SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 20/07/2013
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

INQUINAMENTO DEL MARE DI SAN LEONE. LA PROCURA DI AGRIGENTO SEQUESTRA PREVENTIVAMENTE I PENNELLI A MARE. INDAGATO L'EX AMMINISTRATORE DELEGATO GIUSEPPE GIUFFRIDA. ZAMBUTO PLAUDE L'OPERATO DELLA MAGISTRATURA.

INTANTO A SAN LEONE LA DIGOS SEQUESTRA OTTO VILLETTE ED UN TERRENO. L'INCHIESTA E' UNA DIRAMAZIONE DELL'INDAGINE DENOMINATA SELF SERVICE.

MORTE DELLA COLOMBIANA VANESSA CINDY CANDELO ARROYO. CONDANATO A 3 ANNI E 6 MESI DI RECLUSIONE MOHAMED JOUDA.

INCENDIATA UN'AUTO DI UN 38ENNE RACALMUTESE. SUL POSTO SONO STATE TROVATE TRACCE DI BENZINA.


Il Giudice per le indagini Preliminari del Tribunale di Agrigento Ottavio Mosti ha disposto il sequestro preventivo delle due condotte sottomarine e dei relativi impianti di sollevamento a San Leone. Le analisi di Arpa, Azienda Sanitaria Provinciale, Polizia Municipale e Guardia Costiera infatti avrebbero rilevato a San Leone l’ immissione di reflui fognari dalle condotte sottomarine nella zona Padri Vocazionisti e stabilimento balneare di pubblica Sicurezza. Dalle indagini della Procura agrigentina, iniziati lo scorso anno, emergerebbe come i cosiddetti pennelli a mare, terminal di scarico delle acque reflue, fossero privi di autorizzazione. Permessi che erano stati ottenuti da Girgenti Acque, ma dopo la scadenza non sarebbero mai stati rinnovati. Sotto accusa anche il sistema di depurazione considerato non idoneo. Gli scarichi fognari in mare oltre a minacciare la salute pubblica danneggiano la flora marina. Pericoli questi riassunti nel reato di “getto pericoloso di cose” per cui al momento risulta unico indagato dalla Procura l’ex Amministratore Delegato di Girgenti Acque Giuseppe Giuffrida. Quest’ultimo dovrà rispondere anche di violazione del codice dei beni culturali perchè gli impianti sono in zona A, inadempimenti di pubbliche forniture e violazione della normativa ambientale. Intanto il PM Pandolfi aveva chiesto ma non ha ottenuto dal Gip Mosti, che aveva a sua volta fatto richiesta al Tribunale del riesame, il sequestro di circa 400 metri di spiaggia che ricade in prossimità degli scarichi fognari. Per il PM, quella zona deve essere interdetta al pubblico poiché pericolosa per la salute. Per il Gip Mosti servono nuovi accertamenti investigativi. Intanto la procura di Agrigento annuncia che presenterà ricorso al tribunale del Riesame per chiedere che venga emesso il provvedimento di sequestro della spiaggia con “relativo divieto di accesso e balneazione”. Intanto c'è chi, come gli ignari turisti, continuano a cercare un po di refrigerio in acqua, incuranti del rischio inquinamento.


“I provvedimenti di sequestro dei ‘pennelli a mare’, richiesti dalla Procura della Repubblica ed autorizzati dal Gip, fissano un punto fermo sulla responsabilità del gestore del servizio idrico integrato nell’ambito territoriale ottimale di Agrigento". A dirlo è il sindaco Marco Zambuto. Da tempo abbiamo cercato, pur scippati dalle nostre competenze, di difendere la salute degli agrigentini diffidando Girgenti acque a realizzare le opere igienico-sanitarie di sua competenza. Le numerose diffide, messe in mora ed, in ultimo, le ordinanze sindacali –dice Zambuto- rappresentano l’unica azione possibile rimasta in capo a questa civica amministrazione nei confronti delle omissioni del gestore del servizio idrico". Nella sua missiva Zambuto esprime il proprio apprezzamento e riconoscenza alla Magistratura per l'intervento odierno.


La Digos di Agrigento ha sequestrato a San Leone un terreno e le 8 villette che vi stavano per essere completate. La disposizione si riferisce in particolare ad 8 villette unifamiliari che hanno comportato una trasformazione urbanistica ed edilizia di un lotto di terreno in Viale Le Dune a San Leone non dotato di opere di urbanizzazione primaria come strade, fognatura, rete acquedottistica, illuminazione pubblica, parcheggi, spazi di sosta e spazi di verde attrezzato, tutto in barba alle prescrizioni degli strumenti urbanistici, a leggi regionali e statali, oltre a violazioni alle concessioni edilizie rilasciate, che risulterebbero anche illegittime. A disporre il sequestro il Procuratore Aggiunto Ignazio Fonzo ed il sostituto procuratore Luca Sciarretta. Sette gli indagati: Domenico De Michele Granet, 46 anni di Agrigento; Rosa Maria De Michele Granet, 48 anni di Agrigento; proprietari di terreno e villette; Ali Borzoee, 55 anni di Mashhad (Iran) e residente a Favara e Pietro Vullo, 44 anni di Agrigento direttore dei lavori; Roberto Gallo Afflitto, 43 anni, di Agrigento, progettista; Sebastiano Di Francesco, 54 anni di Livorno e residente ad Agrigento, capo dell’Utc di Agrigento; Luigi Zicari, 61 anni, di Agrigento, funzionario specialista in attività tecniche e di progettazione cat. “D” dell’Utc del Comune di Agrigento e responsabile della istruttoria del procedimento, nella lottizzazione abusiva di terreni ubicati in località San Leone di proprietà dei Grenet. L’inchiesta è una diramazione della ben più nota indagine denominata “Self Service” che a fine novembre del 2011 aveva portato in carcere imprenditori, professionisti e dirigenti dell’Utc di Agrigento, nel contesto di una intricata vicenda di tangenti e concessioni edilizie.


Condannato a tre anni e sei mesi di reclusione l'algerino Mohamed Jouda arrestato nell'Ottobre scorso, nell'ambito dell'inchiesta sulla morte della colombiana Cindy Vanessa Candelo Arroyo, trovava cadavere in strada lo scorso 17 Ottobre in Via Damareta ad Agrigento, dopo essere precipitata dal balcone dell'abitazione. Invano la richiesta di scarcerazione avanzata dall'avvocato difensore del 21enne. Il Gup Alessandra Vella ha condannato Mohamed Jouda. Il Pm Andrea Maggioni aveva chiesto 6 anni e due mesi di carcere. Le accuse contestate sono rapina, violazione di domicilio e porto abusivo di coltello.


È andata completamente distrutta dalle fiamme una Fiat Uno, di proprietà di Luigi Capitano, 38enne armiere di Racalmuto. L'incendio, sembra essere doloso, in quanto sul posto è stata rinvenuta una bottiglia contenente liquido infiammabile. L'auto si trovava parcheggiata in Via Manzoni. Il fatto è avvenuto nella notte tra giovedì e venerdì. Sul posto i vigili del fuoco, che hanno domate le fiamme. Ad indagare i Carabinieri.


Fabrizio, fratello dell'ex capomafia della provincia di Agrigento, Gerlandino Messina, resta in carcere col regime del 41bis. Lo ha deciso il Tribunale di Sorveglianza di Roma che ha respinto il ricorso presentato dai legali dell'uomo. L'empedoclino, considerato il nuovo presunto capo famiglia, venne arrestato nell'ambito dell'operazione Nuova Cupola. L'omonimo processo si sta celebrando con il rito abbreviato dinnanzi al Gup di Palermo Daniela Cardamone. I PM della Dda Fulantelli e Ravaglioli, hanno chiesto nei confronti di Messina, 16 anni di reclusione.


Il 52enne ravanusano Salvatore Sciacchitano è stato condannato a 4 anni e 8 mesi di reclusione. A deciderlo il gup del Tribunale di Agrigento Alessandra Vella. L'operaio è accusato di lesioni gravi, per aver picchiato la compagna con calci e pugni. In un primo momento era accusato di tentato omicidio. Il processo si è celebrato con rito abbreviato.


Gli agenti del Commissariato di Polizia di Palma di Montechiaro hanno arrestato due giovani del luogo Giuseppe Rallo, 19 anni, e Cristian Cacciatore, 21. I due sono stati colti in flagranza di reato mentre erano intenti a spacciare marijuana in strada. Da un successivo controllo i poliziotti hanno anche sequestrato una decina di dosi pronte per essere immesse sul mercato. Espletate le formalità di rito i due palmesi sono in attesa di giudizio, per loro l’ipotesi di reato è di detenzione ai fini di spaccio di sostanze stupefacenti. E sempre i poliziotti di Palma di Montechiaro hanno arrestato anche un 25enne di nazionalità tunisina. Sull’ uomo, che in passato era stato raggiunto anche da un mandato di espulsione dal territorio nazionale, grava il reato di clandestinità. L’extracomunitario ha anche precedenti penali per rapina e spaccio di sostanze stupefacenti. Subito dopo i controlli di rito, il 25enne è stato accompagnato presso il Carcere Petrusa di Agrigento.


Un’altra campagna pubblicitaria provocatoria della compagnia aerea Ryanair che dedica l’home page del sito ufficiale (in lingua italiana), ad Angelino Alfano, finito nell’occhio del ciclone per il caso kazako. Il ministro è utilizzato come testimonial delle nuove tratte per Comiso, con ”Una cosa la so! Presto andrò a casa con Ryanair”. La sentenza è accompagnata dalla nuova offerta di Ryanair che promuove un nuovo lotto di biglietti aerei a soli 29,99 euro. Da Roma Ciampino a Comiso. Non è la prima volta che Ryanair realizza campagne pubblicitarie irriverenti. L’ultima risale allo scorso aprile. Con una domanda rivolta ai politici italiani: “Perché non andate tutti a casa?”. Non sono mancate le offerte provocatorie con come testimonial Silvio Berlusconi e le sue più famose vicende ed implicazioni personali. Nel luglio dell’anno scorso, la compagnia aerea low cost irlandese invitava anche gli italiani a volare in Spagna dopo aver perso la finale degli Europei di calcio, con lo slogan: “Se non puoi sconfiggere il nemico, fattelo amico!”


Violazione degli obblighi di sorveglianza speciale, per questo motivo i Carabinieri del N.O.R di Licata hanno arrestato in flagranza di reato il 24enne del luogo, Gaetano Paraninfo. Il giovane, dopo la convalida degli arresti del G.i.p è stato rimesso in libertà in attesa di essere processato.


Sono ritornati in carcere Giuseppe Filippazzo e Gerlando Distefano, gli empedoclini coinvolti nella vicenda legata alla compravendita di due case all'asta appartenute alla famiglia Distefano ed acquistate dalla famiglia Adorno. I Distefano avrebbero poi fatto delle pressione alla famiglia Adorno per riacquistarle ad un prezzo di mercato inferiore. La polizia ha eseguito due ordini di carcerazione emessi dall'ufficio esecuzioni penali della Procura. Filippazzo dovrà scontare poco più 2 anni e 6 mesi di reclusione mentre Distefano poco più di 2 anni e 9 mesi. Per entrambi si tratta di scontare la pena definitiva residua dopo la pronuncia della Cassazione.


Ed in seguito alla proposta del quotidiano cattolico “Avvenire” di proporre l’Isola di Lampedusa al premio Nobel per la Pace interviene il Presidente della Camera di Commercio di Agrigento Vittorio Messina che in una nota dichiara:” Il prestigioso riconoscimento renderebbe onore ad una comunità che paga un prezzo altissimo per vivere – scrive ancora Messina - in uno stato di perenne emergenza a causa dei fenomeni migratori. Lampedusa – conclude il Presidente della Camera di Commercio – viene vista come approdo verso un'Europa che ancora non si fa carico di un problema che la chiama fortemente in causa”.


I consiglieri comunali di Agrigento Antonio Cicero, Alessandro Patti, Angela Galvano e Cinzia Puleri propongono alla Pubblica assise agrigentina di adottare una mozione contro la strage silenziosa delle donne ovvero il Femminicidio. I 4 membri di aula Sollano hanno chiesto al Presidente del Consiglio Comunale di inserire la proposta di mozione tra i punti all’ordine del giorno delle prossime sedute. Nel documento di cui è primo firmatario il consigliere Cicero, si chiede all’Amministrazione Comunale di Agrigento anche di sostenere il centro anti violenza della Città dei Templi e promuovere campagne d'informazione e di sensibilizzazione permanenti rivolte anche agli adolescenti, allo scopo di prevenire il triste fenomeno della violenza.


“Virtual Tours” è il progetto di promozione turistica virtuale presentato alla Regione Sicilia, dal Consorzio agrigentino per la Legalità e lo sviluppo. Nello specifico si tratta della possibilità di realizzare dei “Virtual Tours”, ovvero elaborazioni grafiche composte da una o più scene panoramiche a 360 gradi degli ambienti interni ed esterni dei beni confiscati, a cui concatenare altre scene ambientali di siti turistici di particolare interesse storico, paesaggistico e culturale. “La nostra provincia – spiega in una nota il presidente del Consorzio Mariagrazia Brandara – meglio di altre coniuga il binomio bene confiscato /vocazione turistica. Per questo, conclude la Brandara - riteniamo che iniziative promozionali innovative di questo tipo possano portare a risultati importanti”.


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