SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 28/02/2014
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

E' DI CIRCA UN MILIONE DI EURO IL VALORE DEI BENI SEQUESTRATI DALLA DIA DI AGRIGENTO AI FAMILIARI DI VINCENZO DI PIAZZA, RITENUTO IL CAPO MAFIA DI CASTELTERMINI.

OMICIDIO DEL FAVARESE CALOGERO PALUMBO PICCIONELLO. IL PM VELLA CHIEDE L'ERGASTOLO PER IL REOCONFESSO BAIO.

PROROGA DI UN MESE PER I LAVORATORI EX LSU - ATA. IL RISCHIO LICENZIAMENTO SEMBRA ESSERE SCONGIURATO. SI PENSA ADESSO ALLA STABILIZZAZIONE.

E' ARRIVATA A FAVARA LA TECA CON LE RELIQUIE DI PADRE PIO, CHE SARA' ESPOSTA ALLA CHIESA SAN VITO IN OCCASIONE DEL DECIMO ANNIVERSARIO DI COSTITUZIONE DEL GRUPPO PREGHIERA.

CARNEVALE DELLE MERAVIGLIE DOMANI IN PIAZZA DELLA VITTORIA A FAVARA.


La Sezione Operativa di Agrigento della Direzione Investigativa Antimafia, in esecuzione di un decreto emesso dalla Sezione Misure di Prevenzione del locale Tribunale, ha sottoposto a sequestro una serie di beni intestati ai familiari di Vincenzo Di Piazza, 73enne di Casteltermini. L’attività d’indagine, coordinata dal Proc. Agg. della DDA di Palermo, Dr Vittorio Teresi, è stata condotta dalla Sezione Operativa della DIA di Agrigento. Vincenzo Di Piazza è in atto detenuto, in quanto condannato per associazione di tipo mafioso, ritenuto componente, con il ruolo di capo, della famiglia mafiosa di Casteltermini. L’odierno sequestro ha riguardato beni intestati ai tre figli, per un valore complessivo quantificabile in oltre 1 milione di euro. Nello specifico, il sequestro ha riguardato 26 fabbricati, compresi quelli rurali; 335 appezzamenti di terreno adibiti a seminativo o pascolo; una ditta individuale riconducibile ad uno dei figli, con sede a Casteltermini ed esercente l'allevamento di bovini e caprini, con il relativo complesso aziendale e n. 9 veicoli, di cui 2 mezzi agricoli. Sequestrati anche una ditta individuale riconducibile ad un altro figlio, con sede a Casteltermini ed esercente l'attività di coltivazione di cereali con il relativo complesso aziendale e 5 conti correnti bancari intestati ai figli. L'operazione rientra nel più ampio contesto delle attività svolte dalla Direzione Investigativa Antimafia, sia in forza delle prerogative attribuite al Direttore della DIA, che sulla base delle deleghe conferite dall'Autorità Giudiziaria, finalizzate all'individuazione dei patrimoni acquisiti illecitamente, i quali, una volta reimmessi nel circuito economico legale, comportano, tra l'altro, una reale alterazione del sistema economico. Nel 1995 Di Piazza veniva tratto in arresto dalla Sezione Operativa DIA di Agrigento per il reato di favoreggiamento personale aggravato, nel corso dell'attività che aveva portato alla cattura del boss mafioso latitante Salvatore Fragapane, 57enne di Sant'Elisabetta, attualmente detenuto in quanto condannato all'ergastolo. All'epoca era stato rintracciato in Contrada Liberto di Casteltermini all'interno di una villetta di campagna di proprietà della famiglia Di Piazza. Proprio il coinvolgimento di Vincenzo Di Piazza nel favoreggiamento della latitanza del Salvatore Fragapane, aveva consentito agli investigatori di inquadrarlo in un contesto criminale di rilievo.


Sull'omicidio del re delle sale giochi, Palumbo Piccionello, avvenuto a Favara il 28 Novembre del 2012, il PM Salvatore Vella chiede l'ergastolo per il reoconfesso Antonino Baio. Secondo il magistrato "Baio ha ucciso a sangue freddo, e perciò non merita attenuanti". Il giudice per le udienze preliminari del Tribunale di Agrigento, Francesco Provenzano, ha rinviato l'udienza al 3 aprile prossimo. Ricordiamo che Baio, dopo aver commesso l'omicidio, si è costituito ai Carabinieri.


La polizia provinciale di Agrigento, su segnalazione dell’associazione ambientalista Mareamico, ha posto sotto sequestro un'intera collina in contrada Cicero nel comune di Porto Empedocle, ricolma di rifiuti speciali e pericolosi. Dopo il sequestro di un’area ricolma di derrate alimentari scadute in contrada Ciavolotta, è arrivata questa nuova grossa operazione ambientalista rappresentata dal sequestro di un' intera collina ricolma di eternit e altri materiali percolosi. Di poche parole il commento di Claudio Lombardo, responsabile di Mareamico: “Chissà cosa accadrà ora con la scomparsa delle province regionali visto che il controllo, la repressione e la tutela ambientale –afferma- era stata affidata alla polizia provinciale.”


Ore di apprensione per gli ex lavoratori socialmente utili impiegati nei servizi di pulizia delle scuole. Sono col fiato sospeso e attendono da Roma l’ok da parte del Consiglio dei Ministri per la proroga di un altro mese di lavoro. In mattinata a Favara, si è svolta la manifestazione promossa dai 37 ex Lsu – Ata della città. A fianco dei lavoratori, una delegazione di studenti del Liceo King di Viale Pietro Nenni. Assenti i cittadini. È stato un corteo sobrio quello che si è svolto; del resto assicurazioni sulla firma della proroga erano giunte da più fonti. Quello che però i precari chiedono è la stabilizzazione che passa attraverso l’immissione in ruolo degli stessi nelle graduatorie del personale ATA. La manifestazione odierna segue la seduta straordinaria urgente e aperta che si è svolta ieri sera ad Aula Falcone Borsellino. Unanime è stato il sostegno e la vicinanza ai lavoratori che i consiglieri hanno espresso mediante l’approvazione di una mozione che chiede al Governo la loro stabilità. Ad Aula Falcone Borsellino anche i deputati PD Capodicasa e Moscatt. Da registrare l’intervento dell’ex presidente del consiglio comunale di Favara Gargano che, oltre a schierarsi a fianco dei lavoratori, ha invitato la classe politica cittadina ad occuparsi dei tanti problemi che gravitano sul mondo scuola, primo fa tutti quello legato alla moribonda Scuola Media Statale “Mendola” di Via dei Mille. Il dramma licenziamenti, per i circa 250 ex Lsu – Ata della Provincia di Agrigento sembra essere momentaneamente accantonato. Da lunedì prossimo però, per questi lavoratori scatta l’ennesimo countdown. Una situazione di precariato che gli stessi conoscono da oltre 13 anni.


È morto ieri l'ex Prefetto di Agrigento Fulvio Sodano. Il prefetto antimafia, così venne definito, si è spento dopo una lunga malattia. Dopo aver ricoperto la carica di commissario straordinario in diversi comuni, tra cui Palma di Montechiaro, venne nominato Prefetto di Agrigento nel 2003.


I Carabinieri della Tenenza di Favara hanno arrestato Carmelo Luparello, 35enne del luogo, colpito da un ordine di carcerazione emesso dal Tribunale di Caltanissetta. L’uomo deve espiare la pena di quattro mesi e cinque giorni in quanto riconosciuto colpevole di un furto aggravato in abitazione commesso a Serradifalco alla fine del mese di giugno del 2009. L’arrestato, dopo le preliminari formalità di legge in caserma, è stato tradotto dai Carabinieri alla Casa circondariale di contrada “Petrusa”.


Un uomo di Palma di Montechiaro, Pasquale Catania, di 45 anni, residente a Limbiate in lombardia ma di fatto domiciliato nella città del Gattoparto, è stato arrestato dai Carabinieri della locale Stazione in esecuzione di un’ordinanza di carcerazione emessa dall’Ufficio Esecuzioni Penali del Tribunale di Milano. Catania deve scontare 3 mesi e 27 giorni di reclusione in quanto definitivamente riconosciuto responsabile di una rissa avvenuta a Milano il 6 settembre del 2008. Espletate le preliminari formalità di legge in caserma, l’arrestato è stato accompagnato nella propria abitazione dove dovrà permanere in detenzione domiciliare.


Il GUP del Tribunale di Enna, Elisabetta Mazza, accogliendo le richieste dell'Avv. Maria Alba Nicotra, ha inflitto la pena complessiva di anni 4 e mesi 8 di reclusione e 1.200 € di multa al ventiquattrenne palermitano Giuseppe La Vattiata. Il giovane, unitamente ad altri complici, era stato tratto in arresto dalla Sezione Volanti della Squadra Mobile di Caltanissetta il 2 novembre 2012 quando, in flagranza di reato di rapina aggravata, sequestro di persona e lesioni, era stato colto all'interno dei locali dell'Istituto Bancario Credito Siciliano, nel tentativo di consumare la rapina ideata. A seguito dell'arresto, incrociati i dati con quelli di numerose altre rapine perpetrate qualche mese prima ai danni di diversi Istituti di Credito dell'ennese e del trapanese, La Vattiata è stato chiamato a rispondere anche di quelle consumate a danno della Banca Intesa San Paolo di San Cataldo, della Banca Intesa San Paolo di Enna e della Banca Credito Don Rizzo di Erice. Il processo si è svolto nelle forme del rito abbreviato.


È giunta ieri sera a Favara la teca con le reliquie di Padre Pio da Pietralcina. Ad accompagnare i resti sacri: un dente, una ciocca di capelli e altro materiale organico, il frate cappuccino P. Carlo Laborde, già Guardiano del Convento di S. Giovanni Rotondo e Assistente dell’ “Associazione internazionale dei Gruppi di Pregheira di P. Pio”. Le reliquie saranno esposte nella Chiesa San Vito di Favara fino alla prime ore della mattinata di domenica 2 marzo. La presenza dei resti del frate di Pietralcina nella parrocchia guidata da Don Diego Acquisto coincide con il decimo anniversario di costituzione del gruppo di preghiera. Nel mondo si stima che i gruppi dedicati al frate stigmatizzato siano circa 3 mila. La forte devozione nel Santo con il Saio è ormai consolidata al punto che i devoti, nonostante la santificazione avvenuta nel 2002, continuano a chiamarlo semplicemente Padre Pio.


A decorrere dal prossimo 11 Marzo, i cittadini di Favara che hanno cari defunti tumulati nelle cappelle gentilizie, avranno 30 giorni di tempo per chiedere il trasferimento dei feretri in loculi pubblici. Lo spostamento sarà consentito solo ed esclusivamente alle salme di persone che non sono nate a Favara e che al momento del decesso non vi erano residenti. La delibera del Consiglio Comunale, approvata lo scorso 30 Gennaio, ha dato il via libera alla modifica all’art. 75 del regolamento di polizia mortuaria che di fatto vietava la sepoltura nel Cimitero di Favara ai non nati e non residenti. La pubblicazione della delibera sull’albo pretorio on line del Comune è datata 24 Febbraio 2014.


“Carnevale delle Meraviglie” domani in Piazza della Vittoria a Favara. La manifestazione è organizzata dalla locale “Associazione Iniziativa Territoriale”. Ricco il programma con appuntamenti che dalle ore 09:00 del mattino coinvolgeranno i più piccoli. Musiche, balli e performance artistiche che allieteranno il sabato grasso favarese. Nel tg di oggi le interviste.


L’Assessore alle pari opportunità Angela Galvano, su richiesta delle associazioni Ande, Ciak Donna, Fidapa, Convegno Maria Cristina e Soroptimist, ieri ha incontrato le rappresentanti delle stesse associazioni per organizzare un’iniziativa in occasione della prossima festa della donna. Nel corso della riunione, le associazioni e l’Assessore Galvano hanno concordato l’organizzazione di un convegno intitolato: “Conciliazione vita-lavoro: Europa 2014”. Il convegno si svolgerà sabato 8 marzo, a partire dalle ore 17:00 all’ex Collegio dei Filippini.


Le tre scuole superiori di Favara, l'Alberghiero e commerciale “Ambrosini”, l'I'Ipia “Marconi” e il Liceo “King” si sfideranno in un triangolare di calcio. L'appuntamento è per domani sabato 1 marzo allo stadio “Bruccoleri” di Favara. Sul manto in erba sintetica giocheranno le rappresentative dei tre Istituti. Ad organizzare la giornata di coinvolgimento nel mondo della scuola media superiore favarese è il Liceo King del preside Salvatore Pirrera. L'inizio della partita è fissato per le ore 9.00.


La Consulta Giovanile di Aragona diventa finalmente realtà dopo un lungo iter burocratico. Lo statuto è al momento in pubblicazione sull’albo pretorio del Comune di Aragona e, terminato il tradizionale percorso procedurale, permetterà a 25 giovani, dai 16 ai 30 anni, di confrontarsi direttamente con l’Amministrazione Comunale e più nello specifico, con l’assessore alle politiche giovanili e con il Sindaco. La Consulta è uno strumento indispensabile che darà voce alle idee relative alle questioni adolescenziali e promuoverà anche ricerche, dibattiti e incontri inerenti alle tematiche giovanili.


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