Edizione del 08/03/2011
A cura della
redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore
Responsabile: Calogero Sorce
SEQUESTRATI
DALLA GDF BENI ED IMPRESE PER OLTRE 400 MILIONI DI EURO, ALLA FAMIGLIA MAFIOSA
PANEPINTO DI BIVONA.
E’ DA DUE GIORNI CHE NON
SI HANNO PIU’ NOTIZIE DI LUIGI PIRRERA UN 67ENNE FAVARESE. I CARABINIERI
DELLA TENENZA HANNO AVVIATO LE RICERCHE.
PERICOLO A FAVARA. E’
CROLLATA IERI POMERIGGIO UNA CASA FATISCENTE NEL PIENO
CENTRO STORICO. FORTUNATAMENTE NON SI SONO REGISTRATI DANNI
SEDUTA IERI DEL
CONSIGLIO COMUNALE DI FAVARA DEDICATA AI 57 L. S. U DELL’ENTE. ASSUNTO L’IMPEGNO DELL’ASSISE PER I PRECARI. INTANTO I LAVORI SONO STATI
RINVIATI AD OGGI PER MANCANZA DI NUMERO LEGALE.
OGGI 8 MARZO FESTA
DELLE DONNE. A FAVARA E’ STATO PRESENTATO IL COMITATO UNICO DI GARANZIA PER LE
PARI OPPORTUNITA’
La Guardia di Finanza di Agrigento
ha proceduto al sequestro di terreni, fabbricati e imprese per oltre quattro
milioni di euro, della famiglia Panepinto di Bivona. Il sequestro è stato
disposto ai sensi della legge antimafia dal Tribunale di Agrigento
su richiesta dalla Direzione Distrettuale Antimafia di Palermo. Le indagini,
eseguite dal Nucleo di polizia tributaria di Agrigento,
hanno portato alla luce beni mobili ed immobili anche in province del nord
Italia, nonché numerose imprese che operavano nel settore degli appalti nella
Bassa Quisquina, acquistati dai Panepinto attraverso le attività illecite poste
in essere. Nello scorso mese di gennaio il Tribunale di Sciacca ha condannato i
fratelli Luigi, Maurizio e Marcello Panepinto di Bivona a pene dai dieci ai
quattordici anni di reclusione per associazione mafiosa ed estorsione. Dal
processo è emerso, infatti, che il sodalizio criminale dei Panepinto
controllava in maniera capillare gli appalti pubblici della bassa Quisquina
imponendo estorsioni ai danni di imprenditori operanti
nel settore degli inerti, dei conglomerati cementizi e del movimento terra.
Messi i sigilli dai
Carabinieri di Siculiana
nello stabilimento balneare ed annesso
ristorante "Il capitano". La struttura ubicata in C.da Foce sarebbe intestata a
Maria Giuseppina Triassi moglie del presunto boss mafioso di Ficarazzi Giuseppe
Trapani. Il sequestro del bene è stato disposto dai giudici della DDA di
Palermo. Il valore stimato della proprietà di Siculiana Marina è di circa 3
milioni di Euro. Nello scorso mese di
ottobre allo stesso, erano stati sequestrati altri beni.
E’ mistero a Favara
sulla scomparsa di Luigi Pirrera il pensionato 67enne di cui si sono perse le
tracce da domenica mattina 6 marzo. I familiari dell’anziano non vedendolo
rincasare per l’ora di pranzo, nel pomeriggio si sono recati presso la locale
tenenza dei Carabinieri per denunciare il fatto. Trascorse le
24 ore dall’accoglimento della denuncia, i militari agli ordini del Tenente
Gabriele Treleani ieri hanno iniziato le operazioni di ricerca. Di Luigi
Pirrera è stata fornita una descrizione, alto circa 1,65 m, fisico asciutto,
capelli grigi; occhi castani al momento della sua scomparsa, pare indossasse
dei pantaloni di colore verde, un maglione beige, un giubbotto marrone e delle
scarpe di camoscio marroni. Dell’uomo residente in
Vicolo delle Muse, una traversa di C.so Vittorio Veneto nella mattinata di ieri
è stata trovata in Piazzale Giochi Olimpici, l’auto una
Wolkswagen Golf regolarmente chiusa. Al momento i Carabinieri non escludono nessuna ipotesi circa la scomparsa del 67enne, i militari
stanno sentendo in queste ore anche parenti ed amici di Luigi Pirrera per
investigare sulla sfera privata dell’anziano per aggiungere qualche dettaglio
utile alle indagini. Intanto le ricerche avviate dai militari proseguono, al
vaglio degli inquirenti i tabulati telefonici dell’uomo, per ricostruire quali contatti l’anziano ha avuto nelle ore antecedenti alla sua
scomparsa. In giornata a Favara sono attese anche le
unità cinofile dell’Arma che saranno impegnate per le ricerche. Chiunque abbia
notizie di Luigi Pirrera ai può rivolgere ai
Carabinieri di Favara al numero 0922-31 111.
Miracolo di San Calò
a Favara dove ieri pomeriggio nel quartiere dedicato al santo nero è crollata
una vecchia palazzina di due piani, fortunatamente l’immobile era disabitato.
Il collasso strutturale si è verificato intorno alle 14:45
in Cortile Forno, nella zona sottostante la Chiesa. L’incuria, l’abbandono
e la scarsa gestione del patrimonio architettonico del centro storico, con
l’aggiunta delle ultime piogge che hanno ulteriormente
appesantito le vetuste mura hanno fatto venire giù la casa, i cui proprietari
da oltre un decennio la avevano abbandonata perché trasferitisi all’estero. In
zona, altri fabbricati, qualora non si intervenga
tempestivamente, rischiano lo stesso destino, particolarmente compromesso, uno
stabile adiacente alla casa crollata, ad angolo con via Soldato Vullo, anche in
questo caso si tratta di un fabbricato disabitato. I crolli a cui si assiste
puntualmente nei centri storici, fino ad oggi, per puro caso, specie a Favara,
hanno prodotto 2 vittime, l’episodio di Cortile Forno non è da sottovalutare.
Per ragioni di sicurezza pubblica la Via
Soldato Vullo è stata interdetta al
transito con diverse transenne, in attesa che si valuti l’entità dei danni che
il crollo ha prodotto agli edifici adiacenti. Ma queste transenne, possono
evitare ulteriori cedimenti, o occorre analizzare
attentamente il patrimonio edilizio del vecchio tessuto urbano, e prendere
delle soluzioni. L’ufficio Tecnico Comunale, oltre alle verifiche tecniche
avviate in seguito alla tragedia del 23 Gennaio 2010, quali progetti ha
prodotto per risolvere il problema? Trattandosi di edilizia
privata, che cosa l’Amministrazione Comunale ha previsto per incentivare i
proprietari dei vecchi immobili a ristrutturarli? Giriamo questi quesiti ai
responsabili dei settori di gestione e controllo del territorio affinché in
Città si scongiuri la possibilità di rivivere un'altra tragedia come quella di
Via del Carmine.
Un’Aula
Falcone Borsellino insolitamente ricca di pubblico ieri sera a Favara in
occasione della seduta consiliare. Ad assistere ai lavori della pubblica assise i
57 L.S.U
del Comune, il cui contratto di lavoro con l’Ente, già in regime di proroga,
scadrà il prossimo 31 marzo, data quest’ultima che qualora la Regione non adotti i provvedimenti necessari, rischia di lasciare senza
lavoro il personale in servizio da circa 16 anni. Della problematica situazione
la settimana scorsa, si era parlato in un altro incontro
svoltosi ad Aula Falcone Borsellino alla presenza delle organizzazioni
sindacali e della Commissione Consiliare al Personale presieduta da Diego
Costanza. I lavoratori chiedono alla Regione una modifica alla legge salva
precari che inserisca anche gli L.S.U nel processo di
stabilizzazione previsto per i circa 22 mila e 500 lavoratori con contratto a
tempo determinato. In merito, il Sindaco di Favara Russello ha incontrato a
Palermo la
Dirigente Generale dell’assessorato al lavoro, Di Liberti. Relazionando ieri ad Aula Falcone Borsellino, il Primo
Cittadino ha assicurato i lavoratori presenti, circa la volontà del Governo
Regionale di prorogare i loro contratti fino al prossimo 31 Dicembre, in attesa
di ulteriori provvedimenti che porteranno alla stabilizzazione anche degli
L.S.U. circostanza quella del rinvio della scadenza contrattule,
che sarebbe stata inserita in un documento in fase di ultimazione e per la cui
attuazione mancherebbe solo la firma dell’Assessore Regionale Piranio attesa a
giorni. La problematica situazione dei precari del Comune ha registrato
attestati di vicinanza e solidarietà dei gruppi consiliari di PdL, PD, MpA e Forza del Sud. La vertenza L.S.U ha
alimentato anche qualche polemica politica tra il Capogruppo del PdL Santo Pitruzzella ed il Consigliere del PD Giovanni
Mossuto. Pitruzzella dopo aver dimostrato la solidarietà del suo gruppo
consiliare ai lavoratori ha aperto una parentesi politica sulla formazione
della nuova giunta Russello, intervento nel corso del quale il Capogruppo del PdL ha chiesto al PD quale sono stati i motivi che li hanno
spinti a tirarsi fuori dalle trattative in corso per
la nascita dell’Esecutivo favarese. Le dichiarazioni di Pitruzzella non sono
piaciute al consigliere Mossuto che dal podio ricorda che, vista la presenza in
aula dei lavoratori, le questioni politiche devono essere messe da parte, la
priorità, ha detto Mossuto, deve essere data alla ricerca di una soluzione per
garantire il lavoro ai 57 precari. Parole quelle del PD che sono
state considerate, demagogia politica, dal Capogruppo del PdL
che ha ribadito in aula la priorità da riservare alla questione precari del
Comune. Diversi gli interventi scaturiti sulla questione, tra
questi quelli dei Consiglieri del PdL, Enzo Biancucci
e Leonardo Pitruzzella, dei Capigruppo di PD, MpA e Insieme per Favara,
rispettivamente, Luigi Sferraza, Angelo Messinese e Diego Costanza. Quest’ultimi interventi sono stati utili a
placare gli animi che si erano agitati. A chiudere l’argomento
precari in Aula è stato il Presidente Luca Gargano che ha assicurato ai
lavoratori l’impegno dell’intero Consiglio sulla situazione. Subito dopo gli
attestati di vicinanza agli L.S.U del Comune i lavori
sono proseguiti con la trattazione dei punti all’ordine del giorno e più
precisamente con i riconoscimenti dei debiti fuori bilancio. Il primo discusso
in aula riguardava il credito vantato dalla Cooperativa Sociale Juvemilia nei confronti del Comune per delle
spese sostenute per vitto divezzi e semidivezzi. Messa ai voti la
proposta di delibera il debito viene riconosciuto con
13 voti favorevoli e tre astenuti. Passando poi all’altro punto, riguardante un
debito del Comune nei riguardi della Cooperativa Sociale Baby
Park sempre per spese di vitto divezzi e semidivezzi, al momento della messa ai
voti del punto, i consiglieri presenti in aula sono stati solo 14. Di
Conseguenza i lavori hanno registrato la sospensione di un
ora per mancanza di numero legale. Circostanza questa che si è ripetuta
60 minuti dopo e che ha portato al rinvio della seduta consiliare a oggi alle ore 18:30.
Precariato,
infrastrutture ed equilibri finanziari dell’Ente Provincia. Questi
gli argomenti trattati nel corso di un incontro, a cui ha partecipato il
Presidente D’orsi e le organizzazioni sindacali CGIL, CISL, UIL. Presenti
all’incontro anche gli assessori provinciali, Volpe, La Marca e Lo
Faso ed i consiglieri Cammilleri, Di Ventura, Giglione e Ripepe. Il prossimo 31
marzo, come sappiamo scade il contratto di lavoro per i precari. L’impegno del
presidente D’Orsi è quello di risolvere al più presto questo
problema che è uno dei principali obiettivi della sua amministrazione dice. Esiste
una proposta di
delibera, ha detto D’Orsi,
all'esame dei Revisori dei Conti dell'Ente, per la proroga del rapporto di
lavoro con l'incremento da 18 a 24 le ore lavorative
settimanali”. Particolarmente soddisfatta dell’incontro svoltosi si è detto il
Segretario Provinciale della CGIL Mariella Lo Bello.
“A nome mio – ha dichiarato Lo Bello – e delle
Confederazioni sindacali presenti, desideriamo riaffidare
alla Provincia il ruolo di cabina di regia
con il compito di coordinare e orientare i diversi problemi sociali,
economici ed occupazionali del territorio”. Un’altra riunione è stata convocata
in Provincia per il prossimo 16 marzo, data quest’ultima in cui si conosceranno
meglio le linee guida del bilancio di previsione dell'Ente.
Ed in seguito all’intimidazione
subita a Bivona dal magistrato
Salvatore Vella, esprimono solidarietà
il sindaco e la Giunta Comunale
di Sciacca. "La notizia lascia sgomenti - dichiara
il sindaco Vito Bono -. E' un episodio di estrema gravità.
Ed all’amministrazione saccense si aggiunge anche il messaggio di vicinanza al
magistrato, del sindaco di Bivona nonché deputato
regionale del PD Giovanni Panepinto. “Sono esterrefatto e preoccupato –
dichiara Panepinto - per quanto accaduto a Salvatore Vella al quale esprimo la
mia solidarietà e vicinanza, e quella di tutta la comunità bivonese”. Ferma
condanna al vile gesto anche del gruppo dell’MpA al
Consiglio Provinciale di Agrigento. “Il mondo della politica – afferma il
capogruppo Totò Scozzari – non può restare a guardare, ma deve stringersi
attorno a questi magistrati, che quotidianamente svolgono un prezioso lavoro in
favore dell’intera società”.
Scippa un uomo ma viene fermato dal sindaco. Succede a Sciacca. Un
uomo dopo essersi accorto di aver subito lo scippo ha agguantato il ladro per
un braccio. In quel momento transitava da li il
sindaco di Sciacca Vito Bono che ha bloccato il ladro, spingendolo all’interno
di un esercizio commerciale, avvertendo così i carabinieri.
Liquidazione della
società d’ambito Gesa AG2, al vaglio del consiglio d’amministrazione l’ipotesi
di coprire con ulteriori spese a carico dei Comuni soci, i
debiti contratti dall’ATO con la ditta Catanzaro, titolare quest’ultima
della discarica di Siculiana. Ricordiamo che i contribuenti dei 19 Comuni,
hanno già pagato con le bollette a GESA il contributo destinato alla discarica
per il conferimento dei rifiuti. Della questione si dice preoccupato il
Presidente del Consiglio Comunale di Favara Luca Gargano, che ha invitato, il
Sindaco Domenico Russello, a relazionare in sede o di
Consiglio Comunale o in Conferenza dei Capigruppo, sugli esiti delle ultime
riunioni dell’Ato rifiuti e delle soluzioni da intraprendere. Gargano lamenta
anche la mancata risposta del Primo Cittadino alla sua istanza.
Sopralluogo
oggi a Favara nell’ex mattatoio in ristrutturazione di Via Berlinguer. Sul posto si sono
recati il Presidente del Consiglio Comunale Luca Gargano, il Presidente della
Commissione Consiliare ai Lavori Pubblici Enzo Biancucci, ed una delegazione
composta da progettisti e dirigenti comunali. Nel corso del sopralluogo
si è parlato anche della possibilità di modificare la futura destinazione d’uso
dei locali dell’ex mattatoio. Per il presidente Gargano, si potrebbe collocare
in loco una residenza universitaria. Ma ovviamente di questo
se ne discuterà meglio in un incontro, in programma con molta probabilità settimana
prossima, alla presenza di tutti i tecnici, commissioni competenti, presidente
del consiglio e progettisti.
La festa della donna
è uno degli eventi più sentiti e significativi poiché
intende ricordare sia le discriminazioni e le violenze di cui esse sono state e
sono ancora oggetto in molte parti del mondo, sia le conquiste sociali e
politiche che le donne sono riuscite ad ottenere lottando. Ma
da dove nasce questa festività? Le origini di tale ricorrenza vanno cercate nel
lontano 1908, quando, a New York, le operaie dell’industria tessile
la Cotton scioperarono per protestare contro le
terribili condizioni in cui erano costrette a lavorare. La protesta si
protrasse fino all’8 Marzo quando il
proprietario della fabbrica Mr. Johnson, bloccò le porte dell’industria per
impedire alle operaie di uscire ma, a causa di un incendio doloso verificatosi
nello stabilimento, le 129 lavoratrici morirono arse dalle fiamme. In ricordo
di tale tragedia, Rosa Luxemburg propose questa data come giornata di lotta
internazionale in favore della donna e venne preso
come simbolo la mimosa in quanto era il fiore che germogliava nel periodo in
cui avvenne il tragico evento. Questa ricorrenza, nel corso degli anni ha
assunto un valore essenzialmente simbolico, riportando alla memoria le
prepotenze e le umiliazioni che le donne hanno dovuto subire per ottenere
l’emancipazione, ed è diventata il punto di partenza per il riscatto femminile. Le
lotte delle donne, in Italia, furono portate avanti dal movimento femminista
che si sviluppò nei primi anni settanta. Una svolta significativa,
a livello mondiale, si ebbe nel 1975 quando le Nazioni Unite lo dichiararono l’Anno
internazionale delle Donne”. Al giorno d’oggi,
tuttavia, l’originario significato della ricorrenza è andato scemando,
assumendo una connotazione prettamente consumistica. Secondo i dati elaborati
dalla FIPE, il giro d’affari stimato è di circa 300.000.000 di
euro. E’ diventata, infatti, la giornata delle feste trasgressive nei
locali affollati e dei mazzi di mimose comprati a caro prezzo nei fiorai, anche
se molte associazioni di donne, tentano di sensibilizzare l’opinione pubblica
sui problemi che ancora affliggono il mondo femminile nella società attuale
Oggi, infatti, l’universo femminile preferisce dedicarsi ad attività ricreative
volte a trascorrere unicamente una serata piacevole all’insegna del
divertimento e della compagnia. In questa giornata, infatti, si prediligono i
ristoranti e le discoteche dove si può assistere a spettacoli di spogliarello
maschile, mettendo da parte il reale significato di questo evento.
Da un’attenta analisi sul senso dell’8 Marzo al giorno
d’oggi, sorge spontanea una domanda: Ma alla donna, serve realmente tutto
questo materialismo?
Cerimonia di
presentazione questa mattina a Favara presso la stanza del sindaco di piazza Cavour, del comitato unico di garanzia per le pari
opportunità. Il comitato guidato dall’assessore Giusy Nobile si pone come
obiettivo principale quello di ottimizzare la produttività del lavoro pubblico,
migliorando l’efficienza delle prestazioni collegate alla garanzia di un
ambiente di lavoro caratterizzato dal rispetto dei principi di
pari opportunità. Alla cerimonia erano presenti tra gli altri i membri del comitato
composto da 18 impiegati comunali, 9 scelti
dall’Amministrazione e 9 indicati dalle organizzazioni sindacali. Vice
Presidente del Comitato è la dott.ssa Etta Milioto.
Il Progetto “Storie
Piccine” promosso dalla Biblioteca Comunale Mendola di Favara ed inserito nel
circuito dell’iniziativa nazionale “Nati per Leggere” ha fatto tappa oggi nel
reparto di pediatria dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento,
diretto dal dott. Giuseppe Gramaglia. Lo scopo del progetto voluto dalla
responsabile della biblioteca dott.ssa Dina Vetro è quello di promuovere la lettura nei
bambini sin dalla tenera età. A regalare un sorriso ai piccoli pazienti del
nosocomio agrigentino, sono stati i volontari dell’Associazione Culturale Nicodemo
di Favara, che in reparto hanno allestito il teatrino dei burattini.
Un calcio
all’illegalità, la manifestazione organizzata dall’associazione bedda Favara e
dal Comune, rinviata lo scorso 28 febbraio per maltempo, riviste le
disponibilità dei tanti protagonisti, si svolgerà sabato 12 Marzo. Intanto dopodomani
giovedì alle ore 11.30, presso il Municipio di Piazza Cavour, al secondo piano, è in programma una conferenza stampa di
presentazione dell’evento. La giornata di sabato quindi sarà caratterizzata da
due momenti, alle 9.30 presso lo stadio comunale “G. Bruccoleri”è in programma
un quadrangolare di calcio che vedrà la partecipazione dei 3 Istituti Superiori
della nostra città e dei ragazzi dell’associazione “Bedda Favara”.
Parteciperanno inoltre gli uomini del Comando Provinciale dell’Arma dei
Carabinieri in
modo misto in tutte le 4 squadre. Nel Pomeriggio alle ore 17, 30 presso il
Castello di Chiaramonte si continuerà con le premiazioni dei partecipanti e un
Forum – Dibattito sulla legalità. Saranno presenti Ignazio
Cutrò, presidente dell’associazione antiracket di Libere Terre, imprenditore di
Bivona impegnato nel contrasto alla mafia; I responsabili territoriali di
Libera, Associazione contro tutte le Mafie e gli uomini del Comando provinciale
dei Carabinieri;
È il dott. Giovanni
Patti il nuovo Responsabile del Dipartimento Università e Ricerca di Agrigento. La sua nomina è stata voluta
dal “Coordinatore Cittadino” del PDL Giovanni Barbera. Il dott. Giovanni Patti è
stato già Membro del Comitato “pro universitario” di Agrigento
dal 1993 ed anche Membro del “collegio dei revisori dei conti” al
Consorzio Universitario Agrigento dal 1994 al 2007. Siamo sicuri - dichiara Giovanni
Barbera - che saprà, con la sua esperienza, contribuire attivamente ad
assicurare la giusta attenzione alle tematiche che accompagnano la delega
affidatagli.
Fine
di questa edizione di SICILIA
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