Edizione del 14/07/2011

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

 


OPERAZIONE ANTIMAFIA “MAGINOT” IN PROVINCIA DI AGRIGENTO. IN MANETTE 10 FIANCHEGGIATORI DELL’EX CAPO DELLA MAFIA AGRIGENTINA, GIUSEPPE FALSONE. ARRESTI A FAVARA, AGRIGENTO, RIBERA, LUCCA SICULA E VILLAFRANCA SICULA.

 

LADRI DI RAME IN AZIONE NEL PLESSO DI VIA DEI MILLE DELLA SCUOLA MEDIA STATALE MENDOLA-VACCARO DI FAVARA. IL RAID SI È VERIFICATO DURANTE LE ORE NOTTURNE.

 

DEPOSITO DI MATERIALI EDILI A FUOCO IN C.DA S. ANNA A FAVARA, PER LO SPEGNIMENTO DEL ROGO, DUE SQUADRE DI VIGILI DEL FUOCO DEL COMANDO PROVINCIALE DI AGRIGENTO HANNO INCESSANTEMENTE LAVORATO PER DIVERSE ORE.


Sono di Favara, Agrigento, Ribera, Lucca Sicula e Villafranca Sicula. 10 in tutto gli arrestati di stanotte nel corso dell’operazione “Maginot”. Sono tutti accusati di essere fiancheggiatori dell’ex capo di Cosa Nostra, Giuseppe Falsone catturato a Marsiglia il 25 giugno 2010. Il blitz degli agenti della Squadra Mobile di Agrigento ha portato all’arresto di vere e proprie ombre dell'ex primula rossa agrigentina, che si erano anche intestati beni e attività che in realtà erano del boss campobellese. Gli arrestati sono gli agrigentini Carmelo Cacciatore, 46 anni e Francesco Caramazza, 38 anni; i riberesi Carmelo Marotta, 41 anni, e Giovanni Vinti, 42 anni; Giuseppe Maurello, 42 anni, di Lucca Sicula, Antonino Perricone, 41 anni, di Villafranca Sicula; ed i favaresi Liborio Parello, 41 anni, Salvatore Morreale, 42 anni, Calogero Pirrera di 59 anni ed il fratello Antonino Pirrera di 73. Solo per quest’ultimo sono stati disposti gli arresti domiciliari, in considerazione della sua età. In particolare le indagini dei poliziotti hanno permesso di ricostruire interamente la rete dei fiancheggiatori ed i singoli ruoli operativi che costoro hanno assunto nel periodo di latitanza del boss, per proteggere il ricercato, eludere i controlli e per permettergli di continuare la propria attività delinquenziale, mettendo le mani sulla realizzazione di opere pubbliche, centri commerciali e altri grossi appalti. E’ stato raggiunto da avviso di garanzia anche il presidente del Consiglio dell’Ordine degli avvocati di Agrigento, Nino Gaziano. Indagato perchè avrebbe invitato alcuni attenzionati dalle forze dell'ordine perchè sottoposti a intercettazioni a non parlare troppo. Secondo la ricostruzione dell’accusa, il penalista sarebbe entrato fortuitamente in possesso di un fascicolo dal quale emergeva che erano in corso attività investigative di ascolto. Falsone usava Internet, Skype ed e mail per comunicare con i suoi fedelissimi. E proprio l’uso della rete ha dato una mano d’aiuto ai

poliziotti. Secondo gli investigatori a fornire le due identità false al boss sono stati Carmelo e Salvatore Morreale. I documenti erano stati falsificati con i nomi di due ignari dipendenti delle ditte dei due uomini d’onore. Oltre ai provvedimenti cautelari personali, il Gip ha anche disposto il sequestro preventivo di 15 aziende, per un valore di circa 7 milioni di euro, tutte operanti nel settore edile e del movimento terra, direttamente riconducibili agli indagati ed attraverso le quali l’organizzazione mafiosa, con gravi intimidazioni è riuscita a subentrare nella realizzazioni di importanti opere pubbliche e private della provincia di Agrigento quali: il rifacimento della rete fognaria di Favara, la realizzazione del centro commerciale Villaseta di Agrigento, la realizzazione della condotta idrica Favara di Burgio, i lavori di interconnessione dei laghi Gammauta – Prizzi – Castello.


È stato arrestato dai carabinieri del dipendente nucleo operativo di Agrigento, il 24enne agrigentino Giuseppe Sottile, destinatario dell'ordinanza di custodia cautelare emessa dal Gip della procura agrigentina nell’ambito dell’operazione il Capo dei Capi 2.


Cinque anni, dieci mesi e quattordici giorni di reclusione. È questa la pena che dovrà scontare un 38enne di origine licatese, Angelo Licata Tiso, per i reati di produzione, traffico e detenzione illecita di sostanze stupefacenti commessi nel febbraio del 2008. Ad eseguire l’ordinanza, emessa dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Agrigento, il personale della stazione carabinieri di Licata. Espletate le formalità di rito, Angelo Licata Tiso è stato trasferito presso la Casa Circondariale di Agrigento a disposizione dell’Autorità Giudiziaria.


Deposito di materiali edili a fuoco in C.da S. Anna a Favara, per lo spegnimento del rogo, due squadre di Vigili del Fuoco del Comando Provinciale di Agrigento hanno incessantemente lavorato per circa tre ore. Dalla relazione effettuata dagli stessi pompieri non ci sarebbero dubbi sull’origine dell’incendio causato dalla  propagazione delle fiamme che ignoti hanno appiccato alle sterpaglie nei terreni limitrofi. Circa 200 Tavelloni, vernici, ponteggi, ed altri prodotti di proprietà della Ditta Pullara sono andati distrutti. La chiamata al 115 è stata effettuata dagli stessi proprietari del deposito intorno alle ore 17:00. Sul Posto tempestivo l’arrivo di due squadre e di un mezzo antincendio APS e di una Campagnola. Poca però l’acqua a disposizione per fronteggiare le fiamme. Richiesta di rifornimenti subito avviata dal Caposquadra che ha portato sul posto altre due autobotti dei Vigili del Fuoco, una del Corpo Forestale ed una inviata a supporto anche dal Comune di Favara. Il denso fumo prodotto dalle materie plastiche in fiamme, erano visibili a chilometri di distanza, acre, sul posto anche l’odore dei prodotti edili bruciati. L’intervento dei Vigili del Fuoco è stato impeccabile nonostante la presenza nel deposito di diverse bombole del gas che potevano esplodere da un momento all’altro. Quello estivo è un periodo di incessabile lavoro per gli uomini impegnati nelle operazioni antincendio, le temperature aride e l’incoscienza della gente, mette a rischio non solo la vita degli uomini impegnati ma provoca anche danni economici, che in questo caso, da una stima sommaria, si aggirerebbero intorno a qualche migliaia di euro.


Omicidio volontario, evasione da Istituto di pena, porto e detenzione illegale di armi e munizioni comuni da sparo e di un coltello di genere vietato. Con questa accusa il personale del Nucleo Operativo e Radiomobile della Compagnia Carabinieri di Licata, unitamente ai Carabinieri di Canicattì, hanno tratto in arresto il latitante 61enne Cesare Genova, che dall’aprile 2010, quando dopo un permesso premio ricevuto per trascorrere le festività pasquali non aveva fatto rientro al carcere "Rebibbia" di Roma, facendo perdere le sue tracce. L’uomo si nascondeva all’interno di un casolare sito in contrada “Madonna dell’aiuto” a Canicattì. Vano il tentativo di fuga dello stesso latitante. Diversi i materiali sequestrati all’interno del casolare: una pistola marca Bernardelli – Cardone V.T., modello 60, calibro 7.65, di produzione Italiana, con matricola abrasa, in buono stato di conservazione e apparentemente funzionante; 3 serbatoi per pistola; 24 cartucce cal. 7.65; 6 cartucce cal. 9; 7 cartucce cal. 12; un coltello di genere vietato lungo di 16 cm; una carta d’identità contraffatta contenente false generalità; una parrucca; diversi telefoni cellulari completi di schede telefoniche. Arrestati anche con l’accusa di favoreggiamento anche due soggetti: Vincenzo Noto e Carmela Savina Forte. Espletate le formalità di rito, i tre sono stati tradotti presso il carcere “Petrusa” a disposizione dell’autorità giudiziaria.


Ladri di rame in azione nel plesso di Via dei Mille della Scuola Media Statale Mendola-Vaccaro di Favara. Il Raid si è verificato durante le ore notturne, quando ignoti si sono introdotti all’interno dell’edificio ed hanno dapprima sradicato le canalette e successivamente tranciato ed asportato i cavi che portano la corrente elettrica nel padiglione C della scuola rimasto al buio. Azione furtiva commessa anche in due pozzetti di derivazione presenti nella zona retrostante il locale caldaie. L’Istituto diretto dal Preside Carmelo Fiore, non è nuovo ad episodi del genere. Infatti, lo scorso inverno erano stati rubati tutti i fili in rame collegati alla caldaia e che avevano prodotto notevoli disagi sia di natura economica che per gli stessi alunni della scuola costretti a soffrire il freddo. A scoprire il furto di oggi, un bidello della scuola che ha subito chiamato i Carabinieri della vicina Tenenza. A sporgere denuncia il dirigente vicario la Prof.ssa Nigrelli. 


Concorso in associazione mafiosa. Chiesto dal PM di Palermo, Nino Di Matteo e dall’Aggiunto, Ignazio De Francisci, il rinvio a giudizio del Ministro dell’Agricoltura Saverio Romano. Attesa a giorni la data della prima udienza fissata dal Giudice per le udienze preliminari. Nei giorni scorsi il Gip di Palermo, aveva rigettato l’istanza di archiviazione presentata dalla stessa Procura.


Avanzare ufficialmente la richiesta di rescissione del contratto con Girgenti Acque all'ATO Idrico di Agrigento per inadempienza contrattuale e per interruzione sistematica dell'erogazione dell'acqua di Favara. Questo quanto chiede il coordinatore del Comitato “Beni Comuni” di Favara, Massimo Centineo, al sindaco Rosario Manganella. Il Comitato “Beni Comuni” di Favara – sottolinea Centineo - è disponibile a percorrere azioni co-partecipative atte a sancire diritti e doveri della collettività. E’ diventato intollerabile subire la mancanza d'acqua in città e sentire la solita giustificazione del guasto. Siamo in piena estate –continua Centineo- e come ogni anno assistiamo a questa consuetudine poco edificante per Favara. Noi del Comitato “Beni Comuni” abbiamo più volte fatto appello affinché si provvedesse, ad avanzare la richiesta di rescissione del contratto con Girgenti Acque, anche alla luce del risultato referendario, dove anche lei assieme alla Coalizione che l'appoggiava alle scorse elezioni promuoveva sia la personale posizione che quella dell'intera squadra politica ad essere favorevoli alla campagna per la vittoria del SÌ. Adesso noi del Comitato -conclude- riteniamo mettere in atto una commissione d'indagine consiliare per verificare la gestione del servizio idrico del comune e discutere gli interventi da attuare sui disservizi verificatisi nel tempo, in modo da ufficializzare l'inefficienza del gestore, l’incapacità di effettuare riparazioni e ripristini, l'assenza di servizi di assistenza all'utenza, l'invio della bollettazione delle utenze in ritardo.


È ancora emergenza idrica a Santo Stefano Quisquina. È da ormai quattro mesi che i cittadini non possono utilizzare l’acqua per fini potabili, proveniente dal sistema idrico comunale, a causa della presenza di un virus che provoca gastroenterite acuta. Nonostante le analisi di prelievo del prezioso liquido fatte sia dell’Asp di Agrigento, che dai tecnici del Comune stesso, le cause dell’inquinamento dell’acqua, non sono state ancora risolte. Resta comunque in vigore, l’ordinanza del sindaco, Stefano Leto Barone, che vieta l’uso dell’acqua per fini potabili. A nulla sono serviti, gli accorgimenti suggeriti dall’Asp, come la pulizia e la disinfezione del serbatoio. Ora occorrerà capire quale tipologia di trattamento bisogna applicare al sistema idrico di Santo Stefano di Quisquina per la risoluzione totale del problema.


Emergenza rifiuti in provincia di Agrigento. La commissione provinciale Ambiente e Territorio presieduta dal consigliere Picone e la commissione Vigilanza Enti Partecipati, presieduta da Girasole, hanno accolto la proposta del consigliere provinciale D’Angelo di richiedere urgentemente la convocazione del Consiglio Provinciale straordinario per discutere dell’emergenza rifiuti nell’Ato AG3 e dei debiti della Dedalo Ambiente. Adesso la proposta sarà inviata al Presidente del Consiglio Provinciale che avrà 15 giorni di tempo per convocare la seduta.


''La manovra economica cosi' come e' ha effetti pesantissimi sulla Sicilia che ci impone un'azione di assestamento di bilancio che sarà pronta per la prossima settimana e della quale sarà investita l'Assemblea regionale siciliana '. Ad annunciarlo e' l'assessore regionale al Bilancio della Sicilia Gaetano Armao che parla della manovra nazionale. Secondo Armao la manovra ha effetti ''devastanti'' sulla Sicilia e fa “saltare la perequazione infrastrutturale che e' paralizzata”. E ancora: “La manovra ha un primo destinatario: la Sicilia e il rischio e' un effetto paralisi degli investimenti”.


Sono stati pubblicati dall’Ufficio Scolastico Provinciale i movimenti del personale Docente di II Grado. 27 gli insegnanti interessati ai trasferimenti da o per Favara.

Classe di concorso : 13/a - chimica e tecnologie chimiche. Giovanna Radicello (nata a Palermo il 05/03/63) arriva all’Ipia Marconi di Favara dall’Ipia “Archimede” di Cammarata.

Classe di concorso : 17/a - discipline economico-aziendali. Vincenzo Cammilleri (Ag 26/01/61) arriva all’alberghiero “Ambrosini” di Favara dall’ITC “Re Capriata” di Licata.

Classe di concorso : 20/a - discipline meccaniche e tecnologia. Angelo Iacono (Ag 21/10/56) dalla dotazione organica provinciale viene trasferito nella sezione di Canicattì dell’Ipia di Favara.

Classe di concorso : 29/a – Educazione Fisica. Vincenza Di Rosa (Ag 22/08/62) resta nell’organico dell’Ipia di Favara ma da Racalmuto va a Canicattì. Classe di concorso : 38/a – Fisica. Filippo Roberto Sferlazza (Ag 03/02/56) dall’alberghiero di Favara va all’ITC “Brunelleschi” di Agrigento mentre Antonella Sgarito (Ag 14/04/79) giunge all’alberghiero di Favara da Palermo.

Classe di concorso : 47/a – Matematica. Carmela Bonfissuto (Ag 06/10/63) dall’Ipia di Favara va al “Re Capriata” di Licata. Amedeo Borsellino (Ag 19/05/49) arriva all’Ipia di Favara, sezione di Racalmuto, dall’Alberghiero di Sciacca.

Classe di concorso: 50/a – Materie Letterarie. Carmela Cucurullo (Ag 03/07/50) cambia sezione della stessa scuola. Dall’ipia di Favara va alla sezione di Canicattì. Prende il suo posto invece Valeria Mandolfo (Sr 22/12/69) che arriva dall’ITC “Don Michele Arena" di Sciacca. Antonina Mirabello (AG 11/12/58) dal Nicolò Gallo di Porto Empedocle va all’alberghiero di Favara. Rosa Maria Rizzuto (Ag 25/07/63) dall’Ipia “Marconi” di Favara si sposta all’ITCG “Galileo Galilei” di Canicattì. Filomena Ragusa (AG 02/02/72) dal Magistrale “Giuseppe Mazzini” di Vittoria (Rg) arriva all’Ipia “Marconi”. Giovanna Alaimo (AG 07/10/53) ottiene invece il passaggio di ruolo dal Centro Territorale “Quasimodo” all’Alberghiero di Favara, sezione della Casa Circondariale del Carcere Petrusa mentre Ornella Di Fede (En 16/08/70) dalla Scuola Media “Pascoli” di Agrigento arriva all’Albeghiero di Favara in condivisione con altre due scuole di Agrigento.

Classe di concorso: 57/a - scienza degli alimenti. Emilia Palermo (Ag 02/08/57) dal “Re Capriata” di Licata arriva all’Alberghiero - sezione del Carcere Petrusa.

Classe di concorso: 60/a – Scienze Nat.,chim.,geog.,fitop.,ent.agr.,micr. Liliana Saia (Nu 04/06/56) dall’Ambrosini di Favara va ai Licei “Leonardo” ed “Empedocle” di Agrigento.

Classe di concorso : 46/a - lingue e civiltà straniere (francese). Salvatrice Salamone (EE 06/09/70), dall’alberghiero di Favara viene spostata d’ufficio al M.L.K. di Favara e all’ITC “Sciascia” di Agrigento.

Classe di concorso : 46/a - lingue e civiltà straniere (inglese). Clelia Curto (11/09/66) dal Liceo “Sciascia” di Canicattì si sposta all’ITCG di Canicattì in condivisione con il M.L.K. di Favara. Giuseppa Carusotto (EE 05/01/67), dall’Alberghiero di Favara al “Galilei” di Canicattì. Vincenza La Grua (Pa 14/11/74), dal “Gino Zappa” di Naro, all’Ipia Marconi di Favara ed al Liceo Scientifico “Leonardo” di Agrigento. Maria Concetta Stefania Marotta (Ag 07/12/50) dal “Re Capriata” di Licata va adesso all’Alberghiero di Favara – casa circondariale di C.da Petrusa.

Classe di concorso : 27/c - laboratorio di elettrotecnica. Gaetano Filorizzo Pellegrino (Ag 11/02/56) dall’Ipia “Marconi” va a disposizione della dotazione organica provinciale.

Classe di concorso : 50/c - tecn.servizi ed esercit. Pratiche di cucina. Calogero Chiarelli (Ag 15/04/65) dall’Ambrosini di Favara dall’Ambrosini di Favara alla dotazione organica provinciale. Antonello Iacono Manno (Ag 19/06/76) dal “Re Capriata” di Licata all’alberghiero di Favara – sezione Casa Circondariale.

Classe di concorso : 51/c - tecn.servizi ed eserc. Pratiche sala e bar. Giovanni Aleo (Ag 10/07/71) dall’Alberghiero di Favara al ITCG “Panepinto” di Bivona, mentre Calogero Trupia (Ag 13/11/72) dalla dotazione organica Provinciale all’Alberghiero di Favara – sezione del Carcere Petrusa.

I docenti prenderanno servizio nelle nuove sedi il prossimo 1 settembre 2011.


Giuseppe Sorriso uno degli assessori dell’amministrazione comunale di Licata guidato dal sindaco Angelo Graci ha dato le sue dimissioni. Sorriso era entrato a far parte della squadra assessoriale del sindaco nel maggio del 2010 ricoprendo la carica di assessore alla sanità, servizi sociali, solidarietà, gemellaggi, problematiche di quartiere e problematiche giovanili. “Desidero ringraziare il dottor Sorriso –dichiara il primo cittadino di Licata - per l’opera svolta e l’impegno profuso al servizio della collettività, durante il suo mandato”.


Affrontare le problematiche che affliggono lo sport agrigentino. Questo l’oggetto dell’incontro avvenuto tra il sindaco Zambuto, il vice Muglia, l’assessore Spinnato, il dirigente del settore sport ed i rappresentanti delle associazioni sportive di Agrigento. Un confronto partecipato e animato. Per la prima volta, dopo trent’anni – hanno sottolineato i partecipanti - un sindaco di Agrigento si è dimostrato disponibile ad incontrare le società sportive. “Bisogna affrontare i problemi – ha dichiarato lo stesso Zambuto - per trovare soluzioni che possano rendere più efficienti e fruibili gli impianti comunali”. Si è deciso di istituire una “Consulta dello sport” formata dai rappresentanti delle diverse discipline sportive presenti in città e dell’Amministrazione comunale. Prossimo incontro, il 26 luglio.


Dopo due anni di attesa, operai del Comune in azione oggi in Via S. Ten. Saieva a Favara per pavimentare la caratteristica strada del Centro Storico. Sbloccato quindi l’iter di avvio dei lavori per restituire alla stradina retrostante la Piazza Cavour, il decoro urbano dovuto. Sul posto la posa in opera del lastricato, riduce notevolmente i disagi anche all’albergo presente, che per quattro anni ha dovuto fare i conti con la polvere. In Via Belmonte a soprintendere i lavori l’assessore comunale all’Urbanistica e ai lavori pubblici Enzo Biancucci ed il consigliere comunale Giuseppe Nobile.


Da domani giovedì 15 luglio fino al prossimo 7 agosto treni cancellati lungo le linee Palermo-Agrigento e Agrigento-Catania. Per lavori di potenziamento tecnologico si viaggerà in autobus sostitutivi di Trenitalia che partiranno qualche minuto prima dai piazzali antistanti le stazioni ferroviarie. Per maggiori informazioni contattate il sito internet www.fsnews.it-Il


19.00 Comunità ecclesiale di Favara in festa domenica prossima 24 luglio, per ricordare il “50° di Sacerdozio” di don Benedetto Maria Salvatore Chianetta O.S.B. Abate ordinario emerito dell’Abbazia benedettina di Cava dei Tirreni (SA), con una santa messa presso la Parrocchia S. Vito. Ad animare la Santa Messa la Corale “Jerusalem” diretta dal Maestro Salvatore Lentini.


Uno scrittore statunitense ad Agrigento. Si tratta di Nicholas Pileggi, autore di celebri romanzi come "il delitto paga bene" e "Casino: Love and horror in Las Vegas", portati sul grande schermo dal regista Martin Scorsese. Lo scrittore ha visitato il centro storico agrigentino definendo molto interessanti le stratificazioni culturali. Pileggi, è arrivato ad Agrigento insieme ad altri ospiti a bordo di un mega yacht che si trova ormeggiato davanti al porto di San Leone.


 

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