Edizione del 08/02/2006
A cura della
redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore
Responsabile: Dario Broccio
STRADA GHIACCIATA ED
IMPRATICABILE. INCIDENTI IN DIVERSI PUNTI DELLA PROVINCIA. UNO STAMANI A
FAVARA.
AL CENTRO DELLA
SAGRA. IL PROGRAMMA DEL MANDORLO AL GIRO DI BOA. SI
INTENSIFICANO GLI APPUNTAMENTI
IL CONSIGLIO
PROVINCIALE DOVRA’ VARARE ENTRO 90 GIORNI UN PIANO BIENNALE ED UN REGOLAMENTO
PER L’INFORMAZIONE.
La guardia di finanza
di Ragusa ha confiscato beni per 800.000 euro di proprietà di un uomo, indagato
per il reato di usura, Giorgio Occhipinti,
e dei suoi familiari. Il provvedimento disposto dal tribunale è seguito ad
un'indagine dei militari del nucleo provinciale polizia tributaria della
guardia di finanza in collaborazione con
Un
fondo scivoloso, ghiacciato, su cui è quasi impossibile camminare anche a
piedi, figuriamoci una macchina. Ed ecco che, stamani,
2 autovetture, si sono scontrate lungo la strada provinciale Favara-Aragona, poco dopo essere uscite dal centro urbano
della città. Responsabile, proprio il ghiaccio formatosi
durante la notte e stratificatosi, che ha reso impraticabile l’importante
arteria stradale. Una dinamica semplice ma
ugualmente pericolosa. La polizia provinciale ed i carabinieri, intervenuti
nelle prime ore del mattino, dopo la segnalazione, hanno trovato le vetture,
traslate dallo scivolamento, in prossimità di un guardrail pesantemente ammaccato.
I conducenti delle auto hanno riportato lievi contusioni, guaribili in pochi
giorni. Intervenuti, oltre che alle forze dell’ordine, anche
i Vigili del Fuoco, che non hanno però dovuto faticare per praticare l’intervento.
Subita disposta una misura cautelativa, rimuovendo, per quanto
possibile il ghiaccio, portato ai bordi e spargendo del sale lungo le porzioni
di manto stradale maggiormente toccate dal gelo. Il traffico automobilistico è
stato deviato lungo la vecchia strada di collegamento tra i due comuni, in attesa che la via venisse liberata e resa nuovamente
agibile.
I carabinieri di Ribera hanno scoperto un macello clandestino, situato in un
edificio di contrada Torre. Denunciati due coniugi, M. A. di
70 anni, e R. F. di 60. Secondo gli inquirenti le carni che venivano macellate sarebbero state
poi vendute nella macelleria di famiglia, nel centro abitato. L'uomo, accusato
di porto ingiustificato di coltelli e macellazione abusiva di
ovini, avrebbe gestito le attività. La donna, invece, denunciata per
vendita di prodotti alimentari in cattivo stato di conservazione, avrebbe avuto
il compito di commercializzare le carni. I carabinieri hanno anche sequestrato
26 carcasse di agnelli già macellati e pronti ad
essere venduti. Tutti gli animali erano sprovvisti di contrassegno identificativo.
Dopo i bambini del
mondo, dopo l’accensione del tripode dell’amicizia, stasera è la volta dell’attesa
“fiaccolata dell’amicizia”. Entra nel pieno
Un giro per le strade
con la macchina fotografica digitale in mano, e click dopo click, collezionare
centinaia di fotogrammi da presentare a chi di dovere.
E’ stata l’iniziativa del consigliere comunale dell’MPA
Lino Sorce, che dopo aver assistito ad un incidente
causato dal pessimo stato delle strade, ha deciso di presentare alla
cittadinanza, attraverso la nostra emittente, il proprio dissenso ed il
rammarico per lo stato delle cose, in attesa che l’amministrazione si muova.
"Da Cuffaro non ho mai avuto alcuna notizia di persone indagate
o di indagini in corso". Così Michele Aiello, imprenditore della sanità privata, imputato di associazione mafiosa, ha risposto in aula ai pm che lo hanno interrogato nel processo in cui è imputato
insieme, fra gli altri, al governatore Totò Cuffaro,
al medico radiologo Aldo Carcione e al maresciallo dei
carabinieri, Giorgio Riolo.
In quasi cinque ore di interrogatorio Aiello si è
contraddetto spesso rispetto alle dichiarazioni rese durante la fase
preliminare, sottolineando la situazione psicologica in cui si trovava nel
periodo in cui era in carcere e le cattive condizioni di salute che non gli avrebbero
consentito la necessaria lucidità. Versione rese settimane addietro ad oggi invece
completamente modificate: "Con il presidente – ha ora dichiarato Aiello - non ho mai parlato di intercettazioni,
né di persone indagate. Con lui mi sono limitato a discutere del problema del
tariffario che veniva esaminato dall'assessorato
regionale alla Sanità e solo alla fine mi ha detto di stare attento a parlare
al telefono con Riolo". Aiello
inoltre, davanti alle affermazioni registrate dai carabinieri, tenta di dare
nuove interpretazioni alle parole da lui stesso pronunciate
quando parlava della scoperta di indagini segrete avviate dalla Dda. Aiello ribadisce
che la persona che "terrorizzava il presidente Cuffaro"
era l'ex maresciallo Antonio Borzacchelli, eletto
deputato regionale dell'Udc nel 2001, poi arrestato
con l'accusa di concussione: "Borzacchelli
faceva opera di terrorismo perché minacciava di far avviare indagini che avrebbero
rovinato l’imprenditore, arrivando a chiedere 4 o 5 miliardi delle vecchie
lire".
Un piano biennale e
un regolamento delle attività di informazione e di
comunicazione. E’ questo il contenuto della mozione proposta dal consigliere Giovanni
Di Sciacca e approvata ieri sera dal consiglio
provinciale di Agrigento. La mozione impegna il
presidente della Provincia a definire il piano biennale delle attività di informazione e comunicazione da realizzarsi attraverso
l’affidamento di incarichi alle emittenti televisive della provincia, secondo
un regolamento, da predisporre entro 90 giorni, che tra l’altro, dovrà
individuare con esattezza le percentuali con cui gli stessi incarichi dovranno
essere affidati per evitare qualsiasi forma di discriminazione. Nella seduta di
ieri sera è stata esaminata anche la mozione del consigliere Franco Tuttolomondo sulla mancata integrazione da
On. Maria Grazia Brandara, deputato
regionale all’ARS dell’UDC, esprime piena soddisfazione,
per l’accoglimento da parte della Direzione Nazionale del partito del documento
nel quale si chiede di “candidare le donne in posizione utile per essere
elette”. La delega al Segretario Lorenzo Cesa e al
Presidente Pierferdinando Casini per la formazione
delle liste da presentare alle Elezioni Politiche - afferma ancora l’On. Brandara - è una garanzia per tutte le donne dell’UDC che
avranno la loro giusta rappresentanza in Parlamento”. Il primo cittadino narese conclude la nota definendo
esaltante il momento politico, non solo perché si è vista impegnata nella
politica da anni, anche nell’associazione “Agorà delle donne”, ma per l’opportunità
presentatasi avanti nel coinvolgere altre protagoniste della cosa pubblica, nel
vero riconoscimento delle pari opportunità.
Verrà presentato sabato
prossimo, 11 febbraio, alle ore 16:00 al castello Chiaramonte
di Favara, il libro, di Giulia Buongiorno, intitolato
“Nient’altro che la verità – come il processo Andreotti
ha cambiato la mia vita”. Il volume, in
edizione Rizzoli, gode del
patrocinio della provincia regionale di Agrigento, della Regione Siciliana e dei
Comuni di Racalmuto e Favara.
Le previsioni del
tempo per domani giovedì 9 febbraio. Ci attendono ancora lievi peggioramenti, nuvoloso
su tutta
Fine
di questa edizione di SICILIA
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