OMICIDIO DEL FAVARESE PALUMBO PICCIONELLO. I RISULTATI DELLO STUB SARANNO MOLTO UTILI AL FINE DI CHIUDERE LE INDAGINI. INTANTO L'AVV. DIFENSORE DI BAIO STAREBBE PRESENTANDO DOCUMENTI CHE DIMOSTREREBBERO CHE BAIO SOFFRE DI QUALCHE DISTURBO PSICHICO.
RIFIUTI. SI CERCA DI SGONGIURARE IL BLOCCO DELLA RACCOLTA PREVISTO PER IL 12 DICEMBRE. RIUNIONE CONVOCATA DAL PRESIDENTE D'ORSI.
CONFINI TERRITORIALI FAVARA - AGRIGENTO. LA CERIMONIA DI UFFICIALIZZAZIONE DEL TROVATO ACCORDO POLITICO RINVIATA A VENERDI' 14 DICEMBRE.
OGGI SANTA BARBARA FESTA PER I VIGILI DEL FUOCO E PER LA MARINA MILITARE. CELEBRAZIONE PRESSO LA CHIESA SANTISSIMO CROCIFISSO DI PORTO EMPEDOCLE.
Stanno per giungere ad una svolta le indagini per l’omicidio del “re
delle slot machines”, il favarese Calogero Palumbo Piccionello, compiuto una
settimana fa a Favara in Via Napoli. Le indagini degli inquirenti sono volte
soprattutto a capire chi ha sparato. Le circostanze immediatamente successive
all’evento hanno fatto pensare ai Carabinieri che il reo confesso stesse
depistando le indagini per coprire qualcuno, probabilmente un parente stretto.
Ecco perché lo stub, oltre che a Baio è stato applicato anche ad alcuni
familiari. I risultati saranno molto utili. Intanto, gli interrogatori a tambur
battente delle ultime ore, hanno evidenziato come la causa dell’omicidio possa
essere stato un litigio avvenuto pubblicamente, tempo fa, tra vittima ed
assassino. La difesa dell’uomo curata dall’avvocato Salvatore Russello, sta
invece procedendo a produrre al Giudice per le Indagini Preliminari una corposa
documentazione medica che dimostrerebbe come Baio soffrisse di qualche disturbo
psichico. Se il Giudice dovesse accogliere l’istanza potrà disporre la
scarcerazione dell’indagato o il suo trasferimento in una struttura attrezzata
per la somministrazione di "particolari" cure. Con l'accusa di estorsione ai danni di una connazionale alla quale
aveva chiesto sotto minaccia di corrispondere la somma di 50 euro mensili è
stata arrestata dai Carabinieri di Ribera una rumena di 51 anni. L'arresto è
arrivato dopo la denuncia in caserma scaturita dall’ennesima richiesta di
denaro, con contestuale aggressione. I Carabinieri hanno attuato un servizio di
osservazione, pedinamento e controllo, per sorprendere la malvivente nell’atto
del ritiro della somma, facendo così irruzione traendola in arresto. Dopo le
formalità di rito la donna è stata accompagnata presso la propria dimora in
regime di arresti domiciliari. Un arresto anche a Menfi, dove i Carabinieri hanno sorpreso in
flagranza di reato un uomo del luogo. L'accusa è di danneggiamento, minacce e
violazione di domicilio. Il 66enne, dopo aver avuto una discussione per futili
motivi con una propria conoscente, ha preso un martello e preso dall’ira ha
colpito il portone d’ingresso dell’abitazione della donna con il chiaro intento
di violarne il domicilio. L'uomo dopo l'intervento dei Carabinieri è stato
accompagnato in regime di arresto domiciliare. Un ragazzo di 16 anni, Gaetano Di Stefano, e' morto dilaniato dagli
ingranaggi di una fresa mentre nelle campagne di Mazzarrone (Ct) lavorava in una
vigna insieme al padre alla frantumazione dei tralci di vite. L'incidente e'
avvenuto intorno a mezzogiorno in contrada Piano Pancari. Secondo i carabinieri
il ragazzo, che seguiva a piedi il trattore guidato dal padre che trainava la
fresa, sarebbe rimasto impigliato con la giacca nel meccanismo. Sono intervenuti
i vigili del fuoco. Denuncia per omissione di soccorso alla locale Procura della
Repubblica, oltre al sequestro del mezzo e ritiro della patente di guida.
Protagonista il conducente di una Ford Fiesta di nazionalità ecuadoriana che,
nell’effettuare il sorpasso di altre vetture che lo precedevano nella stessa
direzione di marcia, Gela-Agrigento, giunto in corrispondenza dell’intersezione
stradale per Contrada Plaia, ha urtato un ciclomotore, e nello specifico uno
scarabeo Piaggio, che stava effettuando manovra di svolta a sinistra. A seguito
della collisione, i due occupanti del ciclomotore sono stati sbalzati al suolo
riportando lesioni, mentre il conducente della vettura non si è fermato a
prestare soccorso. Subito dopo le ricerche, effettuate da una pattuglia della
polizia stradale di Agrigento, l’autovettura è stata rintracciata nei pressi di
Palma di Montechiaro. Il conducente ha giustificato il suo comportamento
sostenendo di aver avuto paura al momento dell’incidente. E
si continua a parlare della struttura sorta nei primi anni '80 a Capo Rossello a
Realmonte. L'immobile rimasto incompleto, sarebbe di proprietà di Antonino
Fugallo assessore comunale di Realmonte. Il componente della Giunta del sindaco
Piero Puccio ha ereditato, insieme ad altre otto persone, lo stabile costruito
su un terreno di proprietà del padre. Intanto il sindaco Puccio afferma come
Fugallo è sempre stato favorevole alla demolizione dell'edificio.
Ad Agrigento è stata scoperta una centrale di masterizzazione in
pieno centro storico e precisamente in un’abitazione di Via Serroy da parte dei
Poliziotti della sezione volante. I fermati sarebbero due soggetti di origine
senegalese. Sequestrati centinaia di dvd e cd, migliaia di custodie e locandine,
due masterizzatori e qualche centinaio di capi di abbigliamento contraffatto.
L’operazione si inquadra nell’ambito dei servizi anti-abusivismo commerciale,
disposti dal questore di Agrigento, Giuseppe Bisogno. Aveva esploso 5 colpi di pistola in aria con un revolver calibro 38
dalla finestra dell’istituto religioso Boccone di via Beneficenza Mendola dove
si trovava ospite e adesso il favarese Salvatore Crapa, 55 anni, rimane in
carcere. A deciderlo, il Giudice per le Indagini Preliminari del Tribunale di
Agrigento, Luisa Turco, che ha convalidato l’arresto dell’uomo ed ha emesso nei
suoi confronti un’ordinanza di custodia cautelare in carcere. Crapa è difeso
dagli avvocati Salvatore Re e Simona Gramaglia. Bernardo Provenzano è in ospedale. Il numero uno di Cosa nostra,
detenuto al 41 bis nel carcere di Parma, è stato trasportato d'urgenza in
ospedale ieri sera. I familiari del boss sono stati avvertiti nella notte dagli
agenti del commissariato di Corleone, e il figlio Angelo questa mattina ha dato
la notizia ai suoi difensori, gli avvocati Rosalba Di Gregorio e Franco Marasà.
Non si sa ancora quale delle tante patologie lamentate dal boss abbia provocato
il ricovero d'urgenza. Provenzano soffre di un tumore alla prostata, recidivo
dopo l'intervento a Marsiglia durante la latitanza e, secondo i familiari,
sarebbe anche preda di una grave forma di demenza senile che non lo renderebbe
più in grado di intendere e volere. Già il mese scorso Provenzano (che qualche
tempo fa era stato protagonista di un misterioso tentativo di suicidio con un
sacchetto di plastica in testa) era stato portato in ospedale per un malore, poi
rientrato. I difensori, che stamattina hanno annunciato il nuovo ricovero
durante l'udienza del processo per la "trattativa", continuano a chiedere la
concessione degli arresti ospedalieri al capomafia. Potrebbe essere un Natale dalle mille sorprese quello che attende i
dipendenti delle aziende dei 19 comuni dell’ATO GESA AG 2, che rischiano il
licenziamento a causa della probabile risoluzione del contratto tra le stesse
imprese e l'ATO. Il termine ultimo dato dalle ditte alla Gesa AG2, è quello del
12 Dicembre. Se entro tale data la società d'ambito non provvederà al pagamento
delle spettanze, il raggruppamento delle imprese, risolverà il contratto. Le
imprese che effettuano il servizio di raccolta si dichiarano prossime al
fallimento. La conseguenza è che i 400 dipendenti perdano il proprio posto di
lavoro durante il periodo natalizio. Un barlume di speranza sembra arrivare
dalla proposta emersa dall’incontro tra il presidente della Provincia Eugenio
D’Orsi e le organizzazioni sindacali, i liquidatori dei tre ATO GESA di
Agrigento ed il rappresentante di Confindustria Agrigentina. Nella riunione è
emersa la possibilità di istituire un tavolo tecnico per formulare proposte
valide e concrete da presentare al Governatore della Sicilia Rosario Crocetta.
Nella riunione si è anche sottolineato come il "caso rifiuti" sia
un’imprevedibile catena di problematiche, legate all’esigenza dello smaltimento
rifiuti. Costruttiva la proposta del commissario liquidatore, Teresa Restivo che
ha ribadito lo stato di crisi di tutti gli ATO informando l’assemblea che presto
verrà realizzato a Casteltermini un impianto di compostaggio e che il relativo
bando è già disponibile nel sito dell’ATO. La cosa che sicuramente preoccupa è
l'immagine di una città in ginocchio, piena di rifiuti nonostante il pagamento
esoso delle bollette. La speranza è che l'amministrazione pubblica possa trovare
una soluzione definitiva al problema nel più breve tempo possibile.
Il commissario delegato dell’ordine dei biologi di Agrigento dott.
Diego Virgone scrive una nota al Presidente della Regione Rosario Crocetta
invitandolo ad interessarsi sulla grave situazione in cui versano i laboratori
d’analisi della provincia di Agrigento. Il dottore Virgone nella nota afferma
come: "Nel mese di novembre, tutti i laboratori della provincia hanno avuto
l’amara sorpresa di ricevere notizia di una decurtazione pari al 12% del budget
rispetto a quello del 2011, mentre altre province hanno avuto, un aumento o una
piccola decurtazione". Il dott. Virgone si chiede se quanto fatto sia corretto,
ovvero quello di assegnare un budget diverso ai laboratori della sola provincia
di Agrigento. "Tutti i laboratori –continua- sono continuamente controllati
dagli uffici di competenza a livello di sicurezza e la maggior parte hanno
aderito al controllo della VEQ di qualità della Regione Sicilia". Il commissario
delegato ricorda a Crocetta che “attualmente vi è una sospensiva del Tar fino a
giugno per la VEQ di qualità della Regione, perché imponeva il contratto
obbligatorio.” Nella nota il dott. Virone parla anche dei ritardi con cui
giungono i pagamenti ai laboratori di analisi rispetto alle altre province della
Sicilia. E’ stata emanata dal Dirigente Regionale dell’Assessorato al Lavoro,
la circolare, diretta agli amministratori degli Enti Pubblici, circa la
copertura finanziaria per la proroga delle scadenze contrattuali dei lavoratori
socialmente Utili e dei dipendenti contrattisti in servizio. In merito, il
parlamentare all’ARS, Salvino Caputo, invita i sindaci dei comuni siciliani a
seguire le direttive della circolare regionale. Per l’on. Caputo inoltre, il
provvedimento adottato dalla Regione potrebbe anche agevolare gli stessi
parlamentari nella predisposizione dei passaggi burocratici necessari alla
stabilizzazione dei lavoratori precari. L’Azienda Sanitaria Provinciale di Agrigento sarebbe pronta a
procedere alla stabilizzazione di ben 49 lavoratori precari. Nello specifico, le
assunzioni sarebbero così ripartite: 4 coadiutori amministrativi; 41 Ausiliari
socio Sanitari e 4 Operatori tecnico informatici. Perplessità esprime in merito
il Segretario generale della FP CGIL, Alfonso Buscemi che all’ASP contesta, tra
le altre cose, anche le assenze di un prospetto generale della dotazione
organica e del piano triennale delle assunzioni. E’ stato posticipato a venerdì 14 l’atteso incontro di
ufficializzazione dell’avvenuto accordo politico tra i Comuni di Agrigento e
Favara sulla definizione dei rispettivi confini territoriali. L’incontro,
inizialmente previsto per venerdì prossimo al Teatro Pirandello, è stato
rinviato per sopraggiunti impegni dei Sindaci, Zambuto e Manganella.
All’appuntamento saranno presenti i presidenti delle rispettive Commissioni
Consiliari Francesco Picone ed Antonio Fallea che dopo oltre un ventennio, hanno
politicamente chiuso la vertenza. Intanto Fallea unitamente ai membri della
competente Commissione Speciale di Studio, in mattinata, al municipio di Piazza
Cavour ha relazionato in sede di Conferenza dei Capigruppo convocata dal
Presidente del Consiglio Comunale, Leonardo Pitruzzella. Ricordiamo che la
questione confini, interessa maggiormente la zona denominata “Favara Ovest”, un
agglomerato urbano che burocraticamente fa riferimento alla Città dei Templi ma
che di fatto è abitata da cittadini favaresi. Secondo quanto emerge, il Comune
di Favara, per acquisire la titolarità di “Favara Ovest” avrebbe ceduto all’Ente
agrigentino, territori di sua pertinenza della zona industriale di C.da San
Benedetto, tra cui anche il territorio che negli anni scorsi aveva ricevuto dal
Comune di Aragona. Raggiunto l’accordo politico comunque l’iter burocratico
procede con il ridimensionamento degli stessi confini e la realizzazione delle
nuove mappe territoriali. Passaggi quest'ultimi che competono ai rispettivi
uffici tecnici. A seguire poi saranno i cittadini residenti, con un referendum
popolare a scegliere se essere cittadini favaresi o agrigentini.
Torna ad occuparsi dei pendolari della tratta Favara – Palermo il
consigliere comunale della città dell'agnello pasquale Giuseppe Nobile. Lo
stesso ha protocollato oggi un'interpellanza indirizzata al sindaco,
all'assessore al ramo e al presidente del consiglio, circa il ripristino e
l'installazione di nuove pensiline presso il piazzale Giochi Olimpici e in altri
punti della città. Coperture che serviranno a riparare quanti giornalmente,
costretti ad andare nel capoluogo siciliano, attendono i mezzi gommati. La
richiesta del consigliere arriva dopo aver ricevuto diverse segnalazioni da
parte dei cittadini e constatato come in vari punti del paese le pensiline
presenti sono malandate o addirittura distrutte da atti vandalici o calamità
naturali. Con l'inizio del periodo invernale, il ripristino delle coperture
sarebbe consigliabile in quanto porterebbe meno disagi ai cittadini.
I
membri del Coordinamento provinciale di Agrigento per le primarie "Italia Bene
Comune" Giuseppe Contino, Angelo Bellanti e Rosario Castellana, in una nota
comunicano come le elezioni primarie si siano svolte in un clima di assoluta
serenità e compostezza. Il presidente, Giuseppe Contino, ringrazia gli oltre 300
volontari e dirigenti locali del partito Democratico, SEL e PSI di tutta la
provincia per aver contribuito al successo delle elezioni. I membri del
Coordinamento provinciale mettono in evidenza come le primarie siano uno
strumento di esercizio democratico per la crescita del popolo. Il sindaco di Canicattì, Vincenzo Corbo, ha risposto all’appello
dell’Ente Provincia mettendo a disposizione della sezione coordinata femminile
dell’Ipia “Marconi” di Canicattì un intero piano. Si tratta del primo piano
dello stabile “Francesco Crispi”sede distaccata dell’Istituto comprensivo
“Pirandello” di via Colombo. Il tutto è avvenuto a seguito di una riunione
svoltasi nei locali del settore edilizia e gestione patrimoniale della Provincia
Regionale di Agrigento, tra l’assessore Marchetta, il vice preside dell’Ipia di
Canicattì, prof. Rizzo accompagnato dal Consigliere provinciale Gentile e
l’ingegnere Gucciardo dirigente del settore. Il presidente della Provincia,
Eugenio D’Orsi, ringrazia il sindaco Corbo per la sensibilità mostrata nel
venire incontro alle esigenze degli studenti. Ed intanto domani mercoledì 5
Dicembre alle ore 11.00, il presidente della Provincia D'Orsi, incontrerà la
stampa per parlare di scuola e nello specifico dei 7 milioni di euro di
finanziamenti che interesseranno 10 scuole della provincia. Celebrata anche ad Agrigento Santa Barbara, la martire protettrice
dei minatori, degli artificieri, della Marina Militare Italiana, dei Vigili del
Fuoco, dei Carpentieri e degli Architetti. In Provincia di Agrigento da due anni
le celebrazioni in onore della santa venerata sia dalla Chiesa Cattolica che da
quella Ortodossa si svolgono presso la Chiesa del Santissimo Crocefisso di C.da
Ciuccafa a Porto Empedocle. Alla presenza delle massime autorità della
Provincia, la S. Messsa è stata officiata dall’arciprete di Porto Empedocle, don
Leopoldo Argento. Chiusa la celebrazione eucaristica, sul prospetto
dell’edificio di culto, una squadra dei SAF dei Vigili del Fuoco, hanno dato
vita ad una spettacolare esercitazione. Intanto questo pomeriggio celebrazioni
in onore della santa martire di origine asiatica nella parrocchia del Sacro
Cuore del quadrivio Spina Santa di Agrigento, dove per volontà anche del sig.
Vittorio Virone, devoto a Santa Barbara, si celebra la S. Messa. Funzione
religiosa che negli anni passati si è svolta nella cappella della Miniera
Ciavolotta. Quest’anno invece le incertezze meteo hanno indotto gli
organizzatori a trasferire le funzioni presso l’edificio di culto agrigentino.
La devozione per Santa Barbara ha spinto negli anni il Sig. Vittorio Virone a
ripristinare e curare la cappella dell’ex sito minerario. Ultimamente l’anziano
agrigentino, ha avuto diversi problemi di salute. L’intero staff di Sicilia TV,
con a capo l’editore Libertino Sorce, augura una pronta guarigione al Sig.
Vittorio. La sagra del Mandorlo in Fiore nacque nel 1934 con lo scopo di
esaltare la primavera agrigentina, fornendo uno strumento per il lancio e la
commercializzazione di alcuni prodotti tipici siciliani e da allora, nonostante
le mille difficoltà, non è mai mancata nel panorama culturale agrigentino. Ma il
periodo di crisi che si sta vivendo, porta molto spesso a mettere da parte le
antiche tradizioni e a far prevalere il senso del risparmio. Sagra o non sagra è
infatti il dubbio amletico che i consiglieri comunali di Agrigento hanno dovuto
affrontare nell’ultimo incontro della pubblica assise dello scorso 27 novembre.
14 i punti all’ordine del giorno, ma il quinto, ovvero “Atto di indirizzo-
istituzione ufficio comunale permanente Sagra del mandorlo in fiore e festival
Internazione del Folklore V commissione”, sembra attirare l’attenzione dei
consiglieri, tanto da soffermarsi a discutere per quasi due ore
sull’organizzazione della famosa Sagra, che ogni anno porta nella città migliaia
di turisti provenienti da tutto il mondo, rivalutando le bellezze
storico-paesaggistiche presenti nel nostro territorio. Il rischio è, per come
aveva sottolineato anche il consigliere comunale di Agrigento Gerlando Galante,
che l'appuntamento con il folklore, qualora ci sarà, si organizzi all’ultimo
momento e con nessun ritorno dal punto di vista economico per la città. Ogni
anno, per più di 60 anni la valle, ricoperta da un meraviglioso manto fiorito è
stato lo scenario di questa manifestazione, simbolo di concordia tra gli uomini
ma per la 68° sagra del folklore mondiale sembra esserci ben poco futuro, vista
l’insofferenza di molti consiglieri comunali alla realizzazione dell’evento.
Bisogna sottolineare, infatti, come la “Sagra del mandorlo in fiore”, per una
città "povera di iniziative importanti" è una delle manifestazioni portanti
legate alla nostra tradizione culturale, una tradizione che ci accomuna nel
cuore. Un appuntamento che, ogni anno attendono migliaia di persone e che
purtroppo si rischia di perdere. Ma soprattutto si rischia di dimenticare lo
scopo per cui nacque la sagra, ovvero, la concordia tra i popoli e la
fratellanza culturale che dovrebbe accomunare ognuno di noi. Ha preso il via ieri, nel santuario agrigentino di San Calogero, la
mini rassegna denominata “Cammina, cammina… verso Bethlem”, Musica, narrativa e
arte in tre sere di dicembre ad Agrigento. Gli appuntamenti promossi
dall’Ufficio Cultura della Curia Arcivescovile di Agrigento mirano a
sensibilizzare l’opinione pubblica su delicati temi quali la chiusura della
Cattedrale, ma principalmente sono diretti a risvegliare nella collettività il
senso della tradizione natalizia siciliana. Protagonisti dell’incontro di ieri,
il soprano Sara Chianetta, la teologa, Debora Cuffaro e l’attrice Lia Rocco.
Prossimo appuntamento lunedì 10 Dicembre alle ore 20:30, nella Chiesa di San
Lorenzo con la serata dal tema: “Magi, strade e stelle … al cinema”. La kermesse
si chiude lunedì prossimo 17 Dicembre alle ore 20:30 nella Chiesa di San
Domenico con la mostra di pittura dedicata alla natività.
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