SICILIA TV NOTIZIARIO
Edizione del 13/06/2012
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

- PRESUNTO FAVOREGGIAMENTO ALLA MAFIA. LA SQUADRA MOBILE DI AGRIGENTO ARRESTA NELLA NOTTE TRE FAVARESI

- - LAMPEDUSA. IL SINDACO NICOLINI REVOCA GLI INCARICHI AI FUNZIONARI GIANCONE E GABRIELE INDAGATI SU PRESUNTE TANGENTI

- INSTALLAZIONE DI UNA CABINA ENEL NELLA SCUOLA FALCONE E BORSELLINO DI FAVARA. LA CONTRARIETA' DEL COMITATO BENI COMUNI E RIFONDAZIONE COMUNISTA

- INAUGURATO IL RIMORCHIO VIGATA A PORTO EMPEDOCLE. INTANTO HA FATTO TAPPA QUESTA MATTINA LO SPLENDIDO VELIERO DA CROCIERA ROYAL CLIPPER.

- OGGI LA CHIESA CATTOLICA FESTEGGIA SANT'ANTONIO, PATRONO DI FAVARA.

- TUTTO PRONTO PER L'EDIZIONE 2012 DEL GREST DELLA CHIESA MADRE DI FAVARA. APERTE LE ISCRIZIONI


Avrebbero aiutato nella latitanza i boss Maurizio Di Gati e Gerlandino Messina. In manette questa notte sono finiti tre favaresi: Domenico Sciortino di 55 anni, il figlio Salvatore di 31 e Gaetano Arnone di 37 anni. Per loro l'accusa è a vario titolo di associazione mafiosa ed estorsione aggravata, favoreggiamento aggravato per aver aiutato la latitanza dei due boss. Ad effettuare gli arresti, su ordinanza firmata dal Gip del Tribunale di Palermo Maria Pino, gli agenti della squadra mobile agli ordini del Vice questore aggiunto Corrado Empoli. L'ordinanza di custodia cautelare è stata richiesta dai pm Vittorio Teresi, Emanuele Ravaglioli e Rita Fulantelli della DDA di Palermo. Decisive si sono rilevate le dichiarazioni dell'ex boss di cosa nostra Maurizio Di Gati oggi collaboratore di Giustizia.


A Lampedusa il sindaco Giusi Nicolini, ha revocato le nomine ai consulenti scelti dall’ex sindaco Bernadino De Rubeis, Gioacchino Giancone e Giuseppe Gabriele perché indagati nell’ambito dell’inchiesta sul sistema di tangenti all’interno dell’ufficio tecnico comunale. La revoca arriva dopo che i magistrati hanno sequestrato rispettivamente a Gioacchino Giancone un terreno e un immobile siti ad Agrigento e a Giuseppe Gabriele un conto corrente di 283mila euro. Secondo la Procura i beni e il denaro sono provento di illeciti e precisamente tangenti ottenute in cambio di rilascio di concessioni edilizie. Ricordiamo che i due ex funzionari sono indagati insieme ad altre 9 persone, tra cui l’ex sindaco Bernardino De Rubeis (condannato in Appello pochi giorni fa per la sede non autorizzata a Palermo). Sono accusati a vario titolo di abuso d’ufficio, falso, corruzione e violazione delle norme urbanistiche Il Sindaco Nicolini ha anche revocato l’incarico a Ninfa Parrinnello, responsabile del settore economico finanziario. “Un atto indispensabile –dice il sindaco- per marcare il cambio di direzione che questa amministrazione ha deciso di intraprendere. Provvedimento –dice Nicolini- che doveva essere preso dal Commissario provveditore nominato dalla Regione ma che non aveva ancora fatto". Proprio per questo il sindaco di Lampedusa ha chiesto all'assessore regionale Chinnici di revocare l'incarico al Commissario Di Martino.


Installazione di una nuova cabina elettrica all’interno dell’istituto scolastico “Falcone e Borsellino” di via Olanda a Favara. Cabina che andrebbe a servire la nuova caserma dei Carabinieri. Proprio sulla questione esprimono disappunto il Comitato Beni Comuni di Favara e il partito della Rifondazione comunista di Favara. Il perché nelle interviste in onda oggi nel tg


A Lampedusa, il sindaco Giusi Nicolini, ha assegnato le deleghe agli assessori tenendo l'assessorato ai lavori pubblici e all'ambiente. A Damiano Sferlazzo vice sindaco e assessore alla trasparenza, vanno le deleghe alla legalità, partecipazione, bilancio e tributi, protezione civile, turismo, trasporti e lavoro; Franca Parizzi assessore alla salute, politiche sociali, pari opportunità, cimiteri, diritti dei bambini, politiche per la casa, accoglienza e primo soccorso ai migranti; Vincenzo Billeci assessore alle attività produttive, viabilità, servizio rifiuti e idrico; e Antonella Brischetto assessore alla cultura, scuola, beni culturali, politiche giovanili, sport e volontariato.


Dopo le dimissioni di Lillo Volpe e Mimmo Alaimo, hanno giurato i due nuovi assessori della Giunta provinciale D'Orsi. Ad affiancare il Presidente della Provincia di Agrigento saranno Alfonso Montana dell'API e Piero Marchetta del MPA. Entro fine settimana il Presidente D'Orsi potrebbe fare degli aggiustamenti alla sua compagine assessoriale, sostituendo Maria Teresa La Marca del PD


Nomine anche al Comune di Naro. Ad affiancare il Sindaco Pippo Morello: Luisa Maniscalchi e Angelo Gallo che vanno a sostituire i dimissionari Rosalba Lombardo e Tito Giunta. Maniscalchi avvocato, appartiene a Grande Sud ed ha già alle spalle precedenti esperienze politiche quale consigliere comunale e presidente del consiglio comunale mentre Gallo gestisce un pubblico esercizio, appartiene a Futuro e Libertà ed è gia stato assessore comunale. Ai due assessori non sono state ancora conferite le deleghe in quanto a fine mese si dovrebbe essere qualche altro piccolo aggiustamento in Giunta.


Si infiamma la protesta, giunta al quinto giorno consecutivo, dei lavoratori dello Stabilimento Italcementi di Porto Empedocle. Oggi gli operai si sono incatenati ai cancelli dell’Impianto di C.da Vincenzella. Per scongiurare la chiusura del cementificio, domani i vertici provinciali delle organizzazioni sindacali, saranno a Palermo per un’audizione con la Commissione all’ARS competente. Da Bergamo, i vertici dell’azienda leader nazionale per la produzione di materiali da costruzione non cambiano rotta e la chiusura dello storico stabilimento empedoclino così come quello calabrese di Vibo Marina sembrano più che mai scontati, visto che alla base della decisione intrapresa dal colosso lombardo c’è la forte crisi economica che da oltre tre anni investe il settore.


La UST Cisl di Agrigento nella persona di Salvatore Montalbano in una lettera aperta denuncia come la chiusura dell’Italcementi di Porto Empedocle rappresenta un ulteriore danno per l’economia regionale ,già messa in ginocchio dall’ondata di crisi che sta travolgendo l’intera nazione. "E’ il momento –dice Montalbano- di far prevalere l’animo e i sentimenti umani senza chiudersi nelle fredde rigidità delle procedure. Chiediamo ad ITALCEMENTI, storico gruppo italiano presente a Porto Empedocle da oltre 50 anni -conclude il sindacalista- di assumere un atto di responsabilità sociale, un coraggioso atto di etica d’impresa".


Intanto il sindaco di Realmonte Piero Puccio manifesta la sua totale solidarietà nei confronti dei 250 padri di famiglia messi in mobilità dall’azienda Italcementi di Porto Empedocle e che rischiano di andare ad ingrossare la già numerosa schiera di lavoratori disoccupati. -“Se malauguratamente dovesse passare il progetto della famiglia Pesenti di chiudere lo stabilimento Italcementi di Porto Empedocle – ha detto il sindaco Piero Puccio – vi saranno ripercussioni a catena sul nostro territorio che la nostra già debole economia locale non potrà più sopportare. Per questo motivo – ha concluso Puccio - in accordo con il sindaco di Porto Empedocle Lillo Firetto tenteremo di mettere in atto ogni sforzo istituzionale possibile pur di riuscire a scongiurare l’ipotesi di chiusura dell’Azienda che garantisce la sopravvivenza economica di così tante famiglie di Realmonte e Porto Empedocle”.


Sulla drammatica situazione su cui verte la Italcementi di Porto Empedocle interviene anche l’onorevole Nino Bosco il quale attraverso una nota stampa dichiara : - "Ho seguito con estrema attenzione la vicenda che ha derminato lo stop alle attività dell'Italcementi di Porto Empedocle. La necessità e l'urgenza di fornire risposte rassicuranti ai lavoratori che temono la perdita definitiva del proprio posto di lavoro -sostiene l’on. Bosco- è l'elemento più stringente in questo momento. E' banale dire che sia nell'interesse di tutti, parlamentari, rappresentanti delle istituzioni a vario titolo, cittadini, la salvaguardia dei livelli occupazionali a Porto Empedocle, così come nelle altre Città afflitte dal dramma della chiusura degli impianti industriali. Inoltre, parafrasando le parole pronunciate da Andrea Camilleri, il parlamentare regionale ha ribadito che , da soli si perde, uniti si vince. E questa –conclude- è la grande lezione che la storia, passata e recente, ci consegna.


Scene da film ieri sera a Sciacca quando una donna appena rientrata in casa ha sorpreso 5 malviventi all’interno della sua villetta di contrada “Maragani” appena intrufolatisi probabilmente per rubare. Carmelo FICAROTTA di 29 anni, Filippo DI MARCO di 34, Antonino CIPRI’ di 39 anni, Francesco CHIAPPARA di 50 anni e Francesco MADONIA di anni 33, tutti residenti a Palermo, dopo essere stati scoperti sono scappati a bordo di due autovetture. Le auto, una Fiat Punto ed una Volkswagen Passat sono state subito raggiunte dalle pattuglie di Polizia e Carabinieri. Alcuni dei malviventi avevano tentato poi di fuggire a piedi per le campagne circostanti, ma sono stati bloccati. In entrambe le autovetture sono stati rinvenuti attrezzi da scasso, cacciaviti di grosse dimensioni, tronchesi, uno scalpello, guanti da lavoro e perfino due picconi. Ad operare sono stati a Carabinieri di Sciacca e di Menfi in collaborazione con il Commissariato di Polizia di Sciacca.


Nel pomeriggio di ieri è stato arrestato dai carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Licata, Angelo Lombardo, pastore licatese. Il 31 enne che era sottoposto agli arresti domiciliari per una pregressa rapina commessa nel centro abitato del suo paese, è stato sorpreso invece dai militari dell’arma mentre passeggiava per le vie della città. Inutile il tentativo di defilarsi da parte dell’uomo che, bloccato dai carabinieri, è stato riaccompagnato presso la sua abitazione. Ora è in attesa del giudizio direttissimo del Tribunale per questa ulteriore ipotesi di reato.


Diversi automobilisti hanno chiamato in questi giorni la nostra redazione per segnalare dei disagi al traffico veicolare in Via Galliano, angolo via Umberto, direzione Via Fonte Canali a Favara. Dalle segnalazioni, gli automobilisti evidenziano come imboccando la strada che passa dalla rinnovata fonte canali, improvvisamente la stessa è sbarrata da una transenna. L’impossibilità a proseguire, quindi porta gli automobilisti ad effettuare complicate manovre di inversione che specie nelle ore di punta provocano degli imbottigliamenti. Come nostra consuetudine, abbiamo voluto verificare le segnalazioni chiedendo spiegazioni anche al locale Comando di Polizia Municipale. Da Piazza Don Giustino, ci hanno confermato prima telefonicamente e poi inviandoci un fax, che in zona vige, dallo scorso 5 Giugno, un’ordinanza di chiusura al traffico sia veicolare che pedonale. Interessata dal provvedimento la Via Fonte Canali dal civico 27 al 31. L’ordinanza N°112, protocollo 25 196 del Dirigente del III° Dipartimento, Comandante Gaetano Raia si è resa necessaria a seguito dell’incendio di settimana scorsa, del fatiscente immobile ubicato all’angolo di Via Fonte Canali con Vicolo Mossuto Le fiamme, infatti avrebbero notevolmente compromesso la già labile struttura. Il tratto di strada resterà chiuso fino a quando non verrà messa in sicurezza l’area. Per evitare ulteriori disagi, probabilmente, sarebbe opportuno installare una segnaletica più idonea nella parte iniziale di Via Galliano. Obbligo degli automobilisti sarà quello di rispettare i divieti onde evitare sanzioni.


Dona alla Città di Favara 400 piantine di Lantana per arricchire gli spazi verdi cittadini. Questo è quanto fatto dal Consigliere Comunale di Fare Favara, Francesco Salemi. Quest’ultimo ha acquistato le piantine con i soldi derivanti dal proprio gettone di presenza delle sedute consiliari. Spesa sostenuta di circa mille euro. A mettere a dimora le piante ed a curare la loro sopravvivenza i giardinieri comunali, coordinati dall’Assessore al ramo, Calogero Carlino. Le prime piantine sono state collocate nell’aiuola spartitraffico di C.so Vittorio Veneto. Il gesto compiuto dal Consigliere Salemi, certamente non renderà la Città di Favara la Sanremo agrigentino. Da ammirare però il contributo che lo stesso ha dato con la speranza che altri seguano il suo esempio. L'auspicio è che coloro i quali ne hanno competenza se ne prendano cura.


Non poteva andare diversamente il Varo a Porto Empedocle del nuovo rimorchiatore della Compagnia Trasporti S.r.l. del Gruppo Barbaro. L’armatore infatti per il battesimo ufficiale dell’imbarcazione, chiamata Vigata, ha scelto come padrino di eccezione lo scrittore Andrea Camilleri. La cerimonia di inaugurazione, alla presenza delle autorità civili e militari, si è svolta presso la banchina Ammiraglio Sciangula. Particolarmente emozionato il padre letterario del Commissario Montalbano. Soddisfatto per il potenziamento del locale scalo marittimo si è detto il Sindaco di Porto Empedocle, Calogero Firetto.


Di sicuro a Porto Empedocle non siamo abituati a vedere un simile spettacolo. E’ la prima volta che nel porto della città di Vigata fa tappa uno splendido veliero da crociera come il Royal Clipper. L’imbarcazione battente bandiera maltese, in navigazione nel Mediterraneo, è stata costruita nel 2000 e si ispira alla goletta tedesca da guerra Preussen, passata alla storia come l’imbarcazione a vela più grande e veloce del XVII° secolo. Ispirato a questo storico veliero oggi il Royal Clipper ha l'onore di essere il più grande veliero al mondo con 5 alberi a 42 vele quadre. Lunga 137 metri, larga 17 e con peso che supera le 5 tonnellate, può ospitare 227 passeggeri, oltre l’equipaggio. A facilitare le operazioni di ormeggio in Porto, il rimorchiatore Vigata, varato ieri. Viaggiare sulla Royal Clipper è sicuramente un'esperienza non plus ultra per gli amanti della vela, che unisce la grandezza, l'avventura e la tradizione dei velieri, al superbo servizio e sistemazioni di bordo paragonabili ai più moderni ed eleganti yacht. Porto Empedocle da poco aperta finalmente ad accogliere turismo crocieristico, dimostra quindi di avere le carte in regola per essere città ambasciatrice del patrimonio storico, artistico ed archeologico del Sicilia, e di Agrigento in particolare.


E' stato il sindaco di Porto Empedocle, Lillo Firetto a consegnare il “Premio Maria Randisi 2012” alle rappresentanze di tre istituti scolastici provinciali. La cerimonia si è svolta presso l’Auditorium San Gerlando di piazza Chiesa Vecchia. Il “Premio Maria Randisi” organizzato dalla sezione Ande (Associazione Nazionale Donne Elettrici) quest’anno è stato conferito all’Istituto “Angelo Roncalli” di Grotte, al primo “Circolo G. Lauricella” di Agrigento e all’Istituto Comprensivo Scuola Media “G.Garibaldi” di Agrigento.


Il Portoghese Fernando Martim de Bulhões e Taveira Azevedo nacque a Lisbona il 15 agosto del 1195. figlio di Maria Teresa Taveira e Martino Alfonso de' Buglioni, cavaliere del re e, probabilmente appartenente alla famiglia di Goffredo di Buglione. Nel periodo dell’infanzia Fernando fu educato dai canonici della Cattedrale di Lisbona. A soli 15 anni contrariamente all’indirizzi del padre che lo voleva soldato, Fernando entrò nell’abbazia agostiniana di San Vincenzo a Lisbona dove rimase per circa due anni. Successivamente per raggiungere una maggiore meditazione spirituale chiese il distaccamento dalla sua città natale e fu trasferito presso il convento Santa Croce della allora capitale Coimbra, dove fu ordinato sacerdote. Ma nel convento di Coimbra diversi episodi portarono addirittura alla scomunica papale del priore del monastero agostiniano. Nel 1219 Fernando conobbe alcuni monaci seguaci di Francesco di Assisi che erano diretti in Marocco dove il monaco umbro era in missione. Qualche mese dopo i cadaveri decapitati dei frati francescani arrivarono a Coimbra dall’Africa, il martirio di quei monaci spinsero in Fernando la convinzione di entrare a far parte nell’ordine fondato da Francesco. Questo avvenne nel 1220 e per sottolineare maggiormente il netto mutamento intrapreso nella sua vita, decise di cambiare il suo nome di battesimo: da Fernando in Antonio, in onore del monaco orientale a cui era dedicato il primo presidio dei francescani a Coimbra. Nell'autunno del 1220 s'imbarcò con un confratello, Filippino di Castiglia, alla volta del Marocco. Tuttavia, giunto in Africa, contrasse una non meglio specificata malattia tropicale e dopo alcuni mesi si imbarcò insieme a Filippino alla volta di Coimbra. Nel viaggio di ritorno la nave si imbatté in una tempesta e fu spinta naufragando sulle coste della Sicilia, dove approdò nei pressi della città di Messina. Soccorsi dai pescatori, i due vennero portati nel vicino convento francescano della città siciliana. Qui i due frati furono informati che a maggio, Francesco d'Assisi aveva radunato tutti i suoi frati per il Capitolo Generale. L'invito a parteciparvi era esteso a tutti e nella primavera del 1221 Antonio e i frati di Messina cominciarono a risalire l'Italia a piedi. Il viaggio durò parecchie settimane. Per Antonio quella si rivelò un'occasione fondamentale per conoscere direttamente il fratello fondatore dell’ordine. Il capitolo si svolse nella valle attorno alla Porziuncola dove si raccolsero più di tremila frati; si costruirono delle capanne di stuoie e per tale motivo fu ricordato come il Capitolo delle Stuoie. Il Capitolo durò una settimana il raduno fu l’occasione per i monaci di discutere su molti problemi quali lo stato dell'Ordine, e la riforma della loro regola. Quest’ultima riforma fu poi approvata da Papa Onorio III il 29 novembre 1223. Fra Antonio dotato di una grande umiltà ma anche di grande sapienza e cultura, per le sue valenti doti di predicatore, mostrate per la prima volta a Forlì nel 1222, fu incaricato dell'insegnamento della teologia e inviato per questo dallo stesso San Francesco a contrastare la diffusione dell'eresia catara in Francia. Fu poi trasferito a Bologna e quindi a Padova dove morì il 13 giugno del 1231 a 36 anni. In seguito fu Papa Gregorio IX che il 30 maggio del 1232 a Spoleto ufficializzò la sua canonizzazione. Per il continuo afflusso di pellegrini che da allora affluiva a Padova sulla sua tomba, si iniziò la costruzione di una chiesa più capiente che fu terminata nel 1240. Nel 1263 il Ministro Generale dei francescani, Bonaventura da Bagnoregio, fece traslare la salma di Antonio di Padova nella nuova basilica. Si narra che durante l'ispezione prima del trasporto dei resti mortali, sarebbe stata rinvenuta la lingua intatta e rosea come fosse viva. Ancora oggi sono milioni le persone che annualmente visitano la sua tomba nella Basilica di Padova, e la maggior parte di queste persone porta nell'animo una profonda venerazione per questo grande frate francescano. Oltre che della città di Favara Sant’Antonio è anche il patrono di Padova, di Lisbona, del Portogallo, del Brasile dei poveri, degli oppressi, delle donne incinte, degli affamati, dei viaggiatori, degli animali, degli oggetti smarriti e dei pescatori.


Sono in tanti gli animatori del grest (gruppo di animazione estiva) della Chiesa Madre di Favara, che con grande entusiasmo aprono le iscrizioni per il 2012 dell'oramai atteso evento che vede coinvolti un centinaio di bambini dai 6 agli 11 anni. Quanti vogliono trascorrere una settimana del loro tempo libero in armonia, ballando e giocando, potranno farsi avanti per stimolare senza freni la loro fantasia attraverso momenti ludici e di intrattenimento, abbinati a momenti di riflessione sul tema della vita e alla preghiera. Difatti il grest si propone non solo di fare svagare i bambini, ma di indurli a riflettere anche attraverso il tema di quest’anno: Passpartù incentrato sul valore della parola quale strumento simbolico capace di spalancare le porte della vita. Le iscrizioni al Grest della Chiesa Madre che si svolgerà al Seminario dal 2 all'8 luglio prossimo, si chiudono domani giovedì 14 Giugno.


Proseguono a Favara le operazioni di disinfestazione del territorio comunale. Interessate oggi dalle ore 23.00 alle ore 5.00 di domani mattina: Contrada Portella, Via Caporale Mazza, via Campagna, via Agrigento, via Ugo Foscolo, Piazza della Liberta’, via Umberto, piazza Capitano Vaccaro, via Mendola, incrocio viale Progresso e via Empedocle. Gli abitanti delle zone interessate non dovranno lasciare nei balconi e negli spazi aperti, nessun prodotto commestibile, biancheria stesa, animali. Inoltre dovranno tenere ben chiuse tutte le aperture delle abitazioni. Il calendario completo è consultabile sul nostro portale siciliatv.org


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