Edizione del 08/11/2011

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

 


RAPINE E FURTO IN DIVERSI PAESI DELL’AGRIGENTINO. IN MANETTE SONO FINITI DUE FAVARESI.

 

COCAINA E DROGA. LA GUARDIA DI FINANZA DI LICATA E AGRIGENTO HA ESEGUITO 21 PROVVEDIMENTI DI CUSTODIA CAUTELARE.

 

IL COLONNELLO PASQUALE PORZIO E’ IL NUOVO COMANDANTE DELLA GUARDIA DI FINANZA DI AGRIGENTO. MA CHI E’ PORZIO?

 

INCENDIO  DISTRUGGE UN APPARTAMENTO ESTIVO DI UN IMPRENDITORE FAVARESE. INDAGINI SONO IN CORSO.

 

L’AVV. SEBASTIANO DI BETTA E’ IL NUOVO ASSESSORE REGIONALE. MA SCOPPIA GIA’ LA POLEMICA IN CASA MPA.

 

SCIOPERO DEI BENZINAI SI O NO? A FAVARA VIGE L’INCERTEZZA TRA I GESTORI DI CARBURANTE.


Due arresti nella notte a Favara. I Carabinieri del nucleo operativo e radiomobile di Agrigento, agli ordini del Tenente Cosimo Vizzino e del Capitano Giuseppe Asti, hanno arrestato Carmelo e Giuseppe Luparello, rispettivamente di 33 e 24 anni. Entrambi sono accusati di rapine e furti in diverse località della provincia di Agrigento. L’arresto è avvenuto all’alba di oggi intorno alle ore 5.30, presso le rispettive abitazioni in esecuzione all’ordinanza di custodia cautelare emessa dal GIP del Tribunale di Agrigento. Nello specifico i due sono ritenuti responsabili di una rapina ai danni del medico dentista Dott. Galatioto di Agrigento avvenuto nel 2010. In questa occasione erano stati rubati 10.000 euro in contanti e 600 euro in assegni. Inoltre i due, in concorso con altri complici, si sarebbero resi responsabili di numerosi altri reati predatori, fra cui il furto avvenuto nel Novembre del 2010 in una abitazione di Palma di Montechiaro, dalla quale sono stati asportati diversi beni per un valore di circa 1.000 euro; il furto presso il bar “La Perla” di Licata, avvenuto sempre nel Novembre del 2010, nel corso del quale sono stati prelevati un televisore 42” LCD, la somma di 500 euro e diverse bevande; I due favaresi sono ancora accusati del furto di pezzi di ricambio presso il deposito ACI di Galvano sempre nel Novembre del 2010; molteplici furti di pezzi di ricambio per autovettura rubati di notte dalle auto parcheggiate per le strade di Licata. Tutti episodi delittuosi che, al di là del valore economico, destano nella popolazione un forte allarme sociale e un senso di insicurezza che, con gli arresti di oggi, trovano un concreto segnale di rassicurazione.


Fruit  and Drug”. “Di Frutta e Farmaci”. Questo il nome dell’operazione portata avanti stanotte dai militari delle Fiamme gialle di Licata e Agrigento che hanno arrestato una banda di presunti spacciatori. 21 le ordinanze di custodia cautelare, 17 gli arresti, 2 arresti domiciliari e 2 obblighi di dimora. Al centro dell’inchiesta, coordinata dal procuratore capo di Agrigento Renato Di Natale, un vasto ‘giro’ di cocaina e eroina tra Licata, Campobello di Licata, Ravanusa e Camastra, e anche la morte per overdose di eroina di uno dei clienti di uno degli spacciatori indagati. A seguito di indagini si è anche scoperto come erano gli stessi fornitori a portare a domicilio la droga. Gli accertamenti della guardia di finanza sono stati autorizzati dal sostituto Andrea Bianchi, del dipartimento reati in materia di stupefacenti della Procura di Agrigento, coordinato dall’aggiunto Ignazio Fonzo.


Cambio di guardia questa mattina ad Agrigento presso il Comando della Guardia di Finanza. Dopo cinque anni di permanenza presso la sede provinciale di Agrigento il colonnello delle fiamme gialle Vincenzo Raffo lascia questo Comando al Tenente Colonnello Pasquale Porzio. Dal 2006 nella Città dei Templi, Raffo che adesso andrà a ricoprire un incarico presso la sede del Comando Regionale “Sicilia” di Palermo, ha svolto numerose attività brillanti, a partire dalla lotta contro il lavoro nero, evasione fiscale, contrasto al narcotraffico e merce contraffatta. Dopo il saluto di commiato ai militari, Raffo ha rivolto un grazie alla cittadinanza e alle autorità presenti ed ha illustrato ai presenti i risultati di servizio conseguiti durante questo quinquennio che lo hanno visto alla guida del comando della Guardia di Finanza di Agrigento. Nell’ambito delle attività di Polizia Economico Finanziaria, sono stati svolti 3.716 interventi, tra verifiche e controlli fiscali, che hanno consentito di segnalare una base imponibile di 795 milioni di euro ai fini delle Imposte dirette (Irpef ed Ires) e imposta sul valore aggiunto evasa per 113 milioni di euro, nonché 30 milioni di euro di imposta sul reddito delle attività produttive (Irap.)  L’attività del Corpo si è parallelamente estesa anche al di là della semplice tutela degli interessi erariali dello Stato, orientando l’attività operativa anche a tutela dei cittadini per fronteggiare i fenomeni più macroscopici di criminalità comune ed organizzata. A tal proposito, sono stati eseguiti appositi controlli in materia di legislazione antimafia compresi gli appalti pubblici, dai quali sono scaturiti e già conclusi 88 accertamenti patrimoniali nei confronti di soggetti malavitosi e rispettivi nuclei familiari per complessive 463 persone. Sono state eseguite 10 confische, di beni mobili ed immobili  per totali €. 24.784.000,00; Nel sotto-comparto della lotta al riciclaggio, sono state eseguite 20 ispezioni antiriciclaggio e  124 interventi  su operazioni sospette meritevoli di approfondimento concernenti le limitazioni di pagamento. Ed ancora attività nel contrasto di traffico e spaccio di stupefacenti. Sono stati sequestrati complessivamente  circa 14.500 grammi di sostanze stupefacenti e 7.500 piante e semi di canapa indiana. Sono stati denunciati 196  persone, di cui 56 in stato di arresto nonché segnalati complessivamente al Prefetto 333 assuntori. Altro fiore all’occhiello del Comandante Raffo, l’attività svolta nel settore del “contrasto” all’immigrazione clandestina, che si è concretizzata con ben 663 interventi, nel corso dei quali  sono stati intercettati e fermati  44.260 soggetti stranieri, di cui 86 scafisti tratti in arresto per favoreggiamento all’immigrazione. Tra le altre attività svolte anche quella della pirateria audiovisiva, contraffazione e tutela del Made in Italy. Nel comparto, sono stati effettuati 8 interventi e sequestrati complessivamente circa 70.000 tra compact disk e DVD, illecitamente riprodotti, 18.000 capi e/o oggetti con marchi contraffatti e denunciate a piede libero  355 persone di cui 18 arrestati. Ed ancora il Gioco d’azzardo e violazioni al codice della strada.  Insomma piena l’attività svolta dal Comando provinciale delle Fiamme Gialle di Agrigento. Raffo visibilmente emozionato lascia con un pò di amarezza la città che per cinque anni lo ha ospitato. Sicuramente il nuovo comandante provinciale Pasquale Porzio, saprà continuare al meglio l’operato del Colonnello Raffo.


Non ha dovuto fare tanti km il neo comandante della Guardia di Finanza di Agrigento, Pasquale Porzio che dal Nucleo di Polizia Tributaria di Via Diodoro Siculo si trasferisce in Via Atenea. Porzio, napoletano di origine, sposato e padre, è ad Agrigento dal 2009. Nel Settembre dello stesso anno venne nominato al Comando del Nucleo di Polizia Tributaria di Agrigento. Promosso al grado di Tenente Colonnello nel 2004, il 46enne Ufficiale delle Fiamme Gialle, è in possesso di due lauree la prima  in Giurisprudenza, conseguita presso l’Università di Salerno e la seconda  in Scienza della Sicurezza economica e finanziaria conseguita presso l’Università Tor Vergata di Roma. Porzio ha alle spalle anche una brillante carriera accademica. Ha collaborato con gli atenei di Bari e l’Aquila. Editorialista della rivista giuridica ‘Diritto & Giustizia’ dal suo ingresso in GdF, ha ricoperto diversi incarichi, tra questi ricordiamo quello di Capo Settore Studi e Legislazione della Direzione Investigativa Antimafia di Roma. Porzio in passato è stato anche consulente a tempo pieno presso la Commissione parlamentare d’inchiesta sul fenomeno mafioso sia nella  XIV^ legislatura, guidata dal Presidente Berlusconi che nella XV^ con il Governo Prodi. Adesso un nuovo importante incarico in provincia, che grazie all’esperienza acquisita, saprà certamente svolgere nel migliori dei modi.


Incendio nella notte in un’abitazione estiva di un imprenditore favarese. Il fatto si è verificato in Via Leonardi zona Dune ad Agrigento. Le fiamme hanno completamente divorato tutto quello che si trovava all’interno dell’appartamento. A dare l’allarme un vicino di casa che questa mattina intorno alle 8,30 accortosi del fumo che fuoriusciva dalle finestre ha allertato i vigili del fuoco. Sul posto anche i carabinieri del nucleo operativo e radiomobile e i colleghi della stazione del Villaggio Mosè. I vigili del fuoco hanno a lungo cercato all’interno dell’appartamento per capire la possibile origine dell’incendio. Nessun danno alle abitazioni vicine. L’appartamento è parte integrante di un complesso residenziale per lo più abitato solo in estate che da via Leonardi va a degradare verso la spiaggia delle dune.


È uscito dal coma e adesso è ritornato a casa. Stiamo parlando del favarese Salvatore Arnone, il 20enne che era rimasto gravemente ferito a seguito di un incidente stradale avvenuto quest’estate a Lampedusa. Salvatore dopo 35 giorni è ritornato a casa per la gioia di amici e familiari che lo hanno accolto con una festa. Salvatore  non ricorda nulla di quella terribile notte dello scontro tra il suo motorino e l’auto Citroen C3 condotta da una donna isolana. Ricordiamo che l’incidente si verificò intorno alle 3 di notte, dopo la conclusione dell’edizione 2011 di O’ Scià.


Vincenzo Cacciatore, l’agrigentino accusato di induzione alla prostituzione, minacce, estorsione, danneggiamento seguito da incendio, violenza sessuale aggravata, sequestro di persona, rapina, ingiurie, violenza privata e frode processuale è stato assolto. Ad emettere il provvedimento i Giudici della Corte d’Appello di Palermo. Il 47enne è stato condannato a 6 mesi di reclusione per il reato di lesioni personali. In primo grado Cacciatore era stato condannato a 11 anni e 9 mesi di reclusione. Secondo l’accusa, Cacciatore avrebbe usato violenza sulla sua ex compagna, una tunisina di 38 anni.


E’ Agrigentino il neo Assessore Regionale al Territorio ed Ambiente. In sostituzione del dimissionario, Gianmaria Sparma il Presidente Lombardo ha nominato l’Avvocato Sebastiano Di Betta, anch’esso in quota FLI. Avvocato, nato ad Agrigento 39 anni fa, sposato e padre di due figli, Di Betta ha maturato, negli ultimi dieci anni, una grande esperienza nel settore delle relazioni industriali e societarie, del mondo finanziario, con incarichi di primissimo piano per compagnie nazionali e internazionali. Con la nomina di Di Betta si completa quindi il mosaico della giunta Regionale. "Dissenso" per il metodo della scelta del nuovo assessore è stato espresso, invece, da Francesco Musotto, capogruppo all'Ars del Mpa. "Non è un fatto personale - spiega Musotto - nulla contro la persona, ma non possiamo condividere questo metodo. Le decisioni non concertate con la base del partito e incomprensibili da un punto di vista politico allontanano i militanti dal partito stesso. Questo metodo di nomina, nei confronti del quale avevo già manifestato il mio aperto dissenso direttamente al presidente Lombardo, si scontra con gli sforzi quotidiani che ciascuno di noi opera sul territorio per creare consenso e nuovi adepti". Pronta la replica di Lombardo. "Comprendo, sul piano squisitamente politico, il dissenso di Francesco Musotto sulla metodologia della nomina dell'assessore Di Betta, ma questa scelta, come tutte le designazioni del governo regionale, non e' stata sottoposta al vaglio di alcun partito, o ad alcuna consultazione della base, per il semplice fatto che si tratta di un intervento tecnico, perche' tecnico e' oggi il nostro governo". "Le prassi che Musotto auspica, ovvero procedure concordate con la base e scelte politiche - conclude Lombardo - saranno naturalmente poste in essere quando sara' ritenuto necessario il passaggio ad un esecutivo politico".


Bufera giudiziaria sugli ex inquilini del Palazzo dei Giganti di Agrigento. Gli ingegneri Rizzo e Platamone, l’ex ingegnere capo dell’ufficio tecnico Vitellaro e l’ex sindaco della città dei templi Piazza, sono stati convocati in giudizio per riconsegnare alla città e ai cittadini 5 milioni di euro. Una battaglia che si annuncia animata visto l’avvocato che patrocinerà l’accusa contro gli ex dirigenti, Giuseppe Arnone, scelto dal segretario regionale di Legambiente Domenico Fontana. Molteplici le accusa rivolte agli ingegneri Rizzo e Platamone, colpevoli secondo Legambiente, di non “aver realizzato il collegamento della condotta fognaria del Villaggio Peruzzo con le condotte sottomarine esistenti, come previsto dal Parf  “sud-est”, e per avere inquinato il fiume Akragas e, di conseguenza, il mare di San Leone". Parole dure usa ancora l’Avv. Arnone verso l’ex Sindaco Piazza e il responsabile dell’ufficio tecnico Vitellaro che, secondo l’avvocato di Legambiente, hanno mancato ai loro doveri istituzionali consentendo  che detta situazione gravemente inquinante permanesse. Vista la tempistica dei fatti, che fa risalire ad oltre 20 anni fa le responsabilità per Rizzo e Platamone, i due ingegneri sono stati citati a risarcire i 5 milioni di euro, mentre Piazza e Vitellaro, responsabili per la metà di tempo, dovranno versare alle casse del comune di Agrigento 1 milione di Euro. Questa citazione sarà una pietra miliare nelle battaglie portate avanti da Lega Ambiente, visto che per la prima volta si è applicato l’art. 9 del D. Lgs. 267/2000 che consente alle associazioni che si occupano di ambiente di citare in giudizio chi ha causato danni all’ambiente per risarcire l’ente interessato che, in questo caso, è lo stesso Comune di Agrigento.


E sull’intimidazione ai danni della polizia municipale di Favara, a cui ricordiamo è stato rotto il vetro posteriore di un auto in servizio, intervengono con una nota il consigliere dell’MpA Salvatore Lupo e il presidente del consiglio comunale di Favara, Leonardo Pitruzzella. I due condannano il grave episodio intimidatorio esprimendo solidarietà all’intero comando dei vigili urbani. L’intento intimidatorio – dichiara il consigliere Lupo - non può che essere il frutto di una concezione barbara del senso di convivenza nella comunità. Se attraverso queste intimidazioni si sperava di ottenere qualsivoglia influenza di tornaconto è evidente che il risultato ottenuto – conclude - è l’ulteriore convincimento che a simili logiche non ci si piegherà anzi si rafforzerà in tutti noi la determinazione ad estirparne ogni radice e concezione, senza “se” e senza “ma”.


Anche L’associazione ed osservatorio per la legalità," giovani e cultura Bedda Favara" a seguito dell'atto intimidatorio subito  dal comando dei vigili urbani  esprime la propria netta e ferma condanna al vile gesto e si dice vicino all'intero corpo della Polizia Municipale. Pensare che nella società di oggi si possa ancora arrivare al compimento di simili gesti, dice Lumia ci fa capire quanto ci sia da lavorare ancora per il raggiungimento di una società che possa definirsi civile. L'augurio  è quello, conclude Lumia, che la vigliaccheria di pochi non infanghi la dignità ed il buon nome di un intera città.


Sulla questione interviene anche il consigliere comunale del pdl Giuseppe Nobile. Non posso non esprime solidarietà al Comando di Polizia locale dice, per il vigliacco atto. Nobile condanna il gesto intimidatorio volto a creare tensione sociale. Sicuramente, conclude, l’episodio non va sottovalutato perché colpisce la vita democratica.


 Mancata liberalizzazione del mercato dei carburanti che continua ad essere ingessato e che costringe gli automobilisti e i gestori a convivere con i prezzi dei carburanti più alti d’Europa. Questa la motivazione che costringe gli operatori del settore da Nord a Sud ad incrociare le braccia per tre giorni e che probabilmente provocherà non pochi disagi agli automobilisti. In Sicilia lo sciopero durerà un giorno in più, sino alle ore 22.00 di giovedì 9, per rimarcare una situazione resa ancor più preoccupante - sostengono le associazioni di categoria locali - dalla perdurante mancanza di una legge di riforma del settore. Nonostante lo sciopero è stato indetto dalle federazioni sindacali di categoria, Faib, Fegica e Figisc, non tutti i gestori di carburante hanno aderito. A Favara tra i benzinai regna l’incertezza se aderire o meno allo sciopero. Dubbio in quanto in città, a loro detta, non è arrivata nessuna nota ufficiale che proclama l’astensione dal lavoro. Alcuni automobilisti nel timore che da un momento all’altro passano aderire allo sciopero…hanno deciso bene di fare il pieno di carburante!  


Africa e Sicilia: connubio eterno di melodie e ritmi. Questo il titolo del concerto di Francesco Vinti in programma questo pomeriggio presso il museo Santo Spirito di Agrigento. Nel corso dello spettacolo esecuzione di brani ispirati all'antica tradizione popolare siciliana. A caratterizzare il concerto, organizzato dalla Croce Rossa Italiana comitato provinciale di Agrigento, sezione femminile,  l'aspetto ritmico e quello armonico-sentimentale.


Il “Paniere scolastico 2011/2012”. Questo il tema della conferenza stampa indetta per questo pomeriggio dall’Amministrazione comunale di Agrigento presso l’ex collegio dei Filippini. L’iniziativa si inserisce all’interno di un progetto adottato dall’Amministrazione comunale denominato “Agrigento low cost – i consumatori e la pubblica amministrazione”.


Concludiamo questa edizione del tg parlando di sport. La società di calcio la Colleverde di Agrigento, ha iniziato il campionato Allievi con una splendida vittoria fuori casa. Nel corso della partita contro la Mithos Canicattì, i padroni di casa hanno dato del filo da torcere, nella ripresa la Colleverde ha voluto portare a casa la vittoria. Entusiasta si è detto il Direttore Tecnico della Colleverde Gaetano Longo che ha elogiato il duo Spataro-Rigano che continua a mietere vittorie e successi.


 

Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO

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