SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 10/12/2013
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

FURTO A SAN LEONE. CIRCA 500MILA EURO IL BOTTINO IN DIAMANTI. INDAGANO I CARABINIERI

CONTINUANO GLI SBARCHI DI CLANDESTINI. NELLE ULTIME 24 ORE SONO CIRCA 1000 I SOCCORSI. SOLO STANOTTE 272 DI CUI CIRCA 50 DONNE E 13 BAMBINI

NELLA PAGINA DI CRONACA GIUDIZIARIA PARLEREMO ANCHE DEL PROCESSO A CARICO DI D'ORSI, DELL'INCHIESTA CIAPI, DELL'ASSOLUZIONE DALL'ACCUSA DI OMICIDIO DI DUE FRATELLI DI RACALMUTO. INTANTO 3 EXTRACOMUNITARI RICHIANO 7 ANNI DI CARCERE PER AVER RUBATO 7 ORTAGGI

CALCIO. ALCUNI GIOCATORI SIMBOLO DEL PRO FAVARA LASCIANO LA SQUADRA CHE INTANTO DOMENICA HA VINTO IN TRASFERTA.

PRESENTATO IL LIBRO DEL DOTT. DIEGO CARAMAZZA "REALTA' E POESIA"


Una rapina a una gioielleria di San Leone avrebbe fruttato ai malviventi oltre 500mila euro in diamanti e preziosi. Vittima è stato un grossista di gioielli di Marcianise (Caserta). Il furto è avvenuto ieri sera in viale Emporium intorno alle 22:00. L'auto dell'uomo sarebbe stata affiancata da una moto di grossa cilindrata, con a bordo due rapinatori. I ladri avrebbero costretto l'uomo a consegnare i diamanti per poi fuggire e far perdere le proprie tracce. Scattata la denuncia, sono intervenuti i carabinieri del Nucleo operativo e radiomobile e i poliziotti di Agrigento che non avrebbero rinvenuto indizi ritenuti utili.


I militari dell’Esercito, impiegati nell’operazione strade sicure a Lampedusa, sono intervenuti questa notte per accogliere 272 migranti giunti al molo Favarolo con tre motovedette della capitaneria di porto. Tra i militari dell’Esercito, anche due mediatori culturali di origine eritrea e marocchina che, grazie alla conoscenza della lingua dei migranti, sono riusciti a tranquillizzare le quasi 50 donne e 13 bambini sbarcati a Lampedusa. I militari presenti a Lampedusa svolgono, nell’ambito dell’operazione strade sicure, sorveglianza al Centro di Soccorso e Prima Accoglienza e di pattugliamento ai barconi posti sotto sequestro dell’Autorità Giudiziaria. L’isola di Lampedusa ricade sotto la giurisdizione dell’operazione strade sicure “Sicilia Occidentale” al comando del Col. Marco Buscemi, Comandante del 6° reggimento Lancieri di Aosta. Il significativo coinvolgimento dell’Esercito, che si distingue per la versatilità di impiego del proprio personale, e la distribuzione capillare delle unità sul territorio hanno dato un significativo impulso sia alla lotta alla criminalità a favore della sicurezza dei cittadini, sia di supporto all’emergenza umanitaria.


Prosegue senza sosta nel Canale di Sicilia l’operazione “Mare Nostrum”. Nelle ultime 24 ore gli immigrati salvati dalle unità navali della Marina Militare sono stati circa 1000. Diversi sono stati i mezzi impegnati su più fronti e a cui hanno partecipato anche gli uomini della Capitaneria di Porto. Il primo salvataggio ha interessato quattro natanti in difficoltà avvistati da due elicotteri . Gli immigrati sono stati tratti in salvo dal personale in servizio presso il pattugliatore Foscari e la fregata Euro.


Il consiglio comunale di Naro non ha approvato il bilancio annuale e triennale e gli altri atti propedeutici o comunque connessi al bilancio. Dopo aver approvato i verbali della seduta precedente, i consiglieri dell’opposizione hanno lamentato delle carenze e hanno votato contro la proposta relativa al piano triennale delle attività per la valorizzazione dei beni culturali, ambientali e paesaggistici, per la promozione turistica e agro-turistica, le manifestazioni e iniziative promozionali e le festività di interesse locale. La proposta è stata, pertanto, respinta con 3 voti favorevoli e 6 voti contrari, inficiando così il procedimento relativo all’approvazione del bilancio, dal momento che il piano triennale costituisce atto propedeutico o comunque connesso al bilancio. Subito dopo i consiglieri si sono allontanati dall’aula, facendo decadere la seduta per mancanza del numero legale. Così, alla segreteria comunale è toccato quindi di comunicare all’Ufficio Ispettivo dell’Assessorato Regionale delle Autonomie Locali la mancata approvazione del bilancio nei termini previsti dalla legge, con la conseguenza che sarà un commissario regionale a convocare il Consiglio Comunale per la necessaria approvazione che deve avvenire entro il termine massimo di 30 giorni dalla convocazione stessa.


Un nuovo allarme potrebbe mettere a rischio la trasferta a Milano del PM palermitano Nino Di Matteo che da domani, mercoledì, dovrebbe essere nel capoluogo lombardo per sentire il pentito Giovanni Brusca al processo sulla trattativa Stato-mafia. Al magistrato, vittima di ripetute minacce, sarebbe stato sconsigliato, per motivi di sicurezza - secondo alcune fonti - di partecipare al dibattimento. Altre fonti, confermando l'allarme, hanno escluso sia stato sconsigliato a Di Matteo il viaggio a Milano.


Due fratelli di Racalmuto, Diego e Ignazio Agrò, di 67 e 75 anni, sono stati assolti, "per non aver commesso il fatto", dall'accusa di essere i mandanti dell'omicidio di Mariano Mancuso, il commerciante di Milena (CL) assassinato nel 1992 ad Aragona da killer di Cosa Nostra. La sentenza è della corte d'Assise d'appello di Palermo dopo che la Suprema Corte aveva annullato con rinvio la sentenza di condanna all'ergastolo di secondo grado. Il procuratore generale Salvatore Messina, invece, aveva ribadito la richiesta del carcere a vita. Ad accusarli erano stati alcuni collaboratori di giustizia di Racalmuto fra i quali Maurizio Di Gati. I fratelli Agrò erano stati arrestati il 30 luglio del 2007 e nei due processi, celebrati con rito ordinario, erano stati condannati all’ergastolo. Erano liberi però, per la scadenza dei termini di custodia cautelare proprio per effetto dell’annullamento della condanna da parte della Cassazione.


È stata ridotta dai giudici della sezione minori della Corte di Appello di Milano la pena per il rom Remi Nikolic, accusato dell’omicidio del Vigile Urbano originario di Campobello di Licata Nicolò Savarino, commesso a Milano il 12 Gennaio del 2012. Nikolic che, quando ancora era minorenne, travolse con un Suv e uccise l’agente. In primo grado era stato condannato a 15 anni. Delusi della nuova sentenza i familiari di Savarino. In virtù della nuova condanna infatti il rom, a breve, potrebbe iniziare ad usufruire dei permessi speciali previsti dalla legge.


Si è celebrata una nuova udienza del processo che si celebra al Tribunale di Agrigento a carico dell’Ex Presidente della Provincia Regionale Eugenio D’Orsi, accusato di truffa, concussione, peculato e abuso di ufficio. In aula D’Orsi ha parlato ai giudici: “Sto pagando – ha dichiarato - per quello che ho fatto alla Provincia, badando al sodo e azzerando tutte le spese. Prima di me – ha aggiunto D’Orsi - si finanziavano libri di calzolai e si patrocinavano manifestazioni promosse da un ex pugile per un miliardo di lire. E la Guardia di Finanza, chiamata a scortarmi e tutelarmi invece, – ha concluso - si nascondeva dietro i cespugli per fare foto da usare contro di me”. Il processo si concede una pausa; la prossima udienza infatti è stata fissata a dopo le festività natalizie, ovvero per il 13 Gennaio.


A chiusura delle indagini relative allo scandalo “Ciapi”, il GUP del Tribunale di Palermo, Guglielmo Nicastro, ha disposto il rinvio a giudizio dell’ex assessore regionale Luigi Gentile, del manager pubblicitario Faustino Giacchetto, della segretaria Stefania Scaduto, della moglie di Giacchetto, Concetta Argento, e dell’ex dirigente dell'Agenzia regionale per l'impiego Rino Lo Nigro. Fissata al prossimo 4 Marzo la data di inizio del processo. L’inchiesta ruota al centro del “Ciapi”, l'ente di formazione regionale che, secondo gli inquirenti, avrebbe incassato illecitamente denaro pubblico per progetti mai realizzati. Tutti gli indagati sono accusati, a vario titolo, di associazione a delinquere, corruzione, truffa e falso in atto pubblico.


Fortunatamente non ha riportato gravi ferite il bambino di 5 anni che, ad Agrigento in Via Diodoro Siculo, è stato investito da un’auto pirata. Il piccolo stava attraversando la strada insieme al nonno quando è stato investito in pieno da un'auto che non si è fermata a prestare soccorso. Il bambino, inizialmente portato all’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, è stato poi trasferito al nosocomio palermitano “Villa Sofia” dove però i medici, dopo accurate analisi, hanno escluso ferite gravi. Per risalire all’identità dell’automobilista pirata indagano i Carabinieri della Compagnia di Agrigento.


Vietato farsi raccomandare nel palazzo della Provincia Regionale di Agrigento. Il divieto assoluto diventa norma del codice etico e vale per tutti i dipendenti dell’Ente. Vietato farsi raccomandare da politici o persone influenti per ‘fare carriera’ all’interno dell’amministrazione provinciale. Il dirigente o responsabile non adotteranno alcun provvedimento in presenza di eventuali pressioni e nessuna facilitazione per le pratiche d’ufficio per assicurarsi favori. Le organizzazioni sindacali potranno trasmettere le proprie osservazioni o proposte in merito allo schema di codice di comportamento entro il prossimo 12 dicembre.


I ridimensionamenti contrattuali richiesti ad alcuni propri atleti, annunciati la settimana scorsa dalla Società di Calcio Pro Favara, ha prodotto le prime rescissioni. Non sono più giocatori del Pro Favara infatti Peppe Bennardo, Stefano Piazza, Calogero Salemi e Antonio Palumbo. Tutti e quattro i calciatori hanno presentato le loro dimissioni. Il divorzio tra i quattro atleti e la società è avvenuto in modo consensuale. L’amministratore Delegato del Pro Favara, Vincenzo Mangiapane, ringrazia gli stessi giocatori per quanto hanno fatto per la squadra. Intanto gli 11 di Mr. Romano proseguono la scia di risultati positivi e si godono la superba vittoria conquistata domenica scorsa in trasferta a San Giovanni Gemini. Il 3-0 rifilato alla squdra di Mr. Balsamo porta la doppia firma del neo acquisto Fabio Messina, autore di due reti. In virtù della vittoria conquistata a San Giovanni Gemini, il Pro Favara in graduatoria giunge a quota 18 punti che equivalgono all’8° posto in classifica. Domenica Prossima allo Stadio Comunale Giovanni Bruccoleri di Favara, i gialloblù ospitano la Folgore di Selinunte che di punti in classifica, rispetto ai favaresi ne ha esattamente la metà.


Il Comune di Porto Empedocle uscirà dal Voltano. La decisione è stata presa dalla giunta comunale. L’annuncio è stato dato dal sindaco di Porto Empedocle Lillo Firetto, secondo il quale la Voltano Spa ha esaurito il suo oggetto sociale: è schiacciata dai debiti, svolge attività impropria ed è in piedi per giustificare l’indennità del Consiglio di Amministrazione. Da settimane si registrano inoltre anche lamentale di numerosi utenti empedoclini che subiscono gravissimi disagi a causa della sospensione del servizio idrico da parte del Voltano per via di un contenzioso dello stesso Voltano con altre Aziende di servizio. “È insopportabile – ha detto il Sindaco Lillo Firetto – l’interruzione prolungata e immotivata di un pubblico servizio nei confronti della cittadinanza”.


Rischiano fino a sei anni di carcere per avere rubato sette finocchi, per un valore di neppure cinque euro. Accade ad Alcamo, grosso centro del Trapanese, dove il giudice ha rinviato a giudizio tre marocchini, uno di 22 anni, un altro di 33 anni e un terzo di 35 anni, accusati di furto aggravato per l’avere agito in tre su cose esposte alla pubblica fede. I tre, come recita il provvedimento del giudice, sono stati rinviati a giudizio perché “al fine di trarne profitto", si introducevano in un terreno recintato coltivato ad orto, di proprieta’ di D.N. e si impossesavano di 7 finocchi, per un valore di 5 euro. Con l’aggravante dell’avere agito in tre persone e su cose esposte alla pubblica fede”. Il furto è avvenuto ad Alcamo il 19 febbraio 2013. I tre marocchini sono difesi dagli avvocati Annamaria La Rocca e Giorgio Bisagna.


Si parla anche di amore, fede, ignoranza, nostalgia, conforto, feste, sesso, di politici mascalzoni, di bambini e di tanti altri argomenti nel nuovo libro di 110 pagine, “Realtà e poesia” del dott. Diego Caramazza. È una raccolta di poemi scritti dall’autore nel corso della vita. Ce ne sono 70, di cui 9 in dialetto. Il libro è stato presentato al Castello Chiaramonte di Favara in occasione della XV^ edizione del Premio Arte e Cultura Siciliana "Ignazio Buttitta". Nella raccolta sono racchiuse alcune frasi della vita dell’autore, alcune sue riflessioni sulla quotidianità e sulla società, tutte contraddistinte da una forte presenza di spirito e da un'acuta coscienza critica. C’è il suo patrimonio culturale che, attraverso la ricerca dei valori perduti, vuole contribuire al miglioramento della società moderna. “Dalla propria infanzia, dalle proprie radici fino ai giorni nostri – è scritto in prefazione – Diego Caramazza dimostra di amare la vita fino in fondo”. Lo scrittore dedica il libro alla moglie, ai suoi figli, ai nipoti e a tutte le persone che gli vogliono bene.


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
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