FAVARA UN PROBLEMA DI PUBBLICA SICUREZZA CHE DURA DA UN DECENNIO. PARLIAMO DEL MURO PERICOLANTE IN VIA MONTECITORIO. NESSUNA TRANSENNA AL MOMENTO SEGNALA IL PERICOLO. AL COMUNE DICIAMO NON BASTA LA SOLA BARRIERA... OCCORRE INTERVENIRE E NON FAR MARCIRE I PROBLEMI.
INTANTO IL MURETTO DI VIA. P. MATTARELLA E' STATO RIPRISTINATO. TAGLIATA ANCHE L'ERBA CHE CONSENTE AI PEDONI DI PERCORRERE IL MARCIAPIEDE. DALLA PROSSIMA SETTIMANA, DOVREBBERO INIZIARE GLI SCAVI.
A PORTO EMPEDOCLE ARRIVA UN FINANZIAMENTO DI 500 MILA EURO PER URGENTI LAVORI A DIFESA DEL SUOLO.
AGRIGENTO, IL MARE DI SAN LEONE SEMPRE PIU' INQUINATO. L'A.R.P.A. CERTIFICA IL DISASTRO.
DISSEQUESTRO DEGLI IMPIANTI E CONTI AI FRATELLI MONCADA. LA PROCURA DI AGRIGENTO RICORRE IN CASSAZIONE.
DA DOMANI SU SICILIA TV NUOVA PUNTATA DI "A TU PER TU CON IL CONSULENTE".
Problemi di pubblica sicurezza che a Favara e precisamente in Via Montecitorio persistono da diversi anni.
Questo è l’oggetto dell'odierna segnalazione giuntaci in redazione da diversi abitanti dell’arteria urbana che costeggia il seminario vescovile di Via De Gasperi.
A preoccupare gli abitanti, il muro di cinta del Seminario che minaccia di abbattersi sulla carreggiata.
A dire il vero, riconoscendo la pericolosità del fatto, dal Comune già anni addietro avevano collocato sul posto una transenna che chiudeva la strada.
Probabilmente dall'UTC, collocando all'epoca la sbarra, si sono voluti in un certo senso scagionare da un'eventuale crollo con danni a persone e/o cose.
Il problema è che ad oggi, nessuna barriera blocca il passaggio e il rischio che il muro possa crollare da un momento all'altro è davvero alto.
Ma è possibile che questo problema in Via Montecitorio persista già da decenni senza che nessuno abbia ancora fatto interventi di messa in sicurezza?
Dall'UTC, oltre a collocare la transenna, avrebbero dovuto intimare e continuare a farlo i proprietari. In caso di non accoglimento avrebbero dovuto sostituirsi a loro.
Il precario stato del muro e delle sovrastanti ringhiere metalliche, minacciano seriamente l’incolumità dei passanti.
Ricordiamo che in materia di pubblica sicurezza, il Sindaco, è il diretto responsabile dell’incolumità dei suoi cittadini.
Quella di via Montecitorio è una delle tante emergenze con cui oramai convivono i cittadini di Favara e che necessita di interventi urgenti.
Il tragico crollo di Via del Carmine del 23 Gennaio 2010, sembrava aver smosso le coscienze degli amministratori, ma a giudicare da questo caso specifico, possiamo tranquillamente affermare che a Favara per quanto attiene la tutela della pubblica sicurezza, c’è ancora molto, molto da fare.
Ci chiediamo: come fanno sindaco, assessore al ramo e dirigente, a fare sonni tranquilli? Non è bastevole collocare sul posto la sola transenna. Occorre lavorare e intervenire per mettere la parola fine ai problemi e non lasciarli marcire per anni.
Basta con la perdita di tempo a discapito dei cittadini. E se la scusa è la mancanza di soldi…. iniziate a evitare i premi a funzionari comunali per svariate migliaia di euro e investite questi soldi per la sicurezza di tutti.
In Via Montecitorio occorre intervenire tempestivamente prima che accada qualcosa di spiacevole.
In attesa degli scavi che chiariranno le cause del cedimento dell’asse stradale, in Via Piersanti Mattarella a Favara, sono stati eseguiti i lavori di ripristino del muretto da cui si erano staccate alcune pietre.
Dal Municipio hanno anche fatto ripulire il marciapiede dalle erbacce che ne ostruivano il passaggio pedonale.
Secondo quanto dettoci telefonicamente giovedì scorso dall’Ingegnere capo dell’Ufficio Tecnico Comunale, Alberto Avenia, tra le probabili cause del cedimento stradale potrebbe esserci anche una rottura alla condotta idrica.
Per questo motivo l’Ing. Avenia, aveva informato della questione la società Girgenti Acque. Dalla prossima settimana dovrebbero iniziare gli scavi.
Ricordiamo che la strada risultata ancora chiusa al traffico veicolare e l’avvio delle opere di ripristino sono chieste a gran voce dai fruitori dell'arteria.
Sarà realizzato dal Genio Civile di Agrigento un intervento urgente di difesa del suolo, per un importo di circa 500.000 euro, relativo ai lavori per la regolazione e lo smaltimento delle acque superficiali dell'altopiano Lanterna e della via Garibaldi afferenti al bacino imbrifero del torrente Spinola. L'iter di attuazione dell'intervento prevede l'avvio immediato delle indagini geognostiche e degli approfondimenti geotecnici propedeutici alla progettazione esecutiva, ultimata la quale si potrà dare corso alle successive attività relative alla fase di realizzazione dei lavori. “Un intervento di difesa del suolo e dell’abitato – ha detto il Sindaco, Lillo Firetto – che prevede una razionale regimentazione idrica”.
Grossi pezzi sono caduti in Via P. Mattarella dal cavalcavia della strada statale 122 ad Agrigento.
Fortunatamente, in quel momento non transitavano vetture. Nessun danno quindi a persone e/o cose. Disagi invece alla circolazione e al traffico bloccato già dalle prime ore. Infatti il distacco è accaduto intorno alle 7:30, quando la strada è percorsa da migliaia di studenti e pendolari che si recano nei vari istituti scolastici e al lavoro.
Dalla Regione siciliana riceve un sussidio di 832 euro al mese, ma in realtà il precario ha un reddito Isee da 150 mila euro e un patrimonio di 1,2 milioni di euro. A scoprirlo è stato il governatore Rosario Crocetta che sta espellendo i "falsi precari" all'interno del bacino dei quasi 3 mila ex Pip.
Un bacino nato nel 2001 per sostenere economicamente e reinserire nel mondo del lavoro ex detenuti e soggetti svantaggiati. Secondo i dati in possesso del governatore siciliano sarebbero almeno "un'ottantina" i casi di falsi disagiati che ricevono il sussidio dalla Regione anche se hanno un reddito di oltre 100 mila euro. Nell'ultima Finanziaria era stata approvata una norma, proposta dai grillini, che prevede la fuoriuscita dal bacino di chi ha un parametro Isee superiore ai 20 mila euro.
L’a.r.p.a. ha certificato lo stato di agonia del Mare di San Leone.
Era il 10 dicembre del 2013 quando comparve una grossa macchia scura in mare a pochi metri dalla battigia della spiaggia della pubblica sicurezza.
Immediata fu la denuncia dell'associazione Mareamico che, attraverso degli scatti fotografici e dei video, avvertì Girgenti acque.
Macchia che si era formata non nella solita zona dove è ubicato il pennello dello sfioro delle fogne, ma in una parte vicina, dove si scoprì dell'esistenza di un altro pennello che portava a largo le acque bianche.
Successivamente si capì che il passaggio avveniva a causa di alcune connessioni in Via Salvatore Campo, nella zona alta di San Leone.
Il tam tam mediatico fece in qualche modo svegliare l'assessore regionale Mariella Lo Bello che dispose degli accertamenti in mare mediante l'utilizzo della nave dell'ARPA.
Accertamenti che si svolsero il 13 dicembre 2013, in 6 punti del mare tra Porto Empedocle e San Leone, con la collaborazione della Capitaneria di Porto della città marinara.
Ed ecco arrivare i risultati che sono a dir poco disastrosi.
Vi è presenza –secondo quanto scrive l'associazione Mareamico- di azoto ammoniacale e azoto nitroso in tutti i prelievi, soprattutto in quello del molo di San Leone.
Stessa cosa per il fosforo totale e gli ortofosfati soprattutto nei prelievi di Porto Empedocle e nel cosiddetto bianco.
In tutti i prelievi si riscontra la presenza di alcuni metalli pesanti e in particolare nei prelievi di Porto Empedocle, anche la presenza del pesticida Tolclofos Metile.
È stato riscontrato anche un grosso quantitativo di coliformi fecali e streptococchi fecali nel prelievo fatto nel mare di fronte alla pubblica sicurezza.
Dalla relazione dell’ARPA si evince che il mare in questione è gravemente malato ed è definito “a rischio” di non raggiungimento, entro il 2015, dei parametri richiesti dalla Direttiva europea.
"Il fatto più grave - dicono dall'associazione Mare Amico- è rappresentato dall’aver riscontrato inquinato il prelievo definito bianco effettuato a circa 4,5 chilometri dalle spiagge che dimostra come le correnti trasportino gli inquinanti ovunque, distruggendo tutto!
La politica delle condotte sottomarine, i cosiddetti pennelli –scrivono- è fallita.
Vanno eliminati immediatamente tutti quelli esistenti e non vanno più autorizzati i nuovi perché sono dei sistemi che non ci danno alcuna garanzia di sicurezza e controllo.
Presenteremo una proposta al parlamento siciliano di iniziativa popolare -dicono da Mareamico- per cancellare per sempre questo incivile e immorale sistema".
Infine c'è da considerare che tutti questi accertamenti in mare sono stati fatti nel mese di Dicembre, quando vi è la quasi totale assenza degli abitanti nella frazione balneare. "Non osiamo neanche pensare –concludono- quale possa essere la situazione del nostro mare durante l’estate!".
La Procura di Agrigento ha impugnato in Cassazione il verdetto del Tribunale del riesame che aveva disposto il dissequestro dei conti correnti e dell’impianto industriale di energia elettrica realizzato dall’imprenditore Salvatore Moncada e dal fratello Stefano, legale rappresentante di un’altra azienda del gruppo.
Il capo dell'ufficio, Renato Di Natale, e i Pm Giacomo Forte e Salvatore Vella, si sono rivolti alla Suprema Corte per chiedere di rimettere i sigilli ad alcuni conti correnti (con attivo di qualche decina di migliaia di euro) e allo stesso impianto di contrada Monte Narbone, estrema periferia cittadina.
Oltre ai fratelli Moncada è indagato il palermitano Girolamo Caruso, 60 anni, dirigente della “M&A” oltre che progettista e direttore dei lavori.
Le accuse ipotizzate dalla Procura sono di violazione della normativa in materia edilizia, truffa aggravata e dichiarazioni di imposte infedeli.
La Procura ipotizza che i fratelli Moncada e Caruso abbiano realizzato un impianto di tipo industriale al posto di una struttura da adibire ad allevamento.
Contestata anche la truffa aggravata perché avrebbero ottenuto contributi per oltre 9 milioni di euro grazie a perizie e documentazioni false.
Il riesame però, aveva ritenuto fossero sussistenti i soli indizi in relazione ai reati tributari.
In edicola domani sul giornale Grandangolo un ampio servizio.
I giudici della Corte dei Conti hanno condannato politici e burocrati in Sicilia per i fondi extrabudget della Formazione a un risarcimento complessivo di oltre 4 mln. Somme assegnate agli enti di formazione in aggiunta a quelli previsti dal Piano regionale. L'attuale segretario generale, Patrizia Monterosso, dovrà restituire quasi 1 milione e 279 mila euro. Condannati anche l'ex governatore Raffaele Lombardo e gli ex assessori regionali Santi Formica, Carmelo Incardona e Luigi Gentile. Un ordine di carcerazione è stato eseguito dai Carabinieri della Tenenza di Ribera nei confronti di Francesco Ievoli, 58enne del luogo.
Il provvedimento è stato emesso dal Tribunale di Sorveglianza di Palermo in quanto l’uomo deve scontare un anno di reclusione per associazione per delinquere, favoreggiamento della prostituzione, detenzione di armi clandestine, ricettazione e riciclaggio. Reati commessi a Ribera da gennaio a maggio del 2006.
Dopo le formalità di legge in caserma, l’arrestato è stato accompagnato dai militari della Tenenza presso la propria dimora.
Nuova puntata di "A tu per tu con il consulente". Il dott. Giuseppe Veneziano, dai nostri studi, parla di pensioni e della legge Fornero che dà la possibilità di andare in prepensionamento. Si palerà ancora di affitti e di canone rai. Insomma nella nona puntata il dott. Veneziano risponderà, con modo semplice e diretto, a tutti i vostri quesiti.
L'appuntamento con la nona puntata di “A tu per tu con il consulente” è per domani, domenica 16 marzo, subito dopo l’edizione delle ore 13:55 di “Giorno dopo giorno” e in replica il Lunedì alle ore 19:00, il Giovedì alle ore 23:10 e il Sabato alle ore 13:00. Naturalmente anche questa puntata sarà presto visibile sul nostro giornale web www.siciliatv.org nella sezione “A tu per tu con il consulente”.
Penultimo giorno di spettacoli ad Agrigento per il 59° Festival Internazionale del Folklore.
In Piazza Cavour, numeroso il pubblico che assiste alle esibizioni dei gruppi.
La conduzione degli spettacoli è cura del giornalista favarese Salvatore Fazio.
Domani, domenica, il giorno conclusivo della Sagra del Mandorlo in Fiore: sfilata la mattina dei gruppi e dei carretti siciliani per le vie del centro; nel pomeriggio alle ore 14:00 al Tempio della Concordia lo spettacolo finale e l’assegnazione dell’ambito tempio d’oro al gruppo vincitore.
Nel quadro delle manifestazioni complementari culturali della Sagra 2014, questa sera, alle ore 18, presso il foyer del Teatro Pirandello di Agrigento conferimento del Premio Nazionale “I libri dell'anno” per le edizioni 2013.
Il premio è uno dei due momenti conclusivi della 13^ Mostra del Libro di Tradizioni e d'Arte di Sicilia diretta da Mario Gaziano e Aurelio Patti.
Domani, domenica 16 Marzo, stessa ora e stesso posto, la 13^ Mostra del Libro si concluderà con la Premiazione del Concorso Poetico “I Poeti del mandorlo e della natura”, realizzato con la collaborazione dell'Associazione “Libero Canto di Calliope” presieduta dalla poetessa Liliana Arrigo.
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