SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 19/02/2014
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

MAXI SEQUESTRO DI OLIO PER MEZZI A MOTORE A PALERMO. LA GUARDIA DI FINANZA HA MESSO I SIGILLI SU UN GROSSO QUANTITATIVO PROVENIENTE DALL'ALBANIA E DESTINATO AL MERCATO CLANDESTINO.

PAURA NELLA NOTTE NELLA ZONA CENTRALE DELLA SICILIA PER UNA LIEVE SCOSSA DI TERREMOTO IL CUI EPICENTRO E' STATO LOCALIZZATO NEL TERRITORIO DI MUSSOMELI. FORTUNATAMENTE NON CI SONO STATI DANNI RILEVANTI.

"LUOGHI DA VISITARE A FAVARA" SECONDO IL SITO ISTITUZIONALE DEL COMUNE E SECONDO NOI. OGGI PARLIAMO DELLA BIBLIOTECA ANTONIO MENDOLA DI PIAZZA CAVOUR.

NONOSTANTE IL SUCCESSO DI SMARTPHON E TABLET, SECONDO RECENTI STUDI, IN ITALIA IL 40% DELLA POPOLAZIONE NON HA MAI UTILIZZATO UN PC E NON SI E' MAI CONNESSA A INTERNET.


Circa trentamila litri di olio per motori destinati verosimilmente al contrabbando nel palermitano, sono stati sequestrati dalla Guardia di Finanza di Palermo. Il lubrificante, del valore di 200.000 euro, era su un tir con targa albanese individuata in un’area di sosta in via Messina Marine. L’autotrasportatore, albanese, e due palermitani che erano in sua compagnia sono stati denunciati. Hanno esibito documenti di trasporto che non consentivano in alcun modo di risalire con certezza né al mittente né al destinatario della merce e dai quali risultava come destinatario del carico, una ditta di Macerata priva delle autorizzazioni necessarie. L’olio, proveniente dall’Albania, era suddiviso in 50 fusti da 205 litri l’uno e 18.000 confezioni da un litro. Le fiamme gialle hanno quindi prelevato dei campioni per accertarne la qualità e la conformità alle caratteristiche previste dalle rigorose norme europee a tutela degli automobilisti e dell’ambiente, nonché per verificare la corrispondenza con quanto riportato nelle etichette apposte sulle singole confezioni, verosimilmente non veritiere, in quanto prive di qualsiasi dicitura che potesse ricondurre chiaramente alla loro origine; i campioni sono stati inviati al laboratorio chimico dell’Agenzia delle Dogane. I reati contestati all’autista albanese e ai due palermitani vanno dal contrabbando, alla sottrazione, all’accertamento e al pagamento dell’accisa sui prodotti energetici.


Lesioni personali, violenza e minaccia a pubblico ufficiale, danneggiamento e violazione di domicilio sono le ipotesi di reato segnalate alla Procura della Repubblica di Agrigento dai Carabinieri della Stazione di San Biagio Platani in seguito all’arresto di Biagio Panarisi, 46 anni, pregiudicato del luogo. I militari, lunedì scorso, erano stati chiamati per riportare la calma in una abitazione. Casa dove il 46enne avrebbe picchiato l’anziano padre e un fratello. Alla vista dei carabinieri, Panarisi li avrebbe accolti con frasi offensive e atteggiamenti poco collaborativi. Per questo motivo l’uomo è stato ammanettato e portato in caserma. Espletate le formalità di rito, al 46enne sono stati concessi gli arresti domiciliari.


I poliziotti del Commissariato di Polizia di Porto Empedocle hanno denunciato un pensionato del luogo per detenzione illegale di arma comune da sparo. A seguito di un controllo eseguito in una villa di contrada Caliato, gli agenti guidati dal Vice Questore Aggiunto Cesare Castelli, hanno trovato nascosta in un cassetto una pistola calibro 6,35 con matricola abrasa. L’arma è stata sequestrata.


Due computer e altri oggetti di poco valore sono stati rubati da ignoti nel centro di aggregazione giovanile di Via della Concordia a Villaseta. I malviventi si sarebbero introdotti all’interno della struttura dopo aver forzato la porta d’ingresso. A scoprire il furto è stato il responsabile del centro che ha sporto denuncia alla Polizia. Sul posto, per i rilievi di rito, sono intervenuti gli agenti della Sezione Volanti di Agrigento che hanno avviato le indagini.


Paura in Via Regione Siciliana a Canicattì per l' incendio di un autocarro in sosta. Il mezzo, un Fiat Doblò, era appena stato fermato dal proprietario sceso in strada per fare la spesa. Improvvisamente delle fiamme si sono sprigionate dal vano motore. A evitare la distruzione del mezzo ci hanno pensato i Vigili del fuoco del locale distaccamento che hanno spento l’incendio.


L’istituto di Geofisica e Vulcanologia ha registrato una lieve scossa di terremoto, magnitudo 3, nel distretto sismico della Sicilia Centrale. L’epicentro è stato localizzato in territorio nisseno e precisamente nel Comune di Mussomeli ed è stata avvertita anche nei vicini centri di Vallelunga Pratameno e Villalba. La scossa, registrata a una profondità di 5 KM, si è verificata alle ore 22:44 di ieri e non ha provocato danni.


La falsa primavera è finita: temporali in arrivo in Sicilia. Si sta per esaurire l’eccezionale ondata di caldo in Sicilia. La falsa primavera, insomma, è agli sgoccioli. L’alta pressione africana sta per sgonfiarsi e già da domani le temperature subiranno un calo notevole. Previsti forti temporali in Sicilia mentre poi nel weekend tornerà a tutti gli effetti l’inverno, con temperature in calo di 13 gradi rispetto a quelle di questi giorni. Decisivo il cambio della guardia tra la massa d’aria nord-africana e l’aria fredda nord-atlantica. Quello vissuto in questi giorni è stato un caldo (quasi) record. Solo nel periodo tra il 20 e il 25 febbraio 1977 - recitano gli archivi – si verificò una situazione simile: a Palermo si arrivò addirittura a temperature semi-tropicali con 28-29 gradi.


Proseguiamo l’itinerario turistico dei monumenti della Città di Favara seguendo i consigli pubblicati sul sito istituzionale dell’Ente Comune nella sezione “Luoghi da Visitare a Favara”. Dopo avervi fatto conoscere i Palazzi: "Giuseppe Cafisi" e "Contino – Fidirichello" entrambi ubicati in Via Arco Cafisi, oggi, spostandoci di pochi metri, ci occupiamo della Biblioteca – Museo “Antonio Mendola” di Piazza Cavour. Anche in questo caso, lo stabile proposto come meta ai visitatori è “chiuso al pubblico”. Per descrivere le sue caratteristiche dovremmo limitarci a guardarlo solo dall’esterno. Per fortuna nel nostro archivio abbiamo anche le immagini dell’interno e quindi possiamo almeno far fare un piccolo tour visivo. L’edificio addossato all’Ufficio Postale, in realtà è solo un residuo del pregevole palazzo municipale realizzato nel XVII° secolo. Al secondo piano dello stabile c’è un vero tempio della cultura, ovvero il “Loculus Popularis Sapientiae” del Barone Antonio Mendola, la preziosa raccolta libraria che il nobile benefattore ha donato alla sua Città. Collezione che un tempo era composta da circa 20 mila volumi e che tra i suoi pezzi pregiati contempla anche una copia dell’Enciclopedia di Diderot e di D’Alambert. A fare da scrigno alle pubblicazioni, un vero gioiello dell’arte, ovvero la scaffalatura lignea in stile neoclassico, a due ordini, con colonne corinzie, ballatoio e balaustrata. Ad impreziosire ulteriormente il luogo della sapienza popolare, gli affreschi del soffitto. Per oltre due decenni, problemi strutturali dell’edificio hanno condizionato la fruizione pubblica della vecchia biblioteca. Recenti lavori di restauro però, nel 2012 hanno permesso l’apertura del sito. Circostanza avvenuta per la prima volta dopo circa 25 anni, il 21 Aprile del 2012. Da lì a poco però, le porte della biblioteca si sono chiuse nuovamente. Oltre alla dedicazione della Biblioteca, la gratitudine dei cittadini di Favara verso il Barone Mendola era testimoniata anche dal busto bronzeo che lo raffigurava, collocato nel giardino di ingresso. Scultura che però è stata rubata nella notte tra il 19 e 20 Ottobre del 2011. Nei giorni che seguirono il furto, il Sindaco protempore di Favara, che poi è lo stesso attualmente in carica, aveva promesso la tempestiva ricollocazione del busto, ma siamo già nel 2014 ed ancora il busto non c’è. La “Biblioteca – Museo” di Piazza Cavour oltre ai libri, tra le altre cose, ospitava anche collezioni: ornitologiche, di pesci, di insetti e di minerali le cui teche erano state portate al Castello Chiaramonte per una mostra permanente. Con l’avvio del progetto “Favara Urban Network” però, le cassette di plastica hanno preso il posto della donazione del Barone Mendola. Per quanto riguarda invece il servizio di biblioteca comunale, questo prosegue nei locali ubicati al piano terra del Palazzo Municipale. Per chiudere, l’auspicio è che la storica Biblioteca possa tornare fruibile, perché questa era la volontà del Barone; donare alla Città un luogo dove ognuno può accrescere il proprio baglio culturale. Restando così le cose, il rischio che la sorte della Biblioteca sia accomunabile ad altre strutture pubbliche abbandonate è alto. Favara città d’arte…aria di cambiamento.... il nostro viaggio con i “Luoghi da visitare a Favara” continua….


Secondo e ultimo giorno di sciopero oggi dei lavoratori della Ato “Dedalo Ambiente” AG 3. Lo stop della raccolta dei rifiuti ha interessato i comuni di Canicattì, Palma di Montechiaro, Naro, Ravanusa, Licata, Camastra e Campobello di Licata. Tra i motivi che hanno indotto le organizzazioni sindacali di categoria a proclamare lo sciopero, il mancato pagamento degli stipendi di dicembre e gennaio.


Il vento e la scarsa visibilità dei fondali ieri hanno causato la mancata immersione dei Sub nel mare di San Leone. Attività questa che era volta all’ispezione della condotta fognaria sottomarina. Lavori programmati in seguito alla segnalazione della rottura dei pennelli a mare fatta dell’Associazione Mareamico. Nello specchio d’acqua incriminato comunque, personale della Capitaneria di Porto di Porto Empedocle ha prelevato dei campioni su cui saranno eseguite le dovute analisi di laboratorio.


Migliora leggermente il livello di alfabetismo scientifico degli italiani ma quasi quattro su dieci, ben il 40% quindi, risultano ‘tecnoesclusi‘, ovvero sono cittadini “completamente” tagliati fuori dalle tecnologie digitali. Di questi, 37 su 100 non hanno mai usato internet né un computer. Lo scenario, basato su rilevazioni Eurostat del 2012, emerge dalla decima edizione speciale dell’Annuario Scienza Tecnologia e Società 2014 curato da Massimiliano Bucchi dell’Università di Trento e Barbara Saracino dell’Università di Firenze (ed. Mulino). Il nostro Paese è molto indietro rispetto ai partner Ue. Facendo i conti, la media europea dei tecnoesclusi è di due cittadini su 10. Il 20% di cittadini europei cioè non usa il computer e il 22% non naviga in rete. Molto avanti sono invece la Svezia che ha solo il 3% di tecnoesclusi e la Danimarca che registra appena un 4%. Questi dati, sottolinea Barbara Saracino, “fanno emergere un’Italia che solo in una fascia specifica della popolazione, cioè i giovani under 40, accede alle nuove tecnologie, mentre registra un gap tecnologico ancora forte nelle fasce di età fra i 45-60 anni”. Un gap, continua Saracino, che “vede le donne maggiormente ‘tecnoescluse’ degli uomini”. Le donne “usano meno le nuove tecnologie sia per la differente condizione occupazionale, cioè hanno un accesso inferiore al mondo del lavoro dove tipicamente si usano internet e pc, sia per il tipo di attività svolta, spesso lontana dalle tecnologie digitali”.


Ripristino delle attività delle sezioni distaccate dei Tribunali che in Sicilia sono stati soppressi. Questo è l’oggetto di un’interrogazione al Governo Regionale dei deputati all’ARS: Ioppolo e Musumeci. “La legge di stabilità recentemente approvata dal Parlamento nazionale – affermano Ioppolo e Musumeci – consente alle regioni di ripristinare gli uffici giudiziari soppressi dal decreto dell’allora Ministro Cancellieri. La cancellazione di tre Tribunali siciliani e delle rispettive Procure della Repubblica oltre alla soppressione di 28 sedi distaccate – aggiungono i due parlamentari regionali - ha determinato non solo la scomparsa di indispensabili presidi di legalità, ma anche disservizi e disagi a carico dei tanti cittadini utenti. Occorre – concludono Ioppolo e Musumeci – che il Governo Crocetta si attivi immediatamente per stipulare con il Ministero della Giustizia la convenzione prevista dalla legge per ripristinare gli uffici giudiziari soppressi dal Governo Monti”. Ricordiamo che tra le sedi giudiziarie chiuse ci sono anche gli ex Tribunali di Canicattì e Licata.


Ed adesso una errata corrige. Nell’edizione del nostro notiziario dello scorso 17 febbraio abbiamo detto che il favarese Lillo Cinquemani è stato eletto presidente provinciale dell’Unione Italiana Ciechi d’Europa. Ci rettifichiamo indicando che non si trattava dell’Unione Italiana Ciechi d’Europa ma dell’Unione Ciechi d’Europa. La precisazione è d’obbligo perché trattasi di due diverse associazioni presiedute tra l’altro da due favaresi. Quindi Lillo Cinquemani è appena stato eletto presidente dell’Unione Ciechi d’Europa mentre a presiedere l’Unione Italiana Ciechi d’Europa è il favarese Giuseppe Vitello.


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
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