SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 15/01/2014
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

SPESE FOLLI DEI POLITICI SICILIANI. CON I SOLDI DEI GRUPPI PARLAMENTARI COMPRAVANO COSTOSI PROFUMI E SOGGIORNAVANO IN ALBERGHI DI LUSSO. LA PROCURA DELLA REPUBBLICA DI PALERMO HA NOTIFICATO 13 AVVISI DI GARANZIA. NELL'INCHIESTA PERO' SONO 97 I POLITICI COINVOLTI, TRA LORO ANCHE DIVERSI ONOREVOLI AGRIGENTINI.

ANZIANA TRAVOLTA IN STRADA DA UN'AUTOMOBILE A CATTOLICA ERACLEA. LE SUE CONDIZIONI DI SALUTE SONO GRAVI.

ANCORA AUTOMEZZI A FUOCO A LICATA. QUESTA VOLTA E' TOCCATO ALLE AUTO DI UN PENSIONATO E UNA CASALINGA.

RUBATA AL CIMITERO DI FAVARA LA COPERTURA IN RAME DELLA PENSILINA, PECCATO CHE I LADRI NON POSSONO ESSERE SMASCHERATI DALLE TELECAMERE DI SICUREZZA GUASTE DA MOLTO TEMPO. NEL CAMPOSANTO CI SONO ANCHE PROBLEMI DI PULIZIA.

IL SINDACO DI AGRIGENTO MARCO ZAMBUTO INCONTRA AL MUNICIPIO I SUOI NUOVI CONCITTADINI OVVERO GLI ABITANTI DI ''FAVARA OVEST''


Sono complessivamente 97 i politici siciliani coinvolti nell'inchiesta della Procura della Repubblica di Palermo che mira a far luce su presunte spese che parlamentari e amministratori regionali avrebbero sostenuto con i soldi, circa 13 milioni di euro, destinati invece al funzionamento dei gruppi parlamentari. A chiusura delle indagini svolte dagli uomini del nucleo di Polizia Tributaria della Guardia di Finanza , 13 gli avvisi di garanzia notificati agli ex Capogruppo all'ARS : Giulia Adamo, Nunzio Cappadona, Antonello Cracolici, Francesco Musotto, Rudy Maira, Nicola Leanza, Nicola D'Agostino, Giambattista Bufardeci, Marianna Caronia, Paolo Ruggirello, Livio Marrocco, Innocenzo Leontini e Cataldo Fiorenza. Per tutti l'accusa è di peculato. Tra gli indagati anche l'ex Governatore della Regione Raffaele Lombardo e l'ex Presidente dell'ARS Francesco Cascio. Nell'inchiesta sono coinvolti anche i politici agrigentini Michele Cimino, Giacomo Di Benedetto, Roberto Di Mauro, Salvatore Cascio, Vincenzo Marinello e Giovanni Panepinto. Gli importi degli ammanchi dai 13 milioni di denaro pubblico che secondo i magistrati palermitani sarebbero stati utilizzati dai politici per spese personali, variano da soggetto a soggetto. Tra gli acquisti rimborsati dalla Regione agli onorevoli e contestati dalla Procura figurano borse griffate, biancheria intima, profumi di lusso e costose vacanze.


Sono gravi le condizioni di salute di una pensionata di 86 anni di Cattolica Eraclea che è stata investita da un’automobile mentre a piedi percorreva la Via Agrigento. Alla guida dell’autovettura c’era una donna del luogo che dopo l’urto si è fermata e ha chiamato i soccorsi. L’anziana è stata subito trasferita al Pronto soccorso dell’Ospedale di Ribera dove è stata sottoposta a un delicato intervento chirurgico. Successivamente i sanitari del nosocomio crispino hanno disposto il trasferimento della donna all’Ospedale di Sciacca dove è tuttora ricoverata nel reparto di rianimazione.


Due distinti incendi di natura incerta questa notte hanno distrutto, ancora a Licata, altrettante autovetture. Il primo episodio si è verificato in Vicolo Verdicchio. Ad andare a fuoco un fuoristrada di proprietà di un pensionato 69enne del luogo. Il secondo incendio invece ha interessato la Fiat Punto di una casalinga di 43 anni che era parcheggiata in Via Alpi. Su entrambi i roghi indagano i Carabinieri della Compagnia di Licata.


Nel corso di uno specifico servizio di contrasto al traffico di sostanze stupefacenti, i carabinieri della Compagnia di Sciacca hanno arrestato Amor Moutia Mcharek, diciottenne tunisino, per possesso ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. Il giovane aveva con sé circa 200 grammi di hashish. Espletate le formalità di rito, al tunisino sono stati concessi gli arresti domiciliari.


Le tante emergenze nella Città di Favara non risparmiano neanche il Cimitero dove, nei giorni scorsi, è stata rubata la copertura in rame della pensilina utilizzata per il saluto di cordoglio durante i funerali. Il furto è stato scoperto sabato mattina dai dipendenti comunali. I ladri si sono introdotti all’interno del camposanto da uno dei due cancelli di Viale Ambrosini. Una volta forzato il lucchetto, nessuno ostacolo ha impedito la loro azione furtiva. A essere smontata e portata via è stata la sottile lamina in rame che copriva la pensilina che, tradizione favarese vuole, ospita i familiari uomini durante il rito del saluto. È stata risparmiata dai ladri invece la struttura riservata alle donne. Nonostante il sofisticato impianto di video sorveglianza presente, i responsabili del furto rimangono ignoti a causa del non funzionamento del sistema di controllo. Telecamere che, secondo quando appreso, sono fuori servizio da moltissimo tempo nonostante i numerosi casi di furti commessi all’interno del Cimitero. Dal Municipio ancora non hanno provveduto al ripristino dell’impianto di videosorveglianza. Sicurezza e controlli quindi che, non prevedendo la presenza di un custode notturno, rimangono confinati solo alle ore diurne di apertura al pubblico. Chiunque quindi potrebbe entrare nel camposanto senza essere disturbato, tanto le telecamere non registrano niente e, nell’ipotesi di indagini delle forze dell’ordine, non servirebbe a niente chiedere al Comune le registrazioni. Una situazione che rispecchia bene sia l’andazzo della gestione della cosa pubblica, che la carenza di controlli a Favara. A che serve circondare un sito di telecamere se poi queste non sono funzionanti? Siamo quindi di fronte all’ennesimo spreco di denaro pubblico. Il Dirigente responsabile non si sente in dovere di predisporre gli interventi necessari, lo stesso in fondo, è pagato con soldi pubblici, quegli stessi denari che il Municipio assegna annualmente come premi di produttività. I consiglieri comunali membri della Commissione Cimiteri, non sono a conoscenza di questi problemi? Ritornando al furto della copertura in rame, a dire il vero, qualche probabile testimone oculare del furto noi lo abbiamo incontrato ma, trattandosi di colombacci privi del dono della parola, non potranno essere utili alle indagini per risalire ai colpevoli. Al problema sicurezza si aggiunge anche quello igienico con i viali del Cimitero colmi di fiori secchi sparsi per terra. Una situazione che è attribuibile sia al personale addetto alle pulizie che non svolge appieno il proprio dovere, sia all’inciviltà di alcune persone che preferiscono svuotare i vasi a terra piuttosto che farlo negli appositi cassonetti. Le attuali condizioni igieniche del Cimitero di Favara non fanno onore a una città che gli amministratori locali hanno più volte definito: “ A forte vocazione turistica”. Mettetevi nei panni di chi venendo da fuori entra nel camposanto e vede quello che le nostre telecamere hanno immortalato. Cosa vieterebbe loro di pensare: “Se questi trattano i vivi come rispettano i morti…meglio andare via”!!!


All’estero prodotti soprattutto enogastronomici che sembrano essere Made in Italy producono giri d’affari di parecchi milioni di euro. Fuori dall’Italia, vendere vini e prodotti alimentari che hanno nomi, etichette e foto che fanno pensare al prezioso made in Italy alimentare d'eccellenza, funziona... ed anche bene. Dietro queste etichette si nascondono prodotti che non provengono affatto dall’Italia. Una malizia che viene chiamata “Italian Sounding” e che fa perdere alle aziende esportatrici milioni di euro. A chiedere al governo nazionale di impegnarsi per sollecitare la Commissione europea affinché l’Unione si doti di norme efficaci, rigorose, chiare e trasparenti in materia di origine dei prodotti, è stato il deputato nazionale di Ncd, Nino Bosco che ieri è intervenuto in Aula a Montecitorio durante la discussione sulla mozione ‘Etichettatura dei Prodotti alimentari’. L’intervento dell’on. Nino Bosco sarà trasmesso da Sicilia Tv nel corso della programmazione televisiva odierna oltre che ovviamente in streaming su www.siciliatv.org


A seguito di una complessa attività di polizia marittima per il contrasto della pesca illegale il personale della Guardia Costiera di Porto Empedocle, in prossimità dell'imboccatura dello scalo empedoclino, ha fermato un'unità da diporto con a bordo C.C., 43 anni, ed il nipote S.C. di 32 anni. I due che hanno anche tentato di evitare il controllo sono stati denunciati alle autorità giudiziarie per resistenza e minacce a pubblico ufficiale e interruzione di pubblico servizio. Ai pescatori inoltre è stata elevata una sanzione di tre mila euro ciascuno per il possesso di una rete illegale e di altro materiale utilizzato senza i dovuti permessi.


Si svolge questo pomeriggio alle ore 16:00, nella stanza del Sindaco di Agrigento Marco Zambuto, l'incontro con i cittadini residenti nella zona denominata ''Favara Ovest''. A Palazzo dei Giganti i circa 2.000 abitanti chiederanno spiegazioni sul trasferimento anagrafico che da cittadini di Favara li ha visti improvvisamente diventare residenti nella Città dei Templi.


Alla Camera di Commercio di Agrigento si è riunito il “Tavolo di lavoro" convocato dal Prefetto di Agrigento Nicola Diomede e dal presidente dell'Ente camerale Vittorio Messina con i rappresentanti delle forze sociali e imprenditoriali della provincia. Nel suo intervento introduttivo, il dott. Diomede ha ringraziato i presenti per l'ampia partecipazione assicurata e ha invitato tutti gli attori in campo a ricercare la massima coesione possibile per affrontare con determinazione i problemi che rendono difficile un rilancio economico del territorio. Il Prefetto ha sottolineato il ruolo fondamentale delle imprese nella crescita della comunità e l'importanza di supportare le attività produttive attraverso una burocrazia efficiente e rapida. Il presidente della Camera di Commercio Vittorio Messina invece non ha voluto fare l'elencazione dei problemi che i presenti all'incontro conoscono bene e, al fine di indirizzare in maniera efficace le decisioni degli operatori, si è concentrato sullo scenario previsionale delle condizioni economiche del territorio agrigentino, considerando tutto l'arco dell'anno in corso 2015 e confrontando le realtà territoriali con quelle Regionali e Nazionali.


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
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