SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 10/08/2012
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

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Grave incendio distrugge a Palma di Montechiaro il mobilificio Gulino di C.da Albanazzi, ingenti i danni che ammonterebbero a circa tre milioni e mezzo di euro. il rogo si è sviluppato all'interno dello stabile di tre piani nelle ore di pausa pomeridiana, a lanciare l'allarme i dipendenti dell'azienda. Le fiamme hanno letteralmente distrutto sia la falegnameria che l'esposizione della ditta di arredamenti. Sul posto, difficili le operazioni di spegnimento dei Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Agrigento e del distaccamento di Licata. Presenti sul posto anche gli uomini del Corpo Forestale, Protezione Civile, Polizia e Carabinieri le cui caserme sono poco distanti dal luogo dell'incendio. Alle forze dell'ordine il compito di stabilire la natura del rogo. Intanto l'immobile è stato dichiarato inagibile e il rogo dell'azienda Gulino, oltre ad azzerare gli sforzi imprenditoriali dei titolari potrebbe avere ripercussioni anche sui livelli occupazionali del territorio con i circa venti dipendenti rimasti senza un luogo di lavoro.


E' stata una giornata di fuoco in tutti i sensi quella che ha investito ieri la Provincia di Agrigento. Diversi i focolai che hanno seriamente impegnato Vigili del Fuoco e personale del Corpo Forestale. Nel primo pomeriggio, un vasto incendio di sterpaglie ha interessato la C.da Chimento/Mosè, zona compresa tra i territori comunali di Favara e Agrigento. Decine di ettari di macchia mediterranea andati in fumo. Paura anche per la struttura polivalente Sport Village, lambita dalle fiamme. Panico anche tra gli abitanti della zona, più popolata nel periodo estivo. Problemi di sicurezza anche per i mezzi in transito a causa del denso fumo e dalle fiamme. Traffico che in zona doveva essere regolamentato. In C.da Chimento gli uomini del 1515 hanno dovuto sudare sette camice per contrastare il rogo continuamente alimentato dalle forti raffiche di vento. Un altro incendio ha seminato il panico anche a Montevago dove le fiamme, hanno raggiunto l'impianto termale delle Acque Pie. Fortunatamente non si è registrato nessun ferito tra le tante persone presenti costretti per diverso tempo, a rimanere in piscina per ripararsi dalle fiamme.


Un incontro per parlare di stabilizzazione dei lavoratori precari degli Enti locali, oggi a Favara. A farsi promotore dell'iniziativa, ancora una volta, è stato il sindaco della città dell'agnello pasquale Rosario Manganella, che ha invitato i suoi colleghi sindaci della Provincia a partecipare all'incontro. "Questo – ha precisato Manganella- è stato utile per fare il punto della situazione reale del numero di precari utilizzati presso gli enti locali della provincia, grazie ad un prospetto preparato dagli uffici comunali di Favara e compilato dalle diverse amministrazioni. Inoltre si è potuto parlare dei costi che i comuni sostengono a favore dei lavoratori precari e le eventuali azioni da intraprendere al fine di salvaguardare i posti di lavoro.


I consiglieri comunali MPA di Favara, Paolo Alaimo, Salvatore Lupo e Antonio Limblici, in una nota indirizzata al sindaco Manganella elencano una serie di problematiche a cui chiedono delle risposte. I tre consiglieri, domandano che fine ha fatto il Piano Regolatore Generale; parlano di sporcizie al cimitero, dell'abbandono della scuola Media Mendola Vaccaro di Via dei Mille, dei ritardi di erogazione idrica, della non ancora presentazione della relazione annuale del sindaco ed ancora della buca presente in Corso Vittorio Veneto, all'altezza di Ortus, transennata da mesi. Alaimo, Lupo e Limblici nella nota evidenziano il mancato funzionamento degli uffici comunali, dopo i provvedimenti presi dal sindaco e delle caditoie otturate che emanano odori insopportabili, nonché delle sporcizie e mancanza di segnaletica stradale negli ingressi della città. Alaimo, Lupo e Limblici, interrogano il sindaco sulla discarica abusiva di c.da Malvizio, del percorso iniziato e quasi risolto dalla precedente amministrazione e fatto cadere nel nulla dalla sua. Tra i problemi elencati dai Consiglieri anche la discarica di amianto nei pressi di Via Olanda, l'abbandono delle ville comunali, la presenza di topi, insetti e spazzatura nel centro storico. Infine chiedono il potenziamento dell'ufficio tributi, in quanto –dicono- abbandonato, con archivi importanti posti nei corridoi con il rischio di essere rubati. La nota dei consiglieri MPA si chiude con l' esortazione al sindaco di non guardare telenovele con lui come attore principale.


E’ stata ufficialmente chiesta, dal Sindaco di Agrigento Marco Zambuto alla Segreteria Generale del Dipartimento della Presidenza della Regione Siciliana, la copia conforme della delibera di Giunta N° 261 del lo scorso 24 luglio. Provvedimento quest’ultimo, proposto dall’Assessore Regionale per il Territorio e Ambiente, che riduce da 20 a 5 milioni di euro l’impegno finanziario per interventi inerenti il rischio idrogeologico del dissesto dei territori che interessano la collina su cui sorge la Cattedrale, l’intera area diocesana ed il tessuto urbano del centro storico. Da Palazzo dei Giganti, il Sindaco Zambuto, subito dopo la trasmissione degli atti, si dice pronto ad avviare tutte le procedure per impugnare il provvedimento regionale .


Proseguire il dialogo con i paesi del Nord Africa per il mantenimento negli stessi della democrazia ed altresì, garantire un indispensabile flusso turistico per l’economia delle Isole Pelagie. Questi sono gli impegni dell’Unione Europea nei confronti delle Isole agrigentine che nello scorso anno a causa dei tanti conflitti scoppiati nei paesi del Maghreb, hanno registrato migliaia di sbarchi. Fortunatamente la cessazione dei conflitti, ha fatto notevolmente calare il numero dei profughi che comunque continuano ad approdare sulle coste agrigentine.


Deve scontare altri 5 mesi di reclusione in carcere. Arrestato stamattina, su ordine di carcerazione, dai Carabinieri della Tenenza un 42enne favarese. Si tratta di Giuseppe Matina. Lo stesso è stato ritenuto colpevole di furto commesso nel 2010. Ha adibito il terreno di proprietà del padre, sito in contrada Prato, a discarica a cielo aperto. Arrestato dai Carabinieri della locale stazione di Bivona Calogero Simone Vasile di 30 anni. I militari hanno scoperto circa 60 metri cubi di cumuli di ferraglia, depositati senza alcuna autorizzazione.


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