Edizione del 07/02/2006
A cura della
redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore
Responsabile: Dario Broccio
ARRESTATI PER
TRAFFICO INTERNAZIONALE E SPACCIO DI COCAINA. FERMATI, NELL’OPERAZIONE
“BISTROT” 8 PERSONE, UNO E’ ANCORA LATITANTE.
NOVITA’
SULL’UCCISIONE DI FRANCESCO GAMBACORTA.
BILANCIO POSITIVO PER
Operazione “Bistrot”.
Sgominata una e propria organizzazione criminale che forniva droga a clienti
della classe dirigenziale di Agrigento, Favara, Porto Empedocle e dei comuni
limitrofi. Sono in tutto 9 gli arresti disposti per reato di associazione a
delinquere finalizzata allo spaccio di droga, nonché di traffico internazionale
di stupefacenti, ed in particolare di cocaina. L'inchiesta condotta dalla
squadra mobile di Agrigento ha portato ad individuare i singoli componenti dell’organizzazione,
che acquistava la cocaina in Belgio e la faceva arrivare fino alla città dei
Templi, passando per Favara, da dove poi veniva spacciata in molti centri
dell'Agrigentino. Nella nottata il blitz della polizia ha permesso l’arresto di
Pasquale Airò Farulla detto “Pasquali ventu” classe ‘62, Buggea Angelo classe
‘61, Castronovo Santo classe ‘60, Farini Giuseppe classe ’68, Novara Antonio
classe ‘76 e Puccio Antonio classe ‘71, tutti residenti a Favara, a cui si
aggiunge il già ricercato e latitante dal luglio 2004, Giuseppe Alaimo, classe
’59, sempre di Favara, già conosciuto dagli inquirenti per spaccio di cocaina.
Oltre a loro anche gli arrestati negli altri comuni, Cioffi Francesco, alias
“Paolino” classe 76 di Agrigento e Guardaci Aurelio, del ’74, di porto
Empedocle. Un altro indagato, Palumbo Piccionello Calogero, anch’esso di
Favara, era stato assassinato nel Maggio 2004 con diversi colpi di pistola in
un bar della città. Gli acquirenti individuati dalla polizia sono in gran parte
professionisti orbitanti nella media-alta società di tutti i comuni interessati.
I provvedimenti sono stati firmati dal gip del tribunale di Palermo su
richiesta dei pm della Dda Fernando Asaro e Gianfranco Scarfò. I trafficanti
effettuavano i pagamenti della cocaina sfruttando le più moderne tecnologie,
disponendo di operazioni economiche on-line. All'operazione scattata prima
ancora dell'alba, collabora il Dipartimento anticrimine della Polizia di Stato e
vi hanno preso parte circa cento agenti impegnati in controlli e perquisizioni.
L’operazione è stata chiamata “Bistrot” perchè questo è il nome di un locale
ove avvenivano i maggiori incontri per lo spaccio di cocaina in provincia.
Si susseguono le
novità sul caso dell’uccisione di Francesco Gambacorta il 51enne rivenditore di
automobili usate di Camastra, ucciso, nella sera del 26 gennaio scorso, nella
campagne di San Benedetto da Giuseppa Attardo, la 39enne casalinga di Favara,
che con Gambacorta aveva da anni una relazione extraconiugale. La responsabile
dell’omicidio sta man mano fornendo agli inquirenti nuovi dati sull’evolversi
degli eventi, nelle ultime ore di vita del commerciante e negli ultimi anni di
vita, passati in una continua tortura tra rimorsi e rimpianti. La donna, chiamata
a colloquiare con gli inquirenti lo scorso 3 febbraio, ha mostrato una insolita
irrequietezza, una pesantezza per il peso nascosto, ed allora, gli agenti
subito allertati hanno fatto si che, in una esposizione, allungandosi sempre
più, cominciasse, come si suol dire “a vuotare il sacco”. E’ stato così, in una
stanza piena di militari che Giuseppa Attardo ha confessato di aver ucciso con
due colpi di pistola quell’uomo, che era più di un amico, nel quale si era
rifugiata per molto, troppo tempo. Così come ipotizzato, la pista passionale
era quella giusta. Secondo la donna la loro relazione andava avanti da anni e
anni, e lei stanca della situazione aveva chiesto a Francesco Gambacorta di
operare una scelta decisiva, tra lei e la moglie, ed è stato qui che l’uomo
avrebbe mostrato la volontà di prendere tempo, per pensarci ancora, decidere, o
forse per non far niente di niente. All’appuntamento fatale, la casalinga
39enne era arrivata con la sua panda, e dopo aver esploso i colpi di pistola,
ancora non ritrovata, è andata via. Ma ci sono ancora tanti elementi che non
quadrano a perfezione. Proprio la pistola, di cui non ci sono più tracce è il
primo elemento sospetto. Secondo la versione resa agli inquirenti ma ancora da
verificare, le crisi di coscienza di cui era preda, conoscendo la famiglia da
decenni, con la quale c’era un buon rapporto, ha spinto all’insano gesto,
mentre sul fatto che fosse lui a continuare a stuzzicarla, scintilla detonatrice
del fattaccio, i carabinieri stanno ancora cercando di scavare a fondo. Questi
ultimi non riservano la possibilità che nelle prossime ore vi siano altre
evoluzioni nel caso, che al momento sembrerebbe quasi chiuso.
Spegnersi mentre si
sta per dare alla luce una vita. E’ una triste realtà che nella storia ha
interessato tante donne, che nel donare la vita hanno perduto la propria. Ed è
quanto si è ripetuto ancora una volta a Favara, ad una donna di 32 anni, Giovanna
Cavaleri, all'ottavo mese di gravidanza. La donna era giunta al pronto soccorso
a bordo di un’autoambulanza, in una corsa disperata, poiché non dava più segni
di vita. Nonostante i medici avessero
tentato di aiutarla, in una sala rianimazione del San Giovanni di Dio di
Agrigento non è stato possibile far nulla. Ed allora il terribile pensiero che
oltre a lei, anche la creaturina, nel grembo da otto mesi, fosse morta. Ma è
stato così che si è gridato al miracolo, infatti la piccina, nonostante la
cessazione di vita della madre, è sopravvissuta. Pesa un chilo e mezzo ed i
medici del reparto ospedaliero che si occupano di questi casi, sono fortemente impegnati
nel tentativo di salvarla. Giovanna Cavaleri è deceduta da una prima analisi,
per un arresto cardiaco sopraggiunto, aggravato dai problemi di obesità di cui
soffriva. I medici del reparto Ginecologia del San Giovanni Di Dio di Agrigento
hanno praticato un cesareo sul corpo senza vita. La sua neonata, tuttora è
ricoverata in Rianimazione in condizioni critiche. Per la cronaca: la donna si
è sentita male ieri pomeriggio e si è rivolta alla guardia medica di Favara; e
in ambulatorio, intorno alle 18:00, ha avuto un arresto cardio-respiratorio. È’
stata così allertata
Cosa da non crederci,
e pensare che durante i giorni della Sagra del Mandorlo, i popoli di tutto il
mondo vengono ad Agrigento per ammirarne il sole, la vegetazione, il clima
mediterraneo, ma stavolta hanno trovato il freddo polare ed addirittura la
neve. Sono diversi i centimetri di candidi fiocchi caduti nella nottata lungo
le strade della città, sopra le abitazioni e le automobili, presentando al
risveglio uno spettacolo che per tutti, grandi e piccini, era quasi mozzafiato.
Candide vallate, soffici fiocchi da prendere in mano e veder sciogliersi dopo
qualche istante. La neve è arrivata poco prima di mezzanotte in quasi tutta
Il coordinatore
provinciale della margherita, Dino Cusumano, rende noti gli incontri, promossi
dal Dipartimento organizzativo della campagna elettorale della Margherita ad Agrigento e a Canicatti con i Coordinatori
locali dei comuni dei due comprensori territoriali al fine di sentire esigenze,
problematiche e proposte per una efficace programmazione della imminente
campagna elettorale. Ai componenti del Dipartimento organizzativo Nunzio
Marinaro, nella qualità di componente dell’Esecutivo provinciale, Gerlando
Pilato, Gaspare Bufalino, Giuseppe Sferlazza e Mimmo Alaimo, sono state
demandate l’elaborazione delle strategie elettorali e la gestione della
campagna elettorale che si concluderà il 9 aprile. Il Dipartimento
organizzativo dovrà ancora incontrare ed ascoltare i coordinatori dei comuni
della Montagna, della zona di Sciacca ed infine di Licata, dopodiché stilerà un
programma elettorale secondo le proposte e le esigenze manifestate nel
territorio. Obiettivo del Dipartimento organizzativo è di fornire entro la fine
di Febbraio gli strumenti e le indicazioni per affrontare al meglio la campagna
elettorale.
Il coordinamento
regionale dei “Comitati Civici per
“Il governo regionale
non è succube delle piazze. Sul ddl per la stabilizzazione dei precari avevo
espressamente chiesto che venissero messe da parte le strumentalizzazioni per
poter raggiungere un obiettivo politico e sociale largamente condiviso. Credo
sia giusto fare chiarezza e bandire chiavi di lettura inesistenti che vincolano
pretestuosamente l’azione legislativa alla mobilitazione dei lavoratori”. Lo
sostiene il presidente della Regione siciliana Salvatore Cuffaro, contestando
duramente chi sostiene che la presentazione del disegno di legge sia il frutto
diretto delle proteste dei lavoratori. “Chiunque abbia seguito le trattative
sul precariato degli enti locali conosce una verità diversa: prima di tutto, va ricordato che questo
disegno di legge non è apparso all’improvviso e per magia. Da parecchi mesi
stiamo lavorando per scrivere questa norma. Inoltre, va ricordato come
l’incontro di ieri aveva il senso di illustrare, sia alle parti sociali che ai
rappresentanti delle istituzioni locali, le novazioni che la norma potrà
produrre. Non è con gli scioperi selvaggi – conclude Cuffaro – che questo
governo definisce le sue priorità”.
Ieri pomeriggio la
delegazione agrigentina della Lega Italiana per la lotta ai Tumori nei locali
di Villaggio Mosè, ha presentato una relazione sul servizio svolto durante
l’intero arco dell’anno 2005. Durante l’incontro di ieri sera esposti non solo
i soddisfacenti risultati, ma anche gli impegni che in uno sforzo comune l’associazione sta portando avanti, per
promuovere la cultura della prevenzione in provincia. L’associazione di
volontariato, offre un prezioso servizio in merito, con diagnosi precoce del
melanoma e dei tumori cutanei in genere. Il servizio di prevenzione – a detta
dei relatori - è stato soddisfacente in ogni suo aspetto, visti anche i
risultati decisamente positivi ed il numero di donne che si sono sottoposte ad
esami diagnostici, in un’età che va dai 17 anni ai 79 anni. Sono state
effettuate ben 954 visite senologiche, 630 mammografie, 678 ecografie, 37 sono
stati gli aghi aspirati consigliati. Da questi numeri è emersa la necessità,
vista l’incidenza di dei casi tumorali, di una continuativa e sempre più
crescente campagna di sensibilizzazione, per la salute non solo delle donne, ma
di tutti i componenti la società.
Le previsioni del
tempo per domani 8 gennaio. Non migliorano le condizioni climatiche, ci attende
ancora freddo e precipitazioni sparse per
Fine
di questa edizione di SICILIA TV
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