SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 11/07/2014
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

SI SAREBBE FATTO UN BAGNO AL MARE PER POI ANNEGARE. SAREBBE QUESTA LA PRIMA RICOSTRUZIONE DEI FATTI DOPO IL RINVENIMENTO DI IERI SERA DI UN CADAVERE NEI PRESSI DELLA FOCE DEL FIUME NARO. SI TRATTA DI UN GIOVANE 28ENNE ORIGINARIO DI MENFI MA RESIDENTE AD AGRIGENTO.

OMICIDIO PIERO DI FRANCESCO. CLAMOROSA SVOLTA. ARRESTATO IL PADRE. DAVANTI ALLA LAPIDE DEL FIGLIO CONFESSA L'OMICIDIO.

SI SCAGLIANO A COLPI DI ASCIA CONTRO UN GIOVANE. I CARABINIERI DI NICOSIA ARRESTANO PADRE E FIGLIO CON L'ACCUSA DI LESIONI PERSONALI AGGRAVATE E MINACCE AGGRAVATE DALL'USO DI ARMI.

DISTRETTO SOCIO SANITARIO D1. SERVIZI DI CURA PER L'INFANZIA E GLI ANZIANI. ASSEGNATI I CONTRIBUTI AI COMUNI.

FAVARA, PARTONO LE ANIMAZIONI ESTIVE. DAL PROSSIMO 4 AGOSTO AL VIA IL GREST DELLA CHIESA MADRE


Tragedia del mare ieri ad Agrigento. Ad annegare nelle acque di Lido Cannatello è stato il 28enne Vincenzo Carista. Il corpo del giovane, originario di Menfi ma residente nella Città dei Templi, è stato notato ieri sera poco dopo le ore 20:00 nei pressi della foce del fiume Naro. Sul posto sono intervenuti i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Agrigento, i Carabinieri e i sanitari del 118. A identificare la salma, che è stata trasportata all’obitorio dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, è stata la madre che aveva denunciato ai Carabinieri la scomparsa del figlio. Vincenzo Carista sarebbe andato in spiaggia da solo e nonostante le proibitive condizioni del mare, si sarebbe ugualmente tuffato in acqua. Vinto dalla corrente e dalle grandi onde sarebbe poi annegato.


Incredibile svolta nelle indagini sull’omicidio dell’imprenditore 32enne di Riesi, Piero Di Francesco, ucciso il 9 Gennaio del 2012. I Carabinieri della Compagnia di Caltanissetta hanno arrestato il padre, il 63enne Stefano Di Francesco. Quest’ultimo, non sapendo che gli investigatori avessero piazzato una cimice sulla lapide del figlio, parlando davanti al loculo ha confessato il delitto. "Guarda cosa mi hai fatto fare”, sarebbe stata la frase pronunciata dal 63enne che ha insospettito i Carabinieri. Secondo i militari l’omicidio sarebbe maturato per contrasti di natura economica. Stefano Di Francesco, al culmine di una lite, avrebbe colpito il figlio alla testa con un oggetto contundente e poi avrebbe caricato il suo corpo sulla stessa auto che è stata incendiata.


Dovranno rispondere di lesioni personali aggravate e minacce aggravate dall’uso di armi due cittadini ennesi. I due, Angelo e Vito Gonfalone, padre e figlio, avrebbero inveito contro un 24enne di origine polacca con calci e pugni e sferrato alcuni colpi d'ascia al volto. Il fatto si è verificato ieri sera nel centro del Comune di Gagliano Castel Ferrato, in provincia di Enna. I militari intervenuti sul posto, agli ordini del Comandante provinciale Marco Montemagno, hanno sedato la rissa e dopo aver immediatamente prestato soccorso al polacco ferito hanno proceduto all’arresto dei due uomini. La violenza dei colpi inferti poteva certamente provocare ben più gravi conseguenze. Il giovane, trasportato all’ospedale di Nicosia, ha riportato ferite lacero-contuse al volto e allo zigomo, nonché un trauma cranico curato con punti di sutura. La rissa sarebbe scoppiata dopo che il 24enne ha tentato di difendere la propria fidanzata dalle avances e disturbi provocati dai due. Più volte, nel tempo, padre e figlio avrebbero inveito contro il 24enne e la sua fidanzata. Già nella mattina di ieri si erano rivolti ai Carabinieri per segnalare che qualche ora prima Vito Gonfalone si era avvicinato a loro pronunciando parole offensive, tanto da provocare un forte stato di agitazione alla donna. I due, su disposizione del magistrato di turno della Procura della Repubblica di Nicosia, sono stati trasportati nella propria abitazione in regime di arresti domiciliari.


Ci sarebbero stati problemi di eredità alla luce della violenta lite scoppiata a Porto Empedocle tra tre membri della stessa famiglia. A darsele di santa ragione madre e due figlie. A quanto pare una delle figlie, in contrasto con la sorella, avrebbe reclamato dall’anziana madre una quota ereditaria maggiore. Per riportare la calma sono dovuti intervenire i poliziotti del locale commissariato. Nonostante le ferite riportate nella lite, le donne hanno rifiutato le cure ospedaliere.


Al Distretto Socio - Sanitario D1 sono stati assegnati i contributi previsti dal Ministero dell’Interno per i “Servizi di cura all’infanzia e agli anziani non autosufficienti” e per il “Progetto infanzia”. In particolare per i comuni di Raffadali e Aragona sono stati finanziati dei progetti che prevedono un sostegno agli asili nido comunali con la fornitura di derrate alimentari tramite gara a evidenza pubblica. A Raffadali sono stati stanziati circa 17.000 euro per dodici mesi. A tal fine i soggetti interessati potranno presentare istanza di partecipazione alla gara con le relative offerte entro e non oltre martedì 22 luglio, all’Ufficio di protocollo del comune di Agrigento sito in piazza Pirandello 35, al primo piano del Palazzo di Città. Per le strutture comunali di Aragona invece sono stati stanziati 21.000 euro per la fornitura di generi alimentari per la prima infanzia e i soggetti interessati al servizio di sedici mesi potranno presentare istanza negli stessi tempi e con le medesime modalità di quello di Raffadali. Spostandoci a Porto Empedocle è stata indetta una gara per l’assegnazione di dueci posti-utente per gli spazi gioco nelle strutture convenzionate con il Comune. Il servizio è rivolto ai bambini di età compresa tra i 18 mesi e i 3 anni con turni organizzati in tre giorni settimanali. L’importo del servizio della durata di dieci mesi è di circa 22.000 euro. La presentazione delle offerte dovrà essere effettuata entro e non oltre le ore 10 di venerdì 18 luglio all’Ufficio di protocollo del comune di Agrigento. Sempre il Distretto per i comuni di Agrigento e Favara, a seguito di gara a evidenza pubblica celebrata lo scorso 3 luglio, ha assegnato, rispettivamente, 100 e 50 posti gioco per altrettanti bambini in strutture convenzionate. Le ditte assegnatarie dei servizi sono “La Coccinella” di Agrigento per un costo di 300.000 euro e l’Avodic di Favara per un costo di 150.000 euro. Entrambe le ditte hanno effettuato un ribasso del 10% sul costo del servizio. Il Ministero dell’interno, nell’ambito dello stesso piano di intervento, ha finanziato anche i servizi di cura e assistenza agli anziani non autosufficienti per i quali è stato assegnato un contributo di circa un milione di euro. L’Assistenza Domiciliare Integrata per Anziani (ADI) è un servizio tutelare a valenza socio-sanitaria, che prevede, attraverso un percorso congiunto tra il Distretto D1 di Agrigento e l’Asl, il potenziamento e l’integrazione dei servizi già erogati dagli enti ed è rivolto ad anziani non autosufficienti che necessitano di prestazioni di assistenza di tipo sociale e sanitario in un contesto domiciliare in modo da limitare il ricovero in strutture ospedaliere ed il conseguente rischio di emarginazione sociale. Il servizio verrà assegnato tramite gara a evidenza pubblica per un importo di circa 264.000 euro e si svolgerà dall’assegnazione dello stesso sino al 31 dicembre 2014. Le offerte e le domande di partecipazione dovranno pervenire all’Ufficio di protocollo del comune di Agrigento entro e non oltre le ore 12 di venerdì 18 luglio 2014. I bandi con i relativi allegati sono pubblicati sul sito istituzionale del Comune di Agrigento, www.comune.agrigento.it all’albo pretorio online, sezione avvisi e bandi di gara.


La Giunta Comunale di Agrigento pone l’accento sulla necessità di mettere in sicurezza il costone Nord della Città e della sovrastante Cattedrale. Su proposta dell’Assessore Comunale al Centro Storico, Maurizio Masone, è stato elaborato un documento dove gli amministratori agrigentini fanno un excursus delle promesse di interventi previsti. Opere che però, ad oggi, non si sono ancora realizzate. “Abbiamo rimesso nelle mani del Governo regionale – scrive la Giunta Comunale - il futuro della nostra città, certi che si comprendesse come il futuro di questa comunità affonda nella memoria e nella storia perché non è immaginabile Agrigento – continuano - senza la sua Cattedrale, ribadendo la nostra piena condivisione degli appelli continui e toccanti dell’Arcivescovo mons. Montenegro affinché si faccia presto e bene. Sapere, oggi – si legge ancora nel testo della Giunta - che i soldi non ci sono più, dopo facili promesse e improvvisati impegni che hanno solo ritardato i necessari atti finalizzati ad un sollecito inizio dei lavori non è semplice da digerire. Sono passati dieci mesi e ci troviamo ancora al punto di partenza nonostante gli studi compiuti che allarmano e – scrivono ancora gli assessori - senza le risorse che erano state destinate per i primi ed urgenti lavori di messa in sicurezza. È l’ora quindi che la Regione promuova un Tavolo permanente nel quale il Comune è pronto a fare la propria parte perché si trovino urgentemente tutte le soluzioni possibili. Oggi - si chiude il documento - diventa sempre più difficile tranquillizzare la nostra comunità, ma è nostro dovere fare tutto il possibile per salvare la Cattedrale perché questo significa salvare Agrigento, la sua storia, la sua identità culturale ed il rischio di un crollo del costone roccioso sarebbe un’ipotesi drammatica che va scongiurata con ogni mezzo.”


Anche per l’estate in corso i servizi offerti dalla Caritas Diocesana di Agrigento rimangono “Aperti per ferie”. Per tutto il mese di Agosto sarà garantito il servizio sostitutivo della “Mensa della Solidarietà”, che si effettua nei locali di via Gioeni della Comunità “Porta Aperta”. Non si ferma neanche il servizio docce che invece si effettua nei locali di via Orfane, 16 dove è anche attivo il guardaroba che consente a quanti versano in situazioni di estrema marginalità sociale di lavarsi e avere un cambio pulito. Le attività continueranno a svolgersi quotidianamente anche nel Centro Operativo di Lampedusa. Per quanto riguarda i campi di formazione e volontariato, la Caritas di Agrigento promuove due attività: la prima in Tunisia dall’11 al 24 agosto prossimi, la seconda, che in due turni si svolge dal 28 luglio -7 agosto e 27 agosto-6 settembre, porterà invece sedici giovani delle Caritas del Triveneto ad Agrigento. Niente ferie anche per il Centro di ascolto diocesano, che rimarrà aperto per tutto il mese di Agosto.


“Quale deontologia nel rapporto giornalista-cultura?”. È questo il tema del convegno in programma domenica 27 luglio nell'aula Chiaramontana del Seminario Vescovile in Via Minzioni ad Agrigento. L'incontro è stato organizzato dall'ordine dei giornalisti di Sicilia, al termine del quale verrà rilasciato un attestato di frequenze con relativo numero di crediti acquisiti. A relazionare: Mario Trabucco, archeologo; Ghiselda Pennini dell’Università di Catania, Dipartimento di studi archeologici, filologici e storici, coordinatore regionale dell'Associazione Nazionale Archeologi e Giuseppe Parello, direttore Ente Parco Archeologico Valle dei Templi. Il convegno tratterà i seguenti argomenti: “Comunicare l'archeologia tra sensazionalismo e divulgazione scientifica”, “Un territorio che produce arte” e “Giornalismo e letteratura: esiste una deontologia della critica artistico-letteraria?”.


Fervono i preparativi in Chiesa Madre a Favara per il Grest 2014, il Gruppo di Animazione Estiva che si svolge dal 4 al 10 Agosto prossimi al Seminario Vescovile Minore di Via De Gasperi. “L’abitare” è il tema scelto quest’anno. Il Grest è aperto ai bambini di età compresa tra i 5 e i 10 anni. Per le iscrizioni c’è tempo sino al prossimo 22 Luglio e lo si potrà fare recandosi nei locali attigui alla Chiesa Madre di Piazza dei Vespri. Ieri una nostra troupe è andata a trovare gli animatori del Grest.


Rimanendo in tema di Grest, anche l’oratorio dell’Unità Pastorale Maria SS. Della Catena in Santa Croce di Villaseta in questi giorni accoglie i circa cento bambini coinvolti nelle attività organizzate dagli animatori. Nella parrocchia guidata da Don Angelo Gambino, il Grest si chiude il prossimo 19 luglio con la celebrazione eucaristica e uno spettacolo di balli, canti e recite, nell’anfiteatro del giardino dell'oratorio “LUCE NUOVA”.


Domani sera a Favara è in programma la prima tappa della selezione provinciale per 1° concorso di bellezza maschile e femminile a caratura nazionale. Al Parigi Bistrot saranno premiate le prime tre classificate al concorso femminile "Ragazza protagonista" e i primi due del concorso maschile "Il più bello d'italia". I vincitori saranno promossi alla finale provinciale in programma a Settembre. A organizzare l'evento, che avrà inizio alle ore 21.00, l'agenzia Lavori&Passioni Management.


Ritorna a Favara la rassegna cinematografica "I 7 io" dell'Associazione Culturale Nicodemo. Tra le novità: la scelta del tema che è stata effettuata dal pubblico attraverso un sondaggio proposto sul sito dell’associazione e una serata interamente dedicata alla proiezione di cortometraggi realizzati e presentati da registi agrigentini, riconosciuti a livello internazionale. Il tema di quest’anno è la follia. Ogni serata de “i 7 io” sarà aperta da un’apericena alle ore 20:00 e la proiezione del film avverrà alle ore 21:00. Primo appuntamento è per lunedì 14 con la proiezione del film: "La ragazza che sapeva troppo" di Mario Bava.


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