Edizione del 08/08/2011

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

 


Atto intimidatorio a Favara. Due cartucce a salve calibro nove sono state recapitate, assieme ad una lettera d’avvertimento, venerdì scorso, all’interno di un pacchetto spedito con posta ordinaria, ad un uomo poco più che trentenne impiegato delle Poste Italiane. F.L., queste le iniziali dell’uomo residente a Favara, il giorno seguente si è recato presso la caserma dei carabinieri di Via Dei Mille per sporgere denuncia. I militari hanno avviato le indagini sotto il coordinamento del Comando compagnia di Agrigento ed hanno informato la Procura della Repubblica che ha aperto un fascicolo d’inchiesta. Il plico ed il contenuto sono stati posti sotto sequestro.


Doppio rito religioso funebre questo pomeriggio alle ore 18, al cimitero di Piana Traversa per due delle 25 vittime del Canale di Sicilia che, su disposizione della Prefettura, hanno trovato ospitalità a Favara. Le esequie funebri saranno celebrate con il rito cattolico e con quello islamico. Alla funzione, che è organizzata dall’amministrazione comunale guidata dal sindaco Rosario Manganella, sono stati invitati i sindaci dei Comuni vicini e le massime autorità provinciali con in testa il prefetto nonché i rappresentanti delle comunità degli extracomunitari che si sono insediate nell'agrigentino. Hanno assicurato la loro presenza Papi Madoke Diop, rappresentante della comunità senegalese, Lekbir, rappresentante della comunità marocchina, Driss Soulib, rappresentante del social help e presidente della federazione delle associazioni marocchine in Sicilia. L’imam Jassine presenzierà il rito islamico. Non è la prima volta che avviene come non è la prima volta che Favara e i favaresi accolgono con il massimo del rispetto gli extracomunitari che non sono riusciti a trasformare in realtà il sogno di un futuro degno della persona umana.


G.S, queste le iniziali del nome, 20 anni di Favara a seguito di una perquisizione personale effettuata dai Carabinieri della locale Tenenza, è stato trovato in possesso di una piccola quantità di marijuana e quindi segnalato alla Prefettura di Agrigento. Il ragazzo insieme ad un gruppo di amici è stato notato dai militari, agli ordini del Tenete, Gabriele Treleani, in Via P.S. Mattarella, dopo le identificazioni di rito i Carabinieri hanno proceduto alla perquisizione e relativa segnalazione del giovane. La droga scoperta è stata posta sotto sequestro.


Favara ieri ha festeggiato San Gaetano, santo della divina provvidenza. Dopo la santa messa celebrata in Chiesa Madre che ha evidenziato il modello di santità del beato, un corteo religioso formato anche dalla Banda musicale Giuseppe Lentini di Favara, ha percorso la via salita matrice, per raggiungere la chiesa del Rosario, in piazza Cavour, dove è accolta la statua di San Gaetano. Qui Gaetano Schifano ha letto una originale preghiera. Dopo la benedizione e la distribuzione ai presenti dei panetti votivi in chiesa, nello spiazzo antistante il sagrato è stata fatta volare la tradizionale mongolfiera recante la festosa scritta “W san Gaetano”, attorniata da colorati palloncini.  Ad organizzare l’evento diversi dei tanti Gaetano della città.


Lo spettacolo di giochi pirotecnici in Piazza Cavour a Favara ha chiuso i festeggiamenti in onore di San Calogero. La prima domenica di Agosto, tradizionalmente, la Città celebra il monaco di Calcedonia. Ieri mattina nell’omonima chiesa in Piazza San Calogero si è svolta la Santa Messa e la mostra del pane votivo che i panifici ed i devoti offrono al Santo, distribuito poi in serata al rientro della statua del simulacro. L’intera giornata di festa è stata contraddistinta dalle note del locale Complesso Bandistico “Giuseppe Lentini” con la classica “Zingarella” musica associata al Santo Nero. Nel pomeriggio la messa all’aperto e la processione. Intanto sabato scorso, durante lo svolgimento dell’Ottava edizione de la “Corrida in Piazza allo sbaraglio”, il Vice Presidente del Consiglio Comunale di Favara, Erica Matina ha annunciato che grazie al suo personale interessamento e a quello del locale Deputato Regionale, on. Nino Bosco, La Regione Sicilia ha elargito un contributo di 2 mila euro in favore del Comitato per i festeggiamenti.


Don Diego Acquisto boccia il paganesimo che viene introdotto a forza durante i festeggiamenti in onore dei Santi. Con una lettera, il parroco, fa particolare riferimento alle feste favaresi di San Calogero e San Giuseppe dove la parte liturgica e strettamente ecclesiale viene mixata con quella ludica e “profana” che abbonda e sovrabbonda di tutto e di più: una variegata gamma di iniziative coinvolgenti che, –dice- se per un verso sono il segno di una vivacità e fantasia creativa ed organizzativa non indifferente, per un altro verso –continua- sollecitano un’attenta “governance” pastorale. Ed al fine di mettere efficacemente “in guardia” i fedeli “da forme deviate della fede cristiana”, non sembra sufficiente dividere, nell’unico manifesto che annuncia la festa del Santo, la parte liturgica da quella “profana”. Nel programma si va dall’annuncio dei “botti” agli artistici e luminosi “giochi di artificio”, alle rappresentazioni teatrali e cabarettistiche di vario genere e natura, alle mostre d’arte sacra e non, di pittura moderna, contemporanea e futurista; all’esibizione di giocolieri improvvisati, a quella invece di barzellettisti di professione, ma di dubbio ed equivoco gusto; alle sfilate di cavalli, alle sfilate di gruppi folkloristici, di moda e di majorettes, alle serate canore e di intrattenimento, con organizzazione di festival vari; alle iniziative più diverse di svago, con tornei e gare sportive di tutti i tipi; alle benemerite iniziative di “solidarietà” e “integrazione”; all’inclusione, nella fase preparatoria dei giorni precedenti la festa – (come è avvenuto a Favara per la festa di S. Calogero che si è conclusa ieri), anche, -scrive Don Diego, quasi indignato-… di una tappa del concorso nazionale “Una ragazza per il cinema, moda e fotogenia”. Così diverse fortunate ragazze hanno potuto con successo mostrare le loro bellezze ed armonie anatomiche ad un folto pubblico, devoto di S. Calogero ed “entusiasta”, ed ad una qualificata giuria di esperti. Naturalmente non sono mancate le vincitrici, le cosiddette MISS, che, come d’obbligo, in queste circostanze, cioè in abiti succinti (si fa per dire !), (come del resto tutte le altre colleghe “esaminate” !), nella “commozione” generale (che soprattutto si è impossessata fino alle lacrime delle dirette interessate), sono state premiate ed incoronate “reginette”. Insomma una serata, che a Favara giurano non sarà facilmente dimenticata ed a cui anche il Sindaco non ha voluto mancare. A festeggiamenti conclusi, l’interrogativo, che a Favara non poche persone responsabili e “pensose” si pongono, è se sia il caso di includere nei festeggiamenti di un Santo, anche questo tipo di manifestazioni, che, anche nella cultura corrente, sono in genere giudicate tipicamente mondane. Mi pare –continua il Don- che l’appello del Comitato dei Teologi, richiamato in un mio precedente servizio a proposito dei festeggiamenti di S. Calogero ad Agrigento, si dimostri drammaticamente attuale anche per altre feste religiose, che si organizzano soprattutto in questo periodo estivo, in occasione di feste patronali e di Santi, il cui culto è particolarmente sentito da larghe fasce di popolo. E se Don Acquisto boccia gli eventi collaterali alla festa religiosa di San Calogero e a quelli imminenti di San Giuseppe, promuove invece quella di San Gaetano che ha visto proprio ieri un numeroso gruppo di devoti, festeggiare il santo di cui portano il nome, in modo ben diverso. Una celebrazione di gioia semplice ed innocente, con un fascino tuttavia particolare, ben diverso dagli altri festeggiamenti. I fedeli allora –continua il parroco- si interrogheranno sulla diversità di trattamento dei vari Santi e, in particolare, di questi S. Calogero e S. Giuseppe, … con un certo ipotizzabile imbarazzo da parte di chi dovrà gestire gli eventi e potrà essere chiamato a fornire qualche spiegazione. Ma, a parte tutto, -conclude- il problema sicuramente merita una qualche attenzione e sono sicuro che non sarà certamente sottovalutato dai nostri attenti pastoralisti, di concerto con le competenti autorità ecclesiastiche e curiali.


 

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