SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 27/07/2013
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

FAVARA, CROLLA PALAZZINA IN VIA BRANCATI. NESSUN FERITO MA TANTA PAURA. E PENSARE CHE POCHE ORE PRIMA DEL CROLLO, PROPRIO IN QUELLA ZONA, SI SVOLGEVA IL MERCATO SETTIMANALE.

ANCORA IMMONDIZIA PER STRADA A FAVARA....E SI PARLA DI LEGALITA'?

INCENDIO DI STERPAGLIE NEL VALLONE SOTTOSTANTE VIALE BERLINGUER A FAVARA. PAURA PER LA PRESENZA DI UNA BOMBOLA DI GPL

PER I CARABINIERI NON CI SONO DUBBI. IL RACALMUTESE GIUSEPPE MILISENDA SI E' SUICIDATO.


Un crollo di probabile natura strutturale ha interessato ieri sera un fabbricato a tre elevazioni di Via Brancati, traversa di Via Capitano Callea a Favara. Il cedimento si è verificato intorno alle ore 22:00. Forte il boato avvertito dagli abitanti della zona che hanno subito allertato i soccorsi. Sul posto, due ambulanze del 118, i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Agrigento, gli uomini della Protezione Civile, i responsabili del locale Ufficio tecnico Comunale ed i militari della Tenenza di Favara e del Comando Provinciale della Città dei Templi. Fortunatamente non si registrano feriti. Al piano terra dello stabile che si affaccia anche sulle Vie Cavalcanti e Santa Caterina da Siena infatti c’era solo un anziano signore che non appena avvertito il pericolo è riuscito a mettersi in salvo. Ad escludere la presenza di persone tra le macerie anche la termocamera dei Vigili del Fuoco coordinati dal capo squadra Michele Bruccoleri. Dai primi rilievi, sembra che l’immobile sia stato recentemente interessato da lavori di ristrutturazione. Probabilmente la causa del crollo è da ricercarsi proprio nelle opere eseguite che avrebbero sconvolto l’assetto strutturale dell’edificio. Via Brancati come ogni venerdì, ospita le bancarelle del mercato settimanale. Fortuna che il crollo non è avvenuto negli orari di svolgimento del mercato altrimenti il bilancio sarebbe potuto essere più grave.


La Procura della Repubblica di Agrigento ha aperto un'inchiesta sul crollo della parte di palazzina che si affaccia in Via Brancati a Favara. La magistratura , ha anche disposto il sequestro preventivo dell'area. A breve i mezzi meccanici torneranno in via Brancati per i lavori di eliminazione pericoli. Successivamente, alle perizie tecniche il compito di stabilire cause ed eventuali responsabilità. Intanto, per ragioni di pubblica sicurezza, la zona è stata interdetta al traffico sia veicolare che pedonale, e nelle prossime ore sono attese le ordinanze di sgombero per le famiglie residenti negli edifici adiacenti alla palazzina. Nelle vie Cavalcanti, Santa Caterina da Siena e Brancati anche i presidi di sorveglianza che dovranno essere garantiti h24.


Cosa sarebbe accaduto se il crollo della parte di palazzina che si affaccia in via Brancati fosse avvenuto qualche ora prima? Ieri era venerdì e proprio in quella zona si svolge regolarmente il mercato settimanale a Favara! Se il crollo fosse avvenuto durante lo svolgimento di questo appuntamento per tanti favaresi, la tragedia sarebbe stata inevitabile. In diversi in quelle ore di calca passano continuamente anche davanti quel palazzo, davanti quella parte di casa che solo qualche ora dopo è crollata. Quante sarebbero state le persone che si sarebbero potute trovare sotto le macerie? L’emergenza sarebbe stata incontrollabile. Disperazione e lutto avrebbero colpito le famiglie del paese. La città avrebbe avuto un altro duro colpo. Ringraziando il cielo ciò non è accaduto. Al momento del crollo non c’erano nemmeno bambini a giocare davanti quella porzione di casa. Ma ciò testimonia che far svolgere il mercato settimanale in una zona abitata non è sicuro. Occorre un luogo ad hoc, sgombero da costruzioni di civile abitazione. Che fine ha fatto l’area “Fiere e Mercati” che dovrebbe nascere nella zona dietro Villa della Pace (zona attualmente con accesso da via Saragat)? E’ una vicenda che si trascina oramai da diversi anni. Chi governa la città sta facendo di tutto per accelerare i tempi perché quest’area possa essere pronta il prima possibile? Quanto ci vorrà prima che questa opera sia completata? La gara per l’aggiudicazione dei lavori si è svolta a Dicembre dell’anno scorso, ad aggiudicarsela la ditta “S4” di Favara, ma anche se è già tutto pronto per la stipula del contratto, perché si attende? Perché sta passando tutto questo tempo per apporre le firme sul contratto?


E’ presumibilmente una forma di protesta silenziosa quella messa avanti dai cittadini di Favara che continuano a buttare la spazzatura davanti a quella che prima di essere trasformata da chi ci governa nella discarica “Ambrosini”, era una villetta. Cumuli di immondizia si accatastano ogni sera davanti il cancello d’ingresso. La gente non scende nemmeno dalle auto ed in molti casi si esercita nello sport del “Lancio del sacchetto” restando seduti in auto e gettando le buste di plastica sulle altre, per non farsi vedere. Siamo nella situazione paradossale nella quale il cittadino favarese che paga il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani e che deve disfarsi della spazzatura non ha dove buttarla, mentre il Comune non rispetta la piantina della dislocazione dei bidoni (redatta dallo stesso Ente), e non si impone contro chi non vorrebbe i cassonetti vicino casa. Risultato è che il cittadino sentendosi “colpevole” di star buttando la spazzatura in un luogo diverso dalla zona di propria abitazione, si sente tolto dall’imbarazzo o addirittura quasi legittimato a depositarla in un luogo lontano dalle case; un luogo che la stessa amministrazione, per oscure ragioni, aveva trasformato da villetta in immondezzaio. Tutto ciò mentre il cittadino continua a pagare “a pieno” il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti solidi urbani che dovrebbe prevedere tra l’altro la presenza di un cassonetto vicino casa. Ma la realtà dei fatti è diversa, e visibile è lo stato di degrado nel quale versa il paese. Odori nauseabondi e, cani randagi, gatti e topi che stanno facendo festa per le strade! E chi ci amministra cosa fa? Si vive nell’anarchia più totale, senza rispetto delle regole, degli orari, del bene comune e della legalità. Sebbene di esempi diversi ce ne siano a bizzeffe, restando in tema spezzatura, è noto a tutti che ognuno decide “se”, “dove” e “quando” gettare l’immondizia. Non ci sono cassonetti, non ci controlli, non ci sono multe. E nessuno venga a dire che è il cittadino favarese che non è educato e che non sappia rispettare le regole! E’ una esigenza primaria disfarsi della spazzatura. E’ un obbligo per chi ci governa provvedere affinché il cittadino possa vivere nel rispetto dell’altrui persona e senza problemi igienico sanitari. Il cittadino favarese sa essere camaleontico. Se va fuori si adegua. Anche se va ad Agrigento, ad esempio, sa che deve posteggiare in un certo modo. Perché a Favara si comporta diversamente? Perché può fare quel che vuole? Forse perché non si fanno rispettare le regole??? Perché non ci sono nemmeno i cassonetti per gettare la spazzatura in un paese dove il “Turismo” dovrebbe essere la principale attività di sviluppo? Si fa tanto parlare di legalità! Ma parlare solamente di legge, di giustizia, di giudizio senza che ci siano le necessarie e consequenziali azioni, non sminuisce il concetto stesso di legalità? Se ci si fa promotori o sostenitori di iniziative sulla legalità senza che si lavori strenuamente perché questa venga raggiunta, visti i risultati non è come dire che la legalità non vige in questo territorio o che la legalità non è garante nemmeno di se stessa? Evitiamo allora di “parlare solamente” di legalità, attuiamola! Intanto, in Via Agrigento, dove non ci sono più cassonetti da diversi mesi o comunque sono presenti solo a periodi alterni, i residenti ed i commercianti della zona hanno iniziato una raccolta di firme. Chiedono di non pagare la tassa sulla spazzatura e di iniziare la tanto, e troppo a lungo annunciata, raccolta "porta a porta".


Nel tardo pomeriggio di ieri a Favara, ancora un incendio di sterpaglie. Fiamme alte anche due metri hanno bruciato la parte che va verso valle di un tratto di via Berlinguer, vicino all’ex macello. Un leggero vento ha favorito il diffondersi delle fiamme. Il fumo ha avvolto anche il tratto di strada riducendo la visibilità. Ciò non ha reso facile in alcuni momenti scorgere le auto, costrette dalle alte fiamme a fare la gimkana e ad invadere la corsia opposta. Intanto un altissimo nuvolone nero era ben visibile da diverse zone del paese. Per fortuna non si registrano particolari danni. Solo tanta paura ed apprensione per gli abitanti della zona anche per la presenza di un bombolone GPL a pochissima distanza dalle fiamme. Sul posto si è recata una pattuglia della locale tenenza dei carabinieri ed i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Agrigento che hanno domato l’incendio.


Gli inquirenti non hanno dubbi. Giuseppe Milisenda, l’operaio 51enne di Racalmuto il cui cadavere è stato ritrovato ieri, si è suicidato. L’uomo, sposato e padre di figli ha deciso di togliersi la vita per questioni personali, ma l’ha fatto nel peggiore dei modi, dandosi fuoco nella sua auto. A sostegno di ciò anche una lettera trovata dagli inquirenti, scritta quasi sicuramente dalla vittima e indirizzata ai suoi familiari, dove spiegherebbe i motivi del gesto comunque non di natura economica. Saranno gli esiti dell’autopsia sul corpo carbonizzato dell'uomo a dare le ultime certezze. Il suo corpo carbonizzato e’ stato trovato ieri mattina sotto un cavalcavia all’interno della sua Fiat Punto, completamente distrutta dalle fiamme nelle campagne di Favara, sulla Strada Provinciale 85, nelle zone adiacenti ai territori di Aragona e Grotte, in contrada Racalmare. Le operazioni di identificazione dell'auto sono state difficili. La targa era quasi interamente distrutta dalle fiamme ma grazie all'attività investigativa degli inquirenti ed agli strumenti informatici, si è riusciti a risalite all'ultimo numero mancante della targa e ad individuarne il proprietario. A rinvenire il corpo i Vigili del Fuoco che erano intervenuti sul posto, a seguito di una segnalazione di un pastore che li aveva chiamati per spegnere un incendio di sterpaglie. In un primo momento si era pensato ad un efferato omicidio, poi con il passare delle ore, e dopo le indagini dei carabinieri di Agrigento il giallo si è praticamente risolto e i particolari acquisiti hanno permesso di accertare che si è trattato di suicidio.


Hanno cosparso con del liquido infiammabile il portone d'ingresso della canonica Chiesa di San Rocco di Grotte, per poi appiccare il fuoco. È successo ieri in Piazza Fratelli Bandiera. Solo grazie all'intervento del parroco e di alcuni fedeli, si è evitato il peggio. Ad indagare sono i Carabinieri della locale stazione.


In merito alla notizia pubblicata ieri, di un incendio di un'autovettura una volkswagen Golf di proprietà dell'imprenditore riberse Vito Failla, è arrivata in redazione una nota dello stesso che smentisce l'incendio ai danni dell'autovettura volkswagen Golf.


I beni riconducibili al 49enne Vincenzo Giuseppe Terrazzino di Raffadali, restano sotto sequestro. A disporlo i giudici del Tribunale del Riesame che hanno rigettato la richiesta di revoca del provvedimento di sequestro di conti correnti, titoli finanziari, autovetture e ciclomotori. Ricordiamo che Terrazzino, ex consigliere provinciale e gestore di un patronato, venne arrestato nell'ambito dell'operazione "Demetra" che mira a far luce su presunte truffe ai danni di INPS e INAIL. I giudici palermitani quindi confermano quanto disposto dal Gip del Tribunale di Agrigento Ottavio Mosti.


Ultimati i lavori sui due tratti della strada provinciale n. 29 tratto A e B che collega Raffadali a Cattolica Eraclea e quindi Montallegro, una arteria abbastanza trafficata, soprattutto nel secondo tratto, per quanti debbono raggiungere il comune capoluogo. L’appalto consisteva nel rifacimento di gabbionate ai bordi del nastro di asfalto per contenere i rilevati stradali, alla bitumatura di lunghi tratti della strada. La SP 29 è una tra le più lunghe e trafficate della viabilità del territorio provinciale con oltre 24 kilometri. Contestualmente è stata rifatta l’intera segnaletica orizzontale e sistemati alcuni cartelli stradali.


Verrà inaugurato dopodomani lunedì alle 12, il nuovo Infopoint del Comune di Canicattì, realizzato in largo Aosta a pochi metri dalla scuola media Giovanni Verga. Il nuovo ufficio, sarà gestito dalla Pro loco grazie ad un protocollo d’intesa siglato con l’amministrazione comunale e con la Provincia regionale di Agrigento che ha fornito materiale informativo ed un totem luminoso che pubblicizza i luoghi di interesse storico e turistico. La Provincia, produce i depliant turistici anche per la singole destinazioni, organizza corsi di aggiornamento per il personale e cura la segnaletica del punto informativo. Si tratta del quinto Infopoint che la Provincia sostiene, dopo quelli di Siculiana, Licata e Porto Empedocle e Palma di Montechiaro. Di prossima apertura gli Infopoint di Favara, Grotte, Cattolica Eraclea, Casteltermini e la riapertura di quello di Lampedusa.


Si conclude stasera il secondo ciclo di disinfestazione del centro urbano e dei quartieri periferici a Favara. Questa sera le zone interessate da tale attività sono: Viale Che Guevara, Viale A. Moro, Corso Vittorio Veneto, Piazza Liberta’, Via Umberto, Piazza Capitano Vaccaro e Viale Progresso. Ricordiamo agli abitanti che negli orari interessati dalla disinfestazione è consigliabile non lasciare nei balconi e negli spazi aperti, nessun prodotto commestibile, biancheria e animali. Inoltre è raccomandabile tenere ben chiuse tutte le aperture delle abitazioni


Pomeriggio presso l’ex Chiesa Vecchia di Porto Empedocle inaugurazione della mostra di Sonia Giambrone dedicata ai titoli delle opere di Andrea Camilleri "le parole taliate". L'appuntamento è per le ore 18.30. Sono in tutto venticinque le opere in esposizione, strutturate come altrettante copertine editoriali. Venticinque lavori che condensano ventitre titoli del celebre scrittore. Porto Empedocle omaggia così il suo cittadino più illustre. La mostra, organizzata dal Comune in collaborazione con la Fondazione Andrea Camilleri e Studiovagante rimarrà aperta tutti i giorni, tranne i festivi, fino all’8 settembre, dalle ore 17.00 alle ore 21.00.


Si conclude stasera, la manifestazione "R...Estate a Monserrato" - la rassegna teatrale amatoriale giunta alla sua VI edizione, organizzata dalla Parrocchia di San Lorenzo di Monserrato e dalla compagnia teatrale " Le Beatitudini". A chiudere la rassegna, con inizio alle 20.30, la commedia brillante “Tre pecore viziose” di Eduardo Scarpetta nell'adattamento di Felice Catalano. La commedia, come si ricorderà, era stata sospesa il 22 giugno scorso a causa dell'incendio delle sterpaglie a ridosso dello spiazzale della parrocchia di S. Lorenzo che ospita la rassegna. A conclusione della serata saranno estratti i premi messi in palio da alcuni sponsors e saranno consegnati attestati alle compagnie che hanno partecipato alla manifestazione.


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