SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 04/01/2014
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

GIUSTIZIA PER CHIARA. E' QUANTO CHIEDONO A GRAN VOCE I CITTADINI CHE IERI HANNO PARTECIPATO ALLA FIACCOLATA IN SUO RICORDO

PER MARCO ZAMBUTO CHIARA E' VITTIMA INNOCENTE DELLA BUROCRAZIA. IL SINDACO SCRIVE AL PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA MA PIOVONO CRITICHE

LA PROCURA DELLA REPUBBLICA APRE UNA INCHIESTA SUL CASO DELLA NEOMAMMA MARIA GRAZIA PALUMBO.

AL VIA OGGI I SALDI INVERNALI, PERIODO ATTESO DA COMMERCIATI ED ACQUIRENTI

CALCIO. DOMANI RIPRENDE IL CAMPIONATO D'ECCELLENZA. LA PRO FAVARA IMPEGNATO FUORI CASA CON LA PARMONVAL


"Giustizia per Chiara": questo hanno gridato ieri ad Agrigento i cittadini e i familiari di Chiara La Mendola, la giovane 24enne morta per i traumi di un incidente stradale avvenuto lunedì scorso in Via Cavaleri Magazzini. È stata massiccia la presenza di cittadini alla fiaccolata organizzata in memoria di Chiara. A guidare il corteo partito da Porta di Ponte uno striscione dove campeggiava la foto della sfortunata ragazza e la scritta “I cittadini chiedono Giustizia per Chiara”. In prima fila, distrutto dal dolore, il fidanzato della giovane scomparsa, Michele Ammirata che, durante la fiaccolata conclusasi in Piazza Municipio, non ha mai smesso di chiedere giustizia per la propria ragazza. Una folla commossa quindi si è stretta attorno alla famiglia La Mendola, cittadini che però rivendicano dalle Istituzioni Politiche anche il diritto di poter vivere in città sicure, senza dover temere di rischiare la propria vita a causa delle tante buche presenti sulle strade. Pesantemente contestato è stato il Sindaco di Agrigento Marco Zambuto, assente alla fiaccolata. In Piazza Pirandello i familiari di Chiara hanno ringraziato tutti i partecipanti. I lumini utilizzati nel corteo invece sono stati lasciati ai piedi del portone d'ingresso di Palazzo dei Giganti nella speranza che la manifestazione possa realmente essere servita a responsabilizzare e muovere le coscienze della classe politica dirigente. Saranno poi gli organi competenti a stabilire quale ruolo ha avuto la buca di Via Cavaleri Magazzini nell’incidente di Chiara La Mendola. Subito dopo l'incidente, dal Comando della Polizia municipale agrigentino era stato precisato che dai primi rilievi eseguiti dall’apposita pattuglia specializzata non era possibile far risalire la causa dell’incidente alla buca presente sulla sede stradale. A questo è seguito quello del Sindaco Zambuto che ha ovviamente dichiarato che non è compito di organi comunali, neanche quelli con compiti di polizia giudiziaria, emettere sentenze in ordine alla responsabilità di chicchessia, né in ordine a cause e responsabilità di eventi luttuosi. Per Zambuto un dato appare certo e inconfutabile e non può, né deve essere in alcun modo occultato: nel luogo dell’incidente mortale le condizioni del manto stradale sono senza dubbio assai precarie. In coincidenza con il sito del sinistro vi è poi la buca dalle dimensioni certamente inconsuete. Ci sono state poi le precipitazioni meteoriche ad aver ulteriormente degradato e reso ancor più pericoloso quel fondo stradale già così problematico.


La strada che ha visto morire Chiara La Mendola doveva essere sistemata ed era stata già inserita sin dal settembre 2011 dall’Amministrazione comunale di Agrigento in un vasto piano di riqualificazione del tessuto viario cittadino che si è riusciti a far finanziare con fondi statali. A evidenziarlo il Sindaco di Agrigento Marco Zambuto in una lettera al Presidente della Repubblica, al Presidente del Consiglio dei Ministri e al Ministro delle infrastrutture e dei trasporti. Nella missiva Zambuto parla dell'incidente di Chiara La Mendola e mette in evidenza come i tempi biblici della burocrazia italiana e dei riti dei fascicoli che svolazzano da un tavolo all’altro della pubblica amministrazione stanno distruggendo il Paese. I finanziamenti erano stati approvati nel 2009 mentre l'ultimo passaggio burocratico era dello scorso 29 ottobre 2013 con la richiesta alla Prefettura agrigentina dell’informativa antimafia delle ditte interessate. "Di patti di stabilità, di lentezza e di piccoli passi si può morire. –scrive zambuto nella lettera- Diventa perciò necessario un piano di rinnovamento radicale del Paese e della sua organizzazione. Certamente i comuni dovranno fare la loro parte, ma le massime autorità dello Stato –chiede il sindaco- quando dovranno intervenire con determinazione e incisività per impedire che per asfaltare la strada di un comune si dovranno consumare troppi passaggi burocratici?". Intanto il luogo dell'incidente sarà specificamente intitolato a Chiara La Mendola, vittima innocente della burocrazia, perché l’Italia sappia che per asfaltare delle strade cittadine con fondi statali non occorrono mesi, come sarebbe giusto, ma anni, lunghi interminabili anni.


“Se il sindaco Zambuto si fosse costretto in un silenzio di pentimento, se avesse invocato scusa, o se, ancora meglio, si fosse dimesso, allora la sua sarebbe stata migliore figura. Invece, forse perchè ancora una volta male consigliato, ha scelto l’arma peggiore per difendersi : offendere l’ intelligenza degli agrigentini”. Così affermano i gruppi consiliari del Patto per il Territorio, Forza Italia e Nuovo Centrodestra di Agrigento a seguito dell’ incidente che ha provocato la morte di Chiara La Mendola e delle dichiarazioni del sindaco Zambuto secondo il quale Chiara La Mendola è stata vittima della burocrazia che ha reso difficile l’appalto per la bitumatura di via Cavaleri Magazzeni. Patto per il Territorio, Forza Italia e Nuovo Centrodestra dichiarano: “Il parroco don Enzo Sazio ha dichiarato che 4 mesi addietro la buca che ha ucciso Chiara La Mendola è stata segnalata dai residenti in un incontro con Zambuto. E tanti sono stati i servizi giornalistici che ne hanno rilanciato la pericolosità. Il sindaco Zambuto, anzichè ordinare di transennare la buca o di riempirla con un poco di asfalto, ha dormito 4 mesi di sonni tranquilli, viaggiando su e giù da Firenze ed inviando alla stampa la sua foto insieme a Renzi. Adesso, con la stessa faccia che assume nella foto a fianco di Renzi, dichiara agli agrigentini che Chiara è stata vittima della burocrazia e del Governo nazionale perchè rende difficili le procedure di appalto. Quanto dichiarato da Zambuto è da brivido, è una grave offesa all’ intelligenza degli agrigentini. Basta, -concludono- si vergogni e si dimetta”. Dello stesso avviso è anche il vicepresidente del Consiglio Comunale di Agrigento Giuseppe Di Rosa. E' ridicolo –dice- cercare di scaricare su altri le responsabilità dell’ennesimo fallimento della amministrazione di Zambuto. "Ma pensa davvero –continua- che gli agrigentini siano così ciechi da non rendersi conto che il problema non è il rifacimento totale delle strade ma la loro semplice manutenzione ordinaria? Per coprire una buca, o meglio ancora per segnalarne la sua esistenza, serve scrivere al Presidente della Repubblica ?


Sulle conseguenze post parto della giovane madre agrigentina Maria Grazia Palumbo, in coma da lunedì scorso all’Ospedale di Caltanissetta, la Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un fascicolo di inchiesta per accertare le eventuali responsabilità legate all’interruzione del servizio di Tomografia Assiale Computerizzata del nosocomio di Contrada Consolida dove la 29enne ha partorito. Anche l’Assessorato Regionale alla Salute ha disposto un'ispezione nel presidio ospedaliero agrigentino dove la T.A.C. ha smesso di funzionare il giorno di Natale. Secondo quanto riferito telefonicamente alla nostra redazione già lo scorso 27 Dicembre da Giuseppe Contino, coordinatore dei tecnici di radiologia dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, il guasto sarebbe dovuto al mal funzionamento di una scheda da sostituire. Il tecnico della ditta General Elettric, che si occupa della manutenzione dello strumento diagnostico, secondo quanto dettoci in quella chiamata da Contino, era atteso in ospedale per la mattina di lunedì 30 Dicembre. La sera di quello stesso giorno poi avvenne il parto di Maria Grazia Palumbo, le cui condizioni di salute restano gravi.


È stata dichiarata fuori pericolo Donatella Cassaro, 54 anni, la professoressa agrigentina di lingua inglese, rimasta coinvolta in un incidente stradale avvenuto sull’autostrada Messina-Catania, nel quale ha perso la vita il marito, Giuseppe Rizzo Pinna, 69 anni. La donna si trova ricoverata al Policlinico di Messina. Proseguono le indagini della Polizia stradale di Giardini Naxos per accertare la dinamica che ha portato al tragico schianto. L’uomo è morto sul colpo dopo lo schianto della sua Suzuky Splash all’uscita da una galleria. Prima un impatto contro la parete del tunnel, poi l’urto con il guard-rail. Forse un malore o un colpo di sonno le ipotesi privilegiate dagli investigatori.


Un cinquantenne di Realmonte è stato arrestato dai carabinieri in esecuzione di un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal giudice per le indagini preliminari del Tribunale di Agrigento su richiesta dei magistrati della Procura della Repubblica. È accusato di maltrattamenti in famiglia. La moglie avrebbe subito minacce, ingiurie e offese di ogni tipo che avrebbero ingenerato anche nei figli uno stato di grave sofferenza psicologica. In più occasioni l’uomo avrebbe tentato di alzare le mani contro la consorte e in altre circostanze avrebbe minacciato di ucciderla.


Sfiorata la tragedia ieri mattina in via Nicone, ad Agrigento, dove una lite tra due nuclei familiari stava per causare conseguenze gravissime. Ad affrontarsi sono state due coppie di coniugi che nutrono vicendevolmente vecchi rancori provocati in prevalenza da futili motivi di vicinato. Ieri i carabinieri del Nucleo radiomobile sono dovuti intervenire per l’ennesima volta dopo che uno dei soggetti in lite aveva lanciato contro gli ‘odiati’ vicini dell’acido muriatico. Fortunatamente i destinatari non sono stati raggiunti, altrimenti qualcuno sarebbe finito in ospedale con conseguenze gravissime. Bloccato e sentito dagli investigatori, l’autore del lancio dell’acido avrebbe detto che i rivali poco prima avevano tentato di fare irruzione nella sua abitazione impugnando minacciosamente una sega elettrica. I componenti dei due nuclei familiari sono finiti tutti in caserma. Rischiano una denuncia penale.


Sono iniziati ufficialmente oggi anche in Sicilia i saldi invernali. Fino al prossimo 15 marzo sarà possibile acquistare merce, per lo più abbigliamento e calzature, a prezzi ridotti. Un’occasione attesa sia dai consumatori che dai commercianti che, in periodi di grave crisi economica, mirano ad alleviare l’austerity che porta inevitabilmente al crollo dei consumi. Secondo Confcommercio le famiglie italiane per questa stagione dei saldi spenderanno in media circa 148 euro; il valore stimato di affari complessivo in Italia invece sarebbe circa 5 miliardi e mezzo. Facendo un giro nella Città di Agrigento in Via Atenea, un tempo la via dello shopping per eccellenza, si nota come diverse attività non hanno retto alla crisi e soprattutto alla pressione fiscale e sono state costrette ad abbassare la saracinesca. Secondo la Federazione della Moda, in Italia nel 2013 hanno chiuso 12 mila negozi di abbigliamento. Come avviene sempre in occasione dei Saldi, le associazioni che operano in difesa dei consumatori dettano alcuni consigli utili per evitare raggiri: 1. Conservate sempre lo scontrino perché il negoziante è obbligato a sostituire l'articolo difettoso anche se dichiara che i capi in saldo non si possono cambiare. 2. La merce messa in vendita in “saldo” deve essere realmente di fine stagione e non fondi di magazzino. 3. Non fermatevi mai al primo negozio che propone sconti ma confrontate i prezzi con quelli esposti in altri esercizi per trovare prezzi più bassi. 4. Prima di entrare in un negozio cercate di avere le idee chiare su cosa comprare al fine di evitare di acquistare cose di cui non avete bisogno. 5. Diffidate degli sconti superiori al 50%, spesso nascondono merce non proprio nuova o falsi prezzi vecchi. 6. Acquistate possibilmente merce della quale conoscete già il prezzo e la qualità. 7. Ricordate che sulla merce è obbligatorio il cartellino che indica il vecchio prezzo, quello nuovo e il valore percentuale dello sconto applicato. 8. Se i negozi espongono in vetrina l'adesivo della carta di credito o del bancomat, il commerciante è obbligato ad accettare queste forme di pagamento anche per la merce in saldo, senza oneri aggiuntivi. 9. Se pensate di essere stati ingannati potete rivolgervi alle associazioni dei consumatori, alla Guardia di Finanza oppure ai Vigili Urbani.


L'irrigidimento delle temperature invernali hanno portato la Caritas diocesana di Agrigento e la Fondazione Mondoaltro ad avviare una raccolta straordinaria di coperte da destinare ai senza dimora, alle famiglie e ai migranti che sono presenti nella diocesi. L'invito alla raccolta è rivolto alla cittadinanza e i commercianti. Valerio Landri, direttore della Caritas diocesana di Agrigento, ricorda che sono necessarie prioritariamente coperte singole invernali che saranno donate a chi ne ha bisogno e utilizzate durante le uscite dell'unità di strada della Caritas che, ogni lunedì e venerdì sera, si occupa di visitare quei punti della città di Agrigento dove è stata segnalata la presenza di senza dimora. È possibile donare le coperte il martedì mattina dalle 10.00 alle 12.00 e il giovedì pomeriggio dalle 15.00 alle 17.00 in via Cavaleri Magazzeni presso il magazzino della Caritas diocesana (ex chiesa di San Gregorio) oppure contattando la Fondazione Mondoaltro allo 0922.26905


Il Tar Sicilia, Palermo, ha accolto il ricorso di Pietro Busetta, ex amministratore comunale di Lampedusa, ordinando al Comune delle Pelagie di consentire l’accesso agli atti entro il termine di trenta giorni, condannando lo stesso Comune di Lampedusa e Linosa anche al pagamento delle spese giudiziali, liquidate 750,00 euro + iva e cassa di previdenza forense. Accolte le tesi difensive degli avvocati Girolamo Rubino e Armando Buttitta, secondo cui l’accesso agli atti, atto propedeutico alla migliore tutela delle proprie ragioni in giudizio, prevale su eventuali interessi contrapposti, in particolare sull’interesse alla riservatezza dei terzi. L'ex amministratore comunale di Lampedusa, citato in giudizio da alcuni cittadini per una vicenda legata a degli immobili, al fine di esercitare il proprio diritto di difesa innanzi al Tribunale Civile di Agrigento, aveva inoltrato al Comune di Lampedusa e Linosa un’istanza di accesso agli atti, al fine di estrarre copia di tutto il fascicolo inerente alla questione. Il Comune di Lampedusa e Linosa non aveva invece risposto alla richiesta di accesso nei termini previsti per legge e pertanto Busetta, assistito dagli avvocati Rubino e Buttitta , adiva il Tar Sicilia, Palermo, per ottenere l’emanazione di un ordine di esibizione della documentazione richiesta.


Domani domenica 5 gennaio, dopo la sosta per le festività di fine anno riprende con la 17esima giornata, il campionato d'eccellenza di calcio. I giocatori della Pro Favara hanno già cominciato gli allenamenti agli ordini di mister Pippo Romano in vista della difficile trasferta di Palermo contro la Parmonval che, assieme al Marsala e al Riviera Marmi, si trova a centro classifica con 23 punti, uno solo in più rispetto ai gialloblu. Pronta a risalire la china, la Pro Favara si presenterà senza lo squalificato capitan Peppe Fallea. L'incontro di andata del 22 settembre scorso si chiuse con un pareggio 2-2. Domenica scorsa 29 dicembre, durante la pausa festiva, sul prato verde del Giovanni Bruccoleri la Pro Favara ha giocato il "1° Trofeo dell’Amicizia - 2° Memorial Filippo Lentini" contro l'Akragas di Pino Rigoli. Un bell'incontro che ha visto vittoriosi gli agrigentini. Alla fine della partita è stata consegnata una targa ricordo in onore del compianto on. Lentini al vice presidente della Lega Sicula dott. Santino Lo Presti. I presidenti delle due società Alessi e Castronovo sono stati omaggiati con delle coppe.


Ultimi tre giorni oggi, domani e dopodomani per visitare il Presepe Vivente di Montaperto. L'appuntamento è per le ore 17,00. Il caratteristico borgo di Montaperto è stato trasformato in piccola Betlemme. Un Antico agglomerato di case che per l’occasione sono state aperte riportando in vita gli antichi mestieri. Per tenere fede alla tradizione culinaria agrigentina di un tempo, strettamente legata alla vita rurale, ci saranno anche le degustazioni di prodotti tipici come 'pani cunzatu' con olio esclusivamente montapertese, vino, minestra di ceci, sfingi, latte di mandorla, mozzarelle e dolci. E per i celiaci vi è un apposita postazione per la degustazione di prodotti privi di glutine. Nella piazzetta principale del presepe si trovano i mercatini di Natale mentre nei cortili, siti lungo il percorso, si trovano gli attori che mettono in scena spettacoli a tema natalizio. Attenzione è stata posta anche sulle coreografie e sui costumi. Il 6 gennaio è previsto l’arrivo dei Re Magi alla Grotta.


Domani domenica e lunedì 6 prossimi, musei e siti archeologici in Sicilia saranno regolarmente aperti. Ne dà notizia il presidente della Regione siciliana, Rosario Crocetta, dopo l'incontro nel pomeriggio con l'assessore ai Beni culturali Mariarita Sgarlata e il dirigente del dipartimento Sergio Gelardi. Il dipartimento ha già predisposto la revoca del provvedimento con il quale si informava della chiusura domenicale dei siti e che aveva suscitato la netta opposizione del governatore.


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
Visiona un altro tg
Pubblicità
Stampa
Home Page
Le edizioni del Notiziario sono curate dalla redazione giornalistica di Sicilia TV