SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 19/06/2012
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

- ESTORSIONE AI DANNI DI UN'IMPRESA DI BITUME OPERANTE AL CONFINE TRA LE PROVINCE DI AGRIGENTO E CALTANISSETTA. ESEGUITE 4 ORDINANZE DI COSTUDIA CAUTELARE IN CARCERE

- STRADE DI CAPACI. NIENTE PIU' CARCERE DURO PER ANTONINO TROIA REGGENTE DELLA FAMIGLIA MAFIOSA DI CAPACI. INTANTO L'OMICIDIO MONTEROSSO AVVENUTO NEL 2009 NON E' DI ORIGINE MAFIOSA.

- PD E UDC VICINI ALLA PRESENTAZIONE DELLA MOZIONE DI SFIDUCIA AL GOVERNATORE DELLA SICILIA RAFFAELE LOMBARDO

- ESAMI DI STATO. DOMANI LA PRIMA PROVA SCRITTA. ALL'INTERNO DEL TG I NUMERI DEGLI STUDENTI IMPEGNATI CON GLI ESAMI


Estorsione ai danni di un’impresa di bitume operante al confine tra le Province di Caltanissetta ed Agrigento, 4 le persone coinvolte. Le misure cautelari in carcere, ordinate dalla Direzione Distrettuale Antimafia del capoluogo nisseno ed eseguite dai carabinieri del ROS sono state notificate a Giuseppe Falsone, ex capo mafia delle cosche agrigentine, al favarese Vincenzo Parello, ritenuto il fiancheggiatore di Falsone ed ai fratelli Alfredo ed Angelo Schillaci della famiglia di Campofranco. Tutti e quattro sono accusati dei reati di estorsione e detenzione illegale di armi ed esplosivi. Il provvedimento si inquadra nella più ampia attività di contrasto condotta nei confronti di Cosa Nostra nissena e che, nei mesi scorsi, attraverso le operazioni “Grande Vallone” e “Repetita Iuvant”, ha colpito le strutture di vertice delle famiglie operanti nell’area a confine con il territorio agrigentino, documentando la composizione organica delle consorterie e gli interessi illeciti sottesi all’infiltrazione negli appalti pubblici e al condizionamento dei settori di mercato di maggior rilievo per l’economia locale. Le indagini, avviate in seguito delle dichiarazioni del collaboratore di giustizia, Maurizio Carrubba, vertono su un’articolata vicenda estorsiva che, tra il 2003 e il 2004, si è sviluppata intorno all’acquisizione, da parte dell’impresa agrigentina GRUPPO ASFALTI S.r.l., di un impianto di conglomerati bitumosi sito in c.da Piana del Comune di Sutera (CL), ceduto agli acquirenti dalla Aloisio Calcestruzzi S.r.l. di Giovanni Aloisio, imprenditore ritenuto vicino ad ambienti mafiosi. L’elemento centrale del quadro accusatorio è costituito da un pizzino sequestrato nel covo di Bernardo Provenzano e letto agli inquirenti dallo stesso Carrubba. Nell’appunto sequestrato Giuseppe Falsone comunicava al boss corleonese di aver provveduto a inviare del denaro all’“amico CL” risultato poi essere Angelo Schillaci. Dalle indagini emerge anche che il progetto criminoso risulta ampiamente avvalorato dall’attività svolta da Vincenzo Parello che per conto di Falsone avrebbe presenziato alle riunioni garantendone il buon esito per la costituzione della Gruppo Asfalti S.r.l., nella quale confluivano diverse ditte agrigentine; Parello avrebbe avuto il compito anche di sovrintendere all’acquisizione dell’impianto di Sutera. A seguito di riservate operazioni di ricerca, i Militari all’interno di un tunnel di convogliamento delle acque piovane, sito nelle immediate vicinanze dell’impianto di calcestruzzi dei fratelli Schillaci, hanno trovato un nascondiglio dove era custodito l’arsenale della famiglia mafiosa di Campofranco. Le armi erano sapientemente nascoste in una nicchia appositamente scavata nella roccia e occultata da uno dei moduli metallici che costituiscono il rivestimento del tunnel. Nella circostanza, venivano rinvenuti un fucile e diversi candelotti di esplosivo ad alto potenziale, detonatori e micce per il loro innesco, munizionamento e materiale per la manutenzione delle armi. L’esplosivo, data l’elevata pericolosità derivante dal pessimo stato di conservazione, è stato fatto immediatamente brillare dagli artificieri del Comando Provinciale di Caltanissetta.


Niente più carcere duro per il boss 78enne Antonino Troia, reggente della famiglia mafiosa di Capaci e condannato all’ergastolo per la strage che costò la vita ai Giudici, Giovanni Falcone e Francesca Morvillo ed agli agenti della scorta. A revocare il regime del 41bis a Troia è stato il Tribunale di Sorveglianza di Roma. Per i magistrati romani, la proroga del carcere duro per l'anziano in carcere dal 1993, sarebbe priva di adeguata motivazione.


Nonostante le modalità del delitto avevano fatto subito pensare ad una esecuzione di stampo mafioso, la Cassazione ha stabilito che l’uccisione del sommanitese, Giuseppe Monterosso avvenuto a Cavaria in provincia di Varese il 6 Maggio del 2009 non deve considerarsi legato a cosa nostra. Per l’omicidio erano stati precedentemente condannati diversi esponenti considerati vicini agli ambienti di cosa nostra empedoclina e per cui probabilmente si dovranno ridefinire i termini processuali.


Un condannato nell'ambito dell'operazione Fratellanza, svoltasi a Favara nel 2000 e che vide coinvolte 34 persone, non dovrà pagare le spese processuali e di mantenimento in carcere. La decisione è arrivata a seguito di una nuova udienza celebrata venerdì scorso al Tribunale di Agrigento. Il magistrato di Sorveglianza, ha accolto le difensive degli avvocati Gerlando Vella e Giuseppe Limblici che hanno ribadito i principi secondo i quali la remissione del debito deve essere concessa a chi durante la detenzione carceraria abbia tenuto una buona condotta e nei confronti di chi nonostante sia in possesso di uno stipendio, il pagamento di una somma così elevata possa compromettere il percorso del reinserimento sociale. L'uomo, S.V. queste le sue iniziali, avrebbe dovuto pagare, a seguito della sentenza di condanna della Corte d'Appello di Palermo del 2005, la somma di 561.200,00, Euro gravante in solido con gli altri coimputati. Circa un anno fa il favarese, aveva già chiesto la remissione del debito. Richiesta che però venne negata dal Magistrato di Sorveglianza di Agrigento. Ma grazie alle arringhe degli avvocati Vella e Limblici, la prima sezione penale della Suprema Corte di Cassazione che ha accolto la richiesta, ha mandando indietro gli atti ad Agrigento per una nuova udienza, conclusasi adesso positivamente.


Con l'accusa di rissa, sono stati denunciati dalla stazione Carabinieri di Sciacca, 8 persone che lo scorso 1 Giugno, ebbero una furibonda lite. Il fatto si verificò nei pressi di un locale di videogiochi in contrada Foggia. Tra loro c'era anche un minore, che è stato segnalato alla procura della Repubblica presso il Tribunale per i minori di Palermo.


I poliziotti del Commissariato di Palma di Montechiaro hanno arrestato per furto un cittadino romeno, denunciato un altro e segnalato a piede libero anche il titolare di un’autodemolizione di Palma di Montechiaro per ricettazione. I due romeni sono accusati di furto aggravato e porto ingiustificato di arnesi da scasso. Il commerciante invece è stato segnalato perché avrebbe sborsato 600 euro ai due romeni per dei cavi elettrici di proprietà dell'Enel.


PD e UDC, insieme, avrebbero intenzione di presentare la mozione di sfiducia al governatore della Sicilia Raffaele Lombardo. La decisione è stata presa ieri sera, nel corso di un incontro, avuto tra i vertici dei due partiti, Giuseppe Lupo e Giampiero D'Alia. Una mozione quindi, che potrebbe anticipare di qualche mese le votazioni per il rinnovo del governo regionale. Domani mercoledì, si dovrebbe svolgere un altro incontro tra PD e UDC, per mettere a punto il testo della mozione da presentare. Elezioni anticipate, che già lo stesso Governatore Raffaele Lombardo aveva annunciato. "Mi dimetterò io stesso il 28 o 29 luglio, in modo tale da andare al voto già in autunno. Dimettermi adesso –aveva detto- significherebbe andare ad elezioni per il ferragosto".


Situazione economica delle casse comunali di Favara. Preoccupazioni esprime in merito il coordinamento cittadino UDC guidato da Adriano Barba e Giuseppe Grova. Il locale partito di casini, nel corso di un incontro, ha discusso della delicata questione. Sulla mancata stesura del Bilancio da parte dell’Amministrazione Comunale, l’UDC in una nota, dice di attendere di conoscere le proposte e i tagli alle spese che la giunta intende adottare per non sforare il patto di stabilità.


Mancato raggiungimento dello sbarramento del 5% dell’UdC di Raffadali alle recenti elezioni amministrative. Il locale coordinamento avanza ricorso al TAR. Dallo spoglio elettorale, la lista dello scudo crociato, si era fermata a soli 18 voti dall’ottenimento del seggio in Consiglio Comunale.


Soddisfazioni sono state espresse dall’esecutivo Provinciale del Partito Democratico di Agrigento in merito alla elezione di Massimo Raso a Segretario Provinciale della CGIL. In una nota firmata dal segretario provinciale del PD, Emilio Messana si legge:” “Siamo sicuri che in questo momento tanto difficile per il Paese e in una provincia martoriata dalla crisi, Massimo saprà interpretare i giusti sentimenti degli agrigentini e saprà – conclude Messana - intraprendere le necessarie ed opportune iniziative sindacali a salvaguardia del lavoro e a tutela dei lavoratori e dei cittadini della provincia di Agrigento”.


Non si placano le polemiche relative alla nomina a Naro dell’assessore Comunale Maniscalchi, dimessasi venerdì scorso. In seguito alla scelta del sindaco Pippo Morello di nominare l’avvocatessa condannata per favoreggiamento mafioso e le relative dichiarazioni circa presunte campagne giornalistiche sul caso, interviene la segreteria provinciale della CGIL. “Le dimissioni dell'Assessore, ancorché necessarie – scrive in una nota il segretario, Massimo Raso - non cancellano affatto le dichiarazioni del Sindaco, da cui ci attendiamo parole chiare ed inequivocabili. La lotta alla mafia – continua Raso - la possiamo e la dobbiamo fare tutti, perché oltre agli aspetti strettamente criminali, ci sono quelli – si legge ancora nella nota - che attengono a tutti gli altri ambiti: economici, politici e culturali, in ognuno dei quali ognuno di noi – conclude - deve “fare antimafia”, dare testimonianza continua di questa nostra resistenza alla cultura mafiosa”.


Mobilitazione nazionale oggi in Italia in sostegno dei lavoratori esodati del settore bancario. In Sicilia la protesta si è concentrata in Via Magliocco. Presenti tra gli altri anche i responsabili della Segreteria Provinciale Fiba CISL di Agrigento diretta da Gabriele Urzì. “Anche dopo l’emanazione del tanto atteso decreto ministeriale – afferma in una nota Gabriele Urzì – il quadro per quanto riguarda i lavoratori esodati anche del nostro settore resta molto incerto. Infatti – precisa il segretario - il decreto fa riferimento al beneficio delle decorrenze per gli esodati dal 2008, ma dimentica di precisare se permane o viene eliminato il vincolo delle 10.000 unità. Non viene affrontato il problema dei lavoratori – si legge ancora nella nota - che hanno cessato il lavoro dal gennaio 2012 ad oggi e di quelli che seguiranno e che non sono ancora stati inseriti nel Fondo di sostegno.”


Probabilmente le indimenticabili note di Venditti, questa notte suoneranno nelle orecchie dei circa 50 mila studenti siciliani impegnati con l’esame di Stato. Al suono della campanella, domani si inizia con la prima prova quella d’Italiano, trasmessa per la prima volta agli Istituti per via telematica. Questa è la novità introdotta quest’anno dal MIUR. Dicevamo circa 50 mila studenti siciliani, ma cerchiamo di scaglionare il dato relativo alla Provincia di Agrigento ed in modo particolare ai tre Istituti Superiori della Città di Favara. In Provincia le 238 commissioni dislocate nei diversi istituti esamineranno ben 4.424 candidati interni e 339 esterni. A Favara è il liceo Martin Luther King ad avere il più alto numero di maturandi, 129 di cui 83 aspiranti al Diploma di indirizzo Scientifico e 46 invece per il Pedagocico. 119 canditati interni e 3 esterni invece sono i numeri dell’Istituto Gaspare Ambrosini, 74 + 2 esterni per l’indirizzo Alberghiero 45+1 invece per il Commerciale. 45 infine i diplomandi dell’IPIA Marconi. Studenti così suddivisi: 15 interni e 2 esterni della classe tecnico dei servizi sociali e 14 candidati ciascuno per gli indirizzi elettrico ed elettronico. Sono ore concitate quelle che separano gli studenti dall’appuntamento, considerato da alcuni, come la fine dell’età adolescenziale. Sono tanti gli stati d’animo, che nella notte invaderanno i pensieri. Ci sarà chi aspetterà l’alba in compagnia dei libri, affaticandosi in un ripasso dell’ultim’ora e chi invece pronostica e spera in un tema amico. Qualunque sia il vostro stato d’animo, Sicilia TV augura a tutti i maturandi un in bocca al lupo per gli esami.


Voto 10 in tutte le materie. Questa è la brillante promozione ottenuta da 2 allieve dell’Istituto Alberghiero Gaspare Ambrosini di Favara. Le due studentesse modello sono Francesca Vaccarella della 1^ B e Clelia Adamo della 1^B. “Per molti docenti – dichiara il Dirigente Salamone - era la prima volta che vivevano una situazione simile: non è infrequente imbattersi in alunni bravi o bravissimi – continua il Preside - è sicuramente più difficile trovare l’eccellenza. Alle alunne e alle loro famiglie – conclude - vanno le mie congratulazioni”. Intanto ieri nell’Istituto di Via Che Guevara si sono insediate le Commissioni per gli esami di Stato che partono domani, con lo scritto di Italiano, giovedì la seconda prova e lunedì il terzo scritto. I Corsi di recupero per gli alunni con giudizio sospeso invece iniziano venerdì prossimo.


Garantire il monitoraggio dei terreni e dei vigneti per evitare la moria di piante e le conseguenti perdite economiche. Questo è quanto previsto dalle attività dell’Istituto Regionale della Vite e del Vino che ha attivato presso lo sportello funzionale di Canicattì, lo specifico servizio di analisi. Per tale motivo, l’Assessore Comunale all’Agricoltura di Favara, Calogero Carlino, invita i produttori e le ditte interessate a prendere i contatti, entro domani, con l’ufficio di Canicattì ubicato in Via Salvador Allende oppure chiamando il numero telefonico 0922 73.44.03. Lo sportello IRVOS può essere contattato anche tramite e-mail all’indirizzo sportelloirvv@vitevino.it


Domani mercoledì 20 giugno si celebra in tutto il mondo la Giornata del Rifugiato. Istituita nel 2000, la giornata, intende ricordare la condizione di milioni di persone in tutti i continenti costrette a fuggire dai loro paesi a causa di persecuzioni, torture, violazioni di diritti umani, conflitti. Per la ricorrenza in provincia di Agrigento, l’associazione Acuarinto, che gestisce il programma di accoglienza su mandato di Ministero dell’Interno ed Anci, in collaborazione con le Amministrazioni Comunali di Agrigento, Favara, Racalmuto e Santa Elisabetta ha organizzato un programma di iniziative che saranno presentate alla stampa domani a Favara, alle ore 10,30, presso il Castello Chiaramontano.


“Dalla Forza delle nostre idee la spinta del cambiamento” è il tema oggi pomeriggio, della prima assemblea del Direttivo Provinciale dello Spir di Agrigento. A condurre i lavori, il Segretario Generale Provinciale Alfonso Imbrò a chiudere l’assise invece il Segretario Generale Nazionale SPIR, Antonino Alletto.


Sono iniziati oggi a Porto Empedocle i lavori di pulizia del litorale. Le operazioni interessano tre chilometri di spiaggia e sono condotte da dodici operatori inseriti nella speciale graduatoria dei candidati al servizio civico, previsto dal Comune. L’Amministrazione guidata dal sindaco Calogero Firetto, garantirà agli operai un contributo comunale che non sarà però elargito a titolo di sussidio ma dietro una prestazione lavorativa utile alla collettività. Dal Municipio empedoclino, il sistema scelto per la pulizia delle spiagge oltre ad evitare ritocchi in aumento della Tarsu crea anche un ammortizzatore sociale.


Durante il soggiorno empedoclino dei giorni scorsi, allo scrittore Andrea Camilleri è stata conferita la presidenza onoraria dell’associazione Oltre Vigata, presieduta da Danilo Verruso. Quest’ultimo ha anche consegnato una targa ricordo all’illustre concittadino. I riconoscimenti sono stati concessi dall’associazione per l'impegno che lo scrittore ha profuso nella promozione dell'immagine e delle tradizioni della città di Porto Empedocle nel mondo.


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