SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 08/07/2013
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

L'8 LUGLIO DEL 2013, RESTERA' NELLA STORIA. COME SUO PRIMO VIAGGIO DA SOMMO PONTEFICE PAPA FRANCESCO HA SCELTO LAMPEDUSA. UN VESCOVO VENUTO DA MOLTO LONTANO, E CHE OGGI SI E' RECATO IN UNA TERRA, DA SEMPRE ACCOGLIENTE E SOLIDALE VERSO GLI ULTIMI. INTANTO DALLA VOCE DI FRA' GIUSEPPE L'EMOZIONE DEI MIGRANTI OSPITI DELLA TENDA DI ABRAMO DI FAVARA.

SI E' DIMESSO L'ASSESSORE COMUNALE DI FAVARA AL VERDE PUBBLICO, ATTIVITA' PRODUTTIVE E POLITICHE GIOVANILI EMANUELE VITA.

IL RISCHIO INCENDI, CHE AVEVAMO DENUNIATO, ERA ALTO. DETTO...FATTO! FIAMME HANNO INTERESSATO C.DA PIOPPO E LA ZONA DELLA VILLA COMUNALE GIOVANNI PAOLO II A FAVARA.


Papa Francesco, il successore di Pietro arrivato dalla fine del mondo, sceglie Lampedusa per la sua prima visita fuori Roma. E l'otto luglio 2013 è una data destinata proprio alla Storia, sia per la Santa Sede ma, soprattutto, per la più grande delle isole Pelagie, la cui terraferma negli ultimi anni è diventata approdo di migliaia di immigrati provenienti dalle coste della vicina Africa. Questa mattina, all’alba, l’ennesimo sbarco di 166 migranti. Sul barcone anche 4 donne. Tutti arrivati al Molo Favarolo stremati. Il pullmann che li ha trasferiti al centro di prima accoglienza ha attraversato proprio l’area del campo sportivo, facendosi largo tra le migliaia di fedeli che già dalle 8 della mattina iniziavano a prendere posto ai piedi dell’altare. Papa Francesco, come ormai è suo costume, spiazza tutti, per la semplicità e il cerimoniale sobrio. Atterrato all'aeroporto di Lampedusa ha scelto una papamobile davvero unica per il suo approdo all'isola. Da Cala Pisana, su una imbarcazione, ha raggiunto il porto vecchio di Lampedusa incontrando sul molo Favarolo gli ospiti del centro di accoglienza. Ha voluto una organizzazione sobria, senza lussi, senza tappeti rossi sul molo. Ha voluto percorrere il molo calpestato pochi minuti prima da gente disperata che ha lasciato le proprie famiglie per una vita nuova. Fratelli che adesso riposano nei camposanti della nostra provincia, su tutti in quello di Favara, da sempre uno dei comuni che ha fatto registrare il più alto tasso di ospitalità. Nel cimitero di Piana Traversa sono in tanti gli extracomunitari che hanno trovato l'ultima eterna dimora. Ma Favara ospita anche decine di "fratelli", accolti dai frati Francescani nella Tenda di Abramo. C'è il sole a Lampedusa in una calda e ventilata mattina di luglio. C'è un'isola in festa per l'arrivo del Pontefice che giorno dopo giorno sta conquistando i cuori del mondo intero. C'è un'isola che quasi non crede che sia tutto vero quello che sta succedendo in queste ore, da Cala pisana al porto vecchio, dal campo sportivo alla centrale via Roma, la strada del passeggio serale e della movida notturna. Gli isolani sono quasi increduli che il Pontefice è tra loro, a stringersi attorno ad una popolazione che ogni giorno vive in frontiera ed è chiamata sempre ad uno sforzo maggiore, in termini di accoglienza e primo soccorso. Ogni strada e vicolo del paese dalle prime ore dell'alba è un continuo via vai di gente, che cerca posizioni strategiche per non perdere un attimo della storica visita di Papa Francesco. Chi è andato all'aeroporto, che a Cala Pisana, chi nelle adiacenze del molo Favarolo, chi a migliaia nel polveroso campo di calcio, chi a ridosso della Parrocchia San Gerlando. E proprio da questa piccola parrocchia, la più a Sud d'Italia, è partito l'invito al Santo Padre per la visita odierna. La lettera scritta da don Stefano Nastasi, parroco di San Gerlando, non è stata protocollata ed archiviata dagli uffici della Santa Sede. E' arrivata dritta dritta sulla scrivania del Pontefice ed ha colpito il cuore di Francesco, già scosso dalle immagini viste sui TG degli ultimi sbarchi con i soliti, ormai visti parecchie volte, corpi senza vita distesi sul molo. La lettera di don Nastasi, pubblicata sul sito della fondazione Migrantes si concludeva proprio con l'invito :"Santità, il cuore del Mediterraneo lo attende". Ma vediamo da vicino i momenti principali della storica visita del Papa. L'accoglienza del Sindaco Giusy Nicolini e dell'Arcivescovo di Agrigento Francesco Montenegro, eletto dalla Cei nel maggio scorso Presidente della Commissione Episcopale per l'Immigrazione, proprio per il suo impegno profuso nella direzione del fenomeno che investe Lampedusa e le coste siciliane. Dall'aeroporto il trasferimento a Cala Pisana, una delle più belle e suggestive spiaggette dell'isola. Su una imbarcazione scortata da decine di barche di pescatori il Pontefice ha gettato in acqua una corona di fiori, per ricordare i numerosi fratelli dispersi in un Mediterraneo, le cui acque azzurre spesso sono state colorate di sangue. Poi il momento più significativo. Lo sbarco sul molo degli sbarchi, dove le motovedette delle forze dell'ordine accompagnano i barconi strapieni di migranti. Lì Papa Francesco ha stretto le mani cotte dal sole e dal sale del mare di decine di immigrati. Nell'abbraccio sentito del papa anche le persone che ogni giorno, lontano dalle proprie famiglie, sono impegnate nelle operazioni di soccorso e prima accoglienza. Forze dell'ordine, volontari, medici e personale sanitario, religiosi. Successivamente il trasferimento al campo sportivo per la concelebrazione della Santa Messa, momento religioso intenso che il Pontefice ha voluto dedicare alla popolazione isolana, ma anche alle centinaia di turisti presenti a Lampedusa e che tutto potevano immaginare tranne alla presenza del Papa, inattesa e programmata in appena una settimana. Dal campo sportivo un breve salto alla parrocchia di don Stefano Nastase, tra ali di folla di lampedusani e turisti, tra applausi, mani tese quasi a voler toccare da vicino quell'uomo vestito di bianco. Poi il trasferimento in aeroporto e la partenza per Ciampino. E mentre l'aereo sorvolava il cielo azzurro di Lampedusa dall'isola tutti con il naso all'insù e le mani a dire "ciao" a quell'uomo venuto dalla fine del mondo, che sta conquistando il mondo e che, per un giorno, ha reso Lampedusa capitale del mondo.


“Quello del Santo padre è stato un gesto che cambierà la storia". A dirlo il Sindaco di Lampedusa Giusy Nicolini. "L'Europa –scrive il sindaco- con le sue politiche migratorie, ha evitato il problema, facendo finta di non vedere i viaggi della speranza e le tante tragedie del mare. Ora grazie alla visita del Pontefice che ha reso visibili gli invisibili –continua Nicolini- l’Europa non potrà più girarsi dall’altra parte. Il Papa inoltre ha restituito ai migranti quella dignità che gli Stati hanno sempre negato. Mi auguro - conclude il sindaco- che anche le istituzioni italiane sappiano cogliere il monito del Papa, assumendo impegni concreti che segnino un vero e proprio cambiamento di rotta.” Felice della presenza di Papa Francesco a Lampedusa, si è detta anche Legambiente, associazione di cui il sindaco dell'isola, Giusy Nicolini è una convinta attivista. “Lampedusa e' l'avamposto d'Europa nel Mediterraneo –afferma Cogliati Dezza presidente dell'associazione- troppo spesso abbandonata a se stessa nel soccorrere i tanti migranti. Il Papa –ha concluso il presidente- comincia dagli ultimi, da coloro “che arrivano dalla fine del mondo” come lui disse di se stesso.”


A vedere davanti la tv la visita del Santo Padre a Lampedusa, anche i migranti della Tenda di Abramo ospiti del Convento Sant'Antonio di Favara. Frà Giuseppe Maggiore, guardiano del convento, li ha tutti riuniti in una sala ed insieme hanno commentato l'evento. "In tanti ci siamo emozionati –ha detto Fra Giuseppe-. Gli immigrati ospiti hanno voluto raccontare il loro vissuto, la loro storia, sapendo cosa realmente significa affrontare questo lungo viaggio e la gioia non appena arrivati sulla terra ferma".


"Per poter intraprendere una nuova scelta di vita, non essendo legato a nessuna poltrona e stipendio, ho il bisogno di rassegnare oggi stesso le mie dimissioni". A dirlo in una lunga nota, inviata ieri, l'assessore comunale di Favara Emanuele Vita, che ha affidato ad una lettera il suo stato d'animo e le motivazioni del suo commiato. Vita dice di aver fatto questa scelta, non in maniera istintiva ma ragionata e discussa anche con i tanti giovani che gli hanno permesso di ottenere degli incoraggianti risultati in questi 6 mesi di presenza amministrativa. Ad oggi –scrive Vita- gli stimoli positivi che percepisco nella mia città, provengono aimè soltanto dal mondo del volontariato, dalle associazioni e dalla società civile. Vita, tra le altre cose, invita i giovani, gli imprenditori, gli artigiani e a tutti coloro che ogni giorno credono in quello che fanno a non piegarsi e lavorare per non fare morire quel piccolo vento di cambiamento che è nato in questi ultimi mesi.


Due vasti incendi sabato notte hanno interessato il territorio comunale di Favara, il primo si è sviluppato in C.da Pioppo, l'altro nella zona di Via P. Matteralla. Le alte fiamme hanno letteralmente arso sterpaglie in più ettari di terreno, compresa l’area perimetrale esterna al palasport Antonio Giglia ed alla Piscina Comunale. Fortunatamente non si sono registrati danni alle due strutture. L'incendio ha però bruciato diversi pali delle linee telefoniche. Notevoli disagi sono stati registrati dalla popolazione residente nella zona che ha dovuto fare i conti anche con un'aria irrespirabile. Inoltre gli stessi cittadini da diverso tempo sono privi di energia elettrica a causa dei ripetuti furti di cavi Enel. Residenti che lamentano anche l’incuria e la mancata pulizia della contrada. Ritornando al fronte incendi, sarà stato un sabato sera di paura per gli abitanti della Via Piersanti Mattarella e della zona a monte. Le fiamme infatti, così come dimostrato da questo video amatoriale, hanno avvolto il versante retrostante la Villa Comunale Giovanni Paolo II. Fortunatamente anche in questo caso non si sono registrati danni rilevanti. Il rischio incendi, in C.da Pioppo così come nella centrale Via Piersanti Mattarella, nei giorni scorsi, era stato evidenziato in due nostri servizi giornalistici, e che purtroppo adesso siamo costretti a raccontarvi quanto preventivato. E come direbbe un consigliere comunale amante di proverbi "asini e picciliddi, Diu li aiuta".


Un incendio ha danneggiato a Porto Empedocle la jeep Cherokee dell'operaio 60enne Giacomo Tarantino. L'incendio si è sviluppato nel parcheggio di via Leonardo Sciascia nella notte tra sabato e domenica. Ad indagare sono i Carabinieri della locale stazione.


E ci spostiamo a Cammarata dove, sempre un incendio, ha distrutto una Seat Ibiza di proprietà di un portinaio del luogo. L'auto, si trovava parcheggiata alla periferia del paese, lungo la S.P. n 26. Il pronto intervento dei vigili del fuoco, ha permesso di arrestare il rogo evitando che le fiamme si propagassero alle vetture parcheggiate accanto. Non si esclude possa trattarsi di dolo. Ad indagare i Carabinieri della locale Compagnia.


In questa settimana il Sindaco di Agrigento Marco Zambuto presenterà alla Procura della Repubblica di Agrigento un esposto relativo all’ultimo aumento tariffario del 10% applicato sulle bollette idriche da Girgenti Acque, società che gestisce il servizio idrico. “Il nostro ufficio legale – dice a tal proposto il sindaco Zambuto – ha riscontrato delle irregolarità al riguardo. Diventa urgente – dice il Sindaco di Agrigento – che la Regione Siciliana, con il Governatore e l’Assemblea, accogliendo l’esito del referendum sulla ripubblicizzazione del servizio idrico, si occupino della materia, consentendo, come è stato già fatto con la gestione dei rifiuti, di far tornare anche il servizio idrico ai comuni.”


Un controllo sulla strada statale 115, ha permesso ai finanzieri del Comando Provinciale di Agrigento, a sequestrare oltre 500 grammi di droga ed arrestate tre persone per possesso di sostanze stupefacenti. In manette Vincenzo Torcoli di 29 anni, Daniele Incorvaia di 28 e Carmelo Leonardi di 19 anni, tutti di Licata. L’ispezione dell’autovettura ha consentito di trovare un involucro di plastica contenente circa 500 gr. di marijuana e 1,6 gr. di cocaina, nascosti in un doppiofondo del cruscotto dell’autovettura. A seguito di una perquisizione presso l'abitazione dei tre, le fiamme gialle, con l'ausilio di unità cinofile del corpo, hanno trovato altri 7,2 grammi di marijuana e 0,8 grammi di cocaina suddivisi in dosi. I tre si trovano adesso, su disposizione del magistrato Dott. Santo Fornasier, al carcere di c.da Petrusa.


A distanza di poco meno di una settimana dall'intimidazione che ha visto protagonista il PM Laura Vaccaro, arrivano ancora attestati di vicinanza e solidarietà. A scrivere è il coordinamento Regionale di Libera in Sicilia che non possono rimanere indifferenti al vile gesto. "La testimonianza di vicinanza –scrivono dal coordinamento- è anche assunzione di corresponsabilità a continuare il percorso intrapreso a fianco dei magistrati vittime di intimidazione affinché il loro lavoro costante, sia sempre di più un fronte comune forte contro chi ancora costruisce culture di morte in una terra che invece cerca liberazione dalla mafia.


L’Hotel della Valle di Agrigento potrà potenziare i propri servizi e potrà altresì partecipare ai bandi regionali di ampliamento dell’offerta ricettiva. Questo è quanto sancito dal TAR Sicilia in seguito al ricorso avanzato dalla società agrigentina titolare dell’albergo, dopo che la stessa era stata diffidata dal Comune di Agrigento. Ente quest’ultimo che non era concorde con i lavori di riqualificazione e potenziamento dei servizi annessi all’Hotel ed al recupero di tre immobili ubicati in C.da Sant’Anna e destinati all’accoglienza dei turisti. Il ricorso proposto al TAR dalla società Tas è stato patrocinato dai legali Rubino, Mancuso, Lo Sardo e Mancuso. Il Comune di Agrigento è stato condannato anche al pagamento delle spese processuali che ammontano a millecinquecento euro più iva.


E’ stata la Via Matteo Cimarra ad Agrigento la prima strada urbana ad essere stata interessata dai lavori di manutenzione programmati dall’Amministrazione Comunale e finanziati con sei milioni di euro dallo Stato. In Via Cimarra i lavori riguardano l’adeguamento dei marciapiedi e delle ringhiere. Altro quartiere interessato è quello di Giardina Gallotti con la sistemazione di una parte della viabilità rurale. Queste opere di manutenzione non richiedono l’utilizzo del bitume. Materiale che invece sarà oggetto dei lavori di rifacimento stradali e per il quale si attende il rilascio della certificazione antimafia alla ditta esecutrice. “Finalmente – precisa in una nota il Sindaco Marco Zambuto – diamo avvio a questi interventi, approfittando del periodo estivo che – conclude - non dovrebbe consentirci interruzioni per motivi di maltempo”.


E’ stato siglato oggi a Realmonte il protocollo di intesa tra il Comune ed il “Centro antiviolenza e antistalking Telefono Aiuto” di Agrigento. Scopo dell’intesa è quella di promuovere ed adottare strategie condivise di contrasto al triste fenomeno delle violenze domestiche. Presenti tra gli altri all’incontro svoltosi al Municipio anche il Sindaco di Realmente Piero Puccio, l’Assessore Comunale alle Pari Opportunità Anna Piazza e la coordinatrice del “Centro Antiviolenza Telefono Aiuto” Antonella Gallo Carrabba.


70esimo anniversario del bombardamento di Agrigento. Domani martedì 9 luglio alle ore 10.00 nel corso di una conferenza stampa nei locali del Circolo Empedoclino di Piazza Gallo ad Agrigento, si presenteranno le manifestazioni commemorative. L'iniziativa è delle Parrocchie dell'Immacolata e della Badiola, dell'Unuci, dell'Associazione Nazionale Famiglie Caduti e Dispersi in Guerra, dell'Associazione Nazionale Vittime Civili di Guerra, del Club Unesco e dell'Anget.


Si svolgerà giovedì prossimo 11 luglio alle ore 10.00, la giornata della trasparenza organizzata dalla Camera di Commercio. L’incontro sarà aperto a cittadini, enti, aziende e associazioni di categoria e dei consumatori, ordini professionali e sindacati. La Camera di Commercio tra le altre cose illustrerà l'aggiornamento del Bilancio Sociale 2012/2013, il Programma triennale per la trasparenza e l’integrità 2012-2014, il Piano triennale di prevenzione della corruzione 2013-2015, il Report economico 2013 e il conto consuntivo del 2012.


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