SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 06/07/2013
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

FACE OFF. LA CORTE DI CASSAZIONE HA POSTO DEFINITIVAMENTE FINE AL PROCESSO. 4 LE CONDANNE.

SI SCONTRA CON UN MURO. MORTO IERI A SEGUITO DI UN INCIDENTE STRADALE UN GIOVANE 32ENNE RIBERESE.

A FAVARA DUE STRUTTURE SPORTIVE VERO GIOIELLO DELLA CITTA', CHIUSE AL PUBBLICO E/O POCO UTILIZZATE. PARLIAMO DELLA PISCINA E DEL PALAGIGLIA.

CI SI PREPARA PER IL GRANDE EVENTO DI LUNEDI' CHE RESTERA' NELLA STORIA DELL'AGRIGENTINO. LA VISITA DI PAPA FRANCESCO A LAMPEDUSA. NOI LA SEGUIREMO CON IL COLLEGA GIUSEPPE PISCOPO.

AL VIA OGGI I SALDI ESTIVI IN SICILIA, MA SI TEME IL FLOP DELLE VENDITE.


La Corte di Cassazione ha posto definitivamente fine al Processo “Face Off”. A Roma infatti sono state confermate le pene per tutti gli imputati. Ricordiamo che l’operazione antimafia e antiracket “Face Off” fu eseguita dai Carabinieri della Compagnia di Cammarata nel luglio del 2008. A far scattare gli arresti, le denunce dell’imprenditore edile di Bivona Ignazio Cutrò. La Corte di Cassazione ha confermato quindi le condanne a 14 anni e 9 mesi per Domenico Parisi, 13 anni e mezzo di carcere è la pena che deve scontare invece Maurizio Panepinto. 12 anni e 3 mesi per Giovanni Favata e 12 anni per Luigi Panepinto. Tutti è quattro sono stati riconosciuti colpevoli dei reati di associazione mafiosa ed estorsione. “Oggi Giustizia è stata fatta”– dice il biovene Ignazio Cutrò. Più di ogni altra volta – ha continuato il testimone di Giustizia - lo Stato Italiano, ma soprattutto la Magistratura, in breve tempo dimostra di proteggere e di stare vicina a quegli imprenditori che decidono di denunciare. Siamo rimasti nella nostra terra – ha continuato Cutrò - per cercare di circondarci di numerosi imprenditori che denunciano, debellando così questo fenomeno criminale dalla nostra amata terra di Sicilia”. La storia del testimone di Giustizia Ignazio Cutrò, è stata anche raccontata in un docufilm. In seguito alla decisione della suprema Corte di Cassazione, Ignazio Cutrò torna sull’esigenza di tutelare quanti lavorano nell’interesse esclusivo del raggiungimento degli ideali di Legalità, primo fra tutti il Dott. Salvatore Vella a cui nei mesi scorsi è stata tolta la scorta e per cui il coraggioso imprenditore ne chiede il ripristino.


Purtroppo le strade dell'agrigentino continuano a mietere vittime. È deceduto a seguito di un incidente stradale un giovane riberese. Si tratta di Salvatore Vinciguerra di 32 anni. L'uomo, stava percorrendo nel primo pomeriggio di ieri, la strada provinciale n 33, a bordo della sua Alfa Romeo 156, quando per cause ancora in corso di accertamento, ha perso il controllo del mezzo ed è andato ad imbattersi contro un muro. Inutili i tentativi di rianimazione. Vinciguerra, a seguito del violento impatto, sarebbe morto sul colpo. Sul posto si sono portati i vigili del fuoco e gli agenti della Polizia stradale.


Rimarrà in carcere il boss di Sambuca di Sicilia, Leo Sutera, sotto processo per associazione mafiosa. I Pm della Dda avevano chiesto la condannata a 18 anni di carcere. Nel contesto dell'inchiesta "Nuova Cupola", la Cassazione, settimane scorse, gli aveva annullato l'ordinanza di custodia cautelare in carcere. Ma nuove accuse sono sorte per il Sambucese, come alcune dichiarazioni dell'ex boss di Cosa Nostra, oggi collaboratore di giustizia, Giovanni Brusca.


Sono definitive le condanne a 4 anni di carcere per gli empedoclini Giuseppe Filippazzo e Gerlando Distefano. Per i giudici della Corte di Cassazione, i due uomini sono responsabili della tentata estorsione aggravata dal metodo mafioso, ai danni della famiglia Adorno. Reati che ruotavano attorno all’acquisizione di due immobili, di proprietà dei Distefano, comprati all’asta dagli Adorno che poi subirono pressioni, dagli ex proprietari che le volevano riacquistare.


Ancora attestati di vicinanza e solidarietà ci sono giunti in redazione ed indirizzati al Magistrato favarese in servizio al Tribunale di Palermo, Laura Vaccaro. Ad intervenire è il consigliere comunale del PdL di Favara Mariella Vella. "L’azione di contrasto alle organizzazioni criminali che con grandi successi forze di polizia e magistratura stanno conducendo –scrive- non ci devono indurre a credere che la loro pericolosità sia diminuita e ci devono spronare a far sentire tutta la nostra vicinanza e solidarietà a chi, come la d.ssa Laura Vaccaro, compie il proprio dovere con coraggio e determinazione in un territorio molto difficile".


Duecentocinque chilometri di mare separano Porto Empedocle da Lampedusa. L’imminente arrivo del Papa, previsto per la giornata di lunedì, paradossalmente fa apparire l’isola delle Pelagie così vicina e così lontana. Migliaia le richieste di partenza dallo scalo empedoclino, pochi in proporzione i fortunati che troveranno un posto sul ponte della piccola e datata Paolo Veronese, la vecchiotta motonave della Siremar. Il boom delle partenze è previsto per questa sera e, mai come questa volta, sono venute a galla le criticità dei trasporti che collegano Lampedusa alla nostra terraferma. Nell’agenzia marittima del porto empedoclino, a pochi passi dalla maestosa torre di Carlo V, già da martedì scorso non si trovano più disponibili tagliandi per un posto sulla motonave. Papa Francesco ha preso, come ormai è suo costume, tutti in contropiede e ha mobilitato una provincia intera. Per fortuna le condizioni meteo del canale di sicilia in questi giorni hanno consegnato un mare calmo che ha permesso all’aliscafo di raggiungere senza difficoltà Lampedusa e dunque a diverse centinaia di persone di anticipare di qualche giorno la traversata verso l’isola delle tartarughe. Da Palermo presi d’assalto anche i voli aerei e molti, ci dicono fonti Lampedusane, anche le persone che hanno anticipato le vacanze sulle coste rocciose dell’isola provenienti da altre parti d’italia. Quella a Lampedusa non è una solita visita di un Pontefice in qualsiasi città del mondo. Papa Francesco ha scelto, tra la sorpresa di tutti, isolani per primi, di fare un salto nella piattaforma naturale che rappresenta un punto di approdo per chi naviga nel Canale di Sicilia. Francesco vuole rendere omaggio alle vittime del mare, delle traversate impossibili e dei viaggi della speranza. Vuole toccare per mano i barconi e i relitti ancorati al Molo Favarolo, vuole abbracciare i migranti ospiti nel centro di accoglienza, vuole dare una parola di sollievo ai lampedusani che da anni sono impegnati a far fronte ad una emergenza sociale ed umanitaria dalle vaste proporzioni. Lampedusa da sola non ce la fa. Tutti attendono dall’omelia di Francesco una indicazione chiara ai governanti. C’è attesa di conoscere le parole che il papa pronuncerà lunedì al campo sportivo, in una messa dal cerimoniale semplice e sobrio, senza autorità politiche in prima fila. Il papa vuole celebrare la santa messa tra le persone che ogni giorno vivono l’isola, tra i lampedusani, i migranti, gli operatori sanitari, sociali, le forze dell’ordine. Chi, insomma, vive il problema in prima persona e non, invece, chi fa spesso passerella e vetrina alla ricerca di titoloni di giornali e copertine di riviste. Sono ore di attesa e di preparazione. Allestita la sala stampa presso il ristorante “La rotonda”, nella centrale Via Roma, che ospiterà centinaia di giornalisti, cineoperatori e fotografi accreditati dalla Curia di Agrigento per seguire da vicino lo storico evento. Da Lampedusa don Carmelo Petrone, direttore del settimanale Amico del popolo e responsabile dell’ufficio stampa dell’evento, continua a dare indicazioni alla stampa sulle modalità da seguire per raccontare la giornata lampedusana di Papa Bergoglio. Ma non tutti i giornalisti accreditati potranno seguire tutte le fasi della visita del Pontefice. La sala stampa del Vaticano ha imposto un limite sul numero dei giornalisti da autorizzare per seguire l’incontro sul Molo Favarolo tra il Papa e i migranti del centro di accoglienza. Solamente in quindici potranno immortalare da vicino questa parte importante della giornata. Invece saranno solamente 30 i cronisti che troveranno posto ed ospitalità sulle motovedette della Guardia di Finanza e dei Carabinieri per seguire la traversata del Papa da Cala Pisana al porto vecchio, con l’omaggio di fiori che il Pontefice farà alle vittime del mare. Chi saranno i fortunati giornalisti lo sapremo sul posto solo domenica, quando avverrà presumibilmente il sorteggio tra gli accreditati. Speriamo di poter far parte di questo privilegiato gruppo. Nessun limite invece per l’area stampa del campo sportivo e totale libertà di movimento al seguito del Papa anche durante la visita alla Parrocchia di San Gerlando. Ritornando alla preparazione della trasferta collettiva in terra isolana, ieri sera la Siremar ha autorizzato una corsa straordinaria alla Paolo Veronese, facendo imbarcare soprattutto i mezzi di soccorso della Croce Rossa e i tir carichi di transenne, amplificazione e palco, rifornimenti alimentari. Stamattina è entrata al porto una motonave della Tirrenia, molto più grande del traghetto di linea, che porterà sull’isola gli ultimi passeggeri che hanno trovato il ticket. Una vera e propria invasione domenica e lunedì riempirà vicoli e stradine del comune delle Pelagie. Non c’è più un posto letto disponibile. Da segnalare, comunque, che i lampedusani, almeno per i posti letto delle case private, non hanno speculato sulla visita del Pontefice. Per loro, ma anche per noi, lunedì vuole essere una giornata di festa e di fede da ricordare per tutta la vita.


Un tempo l’intera popolazione di Favara era fiera di vantare due prestigiosi impianti sportivi. Stiamo parlando della Piscina e del Palazzetto dello Sport entrambi ubicati in C.da Pioppo. Ancora vivo in noi il ricordo delle numerose competizioni sportive che si svolgevano sia nelle corsie della piscina che sul parquet del Palagiglia e delle tante persone, provenienti anche da altri centri, che, nonostante la carenza di segnaletica, riuscivano comunque a giungere in C.da Pioppo per assistere alle gare. Spinti dal ricordo ci siamo recati sul posto per un sopralluogo. Abbiamo iniziato dalla Piscina. C’erano i dipendenti comunali addetti. Con nostro stupore abbiamo subito notato la piscina piena d’acqua e colti da un forte senso di gioia per quello che secondo noi significava una imminente riapertura dell’impianto, abbiamo chiesto informazioni ai dipendenti sulla presunta data di riapertura. La risposta, è stata anticipata da un sorriso, misto da ironia e amarezza. C’eravamo sbagliati, l’acqua in vasca aveva un altro scopo. Timidamente il personale ci ha spiegato che l’esperienza maturata negli anni li ha indotti a chiedere (ed ottenere dopo diverse sollecitazioni) l’autorizzazione a riempire d’acqua le due vasche per salvaguardare il fondo delle due piscine. A loro dire, l’assenza prolungata di acqua, avrebbe sicuramente provocato il danneggiamento delle piastrelle. Una precauzione voluta dagli attenti dipendenti che nonostante la chiusura pubblica, dimostrano di avere a cuore le sorti dell’impianto. La Piscina… una volta vero fiore all’occhiello della Città, della provincia e forse, senza esagerare, dell’intera regione. Come dimenticare i tuffi eseguiti dai trampolini, le urla del pubblico a sostegno degli atleti in corsia… che tristezza! L’impossibilità ad utilizzare la struttura, ha provocato e provoca, notevoli disagi anche alle persone che la frequentavano per scopi terapeutici. Il tutto incide notevolmente anche sull’immagine stessa della Città di Favara che si priva dello svolgimento di importanti manifestazioni sportive. Un’umiliazione per i favaresi che avendo una invidiabile Piscina nel loro paese sono costretti a recarsi fuori per avere un servizio simile. Non ultimo, anche il disagio dei dipendenti che al termine di quel poco che c’è quotidianamente da fare, sono costretti, a braccia conserte, ad aspettare che le lancette dell’orologio segnino l’orario di uscita. Viene così meno la loro dignità di lavoratori. Ricordiamo che il Comune di Favara, più di un anno fa, ha scelto di chiudere l’impianto al pubblico, per gli alti costi di gestione con grande dispiacere per la collettività, gli utenti più assidui e per le associazioni che curavano i corsi di nuoto e la sicurezza della piscina. Dal Municipio di Piazza Cavour, invece si dovrebbe studiare un piano di riduzione dei costi di gestione. In passato si era parlato di progetti volti a rendere energeticamente autonoma la Piscina, mediante l’installazione di pannelli solari. Sarebbero una buona opportunità di risparmio economico. Proclami che però parrebbero essere caduti nel dimenticatoio. La manutenzione degli impianti, può inoltre essere curata autonomamente dagli ormai esperti e qualificati dipendenti comunali. Spostandoci nell’area esterna alla Piscina, è saltato subito all’occhio l’elevato rischio incendi, con le alte sterpaglie addossate ai locali caldaie ed al relativo serbatoio del gasolio. Un vero pericolo che dovrebbe essere subito eliminato. Poco distante dalle caldaie c’è il gigante addormentato, ovvero il Palasport “Antonio Giglia”, l’impianto che era rimasto chiuso da tempo a causa delle infiltrazioni di acque meteoriche dal tetto. Il Comune, nello scorso mese di Dicembre aveva usufruito dei lavori tampone di manutenzione alla copertura, eseguiti dalla Società Cooperativa “Il Sestante” dei fratelli Bellavia. In cambio, gli imprenditori avevano ricevuto l’ok a svolgere eventi di prestigio come quello del concerto dei Pooh, che sembrava aver restituito alla collettività il Palazzetto dello Sport. Cosa che non è avvenuta se non per qualche sporadica iniziativa organizzata da altri privati. Continuando con il nostro giro, abbiamo trovato le porte d’accesso al palazzetto sbarrate, tranne una. Ingresso che consente quindi a chiunque di poter entrare facilmente all’interno, come dimostrato dalle immagini. Preoccupati dal rischio che il PalaGiglia possa essere vandalizzato, ci siamo recati dal custode per avvisarlo. Purtroppo nel presidio non c’era nessuno certamente da parecchio tempo. Il palasport, è dotato di un impianto di videosorveglianza, ma chiunque potrebbe fare quello che vuole, tanto non c’è nessuno a fermarlo. Sembra di vedere una città dove il rincaro dei tributi locali è inversamente proporzionale ai servizi resi. Chiunque, noi di Sicilia Tv per primi, vorremmo che chi di dovere si svegliasse dal lungo letargo e facesse risorgere queste strutture che sono patrimonio di tutti i contribuenti, giungendo così al tanto sperato cambiamento.


Il sindaco di Ravanusa, Carmelo D'Angelo, ha firmato l'ordinanza di revoca dei pass che consentivano la sosta nei parcheggi adiacenti il municipio a sindaco, assessori e consiglieri comunali. Con la nuova ordinanza i posti sono stati riservati solo ai diversamente abili, alle forze dell'ordine, all'autorità giudiziaria e ai cittadini che avranno la possibilità di sostare per un periodo massimo di mezz'ora per risolvere le proprie questioni all'interno del palazzo di città. «Bisogna dare ai cittadini e alle fasce più deboli» - ha dichiarato il sindaco D'Angelo - «la possibilità di usufruire dei servizi comunali con maggiore agilità ed é giusto che, ogni tanto, l'esempio e lo sprone vengano dalla politica che può tranquillamente rinunziare al posto riservato».


Sembra essere stato scongiurato il rischio blocco della raccolta dei rifiuti nei comuni dell'ATO GESA Ag2. I lavoratori erano infatti in stato di agitazione, in quanto chiedevano il pagamento delle mensilità di Ottobre, Novembre e Dicembre 2012. Un accordo sembra essere stato raggiunto tra il liquidatore della Gesa Teresa Restivo ed il raggruppamento di imprese che effettua il servizio di raccolta e smaltimento dei rifiuti. Due milioni di euro, sarebbero in arrivo nelle casse delle imprese, soldi questi che dovranno servire per pagare gli arretrati ai lavoratori dipendenti. Unico problema, sembrano essere le banche. Quest'ultime infatti avevano già anticipato delle somme alle imprese e che adesso probabilmente vorranno recuperare.


"Il Ddl a sostegno delle emittenti private, rappresenta un importante passo avanti a supporto delle PMI che operano nel settore dell'’Informazione”. Lo dice l'On. Michele Cimino di Voce Siciliana che rincalza la dose: "gli effetti della norma sarebbero vanificati in assenza di specifiche misure a rinforzo dei costi sostenuti per il passaggio dal sistema analogico al digitale terreste. Lo stesso ddl –dice Cimino- non fa espressamente menzione a contributi destinati ad ammortizzare i costi sostenuti dalle PMI per effettuare il passaggio o il cosiddetto “switch off” dal sistema analogico al sistema digitale terrestre. Previsione, invece, -dice- contenuta nel testo della mozione “Interventi a sostegno delle PMI siciliane titolari di emittenti televisive locali, per il rafforzamento tecnologico, organizzativo e la transizione al sistema digitale terrestre” depositata all’ARS lo scorso 10 Aprile, a firma degli onorevoli, Grasso, Cimino, Firetto, Lantieri, che a breve sarà discussa in aula".


Sono cominciati i saldi estivi anche in Sicilia ma i commercianti temono un altro flop. I saldi invernali non sono andati certo nel migliore dei modi, complice la crisi e la tendenza delle famiglie a risparmiare in vista di tempi più duri. I negozi sono semi-vuoti e anche chi entra per dare un’occhiata, non sempre compra qualcosa. Secondo una stima di Federmoda in Sicilia ogni nucleo familiare spenderà per l’acquisto di abbigliamenti e calzature in saldo 180/200 euro, in totale meno di 90 euro a testa. Un dato che si colloca al di sotto della media nazionale stimata da Confcommercio (229 euro a famiglia). Insieme al periodo dei saldi quindi è cominciata la corsa a rendere il risparmio appetibile con sconti a partire dal 50 per cento già nelle prime due settimane. In più secondo Federconsumatori Sicilia, i saldi partono già penalizzati. Già da un mese sarebbero partiti gli sconti sottobanco sui prodotti. Secondo l’associazione inoltre solo una famiglia su tre farà acquisti in questo periodo, circa 55mila persone. L’associazione a tutela dei consumatori ricordiamo detta le regole per comprare in sicurezza: confrontare i prezzi, diffidare di sconti eccessivi, controllare che nell’etichetta sia riportato anche il prezzo intero.


Prende il via oggi sulle spiagge di San Leone e di Porto Empedocle, la campagna di sensibilizzazione ambientale “ECO_logica” edizione 2013. Questa seconda edizione vede coinvolti, oltre l’Associazione per lo Sviluppo Sostenibile della Sicilia “Laboratorio Telamone” anche, l’Associazione Culturale Acuarinto e la Cooperativa Sociale A.G.O. Molti studi scientifici evidenziano come i mozziconi di sigaretta, non solo sono molto inquinanti per l’ambiente, dal momento che impiegano circa 5 anni prima di biodegradarsi, ma, se ingeriti, possono essere anche pericolosi e nocivi per la salute dei bambini. I volontari delle associazioni coinvolte, mediante la distribuzione di portacenere contenenti un vademecum sulla corretta prassi di smaltimento delle cicche di sigarette, avranno l’occasione di confrontarsi con i bagnanti sui temi della tutela e salvaguardia dei litorali, e non solo. Oggi ha preso inizio da Porto Empedocle. La distribuzione dei coni sarà avviata anche domani domenica e verrà ripetuta ogni fine settimana fino al 06 Settembre.


Prenderà il via la prossima settimana la prima edizione di Agrigento Artinstrada. Un festival interamente dedicato ad artisti nel campo delle arti circensi, musica, teatro di strada e danza. La manifestazione si svolgerà venerdì 12 e sabato 13 Luglio dalle ore 20.30 alle ore 23.00. L’evento che è stato ideato e organizzato dall’Associazione Circolo degli artisti, direttore artistico Mario Russo, prevede l’esibizioni in numerose postazioni lungo la via Atenea e fino a Piazza Municipio, di artisti di strada, bands, gruppi di danza , acrobati, contorsionisti, trapezisti, giocolieri, teatro dei pupi siciliani, teatro d’avanguardia e tanto altro ancora. Sono 20 le compagnie e i gruppi artistici nazionali e internazionali partecipanti con oltre 150 artisti.


E' stato il portacolori del Club Nautico di Gela Andrea Marotta 11 anni con origini favaresi, il vincitore del primo ''Trofeo della legalità'' tenutosi nei giorni scorsi a San Leone. La gara, svoltasi sul campo di regata davanti al Club Nautico Punta Piccola, era valida come selezione regionale per la qualificazione al campionato nazionale della classe Optimist per bambini dagli otto ai quindici anni. Il giovane cadetto, ha dominato la gara conquistando ben 4 punti che ne hanno sancito il primo posto assoluto nella sua categoria. Un risultato eccellente se si tiene conto che i bambini del Club Nautico di Gela, si allenano da circa un anno, a fronte dei campioni delle altre province siciliane. 80 circa i bambini partecipanti alla competizione sportiva. Andrea, ha preso la passione del papà Salvino. Infatti quest'ultimo, appassionato di vela, è anche un direttore sportivo delle regate. Il trofeo della Legalita' e' stato ideato e realizzato dalle Camere di commercio di Agrigento e di Caltanissetta in collaborazione con il Club Nautico Punta Piccola di Agrigento.


E’ stato un pomeriggio, animato dalla vivacità del ragazzi del Grest della Chiesa Madre di Favara, quello di ieri. La Piazza Cavour infatti si è riempita di gioia, musica, giochi e tanta voglia di stare insieme. Un pomeriggio ricco di divertenti sorprese, come le foto che due novelli sposi hanno voluto scattare insieme ai piccoli. Il tutto si è svolto sotto il controllo degli animatori con la supervisione dell’arciprete don Mimmo che ne ha approfittato per rispolverare i gloriosi trascorsi ciclistici della sua gioventù.


Al fine di arginare il problema relativo all’emergenza mancanza di riserve di sangue, il dottore Calogero Belluzzo presidente dell’associazione Donatori Sangue Favara invita quanti sono nelle possibilità a donare il proprio sangue. Il dott Belluzzo inoltre fa sapere che in occasione della prossima donazione del sangue prevista per domenica prossima 7 luglio saranno distribuite magliettine sul tema della Donazione. Chi fosse interessato alla donazione può rivolgersi presso la sede dell'associazione Via Kennedy a Favara.


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