Edizione del 31/01/2006

A cura della redazione giornalistica di Sicilia TV
Direttore Responsabile: Dario Broccio

 


HA ESPLOSO UN COLPO DI FUCILE COLPENDO LA FIGLIA. IERI A FAVARA SFIORATA LA TRAGEDIA. LA PAROLA AGLI INQUIRENTI.

 

INNUMEREVOLI GLI INTERVENTI DI SOCCORSO IN QUETS ULTIME ORE. TIR CADUTI DAI PONTI E MACCHINE TRASCINATE DA FIUMI IN PIENA.

 

UN CONSIGLIO ALL’INSEGNA DELLA SOLIDARIETA’ AL CONSIGLIERE MARTURANA QUELLO DI IERI SERA A PALAZZO DI CITTA’


Ha sparato un colpo di fucile caricato a pallettoni colpendo la figlia 50enne. E’ accaduto nella sera di ieri, a Favara, in Contrada Fontana degli Angeli, dove Giuseppe Gibilaro, un anziano di 87 anni, ha esploso un colpo dal proprio fucile, regolarmente denunciato, che ha raggiunto sia la figlia, Rita, colpendola alle spalle, che il portone della propria abitazione. Tutto questo alle ore 19:00 di ieri, in un normale pomeriggio piovoso d’inverno. A soccorrere la donna, il fratello, medico dentista, che comprendendo la gravità della situazione, e riconoscendo le ferite d’arma da fuoco, ha subito portato Rita in ospedale per farle prestare le prime urgenti cure dai medici. Pare che tra padre e figlia ci fossero stati da tempo diverbi, sfociati diverse volte in vere e proprie liti, ma ancora non vi sono dati sufficienti per pensare ad un gesto estremo da parte dell’anziano. Lo stesso, dopo l’intervento dei militari della locale stazione dei carabinieri, diretti dal Tenente Antonino De Luca, è stato convinto ad aprire la porta di casa, ed allora gli agenti, dopo averlo bloccato e perquisito, hanno subito sequestrato l’arma, mettendosi in cerca di eventuali altre. Giuseppe Gibilaro si è difeso dicendo di aver sparato a dei cani che lo infastidivano, colpendo solo accidentalmente la figlia, una tesi che ora dovrà essere vagliata accuratamente nel corso delle indagini. A quanto pare l’87enne non sembrerebbe a prima vista essere in grado pienamente di intendere e volere, e per questo, dopo essere stato disarmato, è stato momentaneamente assicurato agli arresti domiciliari. Quello che non può essere sicuramente nascosto è il segno del piombo sul portone d’ingresso della abitazione, che testimonia dell’enorme fortuna che Rita ha ad essere ancora viva. Infatti, pur essendo stata raggiunta in 4 punti, di cui solo uno ha destato seria preoccupazione, la stessa sembra essere fuori pericolo, ed ancora non ha bene compreso la dinamica dell’accaduto. Un importante contributo alle indagini sarà quello reso dai carabinieri di Favara, il cui immediato intervento ha evitato ulteriori complicazioni.


Francesco Ferreri, il tredicenne trovato morto in una scarpata nelle campagne dell'ennese il 18 dicembre scorso, è stato ucciso con un cric. Sull'attrezzo, trovato accanto a una vasca usata per abbeverare gli animali, a tre chilometri dal luogo in cui è stato rinvenuto il cadavere, ci sono tracce del Dna della vittima. Sul cric, che dalle indagini è risultato compatibile con le ferite scoperte sul cranio del ragazzo, non ci sarebbero, però, le impronte dell'assassino. Le tracce potrebbero essere state cancellate intenzionalmente, lavando l'arma nell'abbeveratoio, o essere state eliminate dalla pioggia, cui il cric è stato esposto. Esito negativo avevano dato le analisi compiute dal Ris di Messina sulla macchia dei pantaloni trovati in casa del principale indiziato dell'omicidio, un quattordicenne, compagno di scuola di Francesco. Quella che inizialmente sembrava una traccia di sangue si è rivelata una macchia di pomodoro. Non risolutivi erano stati anche gli accertamenti eseguiti sulle tre auto sequestrate. La macchia di sangue trovata sulla tappezzeria di una delle vetture, di proprietà di un ventunenne, non è quella della vittima. L'inchiesta è condotta dalla Procura dei minori di Caltanissetta e dalla Procura di Enna.


Momenti di paura anche sul fiume Naro. Stamani, un automobilista, a bordo della propria vettura, una Fiat Stilo, solito attraversare il pacifico torrente che separa i territori di Naro e Favara, è stato letteralmente travolto dalla fiumana, che a causa del maltempo continua a farsi sempre più violenta. L’autovettura, nonostante la considerevole massa, è stata letteralmente spazzata via finendo poi, rovinosamente, in mezzo all’acqua, trascinata dalla corrente e fermata solo dagli arbusti che emergono dal fiume. E’ stato così, che il conducente, vedendo entrare sempre più acqua nell’abitacolo, ha subito cercato di liberarsi ed uscire dallo stesso, salendo sul tetto, da lì è riuscito a contattare il 112 chiedendo aiuto, ma nel frattempo, sotto la pioggia battente, un aiuto! Dei passanti, accortisi dell’accaduto, si sono subito messi all’opera, e cercando man forte anche tra quanti abitano in zona, hanno prestato soccorso all’automobilista. E’ stato così che, attraverso una corda lanciatagli, e legata alla vita, il proprietario della Stilo ha cominciato a muoversi sulla macchina ed avvicinarsi alla sponda del fiume, fino a quando non si è stati costretti a tirarlo con forza per controbattere la furia della acque. Tratto in salvo, è stato subito condotto dai provvidenziali passanti fino a casa, da dove ha potuto meglio contattare le forze dell’ordine ed il carro attrezzi per il recupero dello sfortunato mezzo.


Un volo spaventoso. Un colosso della strada finito giù, nel burrone, dopo un volo di più di 10 metri. E’ accaduto nella mattinata di ieri, quando un tir, che viaggiava sulla SS 640, proveniente da Caltanissetta, a causa delle fortissime raffiche di vento, in un punto conosciutissimo peri frequenti incidenti stradali, il bivio Mosella, ha sfondato il guardrail ridonando giù, a velocità, proprio come nei film d’azione. A condurre il pesante mezzo, un 42enne camionista di Comiso, miracolosamente rimasto in vita dopo il terribile impatto col suolo. L’uomo, è rimasto per circa 3 ore incastrato tra le lamiere della motrice, che sempre più si schiacciava sotto il peso del rimorchio. A liberarlo i Vigili del Fuoco prontamente intervenuti, che hanno però dovuto impegnare diversi uomini e mezzi per estrarre il malcapitato. Ben due gru sono state impegnate per sollevare il camion, dopodichè si è provveduto ad aprire l’abitacolo. A tutto ciò si è aggiunto anche un altro incidente, che ha interessato due autovetture, i conducenti delle quali, visto lo spaventoso spettacolo del Tir, hanno perso il controllo del proprio mezzo, scontrandosi tra loro. Intervenuti i militari, il traffico automobilistico è stato chiuso per facilitare i soccorsi, che sono durati diverse ore. Il conducente del Tir, una volta estratto dalle lamiere, miracolosamente vivo, è stato trasportato in ospedale per le prime cure. Un mix quasi fatale, quello che pioggia, vento, ed asfalto viscido hanno prodotto nella mattinata di ieri, e se non c’è scappato il morto, bisogna davvero ringraziare il cielo.


Vi è stato un susseguirsi di attestati di solidarietà e stima nella  seduta del consiglio comunale di Favara di ieri sera, rivolti  al consigliere Lillo Marturana dei DS,  vittima di un atto intimidatorio indirizzato alla sua casa a mare. Sgomento per quanto accaduto al consigliere è stato manifestato dai presenti. La seduta si è aperta con il comunicato del vice presidente del consiglio Giuseppe Rizzuto che ha condannato il  vile gesto ed espresso solidarietà al consigliere Marturana.  Un gesto vile di natura mafiosa, portato a termine da professionisti, questo ha detto il capogruppo dei DS Sferrazza, che ha sottolineato come il fatto tocca le coscienze civili di ognuno. In attesa che gli organi inquirenti svolgano la loro attività si augura il proseguimento sereno dei lavori del consiglio,  l’esponente dell’UDC Angelo Vita. Il capogruppo di AN Montalto esorta  il consigliere a lavorare come ha sempre fatto, non saranno questi atti, afferma, che fermeranno il progresso e la civiltà. Messinese dell’MPA nell’esprimere la sua solidarietà, dice del collega Marturana, una persona semplice che con grande serietà ha portato avanti il suo compito. “ Siamo con Te”, afferma Costanza del Nuovo PSI, che da risalto al grande spirito di sacrificio  che caratterizza il collega, e alla sua voglia di voler trovare sempre una soluzione  positiva alle questioni, esorta il consiglio ad essere più che mai operativo e a  portare avanti quei progetti che per vari motivi non sono stati vagliati . Condanna per il fatto accaduto anche dal capogruppo della Margherita Schembri, cosi come ha fatto il consigliere Cibella. Valenti di Forza Italia esprime il proprio sgomento e la propria solidarietà. “Operiamo in un territorio in cui alcune forze occulte, ma minoritarie, sono presenti  e cercano di impedire che la Favara sana possa riscattarsi, questo ha detto il Sindaco nel suo sentito intervento.  dove ha messo in evidenza, cosi come anche in tutti gli altri interventi, le doti personali del consigliere dei DS. L’inquietudine rappresentata dal Prefetto su questo atto, dice ancora il primo cittadino, pone la necessità di un impegno di chiarezza e legalità che vogliano mettere in un angolo le manifestazioni criminali e mafiose.   No alle barbarie dice ancora Airò si alla civiltà e alla crescita della città. A concludere gli interventi proprio il consigliere Marturana che ha ringraziato i colleghi per i loro attestati di affetto, solidarietà e stima personale e professionale. Oggi è triste dice il consigliere per quella città rappresentata dai 30 consiglieri che vogliono difendere la città. E’ vero che ce chi opera nell’ombra, ma ce chi opera alla luce con trasparenza per la legalità.  Dopo tutti gli interventi i lavori sono stati sospesi per 10 minuti, alla ripresa dei quali il consigliere Valenti chiede, visti gli animi inquieti a seguito della notizia, l’aggiornamento dei lavori a mercoledì 1 febbraio alle ore 19,00.


In riferimento all’atto intimidatorio perpetrato ai danni del Consigliere Comunale dei DS, Calogero Marturana, continuano gli attestati di solidarietà, espressi da tutte le componenti politiche di Città. “All’amico Lillo Marturana ci uniamo in una abbraccio di affetto, stima ed impegno, affinché atti del genere vengano condannati e perseguiti in tutti i modi”. E’ il coro unanime, costituito dalle diversi componenti politiche, tra le quali, il capogruppo dell’UDC Salvatore Signorino Gelo, l’assessore dello SDI Angelo Sorce, il coordinatore cittadino di Forza Italia Nino Bosco ed il coordinatore della Margherita Mimmo Alaimo. Agli esponenti si associano anche i partiti.


Come forse tutti ricorderete, un’anno fa, il 4 febbraio 2005 una terribile frana ha messo in ginocchio la Città di Naro; in quella occasione, su richiesta del governo regionale, il Presidente del Consiglio Berlusconi   ha dichiarato lo stato d’emergenza sino alla data del 31 marzo 2006. A tutt’oggi, però, a detta del Sindaco della Città barocca, On. Maria Grazia Brandara, continuano a sussistere i gravi danni alle abitazioni, agli edifici pubblici ed alle infrastrutture, ed ancora molti nuclei familiari risultano evacuati. Per tale motivo, con una lettera all’Assessore Regionale alla Presidenza On Michele Cimino, al Dirigente Generale del Dipartimento Regionale Protezione Civile, Dott.ssa Cocina e alla Presidenza del Consiglio del Ministri, è stata richiesta una proroga del termine dello stato di emergenza. Intanto il prossimo 4 febbraio, ad un anno esatto dall’evento, il Presidente della Regione On. Cuffaro, si recherà a Naro per consegnare la direttiva sugli interventi volti a fronteggiare gli effetti dei gravi dissesti idrogeologici che hanno causato i movimenti franosi.


“I siciliani all’estero, una risorsa per la nostra isola – Il contributo degli enti locali”.E’ questo il tema del convegno che si terrà giovedì  prossimo 2 febbraio alle ore 16,00, presso il Castello chiaramontano di Favara. All’incontro, presieduto dal Segretario Generale U.S.E.F., Salvatore Augello, interverranno il Sindaco di Favara, Dott. Lorenzo Airò e l’assessore all’Immigrazione, Sara Chianetta. Relazionerà all’incontro anche il coordinatore provinciale U.S.E.F., Mario Mallia, mentre le conclusioni sono state affidate al Senatore Angelo Lauricella. L’intera cittadinanza è invitata a partecipare al convegno che, ripetiamo, si terrà giovedì 2 febbraio alle ore 16,00 nelle stanze dell’antico maniero di città.


Il dipartimento della protezione civile, in seguito ai numerosi interventi che in queste ultime ore si sono resi necessari, viste anche le comunicazioni degli enti preposti alle condizioni meteorologiche, che prevedono, nelle prossime ore, l’aggravarsi della furia dei venti e delle piogge, invita i cittadini tutti ad evitare inutili uscite di casa, specie in condizioni di pericolosità come quelle al momento riscontrate. Inoltre, a causa del superamento dei limiti di riempimento della Diga San Giovanni, è prevista un’ulteriore inondazione del fiume Naro, a causa dalla fuoriuscita delle acque accumulate in diga.


Le previsioni del tempo per domani mercoledì 1 febbraio. Prevista ancora pioggia in quasi tutta la regione con miglioramenti nella tarda serata, la nostra provincia sarà nuvolosa con precipitazioni sparse. In rialzo le temperature massime che si portano a 18 gradi mentre in calo le minime ad 11. Forte vento di grecale e mari molto mossi. Per ulteriori informazioni in tempo reale consultate il nostro sito www.siciliatv.org.


 

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