Edizione del 22/09/2011

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

 


AVVIO DEL PROCESSO DI CANONIZZAZIONE DEL GIUDICE ROSARIO LIVATINO. UN LUNGO APPLAUSO DEI FEDELI HA SOTTOLINEATO IL SUO INIZIO.

 

TRAFFERUGLI A LAMPEDUSA DE RUBEIS RISCHIA IL LINCIAGGIO DEI SUOI CONCITTADINI. MARONI PROMETTE DI SVUOTARE L’ISOLA IN SOLE 48 ORE. INTANTO PORTO EMPEDOCLE SI DICE VICINA A LAMPEDUSA.

 

ANCORA TRASFERIMENTI AL TRIBUNALE DI AGRIGENTO. ALTRI 5 GIUDICI VANNO VIA UNO NE VIENE.


È stato il vescovo di Agrigento don Franco Montenegro ad avviare ufficialmente la sessione introduttiva della causa di canonizzazione di Rosario Livatino, il giudice “ragazzino” ucciso dalla mafia il 21 settembre 1990, a 21 anni esatti dal giorno della sua uccisione lungo la strada statale 640. Un applauso di oltre cinque minuti e tutti i fedeli in piedi hanno salutato l’inizio della procedura. Alla celebrazione che è avvenuta presso la chiesa San Domenico di Canicattì, (parrocchia del giudice), hanno partecipato numerosissimi fedeli, autorità militari, religiose e civili. Presente anche un istituto superiore statale di Napoli dedicato a Livatino. La prima condizione che permette di pensare ad una procedura di canonizzazione è la fama di santità del Servo di Dio (è l'espressione usata ufficialmente), dopo la sua morte. Frase che Giovanni Paolo II aveva già citato. Un pontificale di canonizzazione, accolta da Mons. Montenegro, su richiesta del postulatore della causa don Giuseppe Livatino, cugino del Giudice. Ieri la costituzione e giuramento della commissione, meglio chiamata Tribunale, incaricata di investigare sulla vita e sulle virtù del Servo di Dio. Raccoglie i giuramenti, le testimonianze di quelli che hanno conosciuto Livatino. Tutte le informazioni vengono raccolte. Vengono poi sigillate nel corso di una sessione di chiusura, presieduta dal Vescovo. A far parte del Tribunale: don Lillo Argento, eletto giudice delegato; don Mimmo Zambito, promotore di giustizia; Rosario Gambino notaio attuario; don Luca Restivo notaio aggiunto ed infine appunto don Giuseppe Livatino postulatore della causa.  


Sale ancora la tensione a Lampedusa dove dopo aver incendiato e in parte distrutto il Centro di Accoglienza, un nutrito gruppo di tunisini ha minacciato di far esplodere tre bombole del gas nei pressi di un distributore di carburanti. Per impedire il tutto, diverse decine di residenti, sono scesi in strada ed iniziato a tirare dei sassi agli extracomunitari. Fortunatamente la massiccia presenza delle forze dell’ordine in tenuta antisommossa ha evitato il contatto fisico tra i tunisini e i lampedusani. Scontri però ugualmente partiti in seguito all’apertura della valvola di una delle tre bombole da parte di un immigrato. La carica della Polizia ha fatto indietreggiare i nord africani che hanno dovuto evitare sia le manganellate degli agenti di sicurezza che le botte degli isolani, stanchi della stremante situazione che colpisce Lampedusa. Il Sindaco, Bernardino De Rubeis ha subito un tentativo di aggressione da parte dei suoi concittadini perché accusato di non essere abbastanza duro con i migranti. De Rubeis, grazie all’intervento delle forze dell’ordine è riuscito a raggiungere il suo ufficio di Palazzo di Città dove armato di mazza di baseball si è barricato per sfuggire all’ira degli isolani che lo aspettavano fuori dal Municipio. Per ragioni di sicurezza, le scuole di Lampedusa sono state chiuse. Alla fine, il bilancio della protesta dei tunisini che non vogliono essere rimpatriati è di 11 feriti, di cui, tre carabinieri, un poliziotto e sette tunisini, uno dei quali considerato grave è trasferito in elisoccorso a Palermo. Il Sindaco De Rubeis, ha intensificato i contatti con la Prefettura di Agrigento ma anche con il Ministero dell’Interno. Secondo quanto dichiarato in serata dal Sindaco, il Ministro Maroni, avrebbe assicurato lo svuotamento dell’Isola in 48 ore. Il Ministro avrebbe anche annunciato la cessata considerazione di Lampedusa porto franco a causa della sopravenuta mancanza del Centro di prima accoglienza. Circostanza questa che porterà di fatto al trasferimento diretto a Porto Empedocle o in altri centri siciliani, dei migranti soccorsi in mare nel Canale di Sicilia. Sul trasferimento a Porto Empedocle, il sindaco Firetto, pur non avendo avuto alcuna notizia ufficiale, si dice disponibile, in quanto Lampedusa non può continuare a rimanere da sola. “E’ evidente – prosegue il primo cittadino  Firetto – che occorrano garanzie adeguate per la comunità locale affinchè ciò non si trasformi in un dramma nel dramma!” “Quanto sta succedendo a Lampedusa era largamente prevedibile e, purtroppo, non ci sorprende. Ci stupisce, invece, come questo non sia stato previsto dal Ministero dell’Interno”. Queste sono le parole dichiarate dal Governatore della Regione Sicilia, Raffaele Lombardo, subito dopo gli scontri avvenuti a Lampedusa. “Si tratta – continua Lombardo -  della cartina tornasole dell’incapacità di questo governo nell’affrontare le drammatiche questioni che pesano sul nostro Paese. "Il governo nazionale ha peccato di superficialità sulla questione Lampedusa e i duri scontri tra migranti, lampedusani e forze dell'ordine lo dimostrano". Lo sottolinea l'assessore regionale alla Famiglia, Andrea Piraino. Oltre a problemi di ordine pubblico a Lampedusa ci sono da tempo anche problemi igienico-sanitari nella gestione dell'accoglienza degli immigrati che arrivano dal Nord Africa. "E' necessario afferma il segretario nazionale del sindacato di polizia Silp -Cgil, Claudio Giardullo,  intensificare da subito i trasferimenti degli immigrati aumentando i voli per i rimpatri. E poi - prosegue il sindacalista - far affluire rinforzi di forze dell'ordine in maniera veloce sull'isola". Intanto la Polizia avrebbe fermato alcuni dei tunisini responsabili di aver appiccato l’incendio nel CIE. Le ipotesi di reato contestate sono di incendio, danneggiamento e resistenza a pubblico ufficiale.


Ignoti malviventi la scorsa notte, hanno preso di mira gli uffici del catasto di via Mazzini. Portati via alcuni Pc, tastiere, mouse, monitor e stampanti. Tutto per il valore di diverse migliaia di euro. I computer contenevano pratiche catastali. I ladri sono fuggiti facendo perdere le proprie tracce. Sulla vicenda indaga la polizia.


Aveva lo scorso 23 Novembre, danneggiato, con la propria auto, il portone di ingresso del Municipio di Piazza don Giustino a Favara. Il denunciato, adesso dovrà rispondere davanti ai giudici del tribunale di Agrigento di danneggiamento aggravato e guida in stato di ebbrezza alcolica. E’ iniziato ieri il processo nei confronti del favarese Giuseppe Bellavia, padre di Marianna e Chiara Pia, morte sotto le macerie a causa del crollo della loro casa, lo scorso 23 gennaio del 2010. Bellavia, preso dai fumi dell’alcool, si era scagliato con la sua lancia contro il portone del municipio, raccontando poi di averlo fatto poiché al cimitero non aveva più trovato i vasi con i fiori che la sua famiglia aveva portato sulla tomba delle due figlie. Alla prima udienza di ieri, con giudice monocratico la dottoressa Zuppardi, è comparso l’avvocato di Bellavia, Daniele Re. Aperto il dibattito, il processo è stato aggiornato al prossimo 26 ottobre.


Diminuisce ancora il numero dei giudice al tribunale di Agrigento. 5 di loro hanno ottenuto il trasferimento in altre sedi. Si tratta di  Stefano Zammuto, Paolo Criscuoli, Valerio D’Andria, Silvia Franzoso e Francesco Messina. 5 giudici vanno via ed uno arriva. Si tratta di Alessandra Vella. Adesso la pianta organica che dovrebbe essere composta da 27 Giudici ne ha soli 15. Altri tre nuovi pm arriveranno invece in Procura completando così la pianta organica. Si tratta di Silvia Baldi, Salvatore Vella  e Brunella Sardoni.


Pieno sostegno alla battaglia dei dipendenti dei supermercati Despar,  il cui futuro occupazionale è seriamente a rischio, arriva dal deputato regionale del PD Giacomo Di Benedetto. Lo stesso offre la sua disponibilità per avviare delle iniziative a garanzia del posto di lavoro di questi dipendenti e del diritto a percepire gli stipendi. Dal sit in, organizzato qualche giorno fa davanti alla Prefettura di Agrigento, i lavoratori attendono ancora risposte. Rivolgo un appello alle istituzioni competenti – dichiara L’on. Di Benedetto – per prendere posizione affinché la vertenza possa trovare, in tempi rapidi, una soluzione di responsabilità che dia una serena prospettiva occupazionale a queste famiglie che stanno attraversando un momento di profondo disagio”.


Il prossimo 26 settembre sarà ad Agrigento il Presidente della Camera, Gianfranco Fini. Sarà in Prefettura alle 15 e 30 ed alle 18 e 30 partecipera’ al Teatro Pirandello ad un convegno sul tema : ‘Emergenza immigrazione: una sfida da vincere’. E proprio in occasione della visita del Presidente della Camera ad Agrigento, Antonio Moscato, componente di Generazione Futuro Circolo di Favara invita il dirigente regionale dei giovani dell’UDC, Adriano Barba, e una delegazione locale del movimento a partecipare all’evento.  L’invito, dice Moscato, nasce sia dalla condivisione nazionale del terzo polo, sia dalla consapevolezza che dalla collaborazione fra queste forze sane possa solo scaturire un bene per la società favarese e per la provincia di Agrigento.


11.00 Conferenza stampa di presentazione sabato prossimo 24 settembre a San Leone presso Hotel Dioscuri Bay Palace del corso di studi dal titolo “La Formazione Politico – Amministrativa Per una Nuova Classe Dirigente”. Ad organizzare la conferenza il coordinamento provinciale di Forza del Sud. Saranno presenti docenti universitari, l’Avv. Barbara Garascia, l’On. Fallica, l’On. Cimino, ed il Coordinatore Provinciale Dott. Mario Baldacchino. Il corso precisa Barbara Garascia è rivolto a tutti; le iscrizioni sono gratuite e potranno essere perfezionate dalle ore 10.00 di Sabato sempre presso l’Hotel.


Domani è in programma ad Agrigento, l’iniziativa Notte svegli con gli sfollata, il centro storico chiama la città, che si terrà presso le macerie di Palazzo Lo Jacono Maraventano. Ad esprime apprezzamento e sostegno all’iniziativa è il partito democratico di Agrigento, circolo Berlinguer Segretario Epifanio Bellini. Noi siamo a fianco dei promotori che intendono richiamare l’attenzione della città, ma ancor di più della politica, sul dramma di 39 famiglie ancora oggi sfollate, e di un centro storico che continua lentamente a morire sotto i nostri occhi ucciso dalla mancanza di progettualità e da una burocrazia che non conosce il significato della parola urgenza.


Cambio di guardia al Comando del contingente militare italiano in Afghanistan. Al casertano Generale di Brigata, Carmine Masiello, già comandante della Brigata paracadutisti Folgore, subentra il parigrado, Luciano Portolano, originario di Santa Margherita Belice. Il Generale Portolano, 51 anni, in forza presso la Brigata Sassari,  entro il prossimo mese di ottobre assumerà il comando della missione NATO denominata WEST che ha base ad Herat e che ha competenza anche sulle difficili e pericolose province dove si registrano continui attentati terroristici. Portolano avrà a disposizione una forza composta da circa 4300 uomini, appartenenti a tutte le forze dell’ordine.


Raduno di auto d’epoca nell’agrigentino. Ad organizzare l’evento, Maggiol Sud, in programma domenica 25 Settembre, l’associazione Nico Storiche e prevede una lunga passeggiata turistica per le strade della nostra provincia e dei giri in pista. Il raduno delle auto è previsto per le ore 8.30 al piazzale Rosselli di Agrigento per poi alle 11.00 fare un giro panoramico da Agrigento verso Porto Empedocle, alle 12 poi si andrà verso San Leone a seguire si procederà verso Favara, con aperitivo e distribuzione gadget. Alle 14.30 da Favara verso Racalmuto, dove all’autodromo sarà possibile fare dei giri in pista. A seguire premiazione delle tre vetture più originali, giudicate da Camillo Pagliaro, difuciario del registro storico italiano della Volkswagen. Per ulteriori informazioni e prenotazioni: tel. 328.65.19.724 o il 388.36.48.886.


Domenica prossima 25 Settembre, l’associazione donatori sangue di Favara, diretta dal dott. Calogero Belluzzo, effettuerà una nuova raccolta. L’appuntamento è dalle ore 8.00 sino alle 11.30 presso la sede dell’associazione in Via Kennedy 17b.


 

Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO

Visiona un altro tg

Pubblicità

Stampa

Home

 

© 2000 Sicilia TV - E-Mail: info@siciliatv.org
C.da Sant'Anna - 92026 FAVARA (AG)
Tel. - Fax +39.09
22.32709

 

Le edizioni del Notiziario sono curate dalla redazione giornalistica di Sicilia TV