SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 15/01/2013
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

CEMENTO DEPOTENZIATO ALL'OSPEDALE SAN GIOVANNI DI DIO DI AGRIGENTO. PRESCRIZIONE DEI REATI PER ALTRI TRE IMPUTATI.

POLITICA FAVARESE. BOCCIATA IN CONSIGLIO COMUNALE LA RELAZIONE ANNUALE DEL SINDACO MANGANELLA E LA COALIZIONE DI RESPONSABILITA' SI SFALDA.

RICORRE OGGI IL 45°ANNIVERSARIO DEL DEVASTENTE SISMA CHE COLPI' LA VALLE DEL BELICE.

LA REGIONE AUTORIZZA RIPRESA DEL LAVORO PER I DIPENDENTI LSU DEGLI ENTI LOCALI.

IL FAVARESE GIUSEPPE ARCADIPANE CONVOCATO NELLA NAZIONALE UNDER 15 DI RUGBY.


“Non doversi procedere per avvenuta prescrizione". E' stata questa la sentenza che ha emesso ieri il giudice del Tribunale di Agrigento, Chiara Minerva indirizzata ad alcuni imprenditori, accusati di aver realizzato l'Ospedale “San Giovanni di Dio” di Agrigento con cemento depotenziato. Si tratta di Angelo Alletto 59 anni, Francesco Paolo Scaglione 62 anni e Gerlando Spalletta 71 anni di Agrigento. L'inchiesta condotta dal Pm Antonella Pandolfi e coordinata dal Procuratore capo, Renato Di Natale e dall’aggiunto, Ignazio Fonzo ha comunque una parte processuale che riprenderà lunedì prossimo e vedrà coinvolti cinque imputati e precisamente il direttore dei lavori Antonio Raia di 67 anni di Ravanusa, i palermitani Girolamo Traina di 66 anni e Francesco Lusco di 68, entrambi collaudatori statici e Salvatore Bruccoleri 57 anni di Agrigento presidente di un consorzio di imprese che eseguì alcuni lotti dei lavori.


In contrapposizione alla Stidda ed autonomo rispetto agli alleati di Cosa Nostra. Era questo lo spazio che era riuscito a ritagliarsi a Gela il gruppo criminale che faceva capo alla Famiglia Alferi. Una vera e propria associazione armata finalizzata a commettere delitti di ogni genere estorsioni, furti, danneggiamenti col fuoco, usura e molto altro. A sgominare la banda è stata la squadra mobile di Caltanissetta con l’operazione “INFERIS” che ha permesso di assicurare alla Giustizia 28 persone tutte facenti parte del clan Alferi. A guidare l’organizzazione era Giuseppe Alferi attualmente in carcere a Catanzaro; il quale comunicava con l’esterno dando ordini attraverso lo scambio dei pacchetti di fazzolettini che portavano nel parlatorio del carcere sia lui che le persone che lo andavano a trovare soprattutto la moglie Silvana Cialdino e l’amante Maria Azzarelli. Era quest’ultima che nascondeva le armi prestava denaro a usura, ricettava la refurtiva e occupava gli immobili svolgendo in assenza del capo funzioni di raccordo e di controllo della banda. Una terza donna Antonella Bignola dipendente della sala bingo di Gela procacciava i clienti indebitati ai quali prestare denaro a usura. Secondo gli investigatori il nuovo sodalizio mafioso era dedito all’estorsione alla gestione di un vasto giro di usura, alla imposizione del prezzo della frutta, in particolare dell’ anguria, con illecita concorrenza usando violenza e minacce. Inoltre l’associazione era entrata nella raccolta di materiale ferrosi ai danni di commercianti ed artigiani, nell’occupazione abusiva e successiva vendita di case popolari dello Iacp. L’organizzazione inoltre disponeva di uomini, armi e mezzi. Organizzata a squadre eseguiva furti di denaro e gioielli nelle abitazioni di Gela. Mentre nelle campagne andava alla ricerca di rame, ferro alluminio e di materiale di valore. Rubavano di tutto auto, furgoni, attrezzature, automezzi industriali per poi restituirli con il cosiddetto metodo del “cavallo di ritorno” dietro pagamento cioè di un riscatto in denaro. I provvedimenti sono stati emessi dal Gip del Tribunale di Caltanissetta Alessandra Giunta su richiesta della Dda di Caltanissetta.


Blitz della Polizia Municipale al Comune di Canicattì. Lo scopo è stato quello di acquisire registri delle presenze e controllare le apparecchiature elettroniche dell'ingresso e uscita dei dipendenti comunali. Giorno insolito quello scelto dagli agenti per effettuare il controllo, in quanto come si sa il sabato gli uffici comunali sono chiusi. Ma giorno 12 diversi uffici erano aperti, in quanto i dipendenti erano stati chiamati a svolgere del lavoro straordinario per ultimare delle pratiche arretrate. I vigili urbani hanno effettuato il sopralluogo negli uffici di Via Battisti, dove si trova l'ufficio tecnico.


Una seduta al vetriolo quella del Consiglio Comunale di Favara svoltasi ieri. Da Aula Falcone e Borsellino è emersa ufficialmente lo sfaldamento della Coalizione di Responsabilità che nel Giugno del 2011 ha determinato l’elezione a Sindaco di Rosario Manganella. La scelta del primo cittadino di formare un proprio governo, inizialmente autorizzata con un documento dai partiti PdL e Cantiere Popolare, a poco meno di un mese dal varo della Giunta Manganella Bis, colloca gli stessi partiti, ad una dura opposizione. Le recenti dichiarazioni del Sindaco, circa il suo sostegno al partito di Berlusconi, solo se il deputato favarese Nino Bosco, si trovi in una buona posizione in lista, hanno sancito la rottura ufficiale con il Popolo delle Libertà. Decisione quest’ultima annunciata in Consiglio Comunale dal Capogruppo Maria Vella. In una seduta a tratti confusionaria e nervosa e che a causa di probabili conflitti personali tra alcuni attori della pubblica assise, i riflettori erano puntati sulla relazione annuale del Sindaco. La prima rendicondazione dell’operato del sindaco Manganella relativa al periodo Giugno 2011 – 2012. Non volendoci soffermare sui contenuti per evitare di essere prolissi, segnaliamo la netta bocciatura della quasi totalità dei gruppi consiliari. Altra tegola politica sollevata ad Aula Falcone e Borsellino è stata quella del Consigliere PdL, Antonio Fallea che dal podio, ha chiesto l’azzeramento del proprio quadro dirigente di partito, poiché secondo Fallea il PdL di Favara è responsabile delle errate scelte dei candidati poi diventati sindaci delle ultime due legislature, ovvero Domenico Russello e Rosario Manganella. Tra gli interventi da evidenziare quello del capogruppo dell’UdC, Giuseppe Grova, che avendo effettuato un’analisi dettagliata dell’attuale situazione amministrativa, ha chiesto al Sindaco un ritorno alla Politica. L'indipendente Giovanni Bennardo e l'esponente di Cantiere Popolare Salvatore Lupo, ritornano a chiedere le dimissioni del sindaco Manganella. Invito che lo stesso sindaco ha rispedito ai mittenti. In conclusione, non volendo entrare nei dettagli dei singoli interventi, che vi invitiamo di seguire in tv nella versione integrale del consiglio comunale, crediamo che la nuova geografia politica di Aula Falcone e Borsellino non darà vita facile all’Amministrazione Comunale che non gode della maggioranza necessaria per un governo sereno. Da evidenziare come la stessa seduta consiliare era iniziata con una protesta pacifica fatta da diverse associazioni locali, quali Compassione, Mela Blu, Nicodemo, il comitato Beni Comuni e il partito della Rifondazione Comunista. Protesta che verteva su un tema scottante, qual è quello dell'acqua. Per la cronaca ad inizio seduta sono stati approvati due regolamenti, quello relativo alle spese di rappresentanza ed alla toponomastica. I lavori già di prosecuzione della pubblica assise cittadina sono stati rinviati a lunedì prossimo alle ore 18:30.


Sulle recenti posizioni del gruppo politico del PdL, che tramite il suo coordinatore Nino Bosco, dice di trovarsi all'opposizione alla Giunta Manganella, interviene il coordinamento cittadino di Italia dei Valori. L'On. Bosco –scrive Ferretti- dichiara che la formazione della nuova Giunta è frutto di un “equivoco”, cioè che il comunicato con cui il centro-destra lasciava libero il Sindaco di formare una nuova Giunta, è stato capito male. Adesso mi chiedo –continua Ferretti- ma il sindaco Manganella e l'on. Bosco si parlano solo attraverso comunicati? è possibile che una persona navigata come Manganella abbia capito male? e che una persona che è stata seduta a Sala D’Ercole fino a qualche mese fa, non riesce a farsi capire? Italia dei Valori ritiene che queste dichiarazioni di Bosco dal sapore prettamente elettorale, vogliano nascondere l’ennesima sua sconfitta. Dopo non averci azzeccato con la Giunta Russello, -dice Ferretti- adesso ci risiamo con la Giunta Manganella. Errare è umano –dice Ferretti rivolgendosi all'On. Bosco- ma perseverare è diabolico. Nella prossima legislatura che farà? Dirà nuovamente scusa ai cittadini di Favara per aver sbagliato Sindaco?. I disastri degli ultimi anni non sono solo da addebitare a Russello prima e a Manganella dopo, dice il coordinatore cittadino di Italia dei Valori, ma anche alla pochezza di idee e progettualità del centro destra favarese che ha pensato soltanto a formule matematiche per vincere le elezioni, mancando invece –conclude Ferretti- di mettere persone veramente capaci ad amministrare la città.


Una interpellanza indirizzata al sindaco e all'assessore allo sport al Comune di Favara, arriva dal consigliere del FLI Giacomo Distefano che chiede il ripristino dei campetti da tennis e basket siti nello spazio interno allo stadio Comunale Bruccoleri. Il consigliere Distefano segnala quindi lo stato di totale abbandono dell'area chiedendone il ripristino al fine di dare la possibilità ai tanti giovani di poterne usufruire ed in modo gratuito.


Il Comitato Beni Comuni di Favara interviene sulla sospensione dell'impianto satellitare MOUS attuato dalla Regione. "È da anni –scrive Massimo Centineo- che la nostra associazione sviluppa interventi contro l'elettosmog. Nonostante il Comune di Favara sia dotato di un regolamento che disciplina il corretto insediamento urbanistico e territoriale degli impianti che rientrano nella legge quadro, strumento utile e necessario per la tutela della popolazione nell'esposizione dei campi elettromagnetici, - continua Centineo- si continuano ancora ad ignorare le corrette prassi da intraprendere per rispettarne la legittimità. L'auspicio del comitato è quello che si possa iniziare ad intraprendere un cammino comune a tutela della salute e del territorio.


Nel 1968 un forte sisma ha distrutto gran parte della valle del Belice, un triangolo fra Palermo, Marsala e Agrigento. Dalle 13.29 di domenica 14 gennaio alle 23.20 di lunedì 15, sedici violente scosse di terremoto hanno interessato queste tre province. I paesi di Gibellina, Montevago e Salaparuta sono rasi al suolo, cancellati. Gravemente danneggiati Poggioreale, Salemi, Santa Ninfa, Santa Margherita Belice, Roccamena. I morti si contano a centinaia: 133 a Gibellina, 122 a Montevago, decine e decine altrove per un totale di 351 vittime. Per quattro, cinque giorni a migliaia si aggirano fra le macerie alla ricerca di congiunti dispersi e per salvare qualcosa rimasto indenne nello scempio. Vi sono casi di gente estratta viva dalle macerie dopo quattro giorni. La storia della piccola ‘Cuccureddu’, unica superstite di un’intera famiglia salvata dopo 60 ore, fa il giro del mondo. Il dramma della Sicilia commuove tutta la comunità. Aiuti e soccorritori arrivano da ogni parte d’Italia e d’Europa. Il 20 gennaio, in un caos indescrivibile fra uomini e mezzi inviati per i soccorsi senza alcun coordinamento, la valle del Belice viene investita da una pioggia torrenziale, la temperatura scende notevolmente ed il fango finisce l’opera di distruzione. Numerosi accampamenti e tendopoli, approntate dall’Esercito, gli unici a dimostrare un minimo di organizzazione, vengono spazzate via dalla furia del vento. E per questi paesi ricominciare è stato duro!


Sul 45esimo anniversario interviene la cgil di Agrigento. Per il segretario Massimo Raso, quella del Belice resta una ferita aperta. "Oltre a ricordare le tante vittime –dice- è necessario fare alcune riflessioni e trarre utili indicazioni. Malgrado l’enorme tempo trascorso, ancora tante infrastrutture non sono state ricostruite e tutto questo –dice Raso- la dice lunga sui governanti del nostro paese e dei parlamentari che in tanti anni non sono riusciti a pretendere per il Belice, quello che in casi analoghi altre parti del paese hanno chieste ed ottenuto. Secondo la CGIL, l'Italia, avrebbe potuto e dovuto fare di più per il Belice. All’enorme tragedia del terremoto e del sottosviluppo, adesso –conclude Raso- non è possibile pensare al Belice come terreno di sfruttamento petrolifero cui ci opporremo con tutte le nostre forze insieme ai Sindaci.


La Filt Cgil di Agrigento, ha scritto al Prefetto Ferrandino sulla situazione che stanno vivendo diversi lavoratori della società autolinee Licata. "La ditta –scrivono in una nota congiunta Raffaele Campione, segretario generale della FILT e Massimo Raso della CGIL di Agrigento- non ha ancora provveduto al pagamento delle spettanze di Novembre, Dicembre e tredicesima" Della questione è stato interessato anche l'ispettorato provinciale del lavoro e l'Anav, non avendo ancora avuto risposte ufficiali e concrete. "Altre ditte di trasporti hanno avuto problemi con la Regione,-scrivono- ma hanno provveduto a regolarizzare la propria posizione nei confronti dei lavoratori. Serve –concludono- un “tavolo” autorevolmente gestito dalla Prefettura che sappia ritrovare il capo della matassa e restituire serenità a questi Lavoratori”.


E’ ripreso da ieri il servizio dei Lavoratori Socialmente Utili della Regione Siciliana presso gli Enti Pubblici. Con apposita circolare dell’Assessorato Regionale della Famiglia e delle Politiche Sociali, è stata autorizzata la prosecuzione delle attività lavorative fino al prossimo 30 aprile. Nel solo Comune di Favara sono 57 gli LSU in servizio. Quest’ultimi fermi dallo scorso 03 Gennaio recupereranno le ore di lavoro non svolte entro la fine di questo mese.


E’ stato approvato anche dal Consiglio Provinciale di Agrigento il regolamento interno. In ottemperanza a quanto previsto dal Decreto Legge N°174 dello scorso 10 Ottobre 2012, l’Ente Provincia si è dotato del nuovo dispositivo che prevede tra le altre cose anche il controllo delle regolarità in ambito amministrativo, contabile e partecipativo con società esterne. Copia del regolamento approvato ad Aula Pellegrino è stato già trasmesso alla sezione regionale di controllo della Corte dei Conti.


Nuovi orari di apertura degli uffici elettorali comunali per il rilascio dei certificati d’iscrizione nelle liste in occasione delle consultazioni politiche del 24 e 25 Febbraio prossimi. Per garantire l’immediato rilascio delle certificazioni da presentare, presso gli uffici centrali circoscrizionali e uffici centrali regionali, gli sportelli restano aperti anche nei giorni di domenica e lunedì prossimi dalle ore 08:00 alle ore 20:00. Giovedì e Venerdì rispettivamente 17 e 18 Gennaio invece l’Ufficio Elettorale di Piazza Don Giustino a Favara rimarrà aperto dalle ore 15:30 alle ore 18:30. Sabato 19 Gennaio, invece l’orario di ricevimento sarà il seguente :dalle ore 09:00 alle ore 13:30 e dalle ore 15:30 alle ore 18:30.


“Razzismi, discriminazioni e confinamenti” è il tema del convegno in programma giovedì e venerdì prossimi al Polo Universitario di Agrigento. All’incontro organizzato dal Corso di laurea in Servizio Sociale è prevista la partecipazione tra gli altri anche di importanti studiosi italiani e stranieri come Alessandro del Lago dell’Università di Genova e Yann Moulier Boutang dell’Istituto di Studi Politici di Parigi.


Saranno consegnati dopodomani giovedì alle ore 16.00, presso l'aula convegni Pellegrino della Provincia Regionale di Agrigento, gli attestati di partecipazione ai corsi di protezione civile promossi nel 2012 dall'Ente provincia, attraverso l'azione del gruppo di protezione civile del settore ambiente e territorio. Si tratta dei corsi in “Navigazione terrestre in ambiente impervio”, “Psicologia dell’emergenza” e “Pronto soccorso e B.L.S.D. (supporti di base alle funzioni vitali e uso del defibrillatore)”, riservati ai volontari appartenenti alle associazioni o ai gruppi comunali iscritti al Registro Regionale di Protezione Civile. Gli attestati saranno consegnati dal Presidente della Provincia Regionale, prof. Eugenio D’Orsi, dal direttore del Settore Ambiente e Territorio Ing. Bernardo Barone e dal funzionario responsabile del Gruppo di Protezione Civile della Provincia dr. Marzio Tuttolomondo.


Stanno per avviarsi le attività del Progetto I.L.I.M. (Inserimento Lavorativo e Integrazione Minori), uno specifico intervento che intende favorire l'integrazione sostenibile dei minori che versano in condizione di disagio ed esclusione sociale. Il progetto è gestito dall’ATS composta da Associazione di promozione sociale Akravita (ente capofila), A.G.O. Società Cooperativa Sociale e Associazione Cartoonia, con la partecipazione, in qualità di partner di supporto, del Comune di Agrigento e del Comune di Santa Elisabetta. Il progetto è rivolto a 24 soggetti di età compresa tra i 16 e i 18 anni. Il bando di selezione scade il prossimo 23 gennaio. Per ulteriori informazioni è possibile collegarsi al sito internet www.ilim.it


C’è anche il favarese Giuseppe Arcadipane di 15 anni studente al secondo anno del locale Istituto Alberghiero Gaspare Ambrosini, tra gli atleti convocati nella nazionale italiana under 15 di Rugby. Giuseppe, in forza presso l’Asd. Miraglia Rugby di Agrigento deve il suo approccio al nobile sport ad un suo compagno di classe. Una buona struttura fisica lo ha aiutato fin da subito ad inserirsi e conquistarsi un ruolo da protagonista tra le quindici giovani leve della Miraglia. Giuseppe Arcadipane, è utilizzato dal tecnico Giuseppe Zambuto sia come tallonatore in prima linea che in seconda. A seguire le gesta con la palla ovale di Giuseppe Arcadipane anche il nonno Giuseppe Crapanzano diventato il suo primo tifoso.


“Varie – età” è lo spettacolo musicale dell’attore Massimo Lopez in scena da venerdì a domenica prossima al Teatro Pirandello di Agrigento. Tre gli spettacoli in programma, Venerdì e Sabato alle ore 19:30 e Domenica alle ore 17:00. Per info e prenotazioni gli interessati possono chiamare i numeri 0922 – 59.02.20 oppure 0922 – 20.500


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