SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 28/02/2013
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

ELEZIONI PROVINCIALI DI MAGGIO. IL PRESIDENTE CROCETTA RINVIA DI UN ANNO LE CONSULTAZIONI. INTANTO E' SCONTRO SULLA RIFORMA DELLE PROVINCE TRA CROCETTA ED I GRILLINI.

A ROMA SI LAVORA PER COSTRUIRE UN GOVERNO SALDO. INTANTO DOPO IL VOTO DELLE NAZIONALI AD AGRIGENTO I POLITICI SONO PIU' CONFUSI CHE PERSUASI. RIBALTATI INFATTI I DATI DELLE SCORSE REGIONALI.

UN CONSIGLIO COMUNALE ACCESO QUELLO DI IERI SERA A FAVARA. IL PRESIDENTE DEL CONSIGLIO PITRUZZELLA PARLA DI SCONTRO ISTITUZIONALE CON IL SINDACO.

AVEVA RUBATO ATTREZZATURE SANITARIE DAL CIVICO DI PALERMO DOVE PRESTAVA SERVIZIO. LICENZIATO L'INFERMIERE RACALMUTESE


Rosario Crocetta annuncia il rinvio di un anno delle elezioni per le Province. Le urne si riapriranno nella primavera del 2014 invece che il 26 e 27 maggio (insieme a 142 Comuni) come previsto appena qualche settimana fa. Lo si legge in un articolo apparso oggi sul Giornale di Sicilia a firma di Giacinto Pipitone. Nell’attesa delle consultazioni scatteranno i commissariamenti e si proverà a varare una riforma che taglia i costi e riscrive le funzioni di questi enti. Ma il tema politico di una delle giornate più convulse sull’asse Palazzo d’Orleans-Palazzo dei Normanni è lo scontro sotto traccia –si legge nell'articolo- che sta montando fra Crocetta e i grillini. L’agenda fissata un mese fa dal presidente dell’Ars Giovanni Ardizzone (Udc) impone di votare il 6 marzo la riforma delle Province. Ma il governo fino a ieri non aveva sciolto la riserva: abolirle o modificarne le funzioni?. Nel frattempo in commissione Affari istituzionali erano piovuti 9 disegni di legge, il primo di Nello Musumeci (La Destra), che proponevano un ventaglio di proposte diverse. Intanto il presidente della commissione, Marco Forzese (ex Udc passato al nuovo gruppo che sostiene Crocetta) propone un testo di sintesi che prende le mosse dalla proposta di Musumeci: prevede di mantenere in vita le Province tagliando del 20% i consiglieri e gli assessori e riducendo di un altro 20% anche gli stipendi. Rinviando a un testo successivo l’attribuzione di nuove funzioni. Forzese fa sapere –si legge ancora sul Giornale di Sicilia- che questa è anche la posizione del governo. E a questo punto scatta il countdown verso l’approvazione visto che la giunta ha già fissato per il 26 e 27 maggio le elezioni. Ma i grillini, l’alleato ombra (ma forte) di Crocetta, non ci stanno. E mentre tutta Italia studia il modello Sicilia provando a esportarlo a Roma, proprio qui rischia di scoppiare la prima crisi: «Noi proponiamo l’abolizione totale delle Province - anticipa il capogruppo dei 5 Stelle, Giancarlo Cancelleri -. È stata la nostra proposta fin dalla campagna elettorale. Chiaramente parliamo di un’abolizione dei ruoli politici mentre gli uffici e le funzioni passerebbero a Comuni e Regione. Qualunque altro testo diverso da questo non avrà i nostri voti all’Ars.


Ed intanto il Vicepresidente della prima commissione Affari Istituzionali all’Ars, Giovanni Panepinto ritiene opportuno applicare la norma dello Statuto della Regione Sicilia in materia di liberi consorzi, sostituendo le Province con i liberi consorzi e le città metropolitane già individuate Palermo, Catania e Messina. E' necessario – spiega il parlamentare del PD- rivedere complessivamente l’architettura delle funzioni dei liberi consorzi dei Comuni allineandole alle dinamiche nazionali in materia di province. Certamente -conclude il parlamentare regionale- non sarà possibile derogare dall’elezione diretta degli organismi”.


La difficile ed intrecciata trattativa che nei prossimi giorni porterà i partiti politici a trovare l’accordo per la formazione del nuovo governo della Nazione, rispecchia in toto l’incertezza degli stessi italiani, nella scelta dei propri rappresentanti. La condizione di instabilità emersa dalle urne, impone una seria riflessione ai leader dei maggiori partiti. Una delle soluzioni possibili, potrebbe essere l’unione delle forze di centro destra e di centro sinistra. PdL e PD quindi insieme per un governissimo. Entrambe le coalizioni guidate rispettivamente da Silvio Berlusconi e Pier Luigi Bersani preferirebbero mantenere le distanze in Parlamento, ma il netto rifiuto di alleanza pare del Movimento Cinque Stelle di Beppe Grillo, non offrirebbe alternative. Lo stesso Grillo, leader del maggiore partito italiano ha annunciato che il suo movimento non darà alcun voto di fiducia né al Pd nè ad altri. Ed in relazione all’esperienza in atto all’Assemblea Regionale Siciliana, il Movimento 5 Stelle annuncia che voterà a Roma le leggi che rispecchiano il proprio programma a prescindere da chi le propone. In attesa quindi dell’avvio delle consultazioni del Presidente della Repubblica, per la formazione del nuovo Governo, analizziamo il risultato ottenuto nella sola Provincia di Agrigento dai principali partiti e li confrontiamo con i recenti dati delle regionali. La lista che ha riportato più voti alle politiche è stata quella del Movimento Cinque Stelle, che passa dalle 20.934 preferenze delle scorse elezioni regionali agli attuali 75.590 voti. Raddoppiato il numero di consensi per il PDL, che dai 24.930 di Ottobre passa ai 50.607. Anche il Partito Democratico aumenta di poco più del doppio , passando da 19.024 voti delle Regionali alle 44.051 preferenze delle Politiche. Discorso diverso va fatto in casa UdC, il partito di Casini, forse perché ha preferito appoggiare il Premier Monti, perde in provincia di Agrigento circa il 10% dei consensi ottenuti lo scorso 28 Ottobre, passando dai 21.432 voti alle 6.047 preferenze. Tracollo di consensi anche per MpA e Grande Sud. Partiti quest’ultimi divisi per la corsa all’Ars e poi confluiti in una unica lista per Montecitorio. Sommando i voti ottenuti in Provincia di Agrigento ad Ottobre dai partiti di Lombardo e Miccichè le preferenze ottenute erano state 29.315. Lunedì scorso invece i consensi attribuiti alla lista sono stati 5.471. Quindi per fare un quadro politico generale in provincia di Agrigento, si nota come il PdL e il PD hanno ottenuto un netto recupero di consensi rispetto alle regionali, per non parlare del movimento 5 Stelle che ha spopolato. Di contro si constata la fine di FLI e il netto tracollo dell'UDC, MPA e Grande SUD. Elezioni politiche, che avrebbero dovuto far chiarezza tra i politici confusi, che aspettavano queste consultazioni per eventuali cambi di casacca e/o maggiore coinvolgimento nei propri partiti, ma che adesso, dopo l'esito delle Nazionali, li ha ancor più disorientati.


Nuova seduta ieri del Consiglio Comunale di Favara. Dall’Aula Falcone e Borsellino diverse le interrogazioni e le interpellanze all’ordine del giorno. Il presagio di una turbolenta sessione dei lavori, per i superstiziosi, era palesemente visibile dall’insolito buio nella rampa di accesso al Palazzo di Città. Per la cronaca, invece si è trattato solo di un furto di lampadine. La luce, o forse sarebbe meglio dire, le scintille si sono viste invece all’interno dell’Aula Consiliare. La questione idrica ed il sistema di gestione del servizio da parte di Girgenti Acque, oggetto quest’ultimo dell’interrogazione avanzata da 11 consiglieri comunali, conseguentemente alla replica del Sindaco, ha fatto riscaldare gli animi. Ad innescare la polemica, lo stesso primo cittadino che dal pulpito ha lasciato intuire qualche comportamento non corretto di tre degli undici consiglieri firmatari dell'interrogazione. Da lì una serie di scontri verbali tra sindaco, consiglieri e presidente del consiglio, tanto da indurre quest'ultimo a parlare di scontro istituzionale. Ed è sempre il Presidente Pitruzzella che dai nostri microfoni riassume in breve lo svolgimento dei lavori. Seduta che comunque è stata rinviata a questa sera alle ore 18:30 poiché all’atto di esprimere il parere sul progetto del metanodotto “Agrigento – Piazza Armerina” in Aula è venuto meno il numero legale.


Ed anche il sindaco di Favara Manganella si unisce al coro di auguri al neo Onorevole Tonino Moscatt. La speranza di Manganella è che anche l’onorevole Nino Bosco possa riuscire insieme a Moscatt a rappresentare le esigenze della Città di Favara nel Parlamento Nazionale.


Tragica morte del sedicenne Carmelo Narisi Varsalona di San Giovanni Gemini avvenuta il 19 Novembre del 2011. Come ricorderete a causa del malfunzionamento del freno a mano di un furgone, il giovane venne schiacciato mentre raccoglieva le olive nei campi. Adesso il Gup del Tribunale di Agrigento, Alberto Davico, ha disposto il rinvio a giudizio per il 48enne Salvatore Federico, di Cammarata. L’uomo avrebbe dato l’incarico lavorativo al giovane che per raccogliere le olive aveva saltato un giorno di scuola. L’incidente è avvenuto in contrada Balatella, nelle campagne di Cammarata.


È stato licenziato il 44enne infermiere racalmutese che lo scorso 1 Novembre, era stato fermato dai Carabinieri sulla Palermo - Agrigento con a bordo della sua auto, attrezzature sanitarie che aveva prelevato dall'Ospedale Civico di Palermo dove prestava servizio. A deliberare il cessato rapporto di lavoro, l'azienda ospedaliera Civico di Palermo. Ricordiamo che l'uomo, dopo il fermo, venne arrestato con l'accusa di furto aggravato e ricettazione.


Con l'ipotesi di reato di furto e ricettazione con l'aggravante del concorso, sono stati arrestati e portati in carcere tre giovani, due aragonesi rispettivamente di 22 e 28 anni ed un 33enne di Campofranco. Un altro giovane di Aragona invece si trova agli arresti domiciliari. Nell’ambito dell’inchiesta aperta dalla Procura della Repubblica di Agrigento, in seguito ai numerosi furti in abitazione compiuti negli ultimi mesi nel centro aragonese hanno consentito ai carabinieri della locale stazione di rafforzare il dispositivo di controllo e ad individuare i malviventi e recuperare la refurtiva. I giovani nelle loro rapine indossavano i passamontagna e impugnavano delle pistole giocattolo senza il tappo rosso. I malviventi era organizzati anche per il trasporto della refurtiva grazie a dei furgoni in loro possesso. La refurtiva inoltre ha reso possibile l’arredamento di abitazioni intestate a terzi. Tra queste anche un appartamento nel centro di Favara. Durante le perquisizioni estese in più aree della provincia è stato scoperto anche una moto di grossa cilindrata rubata a Porto Empedocle e uno scooter.


I Carabinieri del Nucleo Operativo e Radiomobile di Agrigento, unitamente a quelli della Stazione Carabinieri di Raffadali, hanno arrestato per tentato furto aggravato in concorso Carmelo Pedalino di 41 anni, Francesco Carbone di 37 e Robertino Francalanza di 44 anni, tutti di Agrigento. I tre sono stati sorpresi e bloccati in contrada Ribecchi agro di Raffadali, dopo un vano tentativo di dileguarsi, mentre si accingevano ad appropriarsi di cavi di rame in un cantiere dell’impresa dell’A.T.I. Puma Euro C. S.R.L. Adesso gli arrestati si trovano presso le proprie abitazioni in regime di detenzione domiciliare.


Confartigianato Sicilia, Confindustria Sicilia e l’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia saranno impegnate insieme nella lotta contro le mafie e in attività volte alla tutela ed al sostegno delle imprese a rischio di infiltrazione criminalità sul territorio regionale e nazionale. E’ l’obiettivo del Protocollo d’intesa siglato ieri a Roma, nella sede di Confartigianato alla presenza del Presidente Giorgio Merletti, del Presidente di Confartigianato Sicilia, Filippo Ribisi, del Vice Presidente di Confindustria Sicilia Giuseppe Catanzaro e del Presidente dell’Associazione Nazionale Testimoni di Giustizia Ignazio Cutrò. L’accordo impegna le tre associazioni a promuovere progetti territoriali e locali che abbiano tra gli obiettivi la restituzione alla collettività delle ricchezze e dei patrimoni accumulati illecitamente dalla criminalità anche di tipo mafioso.


I Carabinieri della Compagnia di Cammarata hanno arrestato Santo Perricone di 45 anni, in esecuzione di ordinanza emessa dal Tribunale di Sorveglianza di Palermo. L’uomo è stato sottoposto al regime detentivo degli arresti domiciliari presso la propria abitazione, dovendo espiare la pena residua di mesi due per la violazione delle prescrizioni che gli erano state imposte.


Altri sei giorni di astensione dalle udienza per gli avvocati agrigentini. Dal 18 Marzo sino al 23 Marzo 2013, i legali, si asterranno dalle udienze civili, penali e tributarie. A decretarlo l'assemblea dell'ordine degli avvocati agrigentini riunitasi lo scorso 26 febbraio. La motivazione è la riduzione di 5 unità dalla pianta organica del Tribunale di Agrigento. La relativa revisione della pianta organica che penalizza la maggior parte dei Tribunali della Sicilia, doveva essere trattato dal CSM, ma al momento della discussione, stante l'opportunità correlata alle elezioni politiche, il Ministro della Giustizia ne ha chiesto il rinvio. Proprio per questo motivo gli avvocati agrigentini hanno deciso di continuare la protesta.


Da ieri il personale dell'ex consorzio Asi di Agrigento, ufficio periferico dell'Irsap, può tirare un sospiro di sollievo. Infatti, con mandati di pagamento dell'IRSAP del 18 febbraio scorso tutto il personale dell'ex Asi di Agrigento ha avuto corrisposto quanto di spettanza ovvero gli stipendi dei mesi di dicembre 2012, tredicesima, gennaio e febbraio 2013. Inoltre, con la disposizione adottata sempre ieri dal commissario straordinario Alfonso Cicero e dal direttore generale Giuseppe Barbera, è stato erogato anche il saldo per gli arretrati relativi ai mesi di giugno, luglio e agosto 2012. "Nonostante le serie difficoltà economiche derivanti dall'infinita montagna di debiti e dall'esteso contenzioso prodotto dagli 11 ex consorzi della Sicilia, la gestione commissariale IRSAP insediatasi da qualche mese –dice Cicero- ha messo in atto ogni sforzo per riuscire a garantire il pagamento di tutti gli stipendi arretrati spettanti al personale ex Asi Agrigento".


E' in programma domani presso l'istituto Foderà di Agrigento il convegno “Femminicidio quando l’amore uccide”. Ad organizzare l'incontro-dibattito le associazioni “Ciak donna” “Auser” e “Avvocati Matrimonialisti italiani” insieme al Comune di Agrigento. Il convegno avrà inizio alle ore 9.30 ed è rivolto agli studenti. Nel pomeriggio invece alle ore 16.30 si sposta presso la Biblioteca Franco La Rocca, dove potrà partecipare la cittadinanza. Previsti gli interventi dell’Assessore alle pari opportunità di Agrigento Patrizia Pilato, delle Presidentesse delle associazioni Angela Megna, Salvina Mangione, Donatella Sanzo. A partecipare il Questore Giuseppe Bisogno e il Comandante provinciale dei Carabinieri, colonnello Riccardo Sciuto.


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