SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 22/08/2012
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

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Sarà stata certamente una brutta esperienza quella vissuta da una famiglia di Favara abitante in C.da San Benedetto che intorno alla mezzanotte di lunedì scorso ha ricevuto in casa la visita di due rapinatori. I malviventi, che hanno agito a volto coperto, hanno fatto irruzione dalla porta di ingresso, armati di pistola, si sono fatti consegnare dal proprietario, preziosi, denaro e telefoni cellulari per un valore complessivo di circa 1000 €. Il Proprietario di casa però, prima di cedere alle minacce dei due ladri ha reagito con un pugno al volto di uno dei due rapinatori. Afferrato il malloppo i due ladri si sono dati alla fuga. Avvisati telefonicamente della rapina dagli stessi proprietari, in C.da San Benedetto si sono tempestivamente recati i Carabinieri della Tenenza di Favara guidati dal Tenente, Gabriele Treleani. Avviate le indagini, i militari, grazie anche alla testimonianza della parte offesa, a poco meno di 12 ore dalla rapina, sono riusciti ad individuare e fermare uno dei due presunti colpevoli. Si tratta del pregiudicato 40enne, Paolo Fiorenza. Ad incastrare l'uomo anche il livido al volto che sarebbe compatibile con il pugno sferrato dal proprietario della villetta. Fiorenza, attualmente in stato di fermo, è stato trasferito al Carcere Petrusa di Agrigento. I reati ipotizzati a carico del 40enne sono di rapina aggravata in concorso, porto illegale in luogo aperto al pubblico di arma da sparo e lesioni personali aggravate. Le indagini dei militari di Via dei Mille proseguono, le ricerche dei carabinieri del Tenente Treleani sono rivolte al complice ed all'arma utilizzata nella rapina, di cui attualmente si sono perse le tracce. Sulla vicenda non si escludono ulteriori sviluppi.


Km 28 e 400 della Strada Statale 115, ore 15:30 questi sono i numeri che sulla lavagna della Polizia Stradale di Agrigento indicano la scena del tragico incidente stradale avvenuto ieri pomeriggio a pochi chilometri dal centro abitato di Palma di Montechiaro. A perdere la vita è stato Salvatore Canta, operaio 38enne di Palma. L'uomo viaggiava in direzione Agrigento a bordo della sua Fiat Punto di colore grigio quando si è scontrato frontalmente con un'autocisterna proveniente dalla carreggiata opposta. Terribile l'impatto che non ha lasciato scampo all'automobilista morto sul colpo. Inutili i tentativi dell'autotrasportatore di evitare lo scontro con l'utilitaria. Sul posto tempestivo l'arrivo dei mezzi di soccorso, tra questi anche un elicottero del 118 che però ha dovuto riprendere velocemente quota. Ciò che resta della Fiat Punto e l'esplosione dei sacchi di zolfo, che l'automobilista trasportava nel bagagliaio, testimoniano la violenza dell'urto. Ad estrarre il corpo senza vita dell'operaio dall'abitacolo dell'auto, i Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Agrigento. Ad accertare le cause ed eventuali responsabilità del sinistro, gli agenti della Polizia Stradale della Città dei Templi. Notevoli i disagi al traffico veicolare con il tratto di strada chiuso per diverse ore. Complicate anche le operazioni di rimozione dei due mezzi.


Numerose le persone che oggi si sono recate nella Chiesa del Boccone del Povero di Favara per rendere omaggio a Don Giuseppe Mirabile. Il 97enne sacerdote si è spento ieri nella Casa di Riposo delle suore della Collina San Francesco. Don Giuseppe è l'ex Cappellano dell’Ospedale “S.Giovanni di Dio” di Agrigento. Dopo il servizio svolto nella struttura sanitaria, fu nominato dall'allora vescovo di Agrigento, Mons. Carmelo Ferraro, canonico onorario e penitenziere della Città di Favara. A vegliare il feretro posto ai piedi dell'altare, anche le sorelle del defunto padre, la maggiore di 103 anni e l'altra congiunta, suora, ultra novantenne. La S. Messa esequiale è stata presieduta dall’Arcivescovo di Agrigento, don Franco Montenegro, alla presenza del Collegio dei Presbiteri di Favara.


Sono 6 mila in Sicilia i lavoratori ASU degli Enti Locali in scadenza di contratto, fissata per il prossimo 31 Ottobre che rischiano il licenziamento. Prima dello scioglimento, l'Assemblea Regionale Siciliana aveva bocciato in Aula il disegno di legge 938/A, che prevedeva lo stanziamento di 13 milioni di euro per compensare il Fondo Unico destinato al Precariato. L'approvazione del provvedimento avrebbe permesso alla Regione il pagamento, per le Attività Socialmente Utili, dei sussidi Inps, circa 500 euro mensili, relativi ai mesi di novembre e dicembre 2012. Dal primo novembre quindi, questa categoria di lavoratori, dopo oltre 15 anni di servizio, rischia seriamente di rimanere a casa. Emblematico è il caso del Comune di Racalmuto, Ente quest'ultimo sciolto per infiltrazioni mafiose ed attualmente Commissariato. Nella Città della Ragione infatti sarebbero 70 gli ASU a rischio licenziamento. 10 di loro, negli anni sono stati impiegati nel locale corpo di polizia municipale che ha in organico solo tre agenti effettivi.


Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO
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