SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 15/02/2014
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

PRESUNTE SPESE INUTILI ALLA PROVINCIA DI AGRIGENTO. LA CORTE DEI CONTI CONDANNA L'EX PRESIDENTE D'ORSI E I DIPENDENTI GENNARO E MICCICHE' AL RISARCIMENTO DELL'ENTE.

FORNITURE DI ARREDI E GAS MEDICINALI IRREGOLARI ALL'ASP DI AGRIGENTO? LA PROCURA CHIEDE IL GIUDIZIO PER 10 PERSONE, TRA LORO ANCHE L'EX DIRETTORE GENERALE OLIVIERI.

LA PROCURA DI SCIACCA CHIEDE IL RINVIO A GIUDIZIO PER 6 POLIZIOTTI DELLA QUESTURA DI AGRIGENTO ACCUSATI DI MINACCE.

VERTENZA FAVARA OVEST OGGI AL CASTELLO CHIARAMONTE UNA DELEGAZIONE DEL COMITATO CIVICO HA INCONTRATO I MEMBRI DELLA COMMISSIONE RETTIFICA CONFINI DI FAVARA.

PROSEGUE LA STAGIONE TELEVISIVA DELLA RUBRICA A TU PER TU CON IL CONSULENTE. DA DOMANI IN ONDA SU SICILIA TV LA QUINTA PUNTATA.


L’ex Presidente della Provincia Regionale di Agrigento Eugenio D’Orsi, il dirigente Ignazio Gennaro e il funzionario Giuseppina Miccichè, sono stati condannati dalla Corte dei Conti a risarcire l’Ente Provincia per danno erariale. La sentenza emessa dalla magistratura contabile, scaturisce in seguito all’inchiesta sulle spese sostenute dalla Provincia per l’assegnazione di incarichi professionali e per altri rimborsi ritenuti superflui. Nello specifico, l’ex Presidente D’Orsi dovrà restituire alla Provincia 24.127 euro. Il Vice Direttore dell’Ente, Ignazio Gennaro invece è stato condannato al risarcimento di 11.224 euro. 837 euro invece è la somma che Giuseppina Miccichè dovrà versare nelle casse della Provincia. Nel giudizio espresso dalla Corte dei Conti, non sono stati mossi rilievi agli altri, tra dirigenti e funzionari della Provincia, che sono coinvolti nell’Inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica di Agrigento.


Presunte irregolarità nell’appalto, oltre 11 milioni di euro, sulla fornitura di arredi e gas medicinali all’Asp di Agrigento. La Procura della repubblica ha chiesto il rinvio a giudizio per dieci persone. Si tratta dell’ex direttore generale Salvatore Olivieri, 73 anni, di Catania, dei dipendenti dell’Azienda Sanitaria Provinciale Giuseppe Sanfilippo e Antonino Terranova, rispettivamente di 35 e 67 anni, Giuseppe Scozzari di 43 anni, Antonino la Valle di 57 anni e del 45enne Vincenzo Repellino. Dagli uffici giudiziari di Via Mazzini è stato chiesto il processo anche per i responsabili delle ditte: la 58enne Anna Licita di “Quattro più”, i 51enni Mario Paterlini e Spartaco Polimadei di “Sapio Life” e l’agrigentino Corrado Di Salvo amministratore unico di “Medical Gas crioegenici”.


Restano bloccati i conti correnti riconducibili all’imprenditore agrigentino Salvatore Moncada, al fratello di quest’ultimo Stefano, al palermitano Girolamo Caruso e alle due società “M&A rinnovabili “ e “Solar Farm”. Il Gip del Tribunale di Agrigento, Alessandra Vella, ha convalidato il decreto d’urgenza di sequestro preventivo disposto nei primi giorni di Febbraio dal procuratore capo Renato Di Natale e dai sostituti procuratori Giacomo Forte e Salvatore Vella. L’inchieta coordinata dalla Procura della Repubblica, mira a fare luce sulla realizzazione in zona agricola di un impianto industriale per la trasformazione di energia elettrica da fonti rinnovabili. La Procura voleva che il sequestro in concorso dei conti correnti coprisse l’intero importo, equivalente a circa 9 milioni e 200 mila euro. Il Gip invece ha stabilito che il blocco deve essere applicato solo a una parte dei soldi, ovvero 2 milioni di Euro. I legali difensori dei soggetti coinvolti hanno annunciato ricorso al Tribunale del Riesame.


La Direzione Distrettuale Antimafia di Caltanissetta ha chiesto l’arresto di quattro presunti affiliati alla famiglia mafiosa di Riesi accusati a vario titolo dell’omicidio dell’imprenditore licatese Francesco Ritrovato il cui cadavere venne scoperto a Butera il primo Giugno del 2004. Le ordinanze di custodia cautelare emesse dal Gip del Tribunale nisseno ed eseguite dai Carabinieri hanno interessato: Francesco e Giuseppe Cammarata, entrambi di 37 anni, Gaetano Cammarata e Massimo Amaru’. Nelle loro disponibilità anche un mini arsenale scoperto in un casolare delle campagne di Butera. Tra le armi sequestrate dai militari anche: cinque fucili, due mitragliatori da guerra, quattro pistole semiautomatiche, oltre 200 munizioni di vario tipo, otto inneschi per esplosivo, svariate parti di ricambio di armi, due giubbotti antiproiettili e due ricetrasmettenti. Per il Procuratore Capo di Caltanissetta, l’arsenale dimostra la capacità di cosa nostra di reperire armi micidiali. Fondamentale nelle indagini si è rilevata la collaborazione dei collaboratori di giustizia: Massimo Carmelo Billizzi, Gaetano Scibetta e Giuseppe Toscano.


La corte d'appello di Palermo ha condannato l’ex sacerdote Aldo Nuvola, ex parroco della Chiesa Regina Pacis di Palermo, a un anno di reclusione per atti sessuali a pagamento con un minore. Secondo la Procura di Palermo, don Nuvola, nel 2009, avrebbe chiesto ripetutamente a un garzone di un bar favori sessuali, presentandosi come un professore di filosofia del liceo classico Umberto dove invece insegnava religione. È stato proprio il ragazzo a denunciare le molestie alla polizia. Sempre nel 2009 inoltre, il parroco è stato denunciato dalla Polizia anche per atti osceni perché sorpresero in atteggiamenti equivoci con un uomo. Nel processo di primo grado il sacerdote sospeso a divinis, era stato condannato a un anno e sei mesi di reclusione.


Il procuratore della Repubblica di Sciacca, Vincenzo Pantaleo, e il PM Alessandro Moffa hanno chiesto il rinvio a giudizio di sei poliziotti della Questura di Agrigento accusati di minaccia a pubblico ufficiale, tentata concussione e tentata violenza privata ai danni dell’Ex Comandante Provinciale della Polizia Stradale di Agrigento Calogero La Porta che, attualmente guida la sezione provinciale di Lucca. Secondo l’accusa, i sei poliziotti avrebbero pressato e intimidito il dirigente della Polstrada su alcune vertenze sindacali. Sempre secondo i magistrati della Procura saccense, gli imputati avrebbero costretto anche altri tre loro colleghi con episodi di nonnismo, a sottoscrivere l’istanza di trasferimento del comandante La Porta poi inviato dal Ministero in Toscana. I sei poliziotti, tra agenti, assistenti e ispettori dovranno comparire dinanzi al Gip del Tribunale di Sciacca, Giuseppe Miceli, il prossimo 21 Marzo per l’udienza preliminare.


Sequestro di persona e lesioni dolose aggravate sono le ipotesi di reato che la Procura della Repubblica di Caltanissetta contesta a cinque cittadini romeni che sono stati arrestati ieri a Sambuca di Sicilia nell'operazione denominata "kidnap". Ad eseguire i fermi, i carabinieri dei comandi provinciali di Caltanissetta e Agrigento. Il blitz è scattato in una abitazione di Sambuca. Manette ai polsi per: Marian Fanica Chiriac, 33 anni, Antonel Hrictu, 23 anni, Luis Euard Olteanu, 26 anni, Dimistru Cezar Costantinica, 20 anni, e Costantin Chiriac, 25 anni. Secondo l’accusa, i cinque, lo scorso 26 Dicembre a Riesi, avrebbero sequestrato un loro connazionale perché si era rifiutato di fare parte di una banda specializzata nei furti in abitazione e dei cavi elettrici. L’uomo, a causa del suo diniego, sarebbe stato segregato e picchiato fino a quando lo stesso è riuscito a scappare dagli aguzzini. Fuga avvenuta il giorno di Capodanno con la vittima che a piedi aveva raggiunto il centro di Ravanusa dove abita un amico che, a causa dei pestaggi subiti durante la prigionia, lo aveva accompagnato all’Ospedale di Caltanissetta.


Atto intimidatorio a Palma di Montechiaro ai danni dell’Assessore Comunale ai Lavori Pubblici Dario Augugliaro. Una lettera sospetta, indirizzata all’amministratore, è stata bloccata dagli uffici di Poste Italiane. Dopo l’intervento delle forze dell’ordine, si è scoperto che all’interno della busta c’erano: un proiettile e un bigliettino riportante la scritta “A Palma gli impegni si mantengono”. Sull’episodio indagini sono incorso. Intanto il Sindaco della Città del Gattopardo, Pasquale Amato, esprime solidarietà e vicinanza all’Assessore Augugliaro e lo invita anche a continuare il suo mandato.


Incontro oggi al Castello Chiaramonte di Favara tra i membri della Commissione Consiliare Rettifica Confini e alcuni cittadini del Comitato “Favara Ovest”. La riunione è stata convocata per chiarire alcuni aspetti agli abitanti che risiedono in diverse contrade periferiche della Città di Favara ma che territorialmente e burocraticamente appartengono ad Agrigento. Lo scorso 15 Gennaio, il Sindaco della Città dei Templi, Marco Zambuto, aveva ricevuto al Municipio una delegazione di abitanti che a loro insaputa, per effetto dell’ultimo censimento nazionale, sono diventati cittadini agrigentini a tutti gli effetti. In quella occasione era presente anche il sindaco protempore di Favara che, insieme al suo collega Zambuto, aveva assunto degli impegni con i cittadini. Dalla Sala del collare, in mattinata, a illustrare le novità sulla questione era presente, tra gli altri, anche il Presidente della Commissione Consiliare Rettifica Confini di Favara, Antonio Fallea.


I Carabinieri della Compagnia di Agrigento indagano sul danneggiamento di un chiosco adibito alla vendita di bibite e alimenti di Viale Cannatello a Villaggio Mosè. L’esercizio commerciale, di proprietà di un 28enne di Favara, è stato visitato da ignoti che dopo aver forzato la porta d’ingresso, hanno messo a soqquadro il locale senza lasciare apparenti tracce riconducibili a loro. Sulla matrice dell’episodio non è esclusa nessuna ipotesi.


I Carabinieri della Stazione di Santo Stefano Quisquina hanno individuato il presunto responsabile del danneggiamento al monumento ai caduti compiuto lo scorso 25 Gennaio. Si tratta di un uomo del luogo che, vantando dal Comune dei crediti per attività svolte, si sarebbe rivalso sulla lapide del monumento imbrattandola con della vernice nera. L’uomo è stato segnalato alle competenti autorità giudiziarie che stanno valutando i provvedimenti da adottare.


Nuovo appuntamento con la nostra rubrica "A tu per tu con il consulente". Nella trasmissione in onda da domani, domenica, subito dopo l’edizione delle ore 13:55 di “Giorno dopo Giorno”, il Dott. Giuseppe Veneziano risponderà ai tanti quesiti che i telespettatori gli hanno posto. Compravendita degli immobili e credito d’imposta gli argomenti principali della puntata. L'appuntamento quindi con la quinta puntata di “A tu per tu con il consulente” è per domani, domenica 16 Febbraio, subito dopo l’edizione delle ore 13:55 di “Giorno dopo giorno” e in replica il Lunedì alle ore 19:00, il Giovedì alle ore 23:10 e il Sabato alle ore 13:00. Naturalmente anche questa puntata sarà presto visibile sul nostro portale web www.siciliatv.org nella sezione “A tu per tu con il consulente”.


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