Edizione del 01/02/2011
A cura della
redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore
Responsabile: Calogero Sorce
CASTROFILIPPO –
OPERAZIONE DI CONTROLLO DEL TERRITORIO. ARRESTI E DENUNCE PER ARMI E FURTO DI
ENERGIA ELETTRICA.
SPARATORIA SANTA
ELISABETTA. ESTRATTO IL PROIETTILE DALLA TESTA DEL PICCOLO
SALVATORE. GRAVI, MA STAZIONARIE LE SUE CONDIZIONI
DI SALUTE.
“
Non è bastata la
pioggia battente a fermare gli uomini della compagnia Carabinieri di Canicattì
del Capitano Salvatore Menta coadiuvati dai colleghi delle Compagnie di Licata,
Agrigento, Sciacca e Cammarata
che alle prime luci dell’alba di oggi hanno eseguito
una vasta operazione di controllo nel territorio del comune di Castrofilippo.
Le forze dell’ordine coordinati dal comandante della locale stazione, il
maresciallo Angelo Lombardo, hanno eseguito 22 perquisizioni per la ricerca di armi e per furto di energia elettrica. 3
gli arrestati, tutti caminanti siciliani, già
conosciuti dalle forze dell’ordine perché pregiudicati. Si tratta di
Salvatore Ragacico 33 anni, Gaetano Ragaccio di 45 anni ed un suo
omonimo, Gaetano Ragaccio, anche lui di 45 anni. 2 i denunciati a piede libero per lo stesso
reato ma non arrestati perché portatori di handicap: R.S.
ed A.F.M. Sul posto si sono recati, per i relativi
controlli, anche 6 verificatori dell’Enel che hanno
riscontrato irregolarità sulla fornitura di energia
elettrica nelle civili abitazioni degli arrestati e dei denunciati. I tecnici
hanno costatato che in diverse abitazioni il contatore di energia
elettrica era stato bypassato. In alcuni casi, i cavi
elettrici sono stati addirittura tagliati ed asportati. L’energia elettrica
all’interno delle abitazioni era garantita da dei fili collegati direttamente
alla rete di distribuzione elettrica a monte del
misuratore. Questo permetteva loro di usufruire dell’energia elettrica
senza pagarne il consumo effettivo. I controlli dei Carabinieri sono stati
inoltre orientati anche ai veicoli, sequestrando n. 3 mezzi poiché privi di
regolare copertura assicurativa. Le auto, comunque di
scarso valore economico, sono state prelevate dall’Aci
di Canicattì. Diverse le zone del territorio interessate con
particolare riferimento alle abitazioni delle case popolari di Castrofilippo in
contrada Fontana Pazza e del centro abitato. Non è la prima volta che
nel piccolo centro agrigentino vengono eseguiti
controlli del genere.
Sarebbero ancora gravi ma stazionarie le condizioni di salute del piccolo
Salvatore il bambino di Santa Elisabetta che il prossimo 13 Maggio compierà 6
anni e che domenica pomeriggio nelle campagne di C.da Malvizio a Sant’Angelo Muxaro è stato
ferito alla testa da un colpo di fucile
mentre viaggiava a bordo di un fuoristrada condotto dallo zio, Vincenzo Marotta e su cui viaggiava anche il fratello 16enne Carlo.
Tempestivi i soccorsi. Il piccolo Salvatore dopo il primo intervento effettuato
dai Sanitari dell’Ospedale San Giovanni di Dio di Agrigento,
ieri notte è stato nuovamente sottoposto ad un altro delicato intervento
chirurgico questa volta al civico di Palermo. Un’equipe di medici dell’unità
operativa di prima rianimazione dell’Ospedale Civico, diretta dal Prof. Piergiorgio Fabbri, hanno
eseguito una lunga operazione nel corso della quale sarebbe stata estratta la pallottola
che aveva colpito il bambino nella zona fronte-temporale sinistra, e penetrando
il cranio avrebbe raggiunto anche la zona celebrale. Sulla riuscita
dell’intervento chirurgico, si dicono fiduciosi i sanitari del Civico di
Palermo, che però attendono ulteriori sviluppi dal
decorso post operatorio del piccolo Salvatore. Intanto il bambino, a scopo
precauzionale, viene tenuto in coma farmacologico dai medici. In un primo momento si era subito
pensato ad un agguato di matrice mafiosa, in quanto si era diffusa la voce che
le tre vittime erano imparentate con il boss mafioso di Santa Elisabetta
Salvatore Fragapane circostanza questa che potrebbe
trattarsi di un caso di omonimia. Quindi qualora questa ipotesi venga confermata dagli investigatori, le
indagini assumerebbero un carattere più ampio, aumentando così il ventaglio dei
moventi che hanno spinto gli autori a compiere l’agguato. Intanto dai primi
rilievi effettuati dagli agenti della Polizia Scientifica, sembrerebbe che i
proiettili non sarebbero stati esplosi da distanza
ravvicinata, ma da circa una decina di metri. Diverse le similitudini che
accomunano l’agguato di domenica scorsa con quello verificatosi nelle campagna di Favara la sera del 22 Aprile 1999, quando
l’11 enne Stefano Pompeo venne raggiunto e ucciso da un colpo di fucile alla
testa mentre si trovava a bordo di un fuoristrada di proprietà di un
pregiudicato del luogo. Intanto l’intero paese di Santa Elisabetta è sconvolto per l’accaduto, nei bar e nelle piazze del piccolo
centro agrigentino non si parla d’altro. Increduli ed
amareggiati il Sindaco Emilio Militello e l’Arciprete
Calogero Morgante. Quest’ultimo starebbe
organizzando anche una veglia di preghiera per il piccolo Salvatore.
Va verso lo
scioglimento per infiltrazione mafiosa il Comune di Castrofilippo.
Presunti falsi
rimborsi al Comune di Agrigento. Chiesto
dai giudici agrigentini il rinvio a giudizio dell’ex presidente del consiglio
comunale Carmelo Callari, e dei due funzionari
dell’Ente Domenico Sinaguglia e Vincenzo Falauto. Intanto è stata fissata l’udienza preliminare per
il consigliere Callari che dovrà presentarsi
nell’Aula del tribunale di Agrigento il prossimo 8
Marzo, per lui i capi di imputazione sono: truffa, falso, peculato e abuso
d’ufficio.
Un arresto per furto
aggravato a Campobello di Licata. Questa è l’accusa
perpetuata nei confronti di un cittadino Rumeno che lo scorso 30 gennaio
intorno alle 4.00, è stato tratto in arresto dal personale della locale
Stazione Carabinieri. L’uomo che si aggirava a piedi per le vie del centro, in
seguito a una perquisizione personale è stato trovato
in possesso di due borse da donna contenenti un portafoglio, due telefoni
cellulari, vari documenti e effetti personali vari. L’uomo avrebbe rubato il
tutto da un auto parcheggiata nelle vicinanze. Il
romeno era stato rinchiuso presso
E continuano gli
sbarchi sulle coste agrigentine. Dopo lo sbarco di ieri sera di 32 tunisini
sull’isola dei conigli a Lampedusa, questa mattina all’alba una motovedetta
della Guardia costiera ha intercettato un altro barcone con a
bordo 62 uomini di provenienza nordafricana tra cui alcuni minori. Il barcone è
stato scortato dalla motovedetta presso il molo Favarolo.
Rischio crollo nel
pieno centro storico a Favara. Parliamo di Via San Rocco, strada che collega
Piazza Giarritella a Piazza
Cavallotti. Come ricorderete lo scorso 12 Ottobre, il Comune
di Favara, ha disposto la chiusura temporanea della Via, in quanto in
quella zona, insistono diversi fabbricati fatiscenti. A distanza di quasi 5
mesi nel tratto di strada chiuso al transito nessuna opera
sarebbe stata eseguita da privati e/o Enti pubblici. Questo è stato il motivo
che ha spinto gli abitati del quartiere a rivolgersi alla rubrica “La voce del
cittadino”. Da un sopralluogo abbiamo potuto constatare che un vecchio edificio
della Via San Rocco, angolo Vicolo del Fabbro, versa in gravissime condizioni
di stabilità. La vetusta casa è strutturalmente compromessa e potrebbe crollare da un momento all’altro. Pericolo questo
amplificato specie in questo periodo con le frequenti piogge. I residenti della
zona, hanno anche riferito che il problema sarebbe stato più volte segnalato al
Comune senza ottenere però nessuna risposta concreta. In zona quel che più
preoccupa è la presenza sul posto di bambini che giocano liberamente nel tratto
di strada che dovrebbe essere interdetta. Infatti da un piccolo varco creato da ignoti nelle barricate
erette dal Comune, chiunque può entrare nel pericoloso tratto di strada. Non
volendo soffermarci su come e su chi abbia aperto le barricate e fatto sparire
dal posto i puntelli che inizialmente erano stati posizionati
per reggere le vecchie case pericolanti, ci chiediamo ma come è possibile che
nessuno si sia accorto che la zona pericolosa consente l’accesso a persone.
Una cosa è certa, la vecchia casa di Via San Rocco è un pericolo reale e
come tale deve essere immediatamente attenzionato
prima che si verifichi qualche evento spiacevole.
Forse sarebbe il caso che la strada ritornasse ad essere completamente sbarrata e che
si provvedesse all’abbattimento del
pericoloso edificio.
L’abbassamento del
piano stradale, in caso di pioggia, provoca dei disagi ad un esercizio
commerciale di C.so Vittorio Veneto a Favara, dove l’acqua arriva sino alla
soglia di ingresso del negozio. La segnalazione ci è pervenuta in redazione dal titolare del negozio Animal Center che avrebbe più volte segnalato il problema
al Comune di Favara e sul cui caso, a detta del titolare, a seguito di diversi richiami verbali, il
proprietario del magazzino, persona diversa dal titolare del negozio, avrebbe
affidato ad un legale il compito di informare il Comune mediante una lettera.
Secondo quanto riferitoci, la prima segnalazione fatta al Comune sarebbe stata
ad inizio Ottobre. Circa un mese fa, gli operai del Comune, avrebbero provveduto a pulire una caditoia di scolo presente sul posto.
Soluzione questa che però a detta del titolare, non consentirebbe
l’assorbimento delle acque di grande intensità. Sul posto il violento deflusso
delle acque piovane ha provocato anche il sollevamento della pavimentazione
stradale e la conseguente infiltrazione delle stesse acque, nelle fondazioni
del palazzo che ospita l’attività commerciale, mettendo così a serio rischio la
stabilità dello stabile stesso.
Messa in sicurezza
del Centro Storico di Agrigento, da questa mattina una
squadra formata da uomini dei Vigili del Fuoco, Polizia Municipale, Protezione
Civile, Polizia e Carabinieri hanno iniziato le operazioni di sgombero degli
abitanti che risiedono nei fatiscenti edifici. Presenti agli sgomberi anche gli
agenti della sezione immigrati della Questura di Agrigento
in quanto buona parte degli abitanti fatti allontanare sono di nazionalità
straniera. La prima zona interessata dall’evacuazione è quella a valle della
Via Atenea, dove il Comune ha emesso decine di ordinanze di sgombero per altrettanti edifici presenti
nelle vie Boccerie, Caruana, Gallo e Vallicaldi. Per diverse persone allontanate il Comune di Agrigento provvederà ad ospitarli a proprie spese nelle
strutture alberghiere della Città.
Piano Regolatore
Generale di Sciacca, i progettisti responsabili della
stesura dell’importante strumento di pianificazione urbanistica, ieri hanno consegnato nelle mani dell’Amministrazione Comunale,
tutti gli elaborati grafici del PRG. Entro il 2011
E torniamo a parlare
della recente sentenza emessa dal TAR Sicilia che ha legittimato
Sarà la dottoressa
Teresa Restivo ad accompagnare la società d’ambito Gesa AG2 verso la sua naturale estinzione. Infatti l’ ’attuale amministratore unico della società è
stata nominata dall’assemblea dei soci, come liquidatrice del consorzio che si
occupa della gestione dei rifiuti in 19 comuni della Provincia di Agrigento.
Forza del Sud il
nuovo partito politico, in materia di federalismo, si dice contrario ad un sistema che
non tiene conto dei bisogni delle regioni del mezzogiorno. “Ancora – dichiara
in merito il deputato regionale Michele Cimino -
Seconda
riunione della Consulta Giovanile di Favara convocata per domani alle ore
19.30, presso la casina del barone Antonio Mendola di
Via Modigliani. Alla riunione sono invitati a partecipare oltre ai
rappresentanti delle associazioni territoriali anche un rappresentante
per ogni istituto superiore. Questi incontri spiega l’assessore Carmelo Vitello
serviranno a stilare un programma di iniziative da
realizzare in favore del mondo giovanile. Le associazioni interessate che non
si sono ancora iscritte, potranno farlo entro domani presso l’ufficio politiche
giovanili di Piazza Don Giustino.
Continua l’ondata di
freddo e di pioggia che in questi giorni sta imperversando sulla nostra isola.
Sono i cosiddetti giorni della merla, che secondo la
tradizione sarebbero i giorni più freddi dell'anno. Alcune leggende prevedono
come giorni più freddi il 29, 30 e 31 gennaio altre invece gli ultimi 2 giorni
di gennaio e il primo di febbraio. Leggenda come tutti noi possiamo
constatare nasconde un filo di verità. Secondo la tradizione una merla con i suoi pulcini bianchi, per ripararsi dal freddo, si
rifugiarono all’interno di un comignolo. Quando uscirono le candide
piume bianche diventarono nere. Un'altra leggenda
narra invece che una merla stanca del tanto freddo di gennaio che si divertiva
a gettare freddo e gelo sulla terra mentre usciva per cercare cibo, un anno decise di fare provviste per un mese, rinchiudendosi nella
sua tana, per tutto il mese di gennaio, che allora aveva solo 28 giorni. Il 28
gennaio, la merla pensando di aver ingannato il cattivo gennaio, uscì dal
nascondiglio e si mise a cantare per sbeffeggiarlo. Gennaio sentendosi offeso
chiese al mese di febbraio tre giorni in prestito
scatenando il mal tempo. La merla si riparò
all’interno di un comignolo dove vi restò per tre giorni. Quando uscì, il suo
bel piumaggio bianco si
annerì a causa della fuliggine e rimase per sempre con le piume
nere. Si dice che se i giorni della merla sono freddi
ci sarà una bella Primavera. Non ci resta allora che sperare bene.
A breve Confartigianato Agrigento attiverà uno sportello telematico antiracket. Ad annunciarlo è stato Ignazio Cutrò l’imprenditore bivonese
Presidente dell’Associazione Antiracket Libere Terre di Agrigento.
Il progetto dello sportello telematico, prima di
essere consegnato in Prefettura per il rilascio delle autorizzazioni
necessarie, si presenta al pubblico venerdì prossimo, alle ore 17:00 presso la sede di Confartigianato
di Via XXV Aprile N 174 ad Agrigento.
Il Varietà torna
ancora una volta in scena presso il Teatro Pirandello di Agrigento.
Dopo il successo di Girgenti amore mio di Gianfranco Jannuzzo sul palco del Pirandello sarà la volta di “Piccolo
Grande Varietà” dell’attore catanese Tuccio Musumeci. Lo spettacolo andrà in scena da giovedì a
domenica prossimi.
Fine
di questa edizione di SICILIA
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