Edizione del 22/03/2006

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore Responsabile: Dario Broccio

 


INIZIATI GLI INTERROGATORI DEGLI ARRESTATI NELL’OPERAZIONE “ZAZA’”. DURANTE LE DEPOSIZIONI GLI IMPUTATI SI SONO DICHIARATI INNOCENTI ED ESTRAENI AI FATTI.

 

RISPOSTA DECISA ED UFFICIALE QUELLA DEL SINDACO AIRO’ ALLE ACCUSE RIVOLTE DAL CENTRO-SINISTRA SULLE PRESUNTE INEFFICIENZE DELL’AMMINISTRAZIONE FAVARESE.

 

L’INPS DI AGRIGENTO APRE I PROPRI SPORTELLI ANCHE AI SORDOMUTI, GRAZIE ALLA COLLABORAZIONE DI ESPERTI “LIS”


Sono iniziati gli interrogatori degli arrestati nell’ambito dell’operazione “Zazà”, indagine condotta dalla Polizia di Stato da più di un anno, che ha portato all’arresto ben 9 persone. Tutto ebbe inizio l’8 luglio 2004, data nella quale, a Palma, all’interno del bar Lylx, è stato freddato con cinque colpi di pistola il commerciante Maurizio Lombardo. Ed ora gli arrestati, dopo aver scelto i propri difensori cominciano a fornire le prime dichiarazioni agli inquirenti. “Siamo innocenti!” questa l’unanime voce, specie Daminao Allotto, ritenuto il centro di tutta la banda, unico ad essere ritenuto colpevole anche di istigazione alla prostituzione. Ed assieme a lui si pronunciano allo stesso modo anche Giuseppe Casà, detto “Pinuzzo” il bidello residente a Raffadali, il quale dichiara di non comprendere la sua inclusione nella cerchia degli arresti. Analoghe dichiarazioni anche per Giovanni Allotto, figlio di Damiano, che con questa storica dice di non aver niente a che fare. Tutti e tre sono assistiti dall’avvocato Domenico Romano. Secondo gli inquirenti è insolita la cautela dimostrata da tutti nel dichiarare la propria posizione, specie in riferimento alle intercettazioni che li vedono coinvolti, e per le quali le risposte sono ancora poche. Secondo l’accusa, i nove uomini, cui farebbe capo Damiano Allotto, detto “zazàavrebbero effettuato diversi colpi in istituto bancari, alcuni dei quali non sono andati a segno come previsto, ed è stato li che le forze dell’ordine, hanno anche provveduto a raccogliere dati utili per la prosecuzione delle indagini. Luogo d’incontro per tutti era la scuola, ovvero il Liceo Scientifico di Palma di Montechiaro, attorno al quale si sono sviluppate le indagini, perché tutti gli arrestati, in modi diversi, bazzicavano attorno agli “zazà”, soprannome degli Allotto, che a scuola facevano i custodi. La banda aveva costituito una vera e propria organizzazione criminale, invischiata in giochi troppo pericolosi. Ora la parola agli avvocati per lo sviluppo dell’inchiesta.


Agenti della polizia di Stato hanno eseguito cinque ordini di custodia cautelare in carcere nei confronti di presunti esattori del pizzo a Gela. I provvedimenti emessi dal gip Paolo Scotto di Luzio, su richiesta dei pm della Dda, riguardano i presunti responsabili delle richieste estorsive fatte nei confronti di ristoratori del nisseno. L'inchiesta è stata condotta dalla Squadra Mobile di Caltanissetta e del commissariato di Gela. Agli indagati sono contestate le accuse di associazione mafiosa, tentata ed aggravata estorsione. Le indagini hanno preso il via nella seconda metà dello scorso anno e riguardano esponenti della famiglia mafiosa di cosa nostra di Gela, dediti al racket delle estorsioni.


 Nuovi provvedimenti giudiziari nell’ambito dell’operazione denominata “Ricettopoli” che ha coinvolto diversi esponenti dell’ambito medico provinciale. A finire ora sotto processo sono due favaresi, G.Z. di 50 anni e C.C. di 42. I reati loro contestati sono quelli di truffa e di falso ideologico, e pertanto la pubblica accusa aveva chiesto 4 mesi di reclusione più il pagamento di una multa. Sotto la difesa dell’avvocato Carmelo Palombo, agli imputati il gip del tribunale di Agrigento, Giovanni Minno, ha inflitto rispettivamente 2 mesi e 3 mesi di reclusione, oltre alla riduzione delle ammende di rito. Ad entrambi però sono stati concessi alcuni benefici, come quelli della sospensione condizionale della pena e della non menzione della condanna nel casellario giudiziale.


Una risposta data a suon di carte quella di stamani a Palazzo di Città, dove il Sindaco Lorenzo Airò ha fatto chiarezza in merito alle accuse lanciategli dai partiti del centro-sininstra, ed in particolare sul modo di gestire la città ed i beni pubblici. Dopo il fallimento della COOP COSTRUTTORI, la ditta incaricata dal comune dell’esecuzione dei lavori per quel che concerne rete idrica, fognante e viabilità, l’ente pubblico aveva indetto un procedimento legale per il risarcimento danni. Procedimento che è ora arrivato a conclusione con sentenza del tribunal, secondo la quale alla città di Favara dovrà essere risarcita la spesa effettuata, che assieme alla cauzione ammonterà a più di 2 milione di euro, che l’amministrazione destinerà alla nuova sistemazione delle strade urbane. E tutto questo, a detta del primo cittadino, a fronte di documenti stampa emanati da singoli, che vedrebbero la giunta sperperare denaro pubblico in canti e balli nelle sale del Castello. In mano, veniva tenuto stamani il documento dello studio legale dell’Avv. Fasano, trasmesso al Comune di Favara, e nel quale vengono riportati gli esiti giudiziari della vicenda.


La giunta di Governo, su proposta del presidente della Regione Siciliana Salvatore Cuffaro, ha approvato un disegno di legge, in articolo unico, volto a colmare il divario economico e sociale fra il personale regionale in stasi e quello in servizio.  Questo disegno di legge arriva a conclusione del confronto fra il presidente della Regione Siciliana e l’Aiqres, associazione che rappresenta il personale in quiescenza e prevede, in termini programmatici e salvo copertura finanziaria, un intervento da attuare in due tempi, a decorrere dal 2007. Secondo il governatore Cuffaro si è data una prima risposta concreta al personale inattivo, duramente penalizzato, rispetto a quello in servizio, sul piano economico, dalla legge regionale 6 del 1997 che non ha tenuto conto della perdita di potere d’acquisto del denaro. “Questo - ha concluso Cuffaro - ha determinato una drammatica disuguaglianza, che abbiamo scelto, con forza, di risolvere, varando un disegno di legge specifico e pianificando primi e concreti interventi”. “Peccato - hanno detto i rappresentanti dell’Aiqres - che questi interventi arrivino solo a fine legislatura e prima delle elezioni”.


 Seduta lampo quella di ieri sera del Consiglio comunale di Agrigento. E’ durata circa 15 minuti nel corso dei quali ci sono state alcune proposte di prelievo. Ma, per motivi diversi, la loro trattazione è saltata.. In particolare i riflettori sono stati puntati sull’abrogazione delle Circoscrizioni, su iniziativa del consigliere dell’Udc Giuseppe Capraro, e sulla presa d’atto dell’articolo 56 del regolamento comunale per il commercio su aree pubbliche che prevede la definizione della tipologia commerciale da esercitarsi in ogni singolo posteggio, su iniziativa del presidente del Consiglio, Giovanni Di Maida. Il primo, messo ai voti, è stato respinto, il secondo non è stato possibile affrontarlo per l’assenza in Aula del dirigente comunale competente. Sulla terza proposta di prelievo, invece, è mancato il numero legale. L’argomento riguardava l’approvazione dello schema di convenzione per la realizzazione e cessione, a scomputo dei maggiori oneri dovuti, da parte della ditta Salvatore Natalello  di un terreno di sua proprietà ricadente all’interno del piano particolareggiato del Villaggio Mosè per la realizzazione diretta di una strada e reimmissione in possesso di un terreno limitrofo in atto destinato a strada di uso pubblico denominata via Matilde Serao.


Il coordinatore Cittadino di Forza Italia, Nino Bosco, in una nota stampa, rende noto che sabato 25 Marzo, alle 19.30 presso il castello chiaramontano di Favara, si terrà un’incontro con i maggiori esponenti provinciali e regionali del partito. Ad intervenire tra gli altri, il Presidente della Provincia di Agrigento, Vincenzo Fontana, l’On. Marinello, l’On. Giambrone, l’Assessore Regionale Michele Cimino, il Senatore Vizzini e il Coordinatore Regionale di Forza Italia, l’On. Angelino Alfano.


L’INPS apre i propri sportelli anche agli utenti sordomuti. A tal fine, la sede agrigentina dell’istituto sarà dotata di uno sportello nel quale, all’operatore, si affiancherà un esperto in linguaggio italiano dei sordomuti, ovvero il LIS, che sarò in grado di comunicare con gli utenti che richiedono servizi ed informazioni. In questo modo sarà possibile rendere paritari il servizio offerto ai normodotati. Ciò, è stato possibile grazie ad un accordo raggiunto tra la presidenza del comitato provinciale INPS e quella dell’Ente Nazionale Sordomuti, che finora lamentava l’impossibilità per questa categoria di persone, di fruire dei servizi offerti. E a tal proposito, la presidenza del Comitato Provinciale INPS, nella persona di Gero Acquisto, esprime soddisfazione per la novità introdotta a favore degli utenti.


Sono diverse le richieste di chiarezza in merito alle date stabilite per le consultazioni elettorali, ed allora l’Ente Regione, per quanto di competenza, ha provveduto a ricordare a tutti i cittadini che per  il rinnovo del Parlamento regionale si dovrà votare il prossimo 28 maggio. Lo ha stabilito, su proposta del presidente Salvatore Cuffaro, la giunta di governo. Su proposta dell’Assessore alla famiglia ed alle autonomie locali, Raffale Stancanelli invece,  la giunta ha deliberato che il turno elettorale per le amministrative si svolgerà giorno 11 giugno, mentre gli eventuali ballottaggi si terranno giorno 25 giugno.


Le previsioni del tempo per domani giovedì 23 marzo. Sembra purtroppo che la primavera non sia iniziata nel miglior dei modi, infatti ancora nuvole sparse sulla nostra città ma miglioramenti sono previsti per questo fine settimana. Si abbassano le temperature, le massime si portano a 17 gradi le minime a 14. Forte vento di ponente mari mossi. Per maggiori informazioni consultate il portale dei servizio e dell’informazione www.siciliatv.org


 

Fine di questa edizione di SICILIA TV NOTIZIARIO

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