SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 04/10/2013
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

SOSPESE LE RICERCHE DEGLI ALTRI CLANDESTINI MORTI SUL MARE AGRIGENTINO. LE AVVERSE CONDIZIONI METEO NON CONSENTONO DI PROSEGUIRE CON LE OPERAZIONI. OLTRE 200 I PROFUGHI CHE MANCHEREBBERO ALL'APPELLO.

APOCALISSE NEL MARE DI SICILIA. E' UNA VERGOGNA TUONA PAPA FRANCESCO. E' UNA STRAGE CHE NON PUò ESSERE SOLO ITALIANA AGGIUNGONO GLI ALTRI.

INTANTO NEL GIORNO DEL SUO SANTO PATRONO LA NOSTRA NAZIONE E' IN LUTTO. BANDIERE A MEZZ'ASTA NEGLI EDIFICI PUBBLICI E UN MINUTO DI SILENZIO NELLE SCUOLE. A FAVARA DIVERSE INIZIATIVE SONO STATE ANNULLATE.

TUTTO PRONTO A FAVARA PER IL GRANDE EVENTO DI DOMANI E DOPODOMANI "STORIA DELLA MUSICA". CAUSA MALTEMPO LA LOCATION SARA' IL PALASPORT GIGILIA.


Quello di ieri a Lampedusa rischia di essere il naufragio con il più alto numero di vittime nella storia avvenuto nelle acque del Mediterraneo. Oltre 100 i cadaveri recuperati di cui la metà sono donne e bambini, ma il numero è destinato purtroppo a crescere. Il naufragio documentato, con il maggiore numero di morti, ad oggi è quello avvenuto nella notte di Natale del 1996 a Porto Palo di Capo Passero in Provincia di Siracusa dove le vittime furono 283. Ritornando a Lampedusa, certo è invece il bilancio dei sopravvissuti: 155 le persone tratte in salvo e che hanno raccontato ai soccorritori i particolari della tragedia. Il barcone con a bordo circa 500 persone di nazionalità perlopiù somala ed eritrea, era già arrivato vicino alla Costa. Per segnalare la loro posizione, i migranti avrebbero deciso di incendiare una coperta che però sarebbe divampata sul ponte unto di gasolio. Da lì l'incendio che ha coinvolto il barcone. Le operazioni di ricerca e soccorso in mare sono proseguite fino a tarda notte. All’appello, fermi restando i racconti dei superstiti, mancherebbero oltre 200 persone. In serata i sommozzatori avevano localizzato altri cadaveri ammassati nella stiva dell’imbarcazione affondata che si trova ad una profondità di circa 40 metri. Intanto il progressivo peggioramento delle condizioni meteo rende più complicate le operazioni di recupero dei corpi, che nella mattinata di oggi sono state sospese. Le ricerche riprenderanno appena il mare lo permetterà. Le salme trasportate sull’Isola, sono state adagiate in un hangar dell’aeroporto. In mattinata è giunta a Lampedusa la nave della Siremar partita da Porto Empedocle con a bordo le bare per gli sfortunati migranti. Il consiglio dei Ministri ha proclamato per oggi il lutto nazionale per le vittime del naufragio di Lampedusa. Bandiere a mezz'asta negli edifici pubblici e un minuto di silenzio nelle scuole. Intanto la Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto una inchiesta per stabilire cause e responsabilità della tragedia. Gli agenti della Squadra Mobile di Agrigento hanno già fermato un 35enne tunisino indicato dai superstiti come lo scafista. L’uomo rischia l’imputazione per strage e favoreggiamento della immigrazione clandestina.


"Parlando di pace, parlando dell' inumana crisi economica mondiale, che è un sintomo grave della mancanza di rispetto per l'uomo, non posso non ricordare con grande dolore le numerose vittime dell'ennesimo tragico naufragio avvenuto oggi al largo di Lampedusa. Mi viene la parola vergogna! E' una vergogna! Preghiamo insieme Dio per chi ha perso la vita: uomini, donne, bambini, per i familiari e per tutti i profughi. Uniamo i nostri sforzi perché non si ripetano simili tragedie! Solo una decisa collaborazione di tutti può aiutare a prevenirle". Papa Francesco. Vergogna tuona il Papa, un richiamo forte contro l’indifferenza della comunità internazionale nella gestione dei flussi migratori. Le immagini delle salme allineate sul molo favarolo sono solo un triste capitolo di un libro di cui non si conosce il numero delle pagine. L’ecatombe di ieri a Lampedusa è il chiaro segnale che è finito il tempo delle riflessioni. Ancora una volta l’Italia e soprattutto l’Isola di Lampedusa con i suoi abitanti , dimostrano al mondo intero le proprie doti umanitarie, ma questo purtroppo non servirà a fermare la continua tragedia. Dietro i volti delle migliaia di immigrati che giungono stremati sulle nostre coste, ci sono soprattutto uomini e donne, e come tali, la comunità internazionale deve unire le proprie forze per garantirne il rispetto della loro dignità. L’apocalisse verificatasi a mezzo miglio dall’Isola dei Conigli, non è la tragedia italiana ma deve essere dell’intero pianeta. Intanto la gestione del flusso migratorio nel Canale di Sicilia sarà all’ordine del giorno del consiglio dei Ministri dell’Unione Europea in agenda per martedì prossimo a Bruxelles. “La morte dei migranti africani a Lampedusa deve spingere all'azione” Questo è stato il commento del segretario generale dell'ONU, Ban Ki Moon. "Siamo ormai dinanzi al succedersi di vere e proprie stragi di innocenti." – ha detto invece il Presidente della Repubblica Giorgio Napolitano che, richiamando gli Stati Europei, ha aggiunto: "È indispensabile stroncare il traffico criminale di esseri umani in cooperazione con i paesi di provenienza dei flussi di emigranti e richiedenti asilo. Sono pertanto indispensabili – dichiara ancora Napolitano - presidi adeguati lungo le coste da cui partono questi viaggi di disperazione e di morte". "Speriamo che l'Unione Europea si renda conto che non è un dramma italiano ma europeo" ha detto invece da Lampedusa il ministro dell'Interno Angelino Alfano. Vicinanza alla comunità di Lampedusa per come stanno fronteggiando l’emergenza è stata espressa telefonicamente dal Premier Enrico Letta al Sindaco della maggiore delle Pelagie Giusi Nicolini. Messaggi di cordoglio per le vittime ed inviti all’intervento della Comunità Europea sono stati espressi anche dai Presidenti di Camera e Senato, rispettivamente Laura Boldrini e Piero Grasso. Il Presidente della Regione Rosario Crocetta invece, chiede al Governo di istituire un tavolo congiunto Stato – Regione per lo studio di una legge efficace in materia di politiche dell’immigrazione.


Sulla strage di Lampedusa abbiamo voluto sentire anche il parere di Fra’ Giuseppe Maggiore, Padre Guardiano del Convento dei Frati Minori Sant’Antonio di Favara dove ha sede la comunità la “Tenda del Padre Abramo” che dal 4 Novembre del 2011 aiuta i cittadini stranieri in difficoltà. Attualmente, la struttura dei frati francescani ospita 23 immigrati molti dei quali per arrivare a Favara hanno dovuto compiere proprio lo stesso viaggio, quello della speranza, che purtroppo ieri è stato fatale a centinaia di migranti. Nel tg di oggi l'intervista


Oggi 4 Ottobre, la Chiesa Cattolica celebra la memoria liturgica di San Francesco d’Assisi che per volontà di Papa Pio XII dal 18 Giugno del 1939 assieme a Santa Caterina da Siena è stato proclamato Santo Patrono d’Italia. A Favara la solennità si festeggia presso il Convento Sant’Antonio dei Frati Minori. Sulla collina dedicata al poverello di Assisi, da martedì scorso il Padre Guardiano Fra’ Giuseppe Maggiore in collaborazione con numerose associazioni locali, ha avviato la maratona di solidarietà chiamata “Festa della Carità nella Fraternità”. Una maxi raccolta di beni da destinare alle famiglie bisognose e agli ospiti della Tenda del Padre Abramo. Le derrate alimentari raccolte in questi giorni, in attesa di essere distribuite, hanno preso il posto dei consueti addobbi floreali che si vedono comunemente negli edifici di culto. Fra’ Giuseppe infatti, ha fatto posizionare pacchi di pasta, conserve di pomodoro e bottiglie di olio in tutti gli altari della Chiesa. Un segno quindi della condivisione e della solidarietà reciproca di una comunità, che nonostante il grave periodo di crisi economica, quando si tratta di fare beneficenza non si tira mai indietro. Ieri gradito dai bambini del catechismo è stato il cartone animato sulla storia di San Francesco proiettato dinanzi l’altare della Chiesa. Un modo semplice, quello scelto dalle maestre, per raccontare ai bambini la biografia di un giovane rampollo di una famiglia borghese vissuto a cavallo tra il XII° e XIII° secolo che ha scelto di rinunciare alle proprie ricchezze per assistere spiritualmente gli ultimi. Nel giorno di S. Francesco il programma liturgico prevede due celebrazioni eucaristiche; la prima alle ore 16:30 dedicata agli infermi e ammalati, officiata dall’Arciprete di Favara don Giuseppe D’Oriente. La seconda funzione alle ore 19:00. Celebrazione che doveva essere officiata dall'arcivescovo di Agrigento Mons. Franco Montenegro, ma che dopo la tragedia del mare di ieri, si è recato a Lampedusa per stare vicino ai fratelli stranieri e alla cittadinanza isolana. Intanto i frati del convento, i fratelli della tenda di Abramo unitamente a tutte le associazioni coinvolte nei festeggiamenti, hanno deciso di annullare gli eventi collaterali previsti per oggi: la sagra dell'arrusti e mangia e lo spettacolo musicale della Compagnia di Musica Popolare. In comunione con il Vescovo e la Chiesa agrigentina, si innalzano preghiere per i morti in mare. La “Festa della Carità nella Fraternità” a Favara si chiude dopodomani domenica. Dalle ore 17:00, da Piazza Giarritella, una sfilata di cavalli percorrerà le vie cittadine fino alla Collina San Francesco.


Anche l'evento "Aspettando Storia della Musica" con l'esibizione dei giovani e delle band emergenti in programma per questa sera a Favara, è stato annullato per il lutto nazionale. Manifestazione che è stata rinviata a domani alle ore 18.00 al Palasport Giglia di Favara. Il week-end di grandi emozioni con le storiche band agrigentine, ha cambiato location. Non si svolgerà più all'aperto in Piazza Cavour, ma al Palasport di contrada Pioppo a causa del previsto maltempo. Dopo il grande successo del 2012, la kermesse quest’anno sarà ancora più spettacolare con la partecipazione di gruppi provenienti da tutta la provincia. Ospite speciale, domani sabato, sarà Sasà Salvaggio. Sul grande palco si esibiranno le icone degli anni Sessanta, Settanta fino ai nostri giorni. La manifestazione è stata organizzata dall' Accademia Palladium, da il Sestante e dal Comune di Favara. “L’evento - spiega il patron di Storia della Musica Pino Minio, direttore generale dell’Accademia Palladium – rilancia la cultura musicale storica del nostro territorio e dà spazio anche alle nuove generazioni attraverso gli spettacoli delle band emergenti”. L'ingresso è libero. Quindi per quanti volessero trascorrere una serata all'insegna della spensieratezza e ascoltare buona musica, possono recarsi al Palasport Giglia di Favara


Sono stati assolti nell'ambito del processo scaturito dall'operazione antimafia DNA Francesco Luparello 37 anni e Filippo Focoso di 41 anni entrambi di Realmonte. Condannati invece dai giudici della Corte di Appello di Palermo gli empedoclini Salvatore Romeo di 52 anni e Domenico Seddio di 38 rispettivamente a 7 e 4 anni e 6 mesi di reclusione. Per Seddio gli anni di reclusione si vanno ad aggiungere a quelli che deve scontare nell'ambito del processo "Akragas". I quattro imputati secondo l’accusa avevano fatto parte di Cosa Nostra agrigentina, imponendo il racket ad alcuni imprenditori di Porto Empedocle e Realmonte


Si terrà nelle prossime settimane un incontro per programmare l'anno 2014 e il relativo fabbisogno finanziario per assicurare il mantenimento dell'attuale offerta formativa del Consorzio Universitario di Agrigento. Lo hanno stabilito nel corso di una riunione, i soci del CUPA. Il Commissario straordinario dell'Ente Provincia Infurnari ha ancora una volta evidenziato la necessità di garantire la prosecuzione delle attività didattiche del Consorzio per i prossimi anni prevedendo anche l'allargamento della base societaria che consentirebbe di avere nuove risorse economiche da investire per il suo rilancio.


Le villette costruite abusivamente nel Viale delle Dune, finite sulla lente d'ingrandimento della Procura della Repubblica di Agrigento, rimangono sotto sequestro. Il Tribunale del riesame di Agrigento ha infatti rigettato la richiesta dei proprietari dei terreni e delle aree che chiedevano la rimozione dei sigilli. La difesa adesso potrà decidere se ricorrere in Cassazione oppure no. Intanto a sei soggetti è stato già notificato l'avviso di conclusione delle indagini preliminari.


Grande successo per la raccolta fondi in occasione della VI Giornata Nazionale sulla SLA, svoltasi nelle diverse piazze italiane. Ad oggi sono stati raccolti più di 170.000 euro. In 120 piazze italiane i volontari hanno offerto, a fronte di un piccolo contributo, una bottiglia di vino Barbera d’Asti DOC Garantita creata per l'occasione in edizione limitata. I fondi raccolti nelle piazze saranno interamente utilizzati da AISLA per finanziare il progetto “Operazione Sollievo” che nasce con il principale obiettivo di alleviare concretamente le sofferenze dei malati che si trovano a convivere ogni giorno con una malattia fortemente invalidante come la SLA. Il progetto prevede sostegno economico, supporto per la gestione del malato tra le mura domestiche e fornitura di strumenti utili a migliorare la qualità della vita. Fino al 6 ottobre sarà possibile continuare a sostenere AISLA con un SMS al 45502. Previsti altri eventi il 6 ottobre.


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