SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 13/05/2014
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

TRAGEDIA INFINITA NEL MARE MEDITERRANEO. UN NAUFRAGIO A POCHE MIGLIA DALLE COSTE LIBICHE PROVOCA NUOVE VITTIME. 200 I MIGRANTI SALVATI. SECONDO I SUPERSTITI A BORDO DELL'IMBARCAZIONE C'ERANO 400 PERSONE.

CARABINIERI "INFEDELI" ARRESTATI A GELA DAI LORO COLLEGHI DEL ROS. PER LA DDA DI CALTANISSETTA I MILITARI CORROTTI AVREBBERO ESTORTO FAVORI E DENARO AD AZIENDE PRIVATE.

LITE TRA VICINI POTEVA SFOCIARE IN TRAGEDIA A LICATA DOVE I CARABINIERI HANNO ARRESTATO UN UOMO PER TENTATO OMICIDIO.

TRUFFA AL SISTEMA SANITARIO. A NOTO I MILITARI DELLA GUARDIA DI FINANZA DENUNCIANO 322 PERSONE NEL RAGUSANO INVECE LE FIAMME GIALLE DICHIARANO GUERRA AI GIOCHI ILLEGALI.

UN GRUPPO DI GIOVANI FAVARA INDIGNATO PER LO STATO DI DEGRADO IN CUI VERSA LA VILLA DELLA PACE. IN UNA MAIL GIUNTACI IN REDAZIONE IL GRIDO VERGOGNA RIVOLTO AGLI AMMINISTRATORI LOCALI.


Mentre in Italia si discute dei costi dell’operazione umanitaria “Mare Nostrum” e da più parti si richiamano gli Stati membri dell’Unione Europea a contribuire fattivamente nella gestione dei flussi migratori, il Mare Mediterraneo torna a tingersi di rosso. Una nuova tragedia si è verificata a circa 40 miglia dalle coste libiche. Un’imbarcazione con circa 400 persone a bordo è affondata. Una ventina sono stati i cadaveri recuperati ieri, 200 invece le persone tratte in salvo dalle navi della Marina Militare e dai mercantili in navigazione in quel tratto di mare. Il bilancio delle vittime purtroppo è destinato a salire.


Quattro carabinieri sono stati arrestati a Gela dai loro colleghi del ROS di Caltanissetta. L’operazione ha coinvolto complessivamente nove persone. Pesanti le accuse contestate dalla Direzione Distrettuale Antimafia nissena. I reati ipotizzati per tutti gli indagati sono, a vario titolo, di: estorsione aggravata dalle finalità mafiose, corruzione per atti contrari ai doveri d'ufficio, rivelazione di segreto d'ufficio, accesso abusivo a sistema informatico, millantato credito e truffa. Dei quattro Carabinieri arrestati, tre sono in servizio a Gela, mentre uno è già in pensione. Per un sottoufficiale dell’arma i giudici della DDA ipotizzano il reato di concorso esterno in associazione mafiosa; per lui si sono aperte le porte del carcere. A sette indagati sono stati concessi gli arresti domiciliari. Solo obbligo di firma invece per uno dei carabinieri “infedeli”. L’operazione trae origine dalle dichiarazioni di un collaboratore di giustizia ritenuto vicino al boss Giuseppe Alferi. Secondo l'accusa i militari indagati inizialmente avrebbero estorto denaro ad un imprenditore e successivamente avrebbero stabilito con la vittima un rapporto di scambio di favori.


Un tentativo di omicidio è stato scongiurato dai Carabinieri del Nucleo Radiomobile di Licata nel tardo pomeriggio di sabato scorso. Calogero Antona, 42enne, sorvegliato speciale con obbligo di dimora a Licata, è stato arrestato in flagranza di reato per tentato omicidio, detenzione illecita di armi e munizioni e violazione degli obblighi relativi al suo status di sorvegliato speciale. I militari, intervenuti in seguito a una segnalazione per una violenta lite scoppiata in Via Gela, lo hanno trovato con una pistola in mano. L'arma, una Colt's calibro 38, è risultata poi essere detenuta illegalmente dall'uomo. Secondo gli inquirenti, il malfunzionamento dell'innesco di una delle cartucce ha evitato l’esplosione del colpo di pistola che Calogero Antona aveva indirizzato qualche istante prima al suo vicino. Il 42enne dopo l'arresto è stato trasferito all’ospedale di Licata per alcune fratture riportate in varie parti del corpo a seguito della colluttazione.


I militari della Guardia di Finanza di Noto hanno denunciato alla Procura della Repubblica di Siracusa 322 persone, di cui 44 medici. I reati ipotizzati sono: truffa aggravata al sistema sanitario e falsità in atti. Secondo gli inquirenti, i soggetti segnalati all’autorità giudiziaria nel 2012 avrebbero usufruito di esenzioni del ticket sanitario. Benefici ottenuti mediante false certificazioni attestanti redditi e patologie varie.


Una truffa da 500mila euro è stata scoperta dalle Fiamme Gialle di Enna, che hanno denunciato per truffa aggravata e falso tredici lavoratori impiegati in un cantiere di servizio del Comune di Barrafranca nonostante gli stessi risultassero anche alle dipendenze del corpo forestale come lavoratori stagionali. I finanzieri hanno anche denunciato altre sei persone, tra dirigenti e impiegati comunali, per false attestazioni e omessi controlli. La somma indebitamente percepita dai lavoratori ammonterebbe a circa 300.000 euro, mentre il danno procurato all'Inps sarebbe pari a 200.000 euro.


La Guardia di Finanza del Comando Provinciale di Ragusa ha eseguito una serie di controlli finalizzati al contrasto delle illegalità nel settore dei giochi e delle scommesse, nonché al rispetto delle norme a tutela dei minori. Numerose le violazioni riscontrate dalle fiamme gialle. In particolare, i militari della Tenenza di Modica, in un esercizio commerciale di Scicli, hanno scoperto due totem irregolari che erano stati collegati a siti internet di scommesse esteri vietati in Italia. Gli apparecchi sono stati sequestrati; per il titolare invece sono scattate sanzioni e una denuncia alle autorità giudiziarie.


I Carabinieri della Stazione di Casteltermini hanno segnalato alla Prefettura di Agrigento nove giovani del luogo per assunzione di sostanze stupefacenti. Nel corso di un controllo del territorio, i militari hanno trovato il gruppo di ragazzi, di età compresa tra i 18 e 20 anni, in un appartamento di Via Diaz. Nell’abitazione c’erano anche 23 grammi di marijuana, quattro spinelli e un bilancino di precisione.


Una Ford Ka e una Fiat Panda di proprietà di un agricoltore sono state distrutte da un incendio verificatosi in Contrada Sant’Oliva a Licata. Le auto erano parcheggiate nel piazzale del casolare di campagna dell’uomo. A lanciare l’allarme alcuni vicini. Sul posto i Vigili del Fuoco del locale distaccamento e i poliziotti del commissariato di Licata che hanno avviato le indagini del caso.


Il Pm di Palermo, Claudio Camilleri, ha chiesto la condanna a sei anni di reclusione per l’ex sacerdote Aldo Nuvola, a processo per induzione alla prostituzione e atti sessuali con minori. L’ex parroco della Chiesa Regina Pacis di Palermo è in carcere dallo scorso mese di luglio. La sentenza è attesa per il prossimo 26 maggio.


"Ogni giorno noi ragazzi ci riuniamo a Villa della pace per cercare un po' di relax e invece ci troviamo in un luogo sporco, infestato da erbacce, zecche, pulci e con la fontana senza acqua ma piena di sporcizie". Questo è il testo di una mail inviataci in redazione da un gruppo di giovani favaresi che si firma "i ragazzi della fontana". I giovani nell'e-mail dicono a Sindaco e amministratori comunali di vergognarsi per non essere stati in grado di salvaguardare un bene collettivo che a oggi risulta essere distrutto e abbandonato. È senz'altro lodevole che un gruppo di giovani segnali lo stato di degrado in cui versa Villa della Pace, ciò dimostra un ritrovato senso civico. Sicilia Tv, che non può non associarsi alla loro richiesta, è stata da sempre, e da anni purtroppo, testimone del progressivo attacco vandalico a "Villa della pace" trasformata ormai in "campo da guerra" con la distruzione dei giochi per i bambini e addirittura l'incendio del chiosco in legno che ospitava i servizi igienici. Per quanto riguarda la sporcizia, recente è un nostro servizio che invitava l'amministrazione comunale a effettuare le dovute opere di pulizia. Accogliamo dunque positivamente la presa di coscienza anche de "i ragazzi della fontana" a cui ricordiamo che custodi della Villa della Pace sono pure loro. In una Città come Favara dove la gestione della cosa pubblica pecca in più parti, il senso civico dei cittadini deve necessariamente sostituirsi alle carenze della pubblica amministrazione. Devono essere gli stessi fruitori di Villa della Pace a scoraggiare chi, in quel sito, compie gesti che poco hanno a che fare con il senso civico. Opera di sensibilizzazione che naturalmente deve essere supportata anche da una più efficace azione di controllo posta in essere dalle forze dell'ordine. Al Comune di Favara infine, spetta il compito di garantire ai cittadini la vivibilità in luoghi sicuri e puliti.


A seguito degli ultimi incresciosi e preoccupanti scambi di battute tra il sindaco del comune di Favara e i gruppi politici che siedono in consiglio, in merito allo scioglimento dell'Amministrazione per infiltrazioni mafiose, il Movimento Cinque Stelle di Favara chiede un incontro urgente con il Prefetto di Agrigento Nicola Diomede. "Siamo particolarmente preoccupati dal tono e dai contenuti delle dichiarazioni pubbliche - dicono dal Movimento Cinque Stelle. In particolare – aggiungono - vorremmo discutere con il Prefetto delle conseguenze che la città di Favara potrebbe avere nel caso in cui sussista l’applicabilità dell’art. 143, del decreto legislativo n. 267, del 18 agosto 2000".


Sabato prossimo, alle ore 10:00, nella sala Livatino del Tribunale di Agrigento, si svolge il primo incontro formativo in provincia di Agrigento dal tema il “Diritto di cronaca e difesa del minore”. L'inziativa si inserisce nell'ambito della formazione professionale continua dei giornalisti di Sicilia. Relatori dell'incontro: il Presidente del Tribunale di Agrigento, dott. Luigi D'Angelo, Tiziano Tomolo, uno dei padri della Carta di Treviso, e Stelio Zaccaria, giornalista professionista e segretario provinciale dell'Assostampa di Agrigento. L'iscrizione al seminario deve essere effettuata on line dal sito internet dell'Ordine dei Giornalisti di Sicilia all'indirizzo: www.odgsicilia.it.


"Non abbiate paura" è il musical che il Gruppo Teatro "I Ragazzi del Martin Luther King" di Favara dedica a San Giovanni Paolo II°. L'iniziativa, promossa dal Liceo diretto dal dirigente scolastico Salvatore Pirrera, si inserisce nell'ambito del progetto "Settimana Santa". La regia del musical è di Lillo Trupia, la direzione invece è a cura dei docenti Arianna Vassallo ed Ernesto Gibellina. "Non Abbiate Paura" è in scena domani sera, mercoledì 14 Maggio, alle ore 20:00 nei locali della Chiesa San Giuseppe Artigiano di Favara e in replica venerdì prossimo, sempre alle ore 20:00, nella sala teatro del Boccone del Povero.


Sarà la Gecom Security Perugia, terza classificata nel girone C del campionato di Serie B1, l’avversaria dell’Akragas Volley nel primo turno dei play off per la promozione in A2. La formazione perugina ha concluso la regular season con 57 punti. L’Akragas Volley giocherà in casa, nella palestra di Aragona, la prima partita di play off e l’eventuale terza e decisiva sfida.


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