SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 23/06/2014
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

WEEK-END DI FUOCO A FAVARA. FIAMME IN UN'ABITAZIONE DISABITATA IN VIA ALFIERI. ROGO DISTRUGGE UN CASSONATO IN PIAZZA GIARRITELLA. I CARABINIERI INDAGANO SULLA PROBABILE MATRICE DOLOSA.

A VILLASETA A FUOCO ANCHE UN'IMBARCAZIONE DI OLTRE QUINDICI METRI. ANCHE QUI LA PISTA PRIVILEGIATA E' QUELLA DOLOSA.

POLITICA FAVARESE. DOPO L'APPELLO DEL SINDACO MANGANELLA A "CAMBIARE VERSO" LE POSIZIONI DEI GRUPPI POLITICI PD E NCD.

ERBA SECCA INVADE IL GIARDINO DEL PALACONGRESSI DI VILLAGGIO MOSE'. PER IL M5S IL RISCHIO INCENDI E' ALTO E NE CHIEDE IL DISCERBAMENTO.

SI E' CONCLUSO IL VI MOTORADUNO DI FAVARA. OTTIMO IL SUCCESSO ANCHE SE QUALCHE NEO VIENE EVIDENZIATO...


Il fumo proveniente da una casa disabitata in via Vittorio Alfieri a Favara ha fatto scattare l’allarme dei Vigili del Fuoco nel pomeriggio di sabato. Via Alfieri si trova tra le zone conosciute come “U conzu” e “A’ Giateddra”. Del fumo, dicevamo, e soprattutto un forte odore di bruciato hanno pervaso la zona. Sul posto si sono recati due agenti della Polizia Municipale di Favara e ben due autobotti dei Vigili del Fuoco. Per fortuna nulla di grave. Si è trattato di un fuoco ad una gomma di auto all’interno della casa disabitata. Di preoccupante c’è invece che, probabilmente, ad appiccarlo siano stati dei ragazzini della zona che a volte pare entrino indisturbati all’interno dell'abitazione. Il fuoco è stato subito spento dai pompieri che con dell’acqua hanno messo anche in sicurezza gli arredi della casa abbassandone la temperatura. L’allarme è immediatamente cessato.


Si indaga anche a Favara dopo l'incendio di un camion Fiat Iveco adibito al trasporto di frutta e verdura di proprietà di S.S. di 31 anni. Nella prima serata di ieri le fiamme hanno completamente avvolto e distrutto il mezzo che si trovava parcheggiato in Piazza Commendator Angelo Giglia, meglio conosciuta come Piazza Giarritella. Immediati sono scattati i soccorsi. Sul posto due squadre dei vigili del fuoco del Comando Provinciale di Agrigento, i Vigili del fuoco e i Carabinieri. Gli inquirenti cercano di capire la matrice del rogo anche se la pista del dolo sembra essere quella più seguita dai militari. Bisognerà capire se il mezzo era in possesso del 31enne oppure utilizzato da qualche altro.


Incendiata all'alba di ieri un'imbarcazione posizionata in uno degli stalli sotto una palazzina di Via Calojanni a Villaseta. Il dolo sembra essere la pista privilegiata dagli inquirenti. Sul posto i vigili del fuoco che hanno spento le fiamme e interdetto la palazzina e i Carabinieri del NOR e della locale stazione che dovranno chiarire l'esatta dinamica del rogo. Sembra quasi da escludere la possibilità di un'autocombustione anche perché il natante si trovava quasi al chiuso, lontano da impianti elettrici e col serbatoio vuoto.


L’appello lanciato dal Sindaco di Favara, Rosario Manganella, ai partiti politici per costruire un "patto di fine legislatura" volto ad assicurare un futuro amministrativo alla Città di Favara, non ha momentaneamente sortito nessun effetto, almeno dai partiti che da sempre si dicono all'opposizione. Il Partito Democratico, a cui ha aderito lo stesso sindaco, nei mesi scorsi aveva dettato le linee programmatiche amministrative da eseguire, che al momento sembrano essere disattese. Distante dall’Amministrazione Comunale di Favara si dice l’On. Giovanni Panepinto dell’ area politica “Fianco a Fianco”. Secondo il Deputato Regionale, la Città di Favara deve necessariamente fronteggiare l’emergenza finanziaria che grava sulle casse dell’Ente. Per fare ciò il primo cittadino deve "scegliere o confermare assessori che devono rispondere non a criteri di rappresentatività politica ma devono avere cuore, intelligenza e amore per Favara". Meno drastica sembra essere la posizione del parlamentare Tonino Moscatt che, per dare una risposta al sindaco, attende prima l’opinione dei favaresi. “Dobbiamo incontrare – dice Carmelo Vitello coordinatore locale del PD - la Chiesa, le associazioni, i sindacati, perché saranno i cittadini a decidere come deve rispondere il Pd all’invito di Manganella. Avvii il confronto con il popolo e ci troveremo accanto a lui". Un netto no arriva invece dall’onorevole del NCD Nino Bosco. "L’invito del Sindaco Manganella è un segnale di debolezza. Nella qualità di parlamentare di questa città –dice Bosco- ho sempre lavorato per il suo bene, non ultimo l'emergenza immigrati che nel giro di 48 ore sono stati tutti trasferiti". Se da un lato il Ncd di Bosco dice no alla richiesta del sindaco, c'è chi nello stesso partito si dice disponibile a continuare ad appoggiare Manganella. "Ci sono delle divisioni interne –afferma il consigliere Ncd Nobile- tutto ciò fa parte della politica e del sistema democratico che la circonda. Anche se ho un'età giovane –dice- amo definire la mia scelta fiduciosa e responsabile. Il sindaco –continua Nobile- deve però adesso chiarire celermente quale strada dobbiamo percorrere?. Quale alternativa proporre ?. La responsabilità da parte mia ci sarà sempre ma c'è bisogno di chiarezza politica. Una chiarezza –conclude Nobile- che deve venire principalmente da te caro Sasa. Da che parte stai ? Rilanciare o chiudere?. Quindi facendo un bilancio: Favara Socialisti riformisti, Articolo 4, Forza Italia, Nuovo Centro Destra e PD gruppo "Fianco a Fianco" dicono un netto NO. Ni il PD di Moscatt. All'appello mancano le altre forze politiche di opposizione "Rifondazione Comunista" e "Ripensare Favara" e altri gruppi consiliari come UDC. Alle prossime elezioni mancano ancora due anni, tempo che effettivamente rischia di essere troppo corto per salvare l’Ente dal paventato fallimento.


Un giovane di Menfi ha perso la vita dopo un incidente in moto. È successo a Milano dove Alberto Amodeo si era trasferito per frequentare l'università. Il 22enne viaggiava a bordo della sua Ducati quando si è scontrato con un'autovettura Volkswagen Golf. Le sue condizioni di salute sono apparse subito gravi. Trasferito all'ospedale, è deceduto subito dopo.


Erba secca invade il giardino del Palacongressi di Agrigento, il potenziale pericolo incendi è alto. Su questo interviene il Movimento 5 Stelle della città della Valle dei Templi che ha trasmesso una Pec al Comune, alla Regione e al Comando Provinciale dei Vigili del fuoco. "A causa dell’ormai lunghissima incuria dovuta alla sua irragionevole chiusura, -scrivono- ad oggi l’intera area, che ospita anche alberi ormai decennali, è invasa da una straordinaria quantità di erbacce secche che, se malauguratamente dovessero andare a fuoco, potrebbero alimentare un incendio sicuramente pericoloso, forse persino per l’integrità della struttura stessa. In considerazione dell’importanza che il Palacongressi ha avuto e ancora potrebbe e dovrebbe avere per lo sviluppo del nostro territorio, -continuano dal movimento 5 stelle- chiediamo che si provveda con urgenza a un idoneo intervento di discerbamento. Laddove operarlo fosse impossibile, -concludono- ci mettiamo a disposizione attraverso alcuni dei propri iscritti per porre argine al pericolo".


Altri 104 uomini di origine subsahariana sono arrivati al molo empedoclino. A coordinare le operazioni di sbarco la Capitaneria di Porto – Guardia Costiera di Porto Empedocle. I cittadini provenienti da Mali, Niger, Nigeria, Senegal e Costa d’Avorio sono stati soccorsi nel Canale di Sicilia dal pattugliatore d’altura CP 906 ORESTE CORSI della Guardia Costiera al comando del Tenente di Vascello (CP) Filippo Pino. I migranti erano stati intercettati nella notte di sabato a bordo di un gommone, a circa 54 miglia a sud di Lampedusa.


Sei cittadini stranieri rifugiati, ospiti del Centro di Ascolto e Accoglienza San Giuseppe Maria Tomasi Onlus di Agrigento, hanno ottenuto la licenza elementare e media. I due dall'Eritrea, uno dalla Nigeria, due dall'Afghanistan e uno dal Bangladesch hanno frequentato un percorso formativo della durata di un anno e, venerdì scorso, hanno sostenuto l'esame, ottenendo l'attestato. Gli esami si sono svolti presso l’istituto comprensivo S. Quasimodo di Villaseta.


Si è conclusa con ottimo successo di partecipanti anche la sesta edizione del motoraduno di Favara, che si è svolta sabato e domenica appena trascorsi. Bikers provenienti da tutta la Sicilia e un gruppo dalla Calabria hanno affollato le strade di Favara con i loro rombanti motori, facendosi sentire e notare. Un successo che conferma la buona organizzazione, anche se unico neo evidente agli occhi dei partecipanti e dei curiosi è stata soprattutto la cattiva organizzazione del traffico veicolare con auto che hanno creato ingorghi e code. Per il resto tutto bene. Motori rombanti, tatuaggi, giubbotti in pelle, marmitte talmente infuocate che permettono immediatamente di accendere addirittura le sigarette… immagini forti ma che alla fine nascondono semplicemente un modo diverso di passare un week end assieme agli amici e alla famiglia in giro per visitare luoghi e bellezze di tutta la Sicilia. Non sono mancati momenti di spettacolo durante i due giorni di motoraduno. E già quello di domenica mattina, proprio nel punto stabilito per la partenza, il bar “casello”, ha particolarmente evidenziato l’ottimo connubio tra donne e motori, con uno spettacolo di “sexy moto whas”. “Un’esperienza assolutamente da ripetere” avranno pensato i centauri che ad un certo punto sono stati addirittura (e si fa per dire) “costretti con le manette” a sottoporsi al lavaggio (anche personale) operato da due avvenenti signorine che, con spugne in mano, acqua e sapone e ovviamente…. sexy abbigliamento …. hanno dato sicuramente brio alla mattinata. Una bella manifestazione che ha dato vita al grigiore delle monotone e scialbe giornate favaresi, dove oramai nulla di pubblico si riesce ad organizzare se non grazie alla volontà di singoli cittadini. Gli organizzatori lamentano il mancato aiuto economico da parte del Comune, anzi, ci hanno detto che per le poche ore di sosta dei motori in quella porzione di Corso Vittorio Veneto, dal Comune avrebbero preteso addirittura il pagamento del suolo pubblico. Soldi comunque non versati per l’interessamento personale di un assessore.


I nisseni Roberto Lombardo e Dario Alessio Spiteri, su Renault Clio Williams di classe A7, hanno vinto il “1° Rally Fiume Platani” e si sono aggiudicati il Trofeo Franco Granata, dedicato alla memoria del pilota di casa prematuramente scomparso. Il grande pubblico ha seguito ogni fase della gara organizzata dalla Caltanissetta Corse con la collaborazione degli Automobile Club di Caltanissetta e Agrigento. Sul podio sono saliti due equipaggi palermitani che non hanno risparmiato emozioni: seconda posizione per i portacolori Trinacria Corse Ivan Brusca e Ignazio Midulla in cavalcata trionfale in classe A6. Terzi gli alfieri Phoenix Giancarlo Sabatino e Nello Carnevale sulla Citroen Saxo VTS alle prese con un problema di alimentazione che li ha privati di migliori ambizioni.


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
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