con questa accusa la Guardia di Finanza di Palermo ha arrestato in flagranza di reato un dirigente medico degli ospedali riuniti Villa Sofia-Cervello, Giuseppe Arcoleo, e la caposala del reparto di pneumologia. I due sono accusati di essersi appropriati di somme di denaro spettanti all'Ospedale palermitano. Infatti, il medico era regolarmente autorizzato ad esercitare la professione all'interno della struttura ospedaliera e con le attrezzature poste a disposizione secondo il regime intramoenia. Per questo tipo di attività la legge prevede alcuni adempimenti ed obblighi, tra i quali, in primo luogo, quelli di esercitare al di fuori dell'orario di lavoro ospedaliero e di non riscuotere direttamente il compenso dai pazienti. Le indagini condotte dalle Fiamme Gialle hanno invece rivelato l'esistenza di un canale alternativo a quello ospedaliero, il cui perno era rappresentato dall'assistente dello specialista che fungeva da vero e proprio “centro di prenotazione”; era infatti lei ad occuparsi di ricevere le telefonate dei pazienti, di combinare gli appuntamenti e, in alcuni casi, di provvedere direttamente a contattare vecchi pazienti sollecitando visite di “controllo”. Era sempre compito dell'assistente quello di incassare, a seguito delle visite, il denaro e di illustrare ai “nuovi” pazienti il meccanismo che, comunque, veniva sempre presentato come economicamente più vantaggioso rispetto a quello ordinario. Le indagini hanno così permesso di riscontrare come in un solo mese il medico abbia visitato numerosissimi pazienti e la maggior parte di essi (più del novanta per cento) ha seguito il canale parallelo e le “vantaggiose condizioni” offerte; in questo modo quanto elargito dai clienti, ammontante ad alcune migliaia di euro, a fronte delle singole prestazioni, non solo è stato illegittimamente sottratto all'Ospedale ma, anche, alla tassazione in quanto incamerato dalla coppia completamente “in nero”. Così nel pomeriggio di ieri, al termine del normale “giro” di visite, i finanzieri sono intervenuti cogliendo i due proprio nell'atto di dividersi il “contante” giornaliero puntualmente sottoposto a sequestro, unitamente a computer e agendine nelle quali venivano annotati i nomi dei pazienti e che sono tutti ora al vaglio allo scopo di ricostruire l'ingente numero di pazienti. Su disposizione dell'Autorità Giudiziaria, che ha coordinato le indagini, il medico e l'assistente sono stati posti agli arresti domiciliari in attesa dell'udienza di convalida dell'arresto.


Un improvviso malore ha stroncato ad Agrigento un pensionato di 79 anni mentre era alla guida della sua auto, una Peugeot 307. L'uomo, che viaggiava in compagnia del nipotino di tre anni, si trovava all'altezza di Via Degli Imperatori a Villaggio Mosè. A chiamare i soccorsi sono stati alcuni passanti. Giunti sul posto i sanitari del 118 non hanno potuto fare altro che constatarne il decesso.


" Io sono ancora il Governatore della Confraternita Misericordia di Favara". A dirlo è Adriano Varisano in risposta alla notizia diffusa da noi ieri dopo essere stato sfiduciato, in data 10 luglio, dal Magistrato. Nonostante fosse a conoscenza del clima di malumore nei suoi confronti, Varisano si dice basito dalla notizia. "Come ogni famiglia –dice- ci sono dei problemi che stiamo cercando di risolvere". A ogni modo si dice pronto a dimostrare che, ad oggi, è ancora il Governatore della Misericordia. (Nel tg di oggi la sua dichiarazione video)


La notizia della sfiducia di Adriano Varisano a Governatore della Confraternita Misericordia di Favara ha suscitato clamore e sorpresa in città. Forse perché il Direttivo, prima di palesare pubblicamente i malcontenti, ha cercato di chiarire la situazione all'interno dello stesso Magistrato. Fatto sta che adesso la notizia ha colto di sorpresa diversi cittadini. A scrivere è Giovanni Sciabica Presidente delle Acli di Favara. "Come un fulmine a ciel sereno apprendiamo dal giornale web di Sicilia TV che il governatore della Misericordia di Favara è stato sfiduciato dopo più di quattro mesi dal suo mandato dai suoi stessi confratelli. Conoscono personalmente Adriano, le sue capacità organizzative e il suo impegno straordinario nel sociale. A Favara –dice Sciabica- vengono fatti fuori come dei ladroni. E' ora che le vecchie logiche finiscano e si riparta con quel che di buono abbiamo in città: un giovane che ha voluto fortemente la collaborazione di diverse associazioni per migliorare il volontariato e i servizi a Favara". Sciabica ricorda che il primo stipendio da assessore provinciale di Adriano Varisano è stato devoluto alla stessa Confraternita per l'acquisto di un'auto che sarebbe servita per il trasporto di farmaci a domicilio. "Noi delle Acli –conclude Sciabica- siamo sicuri che le cose si chiariranno e rientreranno nella normalità, al fine di continuare a garantire quell'importante servizio che negli anni la Misericordia ha saputo dare alla cittadinanza favarese".


Anche l'AIDO, l'associazione italiana donatori organi di Favara, con il suo Presidente Enzo Vella interviene dopo la notizia di sfiducia di Adriano Varisano a Governatore della Confraternita Misericordia di Favara. Vella si dice amareggiato, in quanto ha condiviso con Varisano servizi importanti per la cittadinanza. "Per me –conclude - è stato e continua a essere un buon Governatore".


Il parlamentare Nazionale del Partito Democratico, Tonino Moscatt, interviene con una nota sui finanziamenti che il Ministero della Pubblica Istruzione ha previsto per il progetto #scuolebelle. Moscatt anticipa le opportunità che il Comune di Favara potrebbe avere per la riapertura della Scuola Mendola di Via dei Mille. “Entro settembre – si legge nella nota di Moscatt - i comuni riceveranno una nuova nota esplicativa alla quale si dovrà rispondere tempestivamente con la documentazione richiesta da allegare. Al ministero – continua l’onorevole - ho anche trovato la piena disponibilità a effettuare un incontro istituzionale con sindaco e responsabile degli uffici comunali per approfondire la questione. Resto fiducioso - conclude Moscatt - in particolare sulla scuola media inferiore "A. Mendola".


Il Consorzio per le Autostrade Siciliane ha stipulato il contratto di appalto con le ditte che eseguiranno i lavori dei lotti: 6,7 e 8 dell’autostrada Siracusa – Gela. A sottoscriverlo è stato il Direttore Generale del CAS ing. Maurizio Trainiti e l’Amministratore Delegato della Mandataria Condotte d’Acqua ing. Antonio D’Andrea. I lavori consistono nella realizzazione di circa 19 km e mezzo di tratta autostradale che dovranno concludersi, per il lotti 6 e 7, entro il 31 dicembre 2015 e per il Lotto 8 entro il 31 dic 2017.


Si è svolto questa mattina nella sala riunioni della Ecoface, nella zona industriale di Campobello e Ravanusa, un vertice per discutere delle problematiche relative alla zona ASI. All’incontro hanno partecipato tra gli altri anche Alfonso Cicero, presidente dell’Irsap, il direttore regionale dell’Anas, ing. Salvatore Tonti, i sindaci del territorio, i rappresentanti di Confindustria Sicilia e gli imprenditori della zona.


Il Sindaco facente funzioni di Agrigento, Piero Luparello, ha convocato per il prossimo 28 Luglio alle ore 10:30 a Palazzo dei Giganti, una Conferenza dei servizi sulla stabilità del Costone su cui sorge la Cattedrale. All’incontro, oltre ai responsabili di Protezione Civile, Genio Civile e Prefettura sono stati invitati anche gli assessori regionali territorio e ambiente e quello per i beni culturali, rispettivamente Mariarita Sgarlata e Pina Furnari.


Il Vice Ministro delle politiche agricole alimentari e forestali, Sen. Andrea Olivero, domani sarà nell'agrigentino. L’esponente del Governo Renzi, alle ore 08:30, farà visita all'Azienda Agricola GEVA, dei Fratelli Vita di Favara. Da un paio d'anni la ditta si è specializzata nella coltivazione di vite in "fuori suolo".


Grande attesa questa sera in Piazza Kennedy, a Porto Empedocle, per l'esibizione del gruppo "Teppisti dei sogni" nel contesto dei festeggiamenti in onore della Madonna del Carmine. Il concerto sarà preceduto dall'esibizione del cantante napoletano Tano Galletta. Le manifestazioni proseguiranno anche domani, sabato, per concludersi domenica con l'imbarco della Madonna sul peschereccio e la solenne processione a mare.


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