Potrebbe essere messa ai voti il prossimo 20 Luglio la mozione di sfiducia all’ARS per il presidente della Regione Raffaele Lombardo. I segretari regionali di PD, UdC e PdL, rispettivamente Giuseppe Lupo, Giampiero D’Alia e Giuseppe Castiglione hanno trovato l’accordo sull’atto che qualora accolga i favori di Sala D’Ercole, chiude la legislatura in corso. La decisione dei tre partiti PD UdC PdL, avrebbe lo scopo di costringere Lombardo a dimettersi anticipatamente. Mozione di sfiducia, che potrebbe sembrare un'operazione apparentemente inutile, in quanto lo stesso Governatore della regione Sicilia, aveva già annunciato che si sarebbe dimesso il 28 Luglio, ovvero solo otto giorni dopo la data del probabile arrivo in Aula della mozione. Affinchè questo ultimo passaggio avvenga, bisogna che la Conferenza dei Capigruppo dia l’ok. In merito il Presidente dell’Assemblea Regionale, Francesco Cascio per mercoledì prossimo potrebbe convocare i capigruppo per l’analisi dei tre schemi di mozioni avanzate dai partiti ed inserire un unico documento finale tra i punti all’ordine del giorno della seduta di parlamento. Per il Governatore Lombardo la scelta di presentare la mozione 8 giorni prima è solo un “atto di sadismo politico”. Lo stesso, secondo quanto si legge in un articolo apparso su Repubblica, avrebbe detto che alcuni degli esponenti politici che pubblicamente invocano le sue dimissioni in privato lo chiamano per invitarlo con forza a restate a fine legislatura. Ed in vista delle probabili consultazioni regionali di Ottobre, nelle segreterie dei partiti è iniziato il toto presidente.

"Un consiglio comunale laborioso presente e produttivo". Lo definisce così il Presidente del consiglio comunale di Favara Leonardo Pitruzzella, che per ieri aveva convocato una nuova seduta della pubblica assise. Consiglieri comunali, che in un'unica seduta hanno discussione e approvato tutti i punti all'ordine del giorno. In trattazione anche importanti argomenti come l'introduzione del servizio delle lampade votive al cimitero e l'introduzione del Question time in consiglio. Quest'ultimo punto è stato poi ritirato dal proponente Lupo e sarà proposto nella prossima seduta consiliare.

Parliamo adesso dell'operazione della squadra mobile di Agrigento "Nuova Cupola" che ha permesso di smantellare i vertici delle cosche mafiose della provincia di Agrigento, che si stavano riorganizzando dopo gli arresti di Giuseppe Falsone e Gerlandino Messina. Le accuse, vanno dall'imposizione del pizzo ai danneggiamenti. Nel corso degli interrogatori, gran parte degli imputati, hanno fatto scena muta. Il presunto capo mafia dell'agrigentino il sambucese Leo Sutera rinchiuso nel carcere di Sciacca, invece ha respinto le accuse contestategli così come fatto da altri due arrestati nella notte di martedì scorso Dario Giardina e Antonino Mazza. "Siamo estranei ai fatti" avrebbero detto. Sutera avrebbe anche aggiunto "Non conosco il boss Matteo Messina Denaro".

In una nota congiunta il Sindaco di Favara Rosario Manganella ed il Presidente del Consiglio comunale Leonardo Pitruzzella, esprimono grande apprezzamento alle forze dell’ordine ed agli inquirenti a seguito della brillante operazione antimafia. "La lotta ed il contrasto al fenomeno mafioso – dichiarano Manganella e Pitruzzella – non conoscono purtroppo nel nostro territorio alcuna sosta; malgrado lo sforzo delle istituzioni e della popolazione onesta e laboriosa, la nostra provincia ed i nostri comuni continuano ad essere vessati ed offesi dalla infame piaga della criminalità organizzata". Infine le due maggiori cariche istituzionali di Favara, ringraziano le forze dell’ordine e la magistratura per il loro prezioso ed insostituibile lavoro per contrastare tutte le attività criminali e ripristinare la legalità e il diritto.

Confermata dai giudici dalla Corte d'Assise di Appello di Palermo la condanna di 30 anni di carcere inflitta in primo grado per Celeste Saieva, Nicola Piazza e Paolo Naro. I tre saccensi sono stati giudicati responsabili dell'omicidio di Michele Cangialosi. Ricordiamo che è già stato condannato a 9 anni e 4 mesi, anche il minore G.B. Lo stesso raccontò agli investigatori cosa successe la notte del 20 e 21 aprile. Il corpo del giovane operaio fu trovato nell'ottobre del 2009, dopo 6 mesi dalle sua scomparsa, in contrada Santa Maria.

Alcuni colpi di pistola sono stati esplosi contro il portone dell'abitazione di un bracciante agricolo di Palma di Montechiaro. A sentire gli spari e a denunciare il tutto alla polizia lo stesso Calogero Greco di 39 anni, che è stato svegliato dai colpi di arma da fuoco. Sette sono i fori provocati da una calibro 7.65. Indagini sono in corso.

Continuano a sbarcare sulle coste dell'agrigentino cittadini nordafricani. Durante la notte sono stati rintracciati una ventina di immigrati probabilmente facenti parti del gruppo sbarcato nella serata di ieri tra Realmonte e Porto Empedocle.

È scomparsa una ragazza di Palma di Montechiaro. Si tratta di Laura Savaia, di 17 anni. La giovane alta 1,60 con occhi verdi e capelli neri, a differenza della foto, si è allontanata da una struttura di Campobello di Licata che la ospitava. Segni particolari: un tatuaggio sulla spalla destra con la lettera L. Del caso si è già occupata la nota trasmissione di Rai Tre Chi l'ha visto. Di lei non si hanno più notizie dallo scorso 26 maggio.

Si è spento all’Ospedale Papardo di Messina, Luigi Musso, il 51enne che sabato scorso ad Agrigento era stato colpito da un malore causato dall’eccessivo caldo. L’uomo, originario di Montedoro ma residente a Racalmuto era stato trovato a terra privo di sensi in Via Duomo. Ai primi soccorsi prestati dai sanitari dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento, il trasferimento in elicottero al nosocomio messinese dove però dopo 5 giorni di agonia l’uomo è spirato.

Contrasto a lavoro nero. I Carabinieri della stazione di Campobello di Licata con il supporto del Nucleo Ispettorato del lavoro di Agrigento. Hanno effettuato un'ispezione presso un bar del luogo ed hanno scoperto una donna, che svolgeva mansioni di banconista, senza essere stata regolarmente assunta. Al titolare del bar sono state elevate sanzioni per circa 4 mila euro.

Don Pino Puglisi che ha sancito il valore della sua lunga azione pastorale e sociale a Brancaccio a sostegno dei più deboli, sarà beatificato. Don Puglisi, è stato ucciso dalla Mafia nel Settembre del 1993. La notizia della sua beatificazione è stata accolta con gioia dal Presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo. "Da oggi ancor di piu' – dice Lombardo- don Pino sara' esempio e modello per tutti i siciliani onesti".

Paolo Sirna, è il nuovo vicario della Questura di Agrigento. Sirna che prende il posto di Ferdinando Guarino trasferito ad Enna è originario di Capo d'Orlando e proviene dalla Questura di Messina, dopo aver ricoperto gli incarichi di Capo di Gabinetto e dirigente della squadra mobile.