SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 09/11/2013
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

COLPI DI FUCILE CONTRO IL PORTONE D'INGRESSO DI UN'AGENZIA IMMOBILIARE. INDAGANO I CARABINIERI DI RIBERA.

NON ACCETTA CHE LA SUA STORIA SIA FINITA. UN RAGAZZO SPARA LA SUA EX FIDANZATA IN UNA CITTADINA TEDESCA.

INCIDENTE STRADALE. MORTA UNA GIOVANE 22ENNE A PALERMO A BORDO DEL SUO SCOOTER. AD AGRIGENTO INVECE IL CASCO SALVA LA VITA AD UN 30ENNE.

39ENNE FAVARESE DETENEVA IN CAMPAGNA NUMEROSI ANIMALI DI SPECIE PROTETTA. DENUNCIATO DAI CARABINIERI.

CONSOLIDARE IL COSTONE A RISCHIO FRANE E LA MESSA IN SICUREZZA DELLA CATTEDRALE SAN GERLANDO. INCONTRO OGGI AD AGRIGENTO.

LA DITTA NON PAGA E ALLORA UN IMPRENDITORE FAVARESE CHIUDE PER PROTESTA I CANCELLI D'INGRESSO E CAMBIA LUCCHETTO.

UN FAVARESE COSTRETTO A PAGARE LA TARES CON UNA TARIFFA SUPERIORE PER NEGLIGENZA DEL COMUNE.


Intimidazione a Ribera: due colpi di fucile sono stati esplosi contro il portone di ingresso di un'agenzia immobiliare. Ad accorgersi del fatto, la stessa giovane titolare dell'attività sita in Corso Umberto I. Ad indagare, sono i Carabinieri della locale Tenenza.


Una lettera intimidatoria con all’interno un foglio con su scritto "Ora basta! Siamo solo all'inizio" è stata recapitata al presidente del consorzio legalità e sviluppo dell'Agrigentino, Mariagrazia Brandara. Brandara, ex sindaco di Naro, è attualmente anche il capo della segreteria tecnica dell'assessore regionale al Territorio ed Ambiente, Mariella Lo Bello. A darne notizia è stato il Presidente della Regione Rosario Crocetta durante la conferenza stampa svoltasi in Seminario ad Agrigento per illustrare gli interventi che dovranno essere realizzati sul colle e sulla cattedrale di San Gerlando colpiti dal dissesto idrogeologico. L'on. Maria Grazia Brandara, da anni impegnata nella gestione dei beni confiscati alla mafia e dunque per la legalità, ha presentato una denuncia alla Digos di Agrigento.


Una giovane 27enne di Palma di Montechiaro, Rosaria Comparato, da diverso tempo si era trasferita da Palma di Montechiaro in Germania per lavorare. Con il cambio di città, era anche mutata la sua relazione con un giovane 24enne suo compaesano. Quest'ultimo però, non accettava la fine della storia e, trasferitosi nella cittadina tedesca dove la ragazza risiedeva, probabilmente ha cercato di riconquistarla.Forse il rifiuto della giovane ha fatto scattare l'ira dell'ex fidanzato che ha impugnato una pistola e le ha sparato. Due colpi hanno raggiunto la testa della giovane. Fortunatamente la 27enne è scampata alla tragedia ma si trova adesso ricoverata in gravi condizioni in un ospedale di Ludwigshafen. L'ex ragazzo che si è costituito alla polizia tedesca, dovrà rispondere di tentato omicidio e lesioni gravi. Il fatto sarebbe successo nei pressi di un garage lo scorso mercoledì sera. Il giovane si è avvicinato alla ragazza sparando contro di lei diversi colpi di pistola. L’intera ricostruzione della vicenda, però, è ancora tutta da confermare.


È proprio vero che il casco salva la vita, e non parliamo solo in caso di incidenti stradali. Un centauro 30enne aveva appena indossato il casco per salire a bordo del suo scooter quando, dal secondo piano di una palazzina, si stacca parte del cornicione andandogli a finire in testa. È successo giovedì sera in Via Imera ad Agrigento. L'uomo, a parte lo spavento, fortunatamente non ha riportato conseguenze; parte del suo casco invece si è sfondato. Sul posto sono intervenuti i vigili del fuoco del Comando provinciale di Agrigento che hanno verificato la staticità dell'edificio e messo in sicurezza la zona. In Via Imera, anche una pattuglia della Polizia Municipale.


Una ragazza di 22 anni, Alessia Prestigiacomo, è morta questa mattina a Palermo in un incidente stradale in via Piana dell'Ucciardone, proprio davanti al carcere. La giovane, alle 5.10, era su un motociclo Peugeot che ha sbandato facendola cadere. L'impatto è stato fatale. Sono intervenuti i vigili urbani e i sanitari del 118. L'incidente ha provocato dei rallentamenti, mandando il traffico della zona in tilt.


Ancora sbarchi a Lampedusa. Alle 21.30 di ieri, un piccolo natante con a bordo 5 migranti è attraccato al «molo Madonnina» dell'isola dove i nuovi arrivati hanno, inizialmente, fatto perdere le loro tracce. I militari dell'Esercito, impiegati nell'operazione strade sicure, presenti sull'isola da quasi 5 anni, hanno notato dei «volti nuovi» associati ad un atteggiamento non comune ai migranti già presenti sul posto. Lo sguardo spaurito dei due ragazzi che si aggiravano nei pressi dell'aeroporto, sicuramente in cerca di aiuto, non è sfuggito all'occhio dei militari dell'Esercito Italiano che hanno immediatamente attuato la procedura standard. Dopo pochi minuti i due ragazzi sono stati accompagnati al Centro di Soccorso e Prima Accoglienza (CSPA) di Lampedusa dove hanno ritrovato altri tre connazionali che, nel frattempo, erano stati individuati dai carabinieri dell'isola.


Un uomo 39enne di Favara deteneva in un casolare diroccato in Contrada “Fontana degli Angeli” numerosi animali, alcuni dei quali appartenenti a specie protetta e per questo è stato denunciato dai Carabinieri della locale Tenenza. Gli uomini del Tenente Treleani hanno dato il via all'operazione a seguito di una segnalazione che informava della presenza di animali appartenenti a specie protette in quella abitazione di campagna, che dalle indagini degli inquirenti, è risultata anche non essere in regola con le normative vigenti. A coadiuvare i Carabinieri della Tenenza di Favara nell’accurata ispezione all’interno e nelle adiacenze dell’immobile, il personale del Corpo Forestale della Regione Siciliana (Distaccamento Forestale di Agrigento e C.I.T.E.S. di Palermo) e i medici veterinari dell’ASL di Agrigento. Gli animali erano allevati in pessime condizioni igienico-sanitarie. Sono stati rinvenuti 32 cardellini selvatici, 16 esemplari di verzellino, un merlo, una poiana, quattro esemplari di parrocchetto dal groppone oltre ad un pitone della lunghezza di circa 3 metri morto e impagliato. Sono stati rinvenuti anche 11 reti ed arnesi ritenuti mezzi vietati per la cattura di volatili in natura. All'interno di apposite recinzioni, i militari del Tenente Treleani hanno trovato altri animali come maiali, pecore e galline (alcune delle quali anche morte) in uno stato igienico-sanitario devastante. Gli animali appartenenti a specie protetta sono stati debitamente fotografati, sequestrati e posti in custodia all’interno di apposite gabbie, trasferiti presso i locali del Distaccamento Forestale di Agrigento che ne curerà l’affidamento in custodia giudiziale presso struttura idonea della zona. M.C.P., 39enne, panificatore, già noto alle Forze dell’ordine, proprietario degli animali ritrovati, a specifica richiesta di chiarimenti non è riuscito a fornire alcuna documentazione attestante la lecita provenienza degli stessi. Conseguentemente è stato deferito in stato di libertà alla competente Autorità Giudiziaria per le fattispecie di reato di detenzione di reti da uccellagione, detenzione di esemplari appartenenti a specie di fauna selvatica legalmente tutelate ed altro, previste dalla legge 157 del febbraio del 1992 (cosiddetta legge sulla caccia).


I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia di Canicattì hanno eseguito una serie di servizi, tra i quali perquisizioni domiciliari presso pregiudicati della città, al fine di accertare responsabilità nello spaccio di sostanze stupefacenti. In particolare, l’attenzione dei militari si è orientata nel quartiere “Borgalino” dove hanno trovato occultati sotto le lamiere di una recinzione degli involucri contenenti 42 g di eroina. 7 g di droga, suddivisa in 25 dosi, erano già pronti per essere spacciati mentre i restanti 35 g, erano ancora da tagliare.


Sono stati illustrati insieme ai tecnici e dirigenti del Dipartimento regionale di Protezione Civile, i risultati degli studi, le notizie sui finanziamenti e i tempi di realizzazione del progetto che consentirà alla Regione siciliana, di consolidare il costone a rischio frane e la messa in sicurezza della cattedrale San Gerlando e del centro storico di Agrigento.


Singolare protesta di un imprenditore di Favara che ospita nei suoi stabilimenti alcuni attrezzi e macchinari utilizzati dalla ditta che si occupa dei lavori per il raddoppio della SS640 Ag-Cl. La società “Fratelli Vullo srl” che ha regolare contratto con la “Consortile Agrigento arl” di Catania, da circa un anno e mezzo non riceve i pagamenti ed allora Calogero Vullo dopo aver più volte tentato di parlare personalmente con il rappresentante legale protempore della Consortile Agrigento, Geom. Salvatore Ferlito senza però esserci riuscito, ha messo in atto una sua protesta. Al fine di spingere l'incontro e trovare un accordo risolutivo, dopo aver preavvisato il giorno prima la stessa ditta e le forze dell'ordine, Vullo ha sostituito il lucchetto della catena al cancello d’ingresso allo stabilimento ed ha fermato la sua macchina davanti all'inferriata attendendo che qualcuno dei responsabili venisse a risolvere la questione. “Il problema non riguarda solamente me –ha detto Vullo- ma i fornitori, le ditte e le persone che hanno lavorato per la Consortile Agrigento. Buona parte, se non tutti, non ricevono i pagamenti da tempo. E’ una forma di lotta – ha continuato- che ho deciso di portare avanti non solo per me, ma anche per loro. Fin’ora la politica non mi ha aiutato dimostrandosi assente. Chiedo che si muovano per fare qualcosa”. L’imprenditore ha atteso fino all’arrivo del delegato della Consortile Agrigento. Dopo diverse discussioni si è giunti alla conclusione di aprire l'ingresso con l'impegno di provvedere ad un incontro con i responsabili della ditta catanese.


È stato organizzato per lunedì 11 Novembre dalle ore 9.00, un sit-in davanti alla Prefettura di Agrigento organizzata dall'UGL. "Scopo della protesta –scrive Roberto Migliora- sollecitare un incontro con le aziende impegnate nella realizzazione della S.S. 640. Lo scorso 16 Settembre –dice- era stata già inviata una nota alla Prefettura di Agrigento con la quale si richiedeva un incontro, lamentando come, nonostante l'opera sia in avanzato stato di realizzazione, molte zone sono in totale abbandono: Petrusa, San Pietro, Rocca Daniele, Gasena e Racalmuto. Lavori che, se avviati, avrebbero consentito interventi per circa 18 km con l'occupazione di un centinaio di lavoratori per almeno un anno.


La scuola siciliana aderisce alla manifestazione di protesta generale contro la legge di stabilità organizzata dai sindacati CGIL, CISL e UIL per il prossimo 15 novembre. I professori della provincia di Agrigento, Caltanissetta, Catania, Enna, Palermo e Siracusa sono stati inviati a scioperare nell'ultima ora di servizio negli istituti. Nella prima ora di lezione sciopereranno invece i professori delle province di Messina, Ragusa e Trapani. L’email urgentissima è stata inviata oggi a tutti i dirigenti delle Istituzioni scolastiche della regione.


Aveva, lo scorso 24 Ottobre, inviato alla nostra redazione una lettera nella quale riferiva che era costretto a pagare la Tares con una tariffa superiore a quella giusta da saldare per colpa del silenzio del Comune di Favara. Parliamo del cittadino Gaetano Moscatt. Come ricorderete, nella lettera dell'Ottobre scorso, il cittadino denunciava l'odissea burocratica che stava vivendo, costretto a pagare la tares del suo garage come se fosse un magazzino. Dell'errata classificazione del suo immobile Moscatt aveva informato l'Ente Comune in data 16 Settembre, ma dagli uffici comunali non è arrivata nessuna risposta. Risposte che non sono arrivate neanche dopo la segnalazione pubblica fatta dal cittadino attraverso la nostra emittente. Proprio per questo, a distanza di 15 giorni, torna a riscriverci. "Io, -dice- nell'adempimento dei miei doveri di cittadino, ho provveduto al pagamento della terza ed ultima (spero!) rata di TARES, ma da parte dell'amministrazione comunale persiste un silenzio che qualcuno definirebbe coloritamente "assordante", ma che io lo sento profanare senza alcuna dignità nel più profondo del mio essere cittadino, calpestando senza dignità i miei diritti in uno Stato che si definisce "Democratico". Non mi porteranno comunque, -scrive Moscatt- all'uso (tanto di moda) della violenza anche solo verbale. Lungi da me ogni ipotesi di rassegnazione. Valuterò con attenzione –conclude il Signor Gaetano Moscatt- se da tale comportamento possa ravvisarsi una qualunque responsabilità penale, civile o amministrativa e in quella sede, ciascuno dovrà affrontare le proprie responsabilità".


Il Vice Presidente Federalberghi Agrigento, Giovanni Sciacca, invita il primo cittadino di Firenze Matteo Renzi a visitare la città delle Valle dei Templi. "Sarebbe costruttivo e interessante –dice Sciacca- accompagnare il Sindaco di Firenze alla scoperta delle bellezze e delle ricchezze presenti nel nostro territorio….. e non solo…. In relazione all’ingresso nel Partito democratico del Sindaco Marco Zambuto, far conoscere Agrigento a Matteo Renzi, consentirebbe allo stesso –continua il Vice presidente di Federalberghi di poter autonomamente rendersi conto delle potenzialità che la città possiede per l’immenso patrimonio artistico ed archeologico, per il clima, la cucina, l’ospitalità, il mare e si renderebbe conto immediatamente anche dei risultati raggiunti nei 7 anni di amministrazione Zambuto. Il suo soggiorno –dice Sciacca- potrebbe probabilmente sensibilizzare l'amministrazione comunale agrigentina a operare con grande senso di responsabilità, soprattutto avendo a cuore una città e il mondo imprenditoriale che continua lentamente e gradualmente a spegnersi con tragici riflessi occupazionali a scapito di tante famiglie che vivono di turismo. Infine nel breve tour di Agrigento –conclude Giovanni Sciacca- accompagneremo Renzi a mangiare un buon gelato a Porto Empedocle, magari all’arrivo di una nave crociera e dopo aver passeggiato nella piccola ma accogliente Via Roma".


Operazione congiunta dei Carabinieri di Racalmuto, della Polizia Provinciale e della Polizia Municipale i quali hanno sequestrato una vasta area di circa 5.000 mq dove i proprietari avevano creato una discarica di materiali vari. Inoltre stavano costruendo dei fabbricati in violazione della legge sull’edilizia e del regolamento edilizio comunale. Nello specifico sono stati trovati sia sul terreno che all’interno dei fabbricati abusivi, rifiuti di vario tipo quali: lastre, serbatoi e canne fumarie tipo Eternit, pneumatici fuori uso, elettrodomestici in disuso, legnami di vario genere, ferri del tipo usato in edilizia provenienti dalla demolizione di fabbricati,mobilio vario, parti varie di autovetture, materassi, fogli di catrame, sanitari dimessi e tanto altro. Nel corso del sopralluogo, alla presenza del dirigente Veterinario dell’ASP di Agrigento, si è proceduto anche al sequestro di otto cani di varia taglia che non risultavano iscritti al Registro dell’Anagrafe canina né tanto meno erano stati microcippati. Gli animali sono stati affidati al canile convenzionato col Comune di Racalmuto.


Massima disponibilità a trovare e proporre soluzioni valide affinché il Polo Universitario di Agrigento possa mantenere in vita l’offerta formativa esistente. È quanto offerto in un'importante e produttiva riunione operativa svoltasi ieri, dalle numerose personalità istituzionali e politiche presenti. L’incontro si è concluso con l’impegno, da parte di tutti i presenti, di incontrarsi nuovamente, prima delle vacanze natalizie, per valutare e verificare quanto concordato nell'ultima riunione.


La Provincia Regionale di Agrigento effettuerà il servizio di assistenza all’autonomia e comunicazione limitatamente agli alunni ciechi e sordi frequentanti le scuole materne, elementari e medie, su espressa e specifica richiesta dei comuni interessati. La decisione di garantire il servizio di assistenza, in via del tutto eccezionale e temporanea sino al 31 dicembre prossimo, è stata adottata dal Commissario straordinario Benito Infurnari dopo la riunione con i sindaci della provincia nella quale sono emerse da parte dei comuni, non solo grosse difficoltà finanziarie legate alla riduzione dei trasferimenti agli enti locali, ma anche problemi di carattere organizzativo riguardanti il servizio di assistenza all'autonomia e comunicazione scolastica, con particolare riguardo agli alunni con handicap sensoriale. Il servizio riguarderà esclusivamente gli utenti con handicap sensoriale segnalati dai singoli comuni che si impegnano a proseguirlo a decorrere da gennaio 2014.


In Sicilia, 290 mila persone sanno di avere il diabete ma probabilmente,100 mila sono diabetiche senza saperlo. Dai 70 anni in poi una persona su 5 accusa questa malattia. Insomma il diabete è una parte importante della domanda di salute della popolazione siciliana. Nella città di Agrigento, i numeri non sono da meno: 4.800 persone hanno il diabete e circa 1.400 non lo sanno. In provincia i casi di diabete sono probabilmente 37 mila. Il loro numero purtroppo è in crescita a causa della sedentarietà, dell’obesità e della cattiva alimentazione. Se ben gestito, il diabete può incidere in modo limitato nella vita di una persona e sui costi del sistema sanitario. Ma la persona con diabete deve avere accesso all’educazione, ai farmaci, ai presidi e alle cure specialistiche del caso. Se queste risorse mancano, è più facile che sviluppi seri problemi al cuore, al cervello, ai reni, agli occhi e ai piedi, con conseguenze che hanno un impatto devastante sulla sua vita, sulla sua famiglia e sulla collettività, nonché ovviamente sui costi della Sanità. E se i casi di diabete aumentano, 800 mila in più negli ultimi 10 anni in Italia, le risorse già insufficienti messe a disposizione dal Servizio Sanitario, diminuiscono. Questo pone le basi di un’emergenza sanitaria ed economica. Diabete Italia coordina la Giornata Mondiale del Diabete che cade il 14 novembre ma prevede eventi che si terranno in ogni provincia della Sicilia soprattutto oggi e domani 10 novembre. In diverse città della Sicilia, verrà proposto alle persone interessate di firmare una Cartolina da inviare all’Assessore alla Salute Lucia Borsellino, affinché il governo regionale faccia la sua parte per affiancare chi già si sta muovendo nella prevenzione e nella gestione del diabete.


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