SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 28/05/2013
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

SEQUESTRATI BENI PER OLTRE 4MLN DI EURO ALL'IMPRENDITORE CASTELTERMINESE VINCENZO GIOVANNI SCAVETTO RITENUTO AFFILIATO ALLA COSCA DEL SUO PAESE.

PROCESSO D'ORSI. QUATTRO REATI NON SONO PUNIBILI. INTANTO CONTINUA IL DIBATTIMENTO TRA ACCUSA E DIFESA.

DUE ARRESTI A PALMA DI MONTECHIARO PER ESTORSIONI AI DANNI DI COMMERCIANTI. VITTIMA ANCHE IL FARMACISTA MICELI.

PARCO DI GIUFA' E DEI PALADINI. IL SINDACO DI FAVARA MANGANELLA RINGRAZIA PER I LAVORI. A BREVE LA DITTA DOVRA' CONSEGNARE IL PARCO AL COMUNE.

TERRENI PRIVATI INCOLTI E PIENI DI ERBACCE E VOLANTINAGGIO SELVAGGIO. GLI INTERVENTI DEI CONSIGLIERI COMUNALI DI FAVARA MILIOTI E CASTRONOVO.


Ci sono terreni, appartamenti, fabbricati rurali e varie disponibilità finanziarie del valore di 4.317.221,47 euro, tra i beni sequestrati dalla Guardia di Finanza di Palermo in esecuzione di un provvedimento emesso dal Tribunale di Agrigento sezione Misure di prevenzione, su richiesta della Procura della Repubblica del capoluogo siciliano, all'imprenditore castelterminese Vincenzo Giovanni Scavetto di 72 anni, arrestato nel Maggio del 2011 nell'ambito dell'operazione antimafia Kamarat. Scavetto già titolare di un allevamento di bovini, era stato rinviato a giudizio e condannato in primo grado nel 2012, a dieci anni di reclusione, per aver fatto parte, in concorso con boss del calibro di Giovanni Brusca, Leoluca Bagarella, Michele Traina ed altri, dell’associazione mafiosa “Cosa Nostra” e segnatamente della cosca agrigentina di Casteltermini. Appartenenza alla famiglia mafiosa che aveva trovato riscontro nelle dichiarazioni di importanti collaboratori di giustizia. Dopo l’arresto di Fragapane, l’imprenditore avrebbe consolidato la propria posizione in seno a “Cosa Nostra”, diventando per il territorio di Casteltermini uno dei “punti di riferimento” dell’organizzazione, per conto della quale avrebbe anche mediato nella gestione del “pizzo” imposto ad una impresa edile di Favara impegnata nelle opere di ammodernamento della “S.P. 20 Casteltermini – San Biagio”. Sulla base di queste risultanze, le disponibilità patrimoniali e finanziarie tracciate dalle Fiamme Gialle, acquisite nel periodo in cui l’imprenditore partecipava alle attività illecite della Cosca, risultate sproporzionate rispetto ai suoi redditi dichiarati ed ufficiali, sono state ritenute di origine illecita e pertanto il Tribunale di Agrigento ne ha disposto il sequestro ai sensi del “Codice delle leggi antimafia”.


Prosegue al Tribunale di Agrigento il Processo ai danni del Presidente della Provincia Regionale Eugenio D’Orsi accusato di concussione, peculato, truffa e abuso d’ufficio. Ieri nel corso del dibattimento, con la pronuncia della declaratoria di non punibilità di quattro capi di imputazione, si è alleggerita la posizione di D’Orsi. Nello specifico per il Tribunale, non sono stati commessi reati, nell’organizzazione del capodanno 2008 affidata ad un’agenzia di spettacoli. Regolari sarebbero tre mandati di pagamento per spese di rappresentanza. Nel corso dell’udienza, sono stati ascoltati anche gli imprenditori Vito Spagnolo e Vincenzo Vecchio. Quest’ultimi sono gli esecutori dei lavori svolti nella Villa del Presidente Eugenio D’Orsi a Montaperto. In aula, i due imprenditori avrebbero fornito una versione che contrasta con quanto dichiarato nel corso degli interrogatori svolti nel corso delle indagini preliminari, dagli uomini del Comando Provinciale della Guardia di Finanza. Vecchio infatti, alla prima versione dei fatti raccontata, ovvero quella di non aver ricevuto nessun pagamento per i lavori svolti poiché eseguiti gratuitamente, ieri al Tribunale di Via Mazzini, avrebbe invece affermato che le opere sono state regolarmente pagate dal Presidente D’Orsi cinque sei mesi dopo l’interrogatorio, quando cioè l’inchiesta era già stata avviata dalla Procura. Prossima udienza del processo è stata fissata per lunedì 17 Giugno.


In primo grado erano stati assolti da ogni accusa, in Appello invece la II sezione presidente Marraffa stravolge la sentenza. Sono stati condannati nell'ambito del Processo Apocalisse Giovanni Marino di 44 anni di Canicattì, Ferdinando Bonanno di 71 di Catania e Pino Gambino di 40 anni di Ravanusa rispettivamente condannati in primo grado a 2 anni e 8 mesi, a 4 anni e 4 mesi e 8 anni di reclusione. 2 anni e 8 mesi anche per Salvatore Paci e 3 anni per Francesco Cottitto. Assolto invece Giancarlo Buggea di 41 anni di Canicattì, condannato in primo grado a 3 anni e 4 mesi di reclusione. Assoluzione confermata per Calogero Paci di 37 anni. Ricordiamo che l'operazione antimafia Apocalisse portò in carcere otto persone ritenute fiancheggiatori del boss, Giuseppe Falsone.


Avrebbero a vario titolo tentato di estorcere denaro ai danni di commercianti del comprensorio licatese, con l'aggravante di avere agito in più persone riunite. Queste le accuse per due palmesi Giuseppe Mulè di 46 anni e Giovanni Alotto di 30 arrestati ieri dai militari della Compagnia Carabinieri di Licata coordinati dal Comando Provinciale dell'Arma. A disporre le due ordinanze cautelari il GIP presso il Tribunale di Agrigento Dr.ssa Alessandra Vella su richiesta dei sostituti procuratori Giacomo Forte e Matteo Delpini. Nella circostanza i due sono accusati di avere nell'estate del 2012 tentato di estorcere denaro, pretendevano 400 euro ogni 20 del mese, ad un commerciante cinese che però ha denunciato il tutto ai Carabinieri. Mulè e Alotto, secondo l'accusa avrebbero anche chiesto al dott. Miceli, proprietario dell'omonima Farmacia di Palma di Montechiaro "qualcosa per gli amici in galera". Il Farmacista nel luglio scorso, mentre stava percorrendo a bordo della sua Mercedes la strada che da Palma di Montechiaro porta ad Agrigento, è stato raggiunto da diversi colpi di arma da fuoco, che fortunatamente hanno colpito i sedili. Secondo alcuni accertamenti eseguiti dai carabinieri di Licata gli arrestati avrebbero tentato di estorcere denaro anche ad un amministratore di un hard discount. La misura cautelare è stata emessa nei confronti dei due dopo l’emissione di mandato d’arresto europeo, poiché Mulé si trovava in Germania. Anche questa indagine della Procura della Repubblica di Agrigento- diretta dal Procuratore della Repubblica Dr Renato Di Natale – dimostra la massima attenzione rivolta dall’Ufficio ai delitti contro il patrimonio in un contesto di particolare allarme sociale. Le indagini di Polizia, su direttive della Procura della Repubblica, tuttora proseguono al fine di accertare eventuali altre corresponsabilità e vengono svolte dalla Compagnia dei Carabinieri di Licata. Al momento pare risulti essere coinvolta nella stessa inchiesta una terza persona.


Una rapina è stata compiuta nel pomeriggio di ieri a Licata nell’agenzia della Banca Popolare Sant’Angelo di Via Palma, 100 mila euro il bottino. Secondo quanto ricostruito dagli agenti di Polizia del locale commissariato, ad agire sarebbero stati quattro malviventi. Quest’ultimi, dopo l’irruzione nell’istituto di credito e con i volti coperti da passamontagna, senza mostrare nessuna arma, avrebbero intimato al cassiere di consegnare il denaro presente in cassa. Con fare minaccioso, i banditi, avrebbero tenuto a bada anche i clienti della Banca. Ottenuti i soldi i quattro, si sono dileguati facendo perdere le loro tracce. Sulla rapina indaga la Polizia di Licata.


Una "ghigliottina" o meglio una sorta di tappo sarebbe stata la causa dell'interruzione del servizio idrico nella contrada Santa Croce a Casteltermini. A riscontrarlo la società Girgenti Acque che gestisce il servizio nei comuni della provincia di Agrigento, una ventina di famiglie lamentavano da diverso tempo disservizi nella distribuzione del prezioso liquido, spingendo i tecnici della società ad accertamenti e verifiche che hanno portato alla scoperta del sabotaggio. Alcuni ignoti quindi oltre a prendere di mira gli impianti di Girgenti acque causando danni alla società hanno arrecato disagi ai cittadini. L'episodio è stato denunciato alle Forze dell'ordine.


Il Sindaco di Favara, Rosario Manganella ringrazia i volontari che domenica scorsa hanno pulito dalla folta vegetazione, il Parco di Giufà e i Paladini di V.le Che Guevara. Il primo cittadino si dice contento delle iniziative che recentemente si sono svolte in Città, come ad esempio "Coloriamo Favara". Per quanto riguarda il Parco di Giufà, Manganella sottolinea come l'area non sia stata ancora consegnata dalla ditta che ha eseguito i lavori al Comune. Passaggio burocratico che, assicura il Sindaco, avverrà prossimamente. Nel tg l'intervista


"I servizi offerti dall'associazione volontari disabili cuore di Favara sono indispensabili per la città. Occorre mettere in campo tutte le forze necessarie affinché possa riprendere il servizio mensa in un quartiere così importante". A dirlo è il parlamentare del PD On. Tonino Moscatt. Dò il mio pieno sostegno all'Avodic -dice il favarese-. Oltre ad offrire un contributo economico che servirà a far partire il servizio –continua Moscatt- mi impegnerò affinché questo possa durare nel tempo. L'Avodic deve avere una dipendenza economica che gli dia la possibilità di camminare con i propri piedi. Va bene il contributo economico che daremo, ma non appena finite queste risorse, l'Avodic che farà? Saremo sempre punto e capo. Per questo –conclude- ci attiveremo per la ricerca di fondi con l'amministrazione comunale, provinciale e regionale".


Il Presidente del Consiglio Comunale di Favara Leonardo Pitruzzella accoglie la proposta lanciata dal gruppo politico Prometeo circa la donazione di un gettone di presenza al mese dei consiglieri comunali alla mensa della solidarietà dell’Avodic. Lo stesso Pitruzzella, nell'impegnarsi a verificare in sede di approvazione del Bilancio la disponibilità del Comune, ricorda in una nota come nel 2008 era stato tra i consiglieri firmatari dell’emendamento al Bilancio di previsione provvedimento quest’ultimo che portò alla costituzione della stessa mensa.


Numerosi terreni privati, all'interno e all'esterno del centro del paese, risultano abbandonati a se stessi e pieni di sterpaglie, con conseguente aumento di presenza di ratti e insetti di qualsiasi genere. A denuncialo è il consigliere comunale indipendente di Favara Giuseppe Milioti. "Terreni incolti –scrive Milioti- che oltre a deturpare l'ambiente mettono a rischio l'incolumità pubblica, specie se questi sono interessati da incendi", Pertanto il consigliere Milioti invita il sindaco Manganella a provvedere subito, così come previsto per legge, a firmare un'ordinanza con la quale obbliga ai privati la pulizia dei terreni e qualora i cittadini non rispettino l'ordinanza, ad avviare tali lavori con operai comunali e addebitare le relative spese ai privati.


Sul volantinaggio selvaggio prende posizione il capogruppo del Pd al comune di Favara Calogero Castronovo che ha invitato il sindaco Rosario Manganella e il comandante dei vigili urbani Gaetano Raia a far rispettare l'ordinanza dell’ex primo cittadino Mimmo Russello che ha previsto il divieto di distribuire depliant pubblicitari per il paese. "Spesso –scrive- i volantini vengono consegnati agli automobilisti in transito per le vie cittadine. Ciò non fa altro che contribuire a rendere sporco il paese visto che spesso l’automobilista si disfà del materiale cartaceo gettandolo a terra”. Per il capogruppo del Pd occorre disciplinare tutto l’assetto pubblicitario rappresentando una fonte di guadagno per il Comune. “Invito, altresì, il sindaco e il comando della polizia municipale – aggiunge - a far rimuovere i cartelloni pubblicitari di sei metri per tre collocati proprio nei pressi del cimitero. Più che un’esigenza è un modo per rispettare il luogo di culto”. Secondo Castronovo bisogna verificare se chi ha installato i cartelloni giganti sia stato autorizzato dal Comune pagando i relativi diritti.


“Riteniamo preoccupante, per le sorti della città, la stridente, e non ancora risolta, clamorosa contraddizione in cui incorre ormai da settimane il sindaco Marco Zambuto". A dirlo è il gruppo del Patto per il territorio del Comune di Agrigento. "Da una parte, -scrivono- Zambuto sbandiera il concluso risanamento finanziario dell’Ente, e se ne vanta, arrogandosi un merito personale quando invece dovrebbe ringraziare i cittadini, perché a pagare i debiti sono loro con le tasse che il sindaco ha elevato al massimo delle aliquote tradendo le promesse elettorali. Dall’ altra parte, invece, -continua il gruppo del Patto per il territorio- il sindaco Zambuto comunica alla stampa l’assunzione di un prestito dall’ apposita Cassa depositi e prestiti per oltre 16milioni di euro, certificando dunque un buco finanziario spaventoso, e non indicando in alcun modo come poi, in futuro, intenda ripagare il prestito". Due i dati che secondo il gruppo Patto per il territorio emergono. Quello finanziario da pre-dissesto e quello politico che il sindaco naviga non solo in solitario ma a vista. "Dovrebbe più confrontarsi con il consiglio comunale e avviare un'inversione di rotta –concludono-, altrimenti sarà naufragio, e non solo del sindaco, ma dell’ intera città”.


E' un grido di allarme quello lanciato dalla Cgil di Agrigento e Sciacca sulla questione che riguarda Torre Macauda che a poche settimane dall’inizio della stagione estiva non si sa quale società avrà l’affidamento del complesso alberghiero. Ad associarsi alla CGIL sono i deputati nazionale e regionale del PD rispettivamente Tonino Moscatt e Giovanni Panepinto. “Ci sarà tutta la sensibilità e l’impegno per uscire da questa fase particolare –hanno affermato i deputati- sperando di potere agire con uno strumento straordinario che consenta di superare questo brutto momento. Tenteremo –continuano- di sbloccare la situazione che sta penalizzando i 55 dipendenti, sposando le richieste dei lavoratori, che auspicano di avere una risposta anche dal magistrato che si sta occupando della gestione dell’ albergo.” Ed anche il consigliere comunale Pd di Sciacca Cinzia Diliberto è intervenuta sulla questione della torre Macauda. “E' inverosimile che la gara per la scelta di un gestore non abbia prodotto effetto, una parte del comparto turistico di Sciacca rischia di bloccarsi con gravi perdite economiche. Infine il consigliere Diliberto pensa soprattutto alle famiglie dei lavoratori che stanno vivendo grandi difficoltà economiche, promettendo di far parte di quel gruppo della politica che da subito si attiverà per risolvere il problema.


Il Presidente del Consiglio provinciale Raimondo Buscemi, ha convocato per lunedì prossimo 3 giugno alle ore 18:00 il Consiglio Provinciale. Dieci i punti da discutere all'ordine del giorno che riguardano sei interrogazioni e tre mozioni. Ad aprire i lavori sarà l'approvazione dei verbali delle sedute precedenti e le comunicazioni del Presidente del Consiglio Buscemi.


E non si fermano gli auguri all’Arcivescovo Montenegro per la prestigiosa nomina assegnatagli come Presidente della Commissione Episcopale per le Migrazioni. Questa volta a congratularsi è il Presidente del Consiglio Comunale di Agrigento Aurelio Trupia. “Questa nomina -scrive Trupia- rappresenta un momento di gioia per l’Arcidiocesi di Agrigento che, con Lampedusa e Linosa, costituisce la porta di ingresso per i migranti che guardano al nostro Paese come meta di pace, dignità e sicurezza”. Infine per Trupia la nomina affidata all’Arcivescovo di Agrigento rappresenta il giusto riconoscimento alla sua preziosa e costante opera di fraterna accoglienza che svolge verso coloro i quali soffrono e chiedono aiuto alla nostra terra”.


Sono iniziati ieri al Polo Universitario di Agrigento gli incontri promossi nell’ambito del progetto APER finalizzato alla promozione e valorizzazione del patrimonio archeologico ed architettonico della Provincia di Agrigento e della Tunisia. Ieri a Villa Genuardi la presentazione del progetto, oggi invece alla riunione del comitato scientifico segue il seminario formativo " fenomenologia del rischio, diagnostica e manutenzione programmata degli apparati musivi". Le attività formative proseguiranno fino a giovedì prossimo. A chiudere il tutto, venerdì, un workshop di simulazione progettuale ed una tavola rotonda a cui partecipano tra gli altri anche docenti dell’Istituto per la valorizzazione del Patrimonio Culturale di Tunisi e dell’Università di Palermo.


Celebrazione questo pomeriggio alle ore 17.30, nella Chiesa di San Giuseppe a Canicattì, in memoria del giudice Rosario Livatino. L’iniziativa è del direttivo e dei soci dell’Associazione Amici del Giudice Rosario Livatino. Ad ufficializzare la funzione religiosa don Giuseppe Livatino, arciprete di Raffadali e postulatore della causa di canonizzazione del magistrato definito da Giovanni Paolo II il 9 maggio 1993 ad Agrigento “Martire della Giustizia e, indirettamente della Fede”.


Si è svolta ieri presso la Biblioteca Lucchesiana di Agrigento, la Tavola rotonda dal titolo "Maschio e femmina li creò" organizzata dall'ufficio diocesano per la Cultura dell'arcidiocesi di Agrigento in collaborazione con il settimanale cattolico L'Amico del Popolo, in occasione del settimo anno dalla morte di mons. Domenico De Gregorio


Si svolge domani all’Istituto Don Michele Arena di Sciacca il seminario “La legislazione scolastica nella normativa recente”. L’incontro è promosso da Anief ed Acli scuola ed è rivolto ai docenti, personale ATA, DSGA, RSU e dirigenti. Tra i temi in discussione anche il blocco degli stipendi, l’indennità di reggenza e la stabilizzazione dei precari. Tra i relatori è prevista la partecipazione del Presidente nazionale dell’ANIEF Marcello Pacifico e del Presidente provinciale delle ACLI , Nicola Perricone. Durante il seminario, si presenta anche il nuovo servizio di informazione e consulenza denominato Acli scuola.


In occasione della fine dell’anno scolastico l’Istituto comprensivo “Mendola-Vaccaro” di Favara ha programmato per lunedì prossimo 3 giugno lo spettacolo “Mendola-Vaccaro show”. La manifestazione prenderà inizio alle ore 18.00 con l’esibizione degli alunni della Scuola primaria del plesso “Pirandello” ed alle ore 19.30 si esibiranno gli studenti della scuola secondaria di 1°grado. Lo spettacolo si svolgerà presso il cortile interno della scuola sita in Via Agrigento.


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
Visiona un altro tg
Pubblicità
Stampa
Home Page
Le edizioni del Notiziario sono curate dalla redazione giornalistica di Sicilia TV