Edizione del 20/10/2011
A cura della
redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore
Responsabile: Calogero Sorce
FURTO A FAVARA. RUBATO IL MEZZO BUSTO DEL BARONE ANTONIO MENDOLA POSTO DAVANTI
IL CONSIGLIO COMUNALE
DI FAVARA APPROVA LO SCHEMA DI CONVENZIONE DI SEGRETERIA CON IL COMUNE DI FAVARA.
PROTESTA DEGLI ALUNNI
DELL’ENRICO FERMI CHE CHIEDONO IL DIRITTO ALLO STUDIO.
CERIMONIA
DI CONSEGNA DEI LAVORI PER
Furto stanotte a
Favara. Ignoti hanno rubato il busto del barone Antonio Mendola collocato
davanti
Il sindaco di Favara
Rosario Manganella si trova a Bruxelles dove ha incontrato i funzionari della Bei
Consiglio Comunale di
Favara che alla prima riunione nella ristrutturata aula di Piazza Cavour, ha
approvato lo schema di convenzione di Segreteria Comunale con l’Ente Comune di Siculiana. Esitato
favorevolmente anche lo schema di affidamento del
servizio di tesoreria. Votati anche i verbali delle sedute precedenti. Il 19
Ottobre 2011, potrebbe essere una data da ricordare per gli storici della Città
di Favara, in quanto dopo oltre mezzo secolo, la pubblica
assise torna a riunirsi nello
storico Municipio di Piazza Cavour. Un’Aula che negli anni passati era stata,
ristrutturata e arredata
ma che fino alla settimana scorsa era servita a deposito di materiali. La scelta
di riportare il Consiglio Comunale in Piazza Cavour era stata
fortemente voluta dal Presidente, Leonardo Pitruzzella scelta dettata anche dai danni provocati dalla pioggia nei locali
di Piazza don Giustino. Nuova sede, che ricordiamo essere provvisoria, però che
non è piaciuta a tutti i consiglieri, anche della stessa coalizione
di maggioranza. Tra i problemi rilevati dai Consiglieri, la scarsa visibilità, fortemente limitata dal pilastro centrale, la migliorabile
acustica e la presenza di barriere architettoniche. I lavori erano iniziati con
il momento di raccoglimento che i presenti, hanno tributato
alla giovane nipote del Vice Sindaco, Angelo Messinese, scomparsa nei giorni
scorsi. Subito dopo, letto in aula dall’Assessore al Bilancio, Marilì Chiapparo,
lo schema di affidamento del servizio di tesoreria
comunale, il documento emendato in due articoli, è stato approvato dai
consiglieri. Servizio, attualmente affidato ad una
Società controllata dal gruppo Monte dei Paschi di Siena e che alla scadenza
del 31.12 grazie allo schema approvato in Consiglio, dovrà nuovamente essere
affidato mediante l’indizione di una gara ad evidenza pubblica fino al 31
dicembre 2015. Chiuso l’argomento, su richiesta del
consigliere Scalia, si è prelevato l’ultimo punto all’ordine del giorno, ovvero
la trattazione dello schema di convenzione tra i Comuni di Favara e Siculiana
relativa al nuovo Segretario Generale, Pietro Amorosia che l’Amministrazione
Comunale di Favara, ha chiamato in sostituzione del dott. Calogero Marrella. Quindi Amorosia sarà il segretario del Comune di Favara così
come del Comune di Siculiana. Sarà presente a Favara 3 giorni e
E proprio sulla seduta
consiliare di ieri sera è intervenuto il consigliere comunale del PDL Antonio
Fallea. Lo stesso invita la cittadinanza a guardare sulla nostra emittente
televisiva la registrazione integrale del consiglio comunale. L’intervista al
consigliere Fallea è inserita all’interno del nostro notiziario.
Il consigliere
comunale di Favara, Giuseppe Grova e l’avvocato Adriano Barba, sono i nuovi
coordinatori dell’Udc di Favara. la loro nomina è
stata voluta dal coordinamento provinciale dell’Udc di Agrigento. “Sentiamo di
condividere con entusiasmo – hanno dichiarato Grova e Barba – le idee del
partito dell’Udc con decisa e costante condivisione dell’azione politica del vertice
regionale e provinciale”.
Si e’
avvalso della facoltà di non rispondere il presidente della Provincia regionale
di Agrigento, Eugenio D'Orsi, che nella giornata di ieri si è presentato di
fronte agli ufficiali della Guardia di Finanza per rispondere alle domande
della vicenda che lo vede indagato per abuso d’ufficio, peculato, concussione e
truffa. Come ricorderete il Presidente della Provincia, Eugenio D’Orsi, stando
alla tesi della procura, avrebbe fatto piantare nel giardino di una sua villa
40 palme che, erano destinate al verde pubblico, avrebbe
fatto svolgere alcuni lavori in una sua proprietà a imprese che svolgevano
lavori per
Avrebbero scelto i componenti del
Consiglio di amministrazione al Consorzio ASI di Agrigento senza avere alcun
titolo ma solo per l'indennità di carica. Indagati per presunte irregolarità 19
persone, tra questi anche sei sindaci dell’agrigentino Paolo Pilato di Grotte,
Salvatore Lo Dico di Joppolo Giancaxio, Emilio Militello di Santa Elisabetta,
Cosimo Piro di Cattolica Eraclea, Alfonso Tedesco di Aragona
e Armando Savarino di Ravanusa. Inoltre c’è indagato anche un assessore di Racalmuto
Calogero Morgante. Ieri è stato dato il via al processo Asi. Imputati anche
dodici consiglieri; tutti gli amministratori sono accusati di
abuso d'ufficio. Rinviati a giudizio anche i nominati:
Maria Campanella, Anthony Lauricella, Giuseppe Cacciatore, Vincenzo Gagliardo,
Vincenzo Randisi, Giuseppa Maria Francesca Gulisano, Carmela Di Marco,
Giuseppina Brucculeri, Luigi Di Vincenzo, Stefano Marsiglia, Carmelo Zambito e
Massimo Parisi. L’avvocato Giuseppe Scozzari ha chiesto la costituzione di
parte civile per conto di Confindustria Agrigento, ma il collegio di difesa si
è opposto. Il giudice deciderà all’udienza del 9 novembre.
11 persone, residenti
nei comuni di Canicattì, Racalmuto, Camastra, Ravanusa e Campobello di Licata,
beneficiavano illegittimamente di prestazioni sociali agevolate,
la guardia di Finanza di Canicattì li scopre e li denuncia. Gli investigatori
delle “fiamme gialle” esaminando una serie di informazioni
tratte dalle banche dati in uso al corpo, sono riusciti a ricostruire in modo
analitico l’effettiva situazione reddituale e patrimoniale dei vari nuclei
familiari che hanno usufruito dei benefici. Nel corso dell’attività sono emerse
autocertificazioni irregolari. Venivano del tutto o in parte omessi i patrimoni
mobiliari ed immobiliari posseduti. Le principali violazioni sono legate a
richieste per ottenere contributi relativi a variegati
servizi sociali, in particolare: borse di studio, alloggi gratuiti e servizi
mensa senza compensi. Il reato contestato alle 11 persone è di falsità
ideologica commessa da privato in atto pubblico.
L'avvocato Daniela
Antinoro, sorella dell'eurodeputato ex Udc ora Pid Antonello, e l'ex manager dell'ospedale Cervello, Francesco Falgares, sono
stati posti agli arresti domiciliari con l'accusa di falso e truffa. Avrebbero,
in concorso, retrodatato l'immissione in servizio nell'ufficio affari legali
dell'azienda ospedaliera dell'avvocato Antinoro. La circostanza è emersa nel
corso di un'indagine ordinata dal pm Gaetano Paci. Secondo gli inquirenti l'avvocato, che avrebbe vinto comunque
regolarmente il concorso, con la complicità dell'ex manager avrebbe sanato la
presa di possesso dell'incarico, non avvenuta nei termini, retrodatando l'atto
di immissione in servizio. Il fratello della legale è sotto processo per voto
di scambio.
Molestava e
minacciava una donna per convincerla ad intraprendere una storia sentimentale
con lui. I carabinieri di Sciacca lo hanno sorpreso e lo hanno arrestato. A finire in manette un 42enne saccense Vincenzo Picone. Espletate le formalità di rito Picone è stato rinchiuso nel
carcere di Sciacca.
Ieri è stata commessa
una rapina ai danni del supermercato MD di Viale Regione Siciliana a Favara. Infatti un malvivente si è introdotto all’interno
dell’attività, nel tardo pomeriggio di martedì, intimando al cassiere di
consegnagli l’incasso, che ammonterebbe a circa 800,00 euro. Sul
fatto stata aperta un’indagine dai Carabinieri della Tenenza, agli ordini di
Gabriele Treleani. Come detto si stanno
valutando le immagini registrate e dalle prime indiscrezioni, pare che l’uomo
abbia agito da solo. Quindi nessun complice l’avrebbe
aiutato per compiere la rapina. Il malvivente, una volta
preso il bottino, si è allontanato a bordo di uno scooter. L’uomo con
accento tipico del posto, non sarebbe lo stesso che mesi addietro ha commesso
la rapina in un altro supermercato di Favara il PAM. Le indagini dei Carabinieri
continuano a 360gradi in attesa di ulteriori e
significativi sviluppi.
Noi dell’Enrico Fermi quando dobbiamo stare Fermi? Siamo stanchi di aspettare, ridateci le nostre aule. Questo
in sintesi quello che hanno chiesto questa mattina gli
alunni dell’Ipia Enrico Fermi di Agrigento, che da circa nove mesi, sono senza
aule a causa della chiusura di uno dei padiglioni della scuola avvenuta dopo alcune
verifiche tecniche. Un corteo questa mattina si è mosso da via
Piersanti Mattarella alla volta del palazzo di Provincia, dove una delegazione
di Insegnanti insieme al preside della scuola sono stati ricevuti dal
presidente della Provincia Eugenio D’Orsi per cercare di trovare una soluzione
a questo problema.
Parcheggio pluriplano
di piazzale Rosselli ad Agrigento. Cerimonia di consegna questa mattina dei lavori da parte del
primo cittadino Marco Zambuto alla ditta aggiudicataria ossia
Ammodernamento e
messa in sicurezza della strada statale 189 Agrigento –Palermo. Questo il tema dell’incontro avvenuto lo scorso martedì presso
l’aula consiliare di Casteltermini. La riunione ha visto coinvolti i
sindaci dei 17 comuni interessati dall’attraversamento della ss 189, tristemente nota come “strada della morte”. Per il
comune di Agrigento era presente l’assessore Pietro
Mirotta. Nel corso della riunione è stato stilato un documento sottoscritto dai
sindaci presenti e dai rappresentanti di alcune
amministrazioni locali e sono state attenzionate le problematiche che
riguardano la percorribilità dell’arteria stradale transitata quotidianamente
da numerosi veicoli. Con questa riunione – ha dichiarato
l’assessore Pietro Mirotta – gli amministratori hanno deciso di portare
avanti clamorose iniziative di protesta, anche attraverso l’occupazione
simbolica della strada statale
Evadono dagli arresti
domiciliari ed i carabinieri della stazione di Palma di
Montechiaro li beccano e li arrestano. A finire in manette il 26enne Emanuele Attardo e la 21enne Rosa Marino. I due dopo aver forzato la
serranda di una finestra e la serratura della porta d’ingresso, si erano
intrufolati all’interno di un’abitazione mettendo a soqquadro
mobili e cassetti per cercare di portare via oggetti di valore. Espletate le formalità di rito, gli arrestati sono stati
trattenuti presso le camere di sicurezza del locale Comando Arma a disposizione
dell’Autorità Giudiziaria, in attesa del rito per direttissima.
8 ore di sospensione
della fornitura di energia elettrica, domani venerdì
21 ottobre in diverse zone della Città di Favara. Per lavori sulla rete, l’Enel dalle ore
08:30 alle ore 16:30, interrompe l’erogazione della corrente nelle
seguenti vie cittadine: Via
Fine
di questa edizione di SICILIA
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