Edizione del 22/01/2011

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore Responsabile: Calogero Sorce

 


LA MAFIA AIUTO’ L’ATTUALE SINDACO DI BIVONA PANEPINTO PER LA SUA ELEZIONE NELLE AMMINISTRATIVE DEL 2007? L’IPOTESI DEI CARABINIERI DI CAMMARATA.

 

POLITICA FAVARESE. RUSSELLO QUINQUIES, AIPA E DIRIGENTI COMUNALI. LE DICHIARAZIONI DEL SINDACO RUSSELLO AI NOSTRI MICROFONI.

 

RIORGANIZZAZIONE DEL PD FAVARESE. IERI INCONTRO CON GLI ESPONENTI DEL PARTITO A FAVARA.

 

FAVARA 23 – 26 GENNAIO 2010. AD UN ANNO DALLA TRAGEDIA. COSA SI E’ FATTO COSA ANCORA SI DOVRA’ FARE.


Elezioni amministrative 2007 al Comune di Bivona. Cosa nostra pare abbia acquistato voti per aiutare l’allora candidato ed oggi sindaco di Bivona Giovanni Panepinto.  È questo quanto paventato dei Carabinieri di Cammarata, attraverso intercettazioni ambientali e telefoniche. Grandangolo, nel numero 3 in edicola domani, pubblica in esclusiva l’intero rapporto giudiziario inoltrato alla Direzione distrettuale antimafia di Palermo finalizzato ad ottenere una proroga delle operazioni di intercettazione ambientale e telefoniche, concessa dai magistrati. Tra gli ambienti intercettati anche la stanza del sindaco di Bivona. Il rapporto investigativo, inoltre, mette in evidenza ulteriori e inquietanti particolari legati non solo al condizionamento del libero voto che sarebbe stato compiuto dal clan mafioso Panepinto,  recentemente tre suoi esponenti, i fratelli Maurizio, Luigi e Marcello sono stati condannati dal Tribunale di Sciacca per mafia,  ma anche il condizionamento e l’accaparramento di appalti pubblici.


Fughe di notizie al tribunale di Palermo. La Corte di Cassazione conferma la pena di 7 anni di carcere per l’ex Presidente della Regione, Salvatore Cuffaro. Quest’ultimo accusato di favoreggiamento aggravato a Cosa Nostra e violazione del segreto istruttorio nell'ambito del processo ''talpe alla Dda''. La sentenza  definitiva è stata emessa dai giudici della seconda sezione penale. L’estratto di sentenza sarà notificato all’attuale senatore dell’UdC, entro i prossimi 5 giorni, tranne che lo stesso Cuffaro non si costituisca prima, recandosi spontaneamente in un istituto di pena.Circostanza questa che secondo l’entourage del senatore sembra essere la più plausibile. Cuffaro avrebbe atteso la sentenza in Chiesa., dove si sarebbe raccolto in preghiera.


Proseguono a Favara le discussioni interne al movimento politico di Futuro e Libertà relative alle questioni amministrative della Città. Alcune scelte adottate dall’Amministrazione Comunale guidata dal sindaco Russello ha portato a dei malumori interni allo stesso gruppo politico che in maniera esclusiva forma fin’ora l’esecutivo favarese. Le questioni sulle quali gravitano i dissidi interni al locale movimento di Fini erano state illustrate ai nostri microfoni, dal Presidente del Consiglio Comunale di Favara, Luca Gargano nel corso di un’intervista realizzata a margine della seduta della pubblica assise cittadina di mercoledì 19 scorso. Secondo Gargano, bisognava fare chiarezza sulla mancata riduzione del numero dei dirigenti comunali al Municipio di Favara e sull’estensione tramite affidamento diretto da parte dell’Ente del servizio di riscossione TARSU alla società AIPA. Adesso a parlare è il Sindaco Russello secondo il quale il nuovo dirigente al posto di Di Giovanni potrà decidere anche lei liberamente se continuare sulla scelta del suo predecessore di affidare direttamente il servizio all’AIPA o se annullare o modificare la determina dirigenziale. Ma considerato l’indirizzo politico da parte del Consiglio Comunale, è probabile che la delibera di affidamento diretto venga intanto ritirata. Per quanto riguarda la riduzione del numero dei dirigenti comunali, la proroga lavorativa di tre mesi concessa loro dal Sindaco, in contrapposizione con quanto concordato, ha il duplice motivo di consentire l’ultimazione degli importanti lavori portati avanti dagli stessi dirigenti comunali e perché è in atto la discussione politica dell’allargamento della maggioranza. A decidere sulla rotazione dei dirigenti in caso di new entry politiche, dovrebbero essere tutti i partiti della Russello quinquies.


Il PD di Favara si riunisce, per fare il punto della situazione politica, sulla prospettiva, sul tesseramento 2011 e sul rilancio del partito. Presenti diversi esponenti del partito tra questi l’ex sindaco di Favara Lorenzo Airò, il segretario provinciale Emilio Messana, e gli onorevoli Angelo Capodicasa, Giacomo Di Benedetto e Giovanni Panepinto. Tema dell’incontro: la riorganizzazione del PD a Favara, un partito che si propone di mettere in campo una serie di idee per creare una nuova alternativa a quella avuta sino ad ora e per dare un nuovo volto alla città E dopo le spaccature interne al  PD. abbiamo voluto chiedere al segretario provinciale Emilio Messana qual’ è lo stato di salute del Partito. L’incontro di ieri sera è stato voluto anche per ricordare la terribile tragedia, che ha colpito Favara il 23 gennaio del 2010.


Domani ricorre l’anniversario del tragico evento che ha visto Favara, un paese con tante contraddizioni ma tanto solidale, unirsi in un unico coro: il silenzio. Silenzio che ha portato in tutti noi ad una seria riflessione: ma perché è successo questo? Perché Marianna e Chiara Pia, vittime incolpevoli, nella loro innocenza hanno pagano il frutto dell’indifferenza della moderna società? Sono tante le domande che ognuno di noi si pone e che cerca in qualche modo, nella propria coscienza, di rispondere. Ricordare quel tragico 23 gennaio, non e' facile. Le immagini che certamente rimarranno impresse e che non riusciremo sicuramente a cancellare… sono le tante macerie, le grida dei soccorritori, le ambulanze, la forza d’animo che hanno messo i volontari e forze dell’ordine nello scavare, a mani nude, sapendo che sotto quelle rocce, c’erano ancora Giovanni, Marianna e Chiara Pia. Una catena umana di uomini che non solo c’ha messo la forza, la grinta e la determinazione, ma che c’ha messo anche… tanto cuore! Purtroppo però il loro lavoro non e' stato del tutto premiato, la perdita delle due sorelle Marianna e Chiara Pia ha davvero sconvolto il volto di quanti hanno lottato. A ricompensare  però, c’ha pensato Giovanni, che insieme ai genitori, ha scampato la morte. Sicuramente non dimenticheremo neanche il giorno dei funerali. Le due bare bianche, la pioggia, la gente che non solo ha gremito la Chiesa Madre ma anche Piazza dei Vespri. C’erano tutti. Famiglia, amici e semplici cittadini nonché istituzioni politiche, militari e religiose. Non dimenticheremo il lungo applauso fuori dalla Chiesa, non dimenticheremo il dolore di mamma Giuseppina e papà Giuseppe. Non dimenticheremo neanche lo stato d’animo di chi ci amministra. È impossibile dimenticare… e non vogliamo assolutamente farlo!


Il silenzio regna nei luoghi della disgrazia, sembra passato un secolo, come se il tempo si fosse improvvisamente fermato, ma a distanza di un anno, nelle orecchie di molti si sente ancora il rumore assordante delle sirene dei mezzi di soccorso che accorrevano in via del Carmine. Nel giro di poche ore in Città confluirono le troupe televisive delle maggiori testate italiane che dal luogo del disastro e da Piazza Cavour effettuarono numerosi collegamenti in diretta. Dal palazzo di città di Piazza Cavour partirono i primi provvedimenti da adottore. Il crollo di Via del Carmine per la Città dell’Agnello Pasquale non ha rappresentato solo il tragico evento fine a se stesso, ma ha evidenziato l’emergenziale situazione del Centro Storico Cittadino, di case come quella abitata dalla famiglia Bellavia ce n’erano tante. Diverse squadre di tecnici allora, volontariamente si mossero per tastare il polso del vecchio nucleo abitativo di Favara. La conseguenza diretta delle verifiche tecniche per la messa in sicurezza del territorio,  in Città portarono alla chiusura di molteplici strade e alla demolizione di numerosi stabili, tutte operazioni necessarie per la pubblica incolumità ma che hanno  e causano ancora numerosi disagi alla popolazione ed al traffico veicolare. Ultima arteria in ordine di tempo, interdetta al passaggio è stata la Via San Rocco nella zona Giarritella, chiusa lo scorso 12 ottobre e non ancora riaperta. Purtroppo lo sgombero dei vecchi vicoli cittadini, come testimoniato oggi dalle nostre telecamere, provoca anche un rifugio ideale per i tossico dipendenti che approfittando del buio e della non presenza degli abitanti, frequentano i luoghi abbandonati per drogarsi. Ma il problema più grande che regna sul Centro Storico cittadino ed i sui abitanti resta sempre la ricostruzione che a causa della mancanza di fondi non è stata iniziata e per il cui avvio, oltre ai soldi, necessita anche un’apposita pianificazione urbanistica, rappresentata dal Piano di Recupero del Centro Storico. Comunque il Presidente della Regione Sicilia Raffaele Lombardo, giovedì scorso ha incontrato a Palermo il Sindaco di Favara Domenico Russello promettendo di trovare i fondi necessari per la ricostruzione e riqualificazione del Centro Storico favarese, Intanto per la sola messa in sicurezza, si sono spesi 1.124.000 € e ne servono altrettanti per completare l’opera che prevede il possibile abbattimento di altri 50 edifici. Fondi questi che non sono stati ancora incassati dal Comune. Attualmente gli sfollati che da un anno sono ospiti del Boccone del Povero sono 12 più altre sei persone che si recano dalle suore per usufruire di un pasto caldo. Nonostante la struttura, da un anno,  accoglie le persone che hanno dovuto lasciare le loro abitazioni, provvedendo nel migliore dei modi al loro soggiorno, nessun aiuto economico sembra essere stato elargito alle suore, che per far fronte alle spese necessarie si sarebbero indebitate con i fornitori. Circostanza questa che ci viene testimoniata dalla Madre superiora del Convento, sentita telefonicamente da Brindisi.


Ed il primo anniversario della morte di Marianna e Chiara Pia Bellavia a Favara si ricorda oggi, alle ore 17:00 in Chiesa Madre con la celebrazione di  una Santa Messa in suffragio delle sfortunate sorelle. Prima della funzione religiosa , deposizione da parte di amministratori e autorità cittadine di un mazzo di fiori al Cimitero di Piana Traversa. Per domani mattina alle ore 10:00 invece è prevista una seduta straordinaria del Consiglio Comunale di Favara. I lavori convocati dal Presidente del Consiglio Comunale Gargano, saranno incentrati sul punto all’ordine del  giorno : “23 Gennaio, un anno dopo”.


Il Consigliere provinciale del gruppo Forza del Sud, Leo Vinci e Mario Baldacchino a nome del coordinamento provinciale del medesimo partito, nell’apprendere dell’ennesimo atto intimidatorio ai danni del sindaco di Menfi dott Michele Botta hanno espresso la loro piena solidarietà. Da troppi anni, nella nostra provincia, fare l’Amministratore di un Ente Locale, scrivono, è diventato un rischio soprattutto per quelle persone oneste che vogliono voltare pagina. Forza del Sud con a capo il proprio leader provinciale nonché vicepresidente del partito Michele Cimino, riconosce l’impegno ed il coraggio civile del sindaco Michele Botta nell’affrontare con serietà, rigore e competenza la gestione del Comune di Menfi. Per la cgil non basta più la solidarietà, ma in provincia servono uomini e mezzi ed è per questo, scrivono, occorre che Maroni, La Russa ed Alfano, decidano se questa Provincia debba continuare a far parte di un circuito democratico e civile o se deve diventare il Far west dove forze sane debbono continuare a vivere nel timore di una intimidazione.  E’ in grado il Governo di fare questo “salto di qualità”? La CGIL ed i cittadini della provincia hanno il diritto di saperlo, di sapere cioè se possiamo contare sul Governo che, accanto ai risultati importanti come quello della cattura dei latitanti, vuole anche misurarsi ed impegnarsi  a  ristabilire condizioni di effettiva sicurezza. Anche la UIl polizia con Antonino Alletto chiede l’intervento del Governo Nazionale. Ritengo, scrive Alletto,  che l’azione di risposta dello Stato debba essere forte ed inequivocabile. Il Ministro della Giustizia Angelino Alfano, massima espressione politica del nostro territorio, deve farsi urgentemente carico e quindi portavoce  nei confronti del Governo dell’emergenza criminalità nella Provincia di Agrigento.


Intanto il gruppo consiliare del PDL alla provincia e del comune di Sciacca, hanno scritto ai ministri Alfano e Maroni e al sottosegretario agli interni Mantovano. Gli stessi nella missiva manifestano preoccupazione per i ripetuti atti di intimidazione recentemente verificatisi  ai danni di amministratori locali. Tali fatti, scrivono ancora i consiglieri Mario Lazzano e Fabrizio di Paola,  stanno creando allarme sociale e turbamento nella popolazione e nei tanti amministratori pubblici che quotidianamente esercitano il loro mandato nell’interesse della collettività. Infine, nella  lettera, i due consiglieri invitano i rappresentati del Governo nazionale a porre in essere ogni iniziativa necessaria atta a prevenire e reprimere gli incresciosi fatti che si sono verificati.


Ci spostiamo adesso a Camastra. 5 cartucce e una lettera intimidatoria sono stati ritrovati da una donna sul balcone di casa sua, ed  ha denunciato il tutto alle forze dell’ordine. Si tratta di M.D.C. di 45 anni casalinga, sposata con un operaio. Sul vile atto imtimidatorio indagano i carabinieri della Compagnia di Licata. 


E continuano le attività svolte dai Carabinieri della Compagnia di Canicattì, tese a contrastare i numerosi fenomeni di illegalità. Lo scorso weekend, nel corso di un’attività di controllo la compagnia Carabinieri di Canicattì, avvalendosi di 10 militari è riuscita a sequestrare 2 carte di circolazione, 3 veicoli e un motociclo. Inoltre è stata ritrovata un auto rubata e restituita al  proprietario.


A Naro il sindaco Pippo Morello ha consegnato ai rispettivi Direttori i lavori di 5 cantieri per disoccupati. Grazie a questi progetti finanziati dalla regione – dice Morello - si rinnoveranno ed abbelliranno angoli della nostra città che necessitavano di interventi di riparazione.  Adesso ci sono cinque cantieri ai nastri di partenza e ciò potrà un po’ movimentare, seppur temporaneamente, l’economia locale, fornendo nuovo reddito non soltanto ai lavoratori impiegati, ma anche alle ditte che si aggiudicheranno le varie fornitura di materiale, il  loro trasporto ed i noli dei mezzi.


“Mafia e media”. Questo sarà il tema che verrà affrontato il prossimo lunedì 24 gennaio alle ore 17.30 presso l’ex collegio dei Filippini di Agrigento. L’incontro organizzato dall’Ufficio Comunicazioni Sociali della Curia di Agrigento e la sezione provinciale dell’UCSI. Prevista la partecipazione del giornalista de “Il Sole 24ore” Nino Amadore, del magistrato favarese Laura Vaccaro, sostituto Procuratore della Procura di Palermo e del presidente regionale dell’UCSI e consigliere nazionale dell’Ordine dei Giornalisti Giuseppe Vecchio. L’incontro è stato voluto il 24 gennaio, data questa del patrono dei giornalisti, San Francesco di Sales. 


Negozi aperti anche la domenica nel mese di Gennaio. Il sindaco della Città della Valle dei Templi Marco Zambuto ha firmato una nuova ordinanza che prevede la deroga all’obbligo di chiusura per le attività commerciali di Agrigento, per le domeniche del 23 e del 30 gennaio. Un’ordinanza stabilita in accordo con  le organizzazioni dei consumatori, con le imprese del commercio e con i lavoratori dipendenti. Fiduciosi che questa nuova ordinanza potrà portare enormi benefici ai negozianti di Agrigento.


Sagra del Mandorlo in fiore. Il momento più significativo della manifestazione è l'accensione della fiaccola dell'amicizia,  davanti al Tempio della Concordia. Quest’anno, scrive il direttore del Parco Archeologico Castellana, sarà reso più suggestivo in quanto verranno illuminati gli alberi di mandorlo, oltre  quelli di ulivo, al tramonto e nelle ore notturne. Inoltre verranno collocate anche delle panchine in legno.


Continua il successo per la cantante agrigentina Loredana Errore. E’ uscito ieri in radio il suo nuovo singolo dal titolo “Il Muro”. Dopo l’ep di successo Ragazza occhi cielo, un altro lavoro prodotto e scritto da Biagio Antonacci, che ha voluto curare anche tutta la direzione artistica dell’album. 


A partire dal prossimo martedì 25 gennaio, il comitato provinciale associazione italiana cultura sport di Agrigento si trasferisce in un nuovo locale sito in Via Giovanni XXIII°, 52. Per qualsiasi informazioni potete chiamare il nuovo numero di telefono e fax dell’associazione che è lo 0922.22.389 o inviare una mail aicsagrigento@alice.it


Riparte al Pirandello di Agrigento, dal prossimo giovedì 27 gennaio sino a  domenica 30 gennaio, la nuova stagione teatrale. Dopo la pausa per la festività di fine d’anno, l’attore agrigentino Gianfranco Jannuzzo porterà in scena l’attesissimo appuntamento “Girgenti amore mio” con la regia di Pino Quantullo. Trama della scena un bellissimo gesto d’amore dell’autore per la sua città. Nella spettacolo serale di  venerdì 28 gennaio l’incasso  andrà devoluto in beneficenza alla “Casa della Speranza” di Agrigento. Ricordiamo che per quanti ancora desiderano acquistare i biglietti, lo potranno fare o nel botteghino del teatro o presso la biglietteria de “Il Sestante” di via Platone 5.


 

Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO

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