SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 22/04/2014
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

PASQUA CARATTERIZZATA DALLE FIAMME A FAVARA. INCENDIATE UN'ABITAZIONE E UN'AUTOVETTURA. AVVIATE LE INDAGINI.

INCIDENTI STRADALI. GRAVE UN PALMESE 83ENNE CHE SI SCHIANTA CONTRO UN AUTOCARRO. FERITE ALTRE DUE PERSONE SULLA STATALE 115.

STRAGE DI CAPACI. A DISTANZA DI QUASI 22 ANNI SI SCOPRONO NUOVE VERITA'.

MARE NOSTRUM. NEL WEEK-END PASQUALE ARRIVATE ALTRE 1.200 PERSONE. INTANTO ALCUNI PARTITI POLITICI CHIEDONO DI INTERROMPERE LA COSTOSA OPERAZIONE.

PERDE IL LAVORO E SI Dà FUOCO. USTIONI SUL 60% DEL CORPO PER UN 38ENNE AGRIGENTINO.

RICORRE OGGI IL 15ESIMO ANNIVERSARIO DI MORTE DI STEFANO POMPEO VITTIMA DI MAFIA. FAVARA SI DIMENTICA DI UN PROPRIO FIGLIO.


Due incendi, di cui uno di chiara matrice dolosa, si sono sviluppati nella notte tra sabato e domenica appena trascorsi a Favara. La prima chiamata ai Carabinieri è arrivata intorno alle 3:00 del mattino, quando un incendio ha interessato una casa disabitata di Via Cafisi, nei pressi di Piazza Cavour. Sul posto hanno operato i Vigili del fuoco. Gli inquirenti non si sbilanciano, potrebbe essere stato un mozzicone di sigaretta a innescare il fuoco. Il secondo episodio si è verificato intorno alle 3:30 in Via Bivona. Completamente distrutta dalle fiamme un'autovettura Lancia Y di proprietà di un giovane disoccupato, B.A. queste le iniziali del nome. Secondo gli inquirenti potrebbe trattarsi di dolo. Proprio per questo sono state avviate tutte le indagini del caso.


Sono gravi le condizioni di salute dell’anziano 83enne di Palma di Montechiaro che il giorno di Pasqua, in Via Veronese, si è schiantato con la propria auto contro un autocarro in sosta. L’uomo, che viaggiava a bordo di una Fiat Punto, ha improvvisamente perso il controllo del veicolo. Inizialmente trasportato all’Ospedale San Giacomo D’Altopasso di Licata è poi stato trasferito in elisoccorso al più attrezzato Ospedale Villa Sofia di Palermo.


Tamponamento a catena ieri pomeriggio sulla Strada Statale 115, all’altezza del bivio per Naro. Tre le auto coinvolte, due le persone ferite. L’incidente sarebbe stato innescato dalla presenza sul ciglio della strada di una Renault Megane ferma per avaria. Inizialmente a centrare la berlina francese sarebbe stata una Fiat 500 e successivamente una Smart. Le persone ferite, entrambe donne residenti a Naro rispettivamente di 92 e 34 anni, viaggiavano a bordo della Smart e della 500. Per l’anziana si è reso necessario il trasferimento all’Ospedale Barone Lombardo di Canicattì mentre la più giovane è stata accompagnata al Pronto soccorso dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento. Le loro condizioni di salute non sono gravi. Sul posto, per i rilievi di rito, hanno lavorato gli agenti della Polizia Stradale di Agrigento.


A poco meno di 22 anni, nuove ombre si aggiungono ai tanti misteri che gravitano sulla Strage di Capaci. Le novità al vaglio dei magistrati di Caltanissetta si riferiscono a due differenti deposizioni rilasciate da un agente della Polizia Stradale. Dichiarazioni riguardanti il furgone carico di esplosivo utilizzato per l’attentato in cui persero la vita i giudici Falcone e Morbillo e gli agenti di scorta Schifani, Dicillo e Montinaro. L’agente avrebbe raccontato ai giudici che la sera prima dell'attentato, quindi il 22 maggio 1992, mentre tornava a casa aveva notato un furgone bianco con alcune persone a bordo, all’altezza dello svincolo per Capaci. Subito dopo l’attentato, l’agente riferisce di aver informato dell’avvistamento i suoi superiori che, a loro volta, avrebbero informato del fatto gli uffici della Questura di Palermo. A poco meno di una settimana il poliziotto però cambia versione dicendo che il furgone da lui visto non era sul luogo dell’attentato ma in una stradella limitrofa. Dichiarazioni queste che rientrano nell’ambito di un nuovo filone di indagini riaffiorate circa un mese fa grazie alla rivisitazione dei fascicoli del Procuratore di Caltanissetta Sergio Lari e dal pool di PM impegnati nel processo. Il poliziotto è stato interrogato dai magistrati nisseni sul perché delle due deposizioni contrastanti. L’agente della Polstrada ha così risposto: "Un funzionario mi ha costretto a cambiare versione". Il superiore in questione sarebbe Gioacchino Genchi del Ministero degli Interni, esperto in telematica e telefonia che è stato destituito dalla Polizia per motivi disciplinari. Genchi, comunque, ha già contro denunciato per calunnie il suo accusatore.


Proseguono le operazioni di soccorso in mare nel Canale di Sicilia. Nel week end pasquale sono state circa 1.200 le persone salvate dalle unità militari e trasferite nei porti di Augusta e Pozzallo. Così come avvenuto nei giorni scorsi nell’agrigentino, anche nel ragusano molti migranti hanno fatto perdere le loro tracce per evitare l’identificazione. Una situazione, quella degli sbarchi, che stando alle stime del Ministero dell’Interno, potrebbe presto diventare una vera e propria emergenza. Intanto diversi partiti politici chiedono al Governo di interrompere l’operazione “Mare Nostrum” che costerebbe agli italiani circa 300 mila euro al giorno. Dallo scorso mese di Ottobre, gli immigrati salvati dai mezzi militari italiani sono circa 25 mila.


Una nuova perturbazione proveniente dall'Atlantico ha raggiunto in queste ore l'Italia, portando piogge e temporali prima su Sardegna e Sicilia e, da domani, sulle restanti regioni meridionali e su parte di quelle centrali. Il dipartimento della Protezione civile nazionale ha emesso un' allerta meteo che prevede per oggi temporali localmente anche molto intensi e accompagnati da fulmini e forti raffiche di vento.


Ha perso il posto di lavoro e ha cercato di uccidersi dandosi fuoco all'interno della sua auto. Questo quanto avvenuto la sera di Pasqua a Filadelfia, cittadina in Provincia di Vibo Valentia. Protagonista un autotrasportatore di 38 anni, licenziato circa sei mesi fa da una ditta di trasporti di Agrigento. Le condizioni dell’uomo, sposato e padre di due figli, sono gravi. L’autotrasportatore è ricoverato all’Ospedale Cardarelli di Napoli con ustioni sul 60% del corpo.


Domenico Bertolini, 49 anni di Raffadali, è stato arrestato dai Carabinieri della locale stazione perché trovato in possesso di 6 grammi di cocaina. L’uomo è stato fermato dai militari mentre era alla guida della sua Opel Corsa. Da una successiva perquisizione nel suo domicilio, i Carabinieri hanno anche trovato e sequestrato un involucro contenete mannite, sostanza utilizzata per il taglio della cocaina. Espletate le formalità di rito, al 49enne sono stati concessi gli arresti domiciliari.


Con oggi sono 15 anni dalla sua prematura scomparsa. Era il 22 Aprile 1999 quando dei sicari sbagliarono bersaglio e lo colpirono alla testa. Parliamo di Stefano Pompeo, l'11enne favarese, vittima della mafia e delle barbarie umane. Era mercoledì sera, Stefano decide di seguire il padre. Si recano in una campagna di proprietà di Carmelo Cusumano, ritenuto il capo di cosa nostra locale, per macellare un maiale. E' quasi ora di cena. Il padrone di casa insieme a un amico, Vincenzo Quaranta, salgono sulla jeep per andare a comprare il pane. Stefano vuole andare con loro. Percorso qualche chilometro, l'auto viene raggiunta da tre colpi di fucile. Stefano viene colpito alla testa. Per lui non c'è più nulla da fare. Un anno dopo l'omicidio, la risposta dello Stato con l’operazione Fratellanza. Una morte, quella di Stefano, che ha scosso le coscienze della città di Favara e dell'Italia intera. A Stefano, l'allora amministrazione comunale guidata da Lorenzo Airò, intitolò una villa comunale, sita in Via Dei Mille. Recente è anche l'intitolazione della palestra dell'Istituto Scolastico "Chiarelli" di Martina Franca, in provincia di Taranto. Oggi, nel giorno dell'anniversario di morte, Favara si dimentica di un proprio figlio. Nessuna cerimonia o commemorazione è stata programmata né organizzata dall'attuale amministrazione comunale. Si parla tanto di legalità e di come inculcare nei giovani sani principi e valori e poi ci si dimentica di ricordare una vittima innocente della Mafia.


Paura domenica scorsa per una 32enne di Agrigento che nelle acque del mare di Cannatello ha perso il controllo del kitesurf. La donna, che era uscita assieme ad altre due ragazze, a causa del mare grosso non è riuscita a guadagnare la riva. Per il suo salvataggio sono intervenuti gli uomini della Capitaneria di Porto Empedocle che, a bordo di una motovedetta, hanno raggiunto la 32enne. Per lei, i sanitari del 118 hanno riscontrato una lieve ipotermia. Nulla di preoccupante invece per le altre due amiche.


I carabinieri della Stazione di Campobello di Licata, in esecuzione di un mandato di cattura europeo, hanno arresto il cittadino romeno Neculai Ursu di 34 anni. L’ordinanza di cattura era stata emessa dalle autorità giudiziarie romene in quanto il 34enne deve scontare la pena definitiva di un anno di carcere per un furto commesso in Romania il 28 Febbraio del 2012. L’uomo, dopo le formalità di rito, è stato accompagnato al Carcere Petrusa di Agrigento.


Rita Borsellino, eurodeputato in carica e Alfio Foti, candidato per le elezioni europee per il collegio insulare con la lista L'Altra Europa con Tsipras saranno a San Giovanni Gemini domani sera per aprire la campagna elettorale del candidato Alfio Foti, già coordinatore del movimento Un'Altra Storia, fondato da Rita Borsellino. L'incontro con il Cantiere Europa per la Lista Tsipras è fissato per le ore 19 in Largo Nazareno.


Fornire assistenza sul piano legale, economico-finanziario e gestionale, ma anche socio-psicologico agli imprenditori che scelgono di dire no al racket del pizzo e dell'usura. Sono questi alcuni dei compiti del “desk imprese” di Caltanissetta, attivato nell'ambito del progetto “Caltanissetta e Caserta sicure e moderne” - PON Sicurezza, Obiettivo convergenza 2007-2013 - promosso dal Commissario antiracket e antiusura in collaborazione con Confindustria. Lo sportello siciliano è già operativo nella sede nissena di Confindustria Centro Sicilia: la nuova associazione di rappresentanza delle imprese di Caltanissetta, Agrigento ed Enna. Il Progetto ha l'obiettivo di implementare una concreta azione di sostegno alla legalità e alla trasparenza nelle regioni Sicilia e Campania, al fine di accrescere la consapevolezza della cultura delle regole e affiancare le imprese nel percorso di denuncia e contrasto dei fenomeni criminali, in particolare del racket delle estorsioni e dell'usura che affliggono questi due territori.


I bambini di Bronte, Comune in provincia di Catania, sono pronti a rischiarare le voci: il 16 e 17 maggio infatti arriva lo Zecchino d’oro. La sinergia fra l'Ente Comune e la locale sezione della Fidapa (Federazione italiana donne arti e professioni), ha convinto gli organizzatori della 57^ edizione dello Zecchino d’Oro, che si svolgerà nel prossimo novembre, a fare tappa a Bronte per una selezione dei bambini che poi verranno chiamati a cantare. Un evento che diventerà spettacolo per due giorni. Se la selezione vera e propria avverrà il 16 maggio nella scuola elementare di via Baracca, alle 21:00 nel teatro comunale, esibizione del coro “Voci dell’arcobaleno” con lo spettacolo “Aspettando lo Zecchino”. L’indomani festa grande. Il 17 maggio, infatti, nella centralissima piazza Spedalieri dalle 15:00, tanti giochi e animazione e poi alle 17:30 la “Serata d’oro …Zecchino” ovvero lo spettacolo con i piccoli finalisti delle selezioni.


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
Visiona un altro tg
Pubblicità
Stampa
Home Page
Le edizioni del Notiziario sono curate dalla redazione giornalistica di Sicilia TV